“Continua la passione del mercato dell’auto”

Continua la passione del mercato dell’auto. Secondo gli ultimi dati diffusi dal Ministero dei Trasporti in febbraio le immatricolazioni hanno fatto registrare un calo del 20,5% che era atteso, dato che, dopo la fine dell’effetto incentivi, nell’aprile scorso la domanda è crollata su livelli molto depressi e per giunta nel primo trimestre di quest’anno il confronto si fa con un periodo del 2010 ancora fortemente sostenuto dai bonus statali. Facile prevedere che anche in marzo si registrerà un calo allineato con quello di febbraio. Il quadro dovrebbe però cambiare a partire da aprile. Il confronto con i periodi corrispondenti del 2010 dovrebbe diventare infatti positivo, ma è difficile dire quale entità avrà il recupero.

Dall’inchiesta congiunturale condotta dal Centro Studi Promotor GL events a fine febbraio emerge che rispetto alle rilevazioni dei mesi precedenti tende a diminuire il pessimismo dei concessionari. Per quanto riguarda ad esempio le attese a tre-quattro mesi la quota di concessionari che prevedono consegne in ulteriore calo si riduce dal 42% di gennaio al 36% di febbraio e probabilmente si ridurrà ulteriormente in marzo. Anche l’indicatore di fiducia dei concessionari elaborato dal Centro Studi Promotor Gl events sintetizzando i risultati delle sue inchieste congiunturali, in febbraio fa registrare un recupero portandosi a 30,9 da 27,9 di gennaio.

Certo si tratta soltanto di segnali di minor negatività in un quadro che rimane fortemente preoccupante. Tuttavia la sensazione che si sia vicini ad una svolta nell’andamento della domanda (che potrebbe ricominciare a crescere) si fa di mese in mese più forte. Come si accennava più sopra, è difficile stabilire quale potrà essere l’entità del recupero. Si può però certamente escludere che nel breve termine possa delinearsi una ripresa consistente. E questo soprattutto perché è debole l’andamento dell’economia. Nel quarto trimestre 2010 l’incremento congiunturale del prodotto interno lordo è stato infatti soltanto dell’0,1%, mentre nell’intero 2010 la crescita è stata di un modestissimo 1,1% e per giunta l’analisi della dinamica dei tassi di crescita mostra una preoccupante tendenza al rallentamento. L’economia italiana, dopo una modesta ripresa, sembra essere quindi entrata in una fase di ristagno e questa non è certo una situazione che può ridare slancio alla domanda di autovetture.

Vi sono e però elementi che possono ugualmente sostenere un moderato recupero. In particolare l’effetto sulla domanda delle molte novità che sono state presentate al Salone di Parigi, al Motor Show e oggi al Salone di Ginevra e il fatto che molte aziende non possono più rinviare la sostituzione delle auto del loro parco e si sta quindi determinando una certa ripresa negli acquisti di auto aziendali. Un recupero potrebbe quindi esservi, ma potrebbe interessare non tutto il mercato, ma soltanto i marchi che hanno novità da proporre o che si rivolgono al mercato delle aziende. D’altra parte, anche osservando i dati statistici per marca nel primo bimestre del 2011, emerge con chiarezza che vi sono andamenti differenziati tra casa e casa. Per molte è ancor crisi, per altre la ripresa è già cominciata.

Fonte: Centro Studi Promotor