Terzo anno positivo del mercato dell’auto che torna ai volumi del 2010

Finalmente si è arrivati vicini ai due milioni. Pur con un calo di immatricolazioni a dicembre, il 2017 è stato un anno positivo per il mercato dell’auto. Lo scorso mese secondo i dati della Motorizzazione sono state immatricolate 121.100 autovetture, una flessione del 3,2% rispetto a dicembre 2016, durante il quale ne sono state immatricolate 125.062.

L’anno appena concluso è il terzo anno consecutivo di recupero dei volumi, registrando nel periodo gennaio-dicembre 2017, 1.970.497 autovetture, un aumento del 7,92% rispetto al 2016, durante il quale ne sono state immatricolate 1.825.892.

Il nostro Paese ha quindi riacquistato una posizione di rilievo nel mercato mondiale, persa durante la crisi iniziata dal 2008. In questo periodo di negativa congiuntura, gli acquisti di auto nuove sono scesi da quasi 2,5 milioni di unità del 2007 fino ad un minimo di 1,3 milioni nel 2013. Il calo si è fermato tra il 2013 e il 2014, per vedere una decisa ripresa con tassi di crescita del 16% sia nel 2015 che nel 2016 ed ora con un incremento dell’8% nel 2017, che ha portato il recupero sul minimo del 2013 al 51%.

Il mercato nazionale si posiziona in EU quarto per volumi dopo Germania, Francia e Regno Unito, registrando nel 2017 la crescita più vivace tra quelle rilevate sui major market.

Tale fase di ripresa è collegata ad una molteplicità di fattori, in primis ai positivi indici di fiducia di aziende e privati registratisi dal 2013 in poi. Nel momento iniziale è stata determinante la necessità fisiologica di sostituzione da parte dei privati, ancora oggi purtroppo ancora molto rallentata nelle fasce economiche più deboli, accompagnata da notevoli iniziative commerciali da parte delle case e delle reti dei concessionari. Successivamente, specialmente nell’ultimo biennio, è stata di maggior risalto la decisa domanda da parte del noleggio e delle società, supportata dal beneficio del superammortamento, ed una maggiore incidenza del canale dei km zero, a cui hanno fatto ricorso i privati.

Questo canale speciale (le vetture immatricolate direttamente dalle case automobilistiche o dai concessionari) si stima abbia raggiunto un record storico per l’Italia, tra il 17 e il 18%, mentre l’incidenza negli anni passati era stabile tra l’11 e il 13%, vale a dire centomila in più rispetto al 2016. Si tratta comunque di vetture che vengono acquistate successivamente dalle famiglie, ma attraverso un flusso commerciale particolare, che si affianca alle campagne promozionali delle case produttrici.

Il noleggio superstar

In questo contesto si rileva una crescente componente di vendite di auto nel canale aziendale, che ha superato la quota del 40%, mentre era al 22% nel 2009. Le registrazioni di auto nuove intestate alle società sono cresciute complessivamente (società, noleggio e leasing) del 22,5% e hanno conquistato ben il 43,6% dell’intero mercato. A fronte delle vendite ai privati calate dell’1,8%.

Ma sono state soprattutto le società che effettuano il noleggio a breve, medio e lungo termine ad aver registrato nel corso dell’anno le percentuali di crescita più significative, anche alla luce dei vantaggi fiscali legati al superammortamento: con una crescita media del 18,6% da inizio anno, arrivando a rappresentare il 22% dell’intero mercato.

Si tratta per il noleggio del quarto anno consecutivo di crescita, registrando un ulteriore record di immatricolazioni, quasi 433.000 (+18,2%).

La struttura del mercato

Riguardo l’analisi della struttura del mercato dell’intero 2017, è da segnalare la riduzione dei privati che con 1.121.085 unità perdono l’1,8%, con una quota del 56,4% (-5,4 punti percentuali in meno dell’anno scorso) probabilmente per un riflesso della maggiore disponibilità di vetture a km0.

