Normativa auto bonus-malus, nelle flotte aziendali regna l’incertezza

358 fleet e mobility manager presenti, per un totale di circa 750 partecipanti, 31 brand automobilistici protagonisti con 12 anteprime nazionali, 1.498 test drive effettuati in pista e su strada e 298 test di sistemi ADAS.

Lo studio “Ecobonus, cosa pensano i Fleet Manager” mostra come la recente normativa sull’auto che prevede “ecobonus e malus” ha generato incertezza nei gestori delle flotte aziendali, e nel breve periodo contribuirà a determinare una spinta verso l’ibrido, più che verso l’elettrico, con una lieve riduzione delle immatricolazioni a gasolio.

Sono questi i principali numeri e spunti della quinta edizione del Fleet Motor Day, l’evento annuale dedicato ai gestori delle flotte aziendali promosso presso l’autodromo di Vallelunga da Sumo Publishing, con il patrocinio e la partecipazione dell’Osservatorio Top Thousand, composto da Fleet e Mobility Manager di grandi aziende nazionali e multinazionali e di ANIASA – l’Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici di Confindustria.

In occasione dell’entrata in vigore degli incentivi per auto elettriche e ibride (per i quali, peraltro, solo all’inizio di aprile è arrivato il decreto attuativo), l’Osservatorio ha verificato con i gestori della mobilità aziendale quale impatto il provvedimento potrà avere sulle car policy e come cambieranno nel breve periodo le loro scelte in tema di alimentazione.

A regnare è l’incertezza, anche se l’interesse per l’elettrificazione del parco auto è forte

Ecobonus, pronti per la partenza…anzi no
Alla domanda “Dopo il 1° marzo la tua azienda intende fruire del bonus previsto dalla manovra per i veicoli elettrici e ibridi?”, oltre il 46% dei fleet manager ha risposto di non sapere ancora come cambierà la propria car policy nei mesi a venire. Gli “indecisi”, dopo aver atteso il decreto attuativo, restano alla finestra anche per capire anche le strategie dei partner noleggiatori che forniscono loro veicoli e servizi a fronte di un canone.
Il 30% degli intervistati dichiara di non essere interessato al beneficio. Le elevate percorrenze dei propri driver probabilmente non spingono verso l’adozione di soluzioni elettriche o ibride. Solo il 24% si dice motivato nel voler cogliere l’opportunità offerta dalla nuova normativa, reputando elettrico ed ibrido le migliori soluzioni per raggiungere i nuovi target di riduzione delle emissioni della propria flotta.