Immatricolazioni auto in calo in tutta Europa

Se si esclude la Germania sono tutti in calo in novembre i cinque maggiori mercati europei che in termini di immatricolazioni valgono il 72% delle vendite di autovetture nell’area dei 27 Paesi dell’UE e dell’EFTA. Nei cinque “grandi” la contrazione più forte si registra sul mercato italiano (-9,2% in novembre e -10,6% nei primi undici mesi), con la prospettiva di chiudere il 2011 con 1.750.000 immatricolazioni (il livello più basso degli ultimi 14 anni), mentre per il 2012, in mancanza di un incisivo intervento del Governo per sostenere l’economia reale, la previsione è che le immatricolazioni possano scendere ben al di sotto della soglia psicologica di 1.700.000 unità. Negli altri mercati della pattuglia dei cinque grandi in novembre vi sono cali del 7,7% in Francia, del 6,4% in Spagna e del 4,2% nel Regno Unito, mentre il mercato tedesco, che aveva iniziato il 2011 in forte sviluppo, a novembre cresce soltanto del 2,6%.

Nel complesso i cinque maggiori mercati dell’area UE27+EFTA fanno registrare un calo del 3,9% in novembre e del 2,3% da gennaio a novembre. Leggermente migliore la situazione nel complesso dei 25 mercati minori: in novembre vi è un calo dell’0,5%, ma da gennaio a novembre si registra una crescita del 2,4%. Da segnalare che tra i mercati minori si registrano andamenti notevolmente differenziati. Vi sono infatti forti crescite in paesi in cui il processo di motorizzazione di massa è decollato soltanto recentemente (gennaio-novembre: Lettonia +82%, Estonia +75%, Lituania +71%, Bulgaria +24%), mentre nei mercati avanzati si registrano crescite contenute o cali.

L’andamento positivo del cumulato dei mercati minori (che valgono il 28% delle immatricolazioni dell’area) non è sufficiente a portare in attivo il bilancio dell’intera area UE27+EFTA che si chiude a fine novembre con 12.577.164 immatricolazioni e quindi con un calo dell’1,1% sulle vendite del 2010. Le prospettive per il 2012 non appaiono positive. Non solo in Italia, ma anche in Europa, si sta concretizzando la prospettiva di un’evoluzione congiunturale post Lehman Brothers a W. La ripresa che si è delineata dopo la caduta del Pil tra il 2008 e il 2009 si è esaurita con la tempesta sull’euro ed oggi (come avvenne nella grande depressione iniziata nel ‘29) si apre una nuova recessione. In mancanza di politiche europee di sostegno all’economia reale le ripercussioni saranno rilevanti anche per il mercato automobilistico del continente e ciò mentre nel mondo continua la crescita dell’auto nei mercati emergenti che, per la verità, sono ormai da tempo emersi.

Fonte: Centro Studi Promotor