E’ paritaria la rappresentatività del noleggio e delle società, entrambi in crescita a doppia cifra. In particolare, il noleggio grazie alle 432.902 unità registra un aumento del 18,2%, spinto sia dal breve (+20,9%) che dal lungo (+16,5%) a rappresentare complessivamente il 21,8% del mercato (ben +2,0 punti percentuali rispetto al 2016).

Il comparto NBT a dicembre ha registrato un’aumento del 66%, mentre nel totale annuo la crescita è del 18,5% (il doppio della media del mercato nel suo complesso). L’incremento delle immatricolazioni a fine anno indica un anticipazione delle immatricolazioni previste per il 2018, probabilmente sulla base delle politiche di sconto delle Case. Evidenti saranno per questa anticipazione le conseguenze sulle immatricolazioni RAC del primo trimestre 2018.

Ancora una volta il protagonista del mercato dell’auto 2017 è stato il noleggio a lungo termine: +18,82% su base annua, anche se a dicembre ha chiuso in sostanziale pareggio (+1,15%).

Le società, infine, segnano nell’anno un incremento del 27,5% con 434.483 vetture e una quota di mercato pari al 21,9%. In tale contesto incidono notevolmente le autoimmatricolazioni, senza il cui apporto il comparto registrebbe indici negativi.

Per quanto concerne le alimentazioni, la domanda di diesel cresce nell’anno del 6,2%, riducendosi tuttavia la propria quota dal 57,4% al 56,7%. Cresce in rappresentatività la benzina (+4,8%) con una quota del 31,6%. Positivo l’andamento per il GPL (+26,5%), ibride (+71,0%), che raggiungono il 3,4% di quota (+1,3 punti percentuali) ed elettriche (+38,6%) che arrivano a quasi 2.000 unità. Momento negativo per il metano che perde circa il 25% rispetto al 2016 e si attesta su una quota dell’1,6%.

Buone prospettive per il 2018

Segnali positivi sono giunti anche dalle inchieste condotte a dicembre dall’Istat sulla fiducia dei consumatori e delle imprese che si sono confermati in aumento, mentre la stessa Istat, nella sua ultima nota congiunturale, ha informato che l’indicatore anticipatore del ciclo economico “continua ad aumentare”. Secondo il Centro Studi Promotor, le immatricolazioni nel 2018 supereranno quota due milioni per attestarsi a 2.050.000 ed avere poi un ulteriore balzo nel 2019 per portarsi a 2.200.000 unità. Per l’anno appena iniziato UNRAE prevede un mercato stabile rispetto al 2017, con una stima di quasi 2 milioni di vetture.

Inoltre l’Istat nella sua ultima nota congiunturale informa che “l’indicatore anticipatore” del ciclo economico “continua ad aumentare”. Il mercato dell’auto dovrebbe quindi trarre beneficio dal rafforzamento della ripresa dell’economia. Ripresa a cui, peraltro, ha dato e sta dando un apprezzabile contributo.

Secondo il CSP, le immatricolazioni nel 2018 supereranno quota due milioni per attestarsi a 2.050.000. Ed avere poi un ulteriore balzo nel 2019 per portarsi a 2.200.000 unità.

Per il 2018, il forecast di Dataforce prevede un sostanziale pareggio con il 2017, con un mercato a quota 1.980.000 unità, con i privati ancora in leggera flessione (-2%), mentre le “True Fleets” (cioè le auto aziendali effettivamente riconducibili a un utente finale: noleggi a lungo termine e immatricolazioni business dirette) sono date in crescita dell’8%, e gli “Special Channels” (ossia noleggi a breve termine e auto-immatricolazioni di Case e Dealer) in forte espansione (ma minore di quella registrata quest’anno): +38%.

Flessione del mercato dell’usato

Di certo il buon andamento delle vendite ha influito sull’usato. Dicembre è stato un mese negativo, registrando solo 355.863 trasferimenti di proprietà di auto di seconda mano, un calo del 10,41% rispetto a dicembre 2016, durante il quale i trasferimenti sono stati 397.212.

Il mercato segna una flessione del 3,1% nel periodo gennaio-dicembre, che ha visto registrare 4.575.981 passaggi di proprietà al lordo delle minivolture (i trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale) contro i 4.721.576 del 2016 e perde, quindi, oltre 145.000 unità.

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