Mercato auto: il noleggio sale per la prima volta oltre il 20%

Un mercato ancora in difficoltà, come attestano i dati del Ministero dei Trasporti. Dopo il piccolo incremento di maggio scorso, a giugno le immatricolazioni si sono fermate a 168.832 unità contro le 171.753 dell’anno scorso, in pratica i livelli di 15 anni fa e una flessione su base annua vicina all’1,7%.

Il primo semestre 2011 chiude pertanto a 1.012.849 immatricolazioni (-13,1%) e a 987.000 ordini (+6%), con oltre 260.000 vendite in meno rispetto alla media dello stesso periodo degli ultimi 10 anni, con un danno pesante anche per il gettito IVA, valutato in oltre un miliardo di euro.
Cresce quindi l’allarme per lo stato di salute dell’intera filiera automotive, non supportata neanche dall’andamento mensile dei maggiori indicatori economici: secondo i dati provvisori ISTAT, l’inflazione ha registrato un incremento del 2,7% rispetto a giugno 2010 e tra le voci in ascesa si segnalano i prezzi delle assicurazioni sui mezzi di trasporto (+0,4% a livello congiunturale e +5,4% a livello tendenziale); l’indice del clima di fiducia dei consumatori perde 0,7 punti rispetto a maggio (da 106,5 a 105,8), con un peggioramento dei giudizi sulla convenienza all’acquisto di beni durevoli.

A ciò si aggiunge una pressione fiscale di incredibile (ed incomprensibile) intensità, che spazia dalle maggiori accise sui carburanti, all’addizionale sulle auto superiori previsto dalla manovra finanziaria, all’aumento della tassazione sui contratti di assicurazione Rc, all’imminente aumento dell’IPT. Se il settore cerca di non naufragare, sembra che il legislatore intenda invece correre il rischio di perdere uno dei maggiori contribuenti con oltre 67 miliardi di euro versati nel 2009, pari al 16% del totale del gettito fiscale e al 4,5% del PIL.

Sempre più giù i privati e ancora in crescita le flotte aziendali
I dati di giugno vedono scendere gli acquisti delle famiglie di quasi il 10%, arrivando al 60% del totale, rispetto al 65% di un anno fa, con un mercato sostenuto dalle immatricolazioni registrate per le flotte aziendali. Parte della riduzione dei volumi dei privati, continua ad essere recuperato dalle immatricolazioni per uso noleggio (+11,3% nel mese ed arrivata al 20,6% di rappresentatività) e da quelle delle società (+13,4% in giugno, al 19,4% di quota di mercato).
Più in particolare l’auto aziendale nel suo complesso (acquisti, leasing e noleggio) registra a giugno 67.851 unità (60.413 a giugno maggio 2010, +12,30%, con un incidenza sul mercato salita al 40% (35% a giugno 2010). Si tratta, nella difficile situazione generale di ribasso del mercato, di un dato di grande rilevanza su cui Governo e PA dovrebbero avere maggiore attenzione. Si tratta infatti nel semestre di 345.978 immatricolazioni, contro le 307.653 dell’analogo periodo 2010, un incremento pari al 12,4%.

Il noleggio ancora in salita
Secondo i dati del Ministero a giugno 2011 sono state immatricolate uso locazione senza conducente 34.871 vetture contro le 31.340 di giugno 2010 (+11,3%). con una incidenza di penetrazione sul mercato totale del 20,55% (18,17% a giugno 2010). Sul primo semestre si registrano 180.319 immatricolazioni rispetto alle 159.208 dell’analogo periodo 2010 (+13,26%), con incidenza aumentata al 20,55% rispetto al 18,17% dell’analogo periodo 2010.
E’ da vari mesi che l’auto aziendale sta rendendo per ora meno pesante il bilancio del mercato automobilistico italiano nel 2011. Si tratta di dati che indicano un certo recupero specialmente del noleggio, che rinviate le sostituzioni durante la crisi 2009-2010, sta progressivamente ritornando ai livelli dei parchi dell’anno record 2008.
Sul fronte delle alimentazioni, alla flessione complessiva del mercato si contrappone la continua crescita del diesel (in giugno in aumento del 12,6%, al 56% di quota), mentre la benzina rimane sui livelli di un anno fa. L’ascesa del diesel continua a incidere positivamente sull’andamento dell’emissione media ponderata di CO2, che in giugno si è posizionata a 129,3 g/km e a 130,1 g/km nel 1° semestre dell’anno.

Riprende a muoversi il mercato dell’usato
Ancora un segnale positivo sul fronte dell’usato, che ha annoverato a giugno una crescita di volumi del 5,3%
Complessivamente nei primi 6 mesi del 2011 il mercato dell’usato ha registrato una crescita del 4,73% rispetto ai primi 6 mesi del 2010 con 2.403.479 passaggi di proprietà contro i 2.294.926. Conferma che il comparto usato, in termini di volumi, sta gradualmente recuperando, dopo essere stato penalizzato da 15 mesi di rottamazione, che ha sottratto prodotto alla relativa domanda.
 

