Aniasa: la flotta verde del noleggio veicoli

Il considerevole aumento nel 2008 della richiesta di auto a noleggio a basso impatto ambientale (+100% sul 2007, anche se con volumi ancora ridotti, vicini a 8.000 unità) è un importante segnale del progressivo maggiore interesse verso l’ambiente e la mobilità sostenibile, l’indicazione di una maggiore e più diffusa responsabilità sociale.

Tale tendenza si accompagna alla richiesta di navigatori satellitari di ultima generazione, particolarmente preziosi non solo per una maggior sicurezza sulle strade, ma anche per la riduzione dei consumi e, conseguentemente, delle emissioni nocive.
La crescente quota di immatricolazioni del noleggio veicoli sull’intero mercato evidenzia il concreto contributo del settore allo svecchiamento del parco auto circolante grazie all’elevato turn-over dei veicoli (in flotta per 6-8 mesi nel breve termine e per 36 mesi nel lungo termine) e alle continue manutenzioni e ai controlli sulle auto in flotta per il contenimento delle emissioni.

Per quanto riguarda la clientela, le iniziative di numerosi operatori del noleggio finalizzate alla sensibilizzazione dei clienti e alla riduzione della produzione di CO2 sono la migliore testimonianza dell’attenzione del settore alle tematiche green.
Se all’inizio era possibile pensare a un interesse circoscritto a imprese multinazionali, dovuto prevalentemente a motivi di immagine o necessità di circolazione (ZTL ed esenzioni per Euro 4), ora si constata l’estendersi di una reale “attenzione ambientale” in merito alle flotte anche nelle aziende di minori dimensioni e nelle pubbliche amministrazioni.

L’offerta degli operatori del mercato impegnati a sostenere le “car policy green” delle aziende clienti si orienta oggi verso:

- l’immissione in flotta di veicoli ecologici (prevalentemente con alimentazione bifuel e ibrida)
- il monitoraggio delle emissioni della flotta e l’identificazione di soluzioni su misura per ridurne l’impatto ambientale
- la consulenza nella costruzione ex novo di un parco auto che rispetti parametri sostenibili
- corsi di guida sicura e a bassi consumi
- meccanismi di compensazione (riforestazione ad esempio) dell’inquinamento causato.

Senza considerare che la tendenza orientata a ridurre al minimo le emissioni di CO2 nell’ambiente, in un contesto generale di grande attenzione ai costi, finisce per produrre effetti positivi anche sul fronte dei saving economici.