L’auto al tempo della crisi: si usa di meno e si paga di più

La crisi economica frena l’automobile: 1 italiano su 5 ha ridotto l’uso del proprio veicolo, che si conferma comunque il mezzo preferito per l’83,9% degli spostamenti. Sono soprattutto i giovani ad abbandonare le quattro ruote, ricorrendo più di prima a bus e due ruote; gli over45 ripiegano sulla bicicletta o una passeggiata. Riscuote un maggiore gradimento il trasporto pubblico, soprattutto in città, ma i passeggeri chiedono corse più frequenti, orari in linea con le esigenze della domanda e contributi economici per biglietti ed abbonamenti.

E’ quanto emerge dal XIX Rapporto ACI-CENSIS “Automobile 2011” presentato oggi a Roma presso l’Automobile Club d’Italia dal presidente dell’ACI, Enrico Gelpi, e dal presidente della Fondazione Censis, Giuseppe De Rita.

Anche se si usa sempre meno, l’auto costa sempre di più: 3.278 euro nel 2011 contro i 3.191 del 2010 (+2,7%). Le maggiori voci di spesa sono il carburante (1.530 euro, +2,3%), l’assicurazione (715€, +2,9%) e il parcheggio (218€, +5,3%). In forte aumento le multe (+18%), frutto di maggiori controlli su strada. La crisi porta a ridurre notevolmente i costi di manutenzione ordinaria (-15,2%), ma questo fa crescere sensibilmente quelli di manutenzione straordinaria (+8,5%). Tra le spese considerate “superiori al giusto” spiccano la benzina (84% delle risposte), considerata ormai un bene di lusso, e l’assicurazione (67,6% del campione); il 40% degli italiani imputa all’alto costo della rc-auto l’aumento delle truffe assicurative.

Fonte: ACI