Un mercato ancora in difficoltà, come attestano i dati del Ministero dei Trasporti. Dopo il piccolo incremento di maggio scorso, a giugno le immatricolazioni si sono fermate a 168.832 unità contro le 171.753 dell’anno scorso, in pratica i livelli di 15 anni fa e una flessione su base annua vicina all’1,7%.
Il primo semestre 2011 chiude pertanto a 1.012.849 immatricolazioni (-13,1%) e a 987.000 ordini (+6%), con oltre 260.000 vendite in meno rispetto alla media dello stesso periodo degli ultimi 10 anni, con un danno pesante anche per il gettito IVA, valutato in oltre un miliardo di euro.
Cresce quindi l’allarme per lo stato di salute dell’intera filiera automotive, non supportata neanche dall’andamento mensile dei maggiori indicatori economici: secondo i dati provvisori ISTAT, l’inflazione ha registrato un incremento del 2,7% rispetto a giugno 2010 e tra le voci in ascesa si segnalano i prezzi delle assicurazioni sui mezzi di trasporto (+0,4% a livello congiunturale e +5,4% a livello tendenziale); l’indice del clima di fiducia dei consumatori perde 0,7 punti rispetto a maggio (da 106,5 a 105,8), con un peggioramento dei giudizi sulla convenienza all’acquisto di beni durevoli.
A ciò si aggiunge una pressione fiscale di incredibile (ed incomprensibile) intensità, che spazia dalle maggiori accise sui carburanti, all’addizionale sulle auto superiori previsto dalla manovra finanziaria, all’aumento della tassazione sui contratti di assicurazione Rc, all’imminente aumento dell’IPT. Se il settore cerca di non naufragare, sembra che il legislatore intenda invece correre il rischio di perdere uno dei maggiori contribuenti con oltre 67 miliardi di euro versati nel 2009, pari al 16% del totale del gettito fiscale e al 4,5% del PIL.
Sempre più giù i privati e ancora in crescita le flotte aziendali
I dati di giugno vedono scendere gli acquisti delle famiglie di quasi il 10%, arrivando al 60% del totale, rispetto al 65% di un anno fa, con un mercato sostenuto dalle immatricolazioni registrate per le flotte aziendali. Parte della riduzione dei volumi dei privati, continua ad essere recuperato dalle immatricolazioni per uso noleggio (+11,3% nel mese ed arrivata al 20,6% di rappresentatività) e da quelle delle società (+13,4% in giugno, al 19,4% di quota di mercato).
Più in particolare l’auto aziendale nel suo complesso (acquisti, leasing e noleggio) registra a giugno 67.851 unità (60.413 a giugno maggio 2010, +12,30%, con un incidenza sul mercato salita al 40% (35% a giugno 2010). Si tratta, nella difficile situazione generale di ribasso del mercato, di un dato di grande rilevanza su cui Governo e PA dovrebbero avere maggiore attenzione. Si tratta infatti nel semestre di 345.978 immatricolazioni, contro le 307.653 dell’analogo periodo 2010, un incremento pari al 12,4%.
Il noleggio ancora in salita
Secondo i dati del Ministero a giugno 2011 sono state immatricolate uso locazione senza conducente 34.871 vetture contro le 31.340 di giugno 2010 (+11,3%). con una incidenza di penetrazione sul mercato totale del 20,55% (18,17% a giugno 2010). Sul primo semestre si registrano 180.319 immatricolazioni rispetto alle 159.208 dell’analogo periodo 2010 (+13,26%), con incidenza aumentata al 20,55% rispetto al 18,17% dell’analogo periodo 2010.
E’ da vari mesi che l’auto aziendale sta rendendo per ora meno pesante il bilancio del mercato automobilistico italiano nel 2011. Si tratta di dati che indicano un certo recupero specialmente del noleggio, che rinviate le sostituzioni durante la crisi 2009-2010, sta progressivamente ritornando ai livelli dei parchi dell’anno record 2008.
Sul fronte delle alimentazioni, alla flessione complessiva del mercato si contrappone la continua crescita del diesel (in giugno in aumento del 12,6%, al 56% di quota), mentre la benzina rimane sui livelli di un anno fa. L’ascesa del diesel continua a incidere positivamente sull’andamento dell’emissione media ponderata di CO2, che in giugno si è posizionata a 129,3 g/km e a 130,1 g/km nel 1° semestre dell’anno.
Riprende a muoversi il mercato dell’usato
Ancora un segnale positivo sul fronte dell’usato, che ha annoverato a giugno una crescita di volumi del 5,3%
Complessivamente nei primi 6 mesi del 2011 il mercato dell’usato ha registrato una crescita del 4,73% rispetto ai primi 6 mesi del 2010 con 2.403.479 passaggi di proprietà contro i 2.294.926. Conferma che il comparto usato, in termini di volumi, sta gradualmente recuperando, dopo essere stato penalizzato da 15 mesi di rottamazione, che ha sottratto prodotto alla relativa domanda.