Ancora lontana la ripresa: calo del mercato auto anche a luglio: -21,4%

Secondo i dati diffusi dal Ministero dei Trasporti a luglio 2012 le immatricolazioni di auto nuove sono state 108.826, vale a dire il 21,4% in meno rispetto alle 138.445 dello stesso mese 2011. Leggermente minore è il calo sui primi 7 mesi del 2012, che con 939.739 unità segnano -19,9% sullo scorso anno.

Anche per la raccolta ordini la situazione è grigia, considerando che i circa 97.000 contratti di luglio rappresentano un calo del 22%. Una flessione più contenuta continua a mostrarlo il mercato dell’usato, che con 355.381 trasferimenti di proprietà indica un -6,7% (-11% sul periodo gennaio-luglio).

I dati della struttura del mercato indicano una conferma delle tendenze della prima parte dell’anno con un peggioramento dello scenario: gli acquisti dei privati si riducono ancora, scendendo al 63,7% del mercato (-23,2%)

Le immatricolazioni di auto aziendali in proprietà/leasing finanziario proseguono il trend di flessione -25,2% nel mese (-17,8% nel cumulato), mentre il noleggio si mantiene abbastanza stabile e, seppur in calo del 6,1% in luglio, incrementa la propria quota di mercato al 17,8% del totale (19,7% nei 7 mesi).

Sul fronte delle alimentazioni si è accentuata in luglio la notevole crescita delle vetture a gpl e metano, a scapito dei carburanti tradizionali (benzina e diesel), che scontano un elevato incremento dei prezzi. Il gpl, infatti, si è portato ad una quota che sfiora il 10%, con un incremento del 160%. Il metano si conferma in recupero, al 3,5% di quota sia nel mese che nel cumulato.

Le stime dei Centri Studi sull’automotive riguardanti l’intero 2012 continuano ad essere sempre più negative di mese in mese. Oggi si preventiva che su base annua il mercato chiuderà con 1.379.000 immatricolazioni, un calo del 21%, un quinto del mercato. I timori dell’anno scorso che la difficile situazione potesse portare a una forte contrazione del giro d’affari dell’indotto e della rete, con ricadute possibili sull’occupazione, potrebbero in autunno diventare tristi e maggiormente conosciute certezze.

Molti operatori puntano l’indice su una serie di leggi come l’introduzione del superbolloe l’aumento dell’IPT rivelatesi dannose per il settore, oltre che inefficaci nel loro obiettivo primario, cioè quello di ridare liquidità alle finanze dello Stato. Solo di mancato introito IVA si tratta di 1,5 miliardi (verso un anno medio da 2.000.000 di vetture).

Da una parte la situazione del mercato del lavoro, con un tasso di disoccupazione previsto in costante peggioramento rispetto all’andamento di quest’anno e che, secondo i dati aggiornati diffusi dall’ISTAT, nel solo mese di giugno ha registrato un ulteriore incremento, raggiungendo il 10,8%, e dall’altra il carico fiscale che continuerà a gravare sulle famiglie, rendono sempre più forti i rischi che si determinino ulteriori contrazioni dei redditi disponibili per far fronte alle necessità di consumo.

La previsione di agevolazioni per la cd. mobilità sostenibile inserite nell’ultimo provvedimento rischiano di essere inefficaci nell’immediato (entreranno in vigore dal 2013) ed inapplicabili: per quanto riguarda la prevista rottamazione sulle auto aziendali, nella pratica, è pressoché impossibile attuarla perché non esistono società che mantengano in flotta vetture per 10 anni. Probabilmente la riduzione dell’enorme pressione fiscale sull’auto avrebbe maggiore beneficio.

Cala, ma di meno anche l’usato

A luglio il comparto delle vendite dell’usato, comprensivo delle minivolture, ha segnato una flessione in volume del 6,67%. Dall’esame dei dati sono stati registrati 355.811 passaggi, contro i 381.257 dello stesso mese dell’anno precedente. Il periodo gennaio-luglio ha invece visto 2.477.188 passaggi, contro i 2.784.736 dello stesso periodo del 2011, una flessione dell’11,04% e a 307.548 passaggi in meno.

 

Mercato auto: privati, flotte aziendali e noleggioLuglio 2012

 

Immatricolazioni

 

Luglio 2012

 

Giugno

2011

 

Var.% 12/11

 

Incidenza mercato

2012

 

Incidenza mercato

2011

Privati

69.636

91.686

-24,05

63,66

65,70

Flotte aziendali (*)

39.744

47.864

-17%

36,34

34,27

di cui

 

 

 

 

 

Noleggio

19.423

20.681

-6,08

17,76

14,82

Società/Leasing

20.321

27.183

-25,24

18,58

19,45

TOTALE

109.380

139.550

-21,62

100%

100%

Fonte: UNRAE Min. Trasporti ed elaborazioni ANIASA

(*)Noleggio/Società/Leasing

 

Il Mercato auto: privati, flotte aziendali e noleggioGennaioLuglio 2012

 

Immatricolazioni

Gen/Lug

2012

Gen/Lug

2011

Var.%

12/11

 

Incidenza mercato

2012

 

Incidenza mercato

2011

Privati

586.626

764.220

-23,24

63,21

65,95

Flotte aziendali *

341.438

394.501

-13,5

36,79

34,05

di cui

 

 

 

 

 

Noleggio

182.564

201.174

-9,25

19,67

17,36

Società/Leasing

158.874

193.327

-17,82

17,12

16,68

TOTALE

928.064

1.158.721

-19,91

100%

100%

Fonte: UNRAE Min. Trasporti ed elaborazioni ANIASA

(*)Noleggio/Società/Leasing

Riflessioni del Centro Studi Promotor

Dalle rilevazioni del Centro Studi Auto Aziendali nei primi sette mesi del 2012 la crisi economica ha inciso anche sugli acquisti delle aziende, ma in misura più contenuta rispetto al calo degli acquisti di auto private: il calo delle immatricolazioni a privati è stato infatti del 23,24% mentre quello delle auto aziendali è stato del 13,45%.

La situazione per il mercato delle auto aziendali appare meno difficile in quanto i parchi auto aziendali hanno già adottato negli anni scorsi misure per far fronte alla crisi e di conseguenza i margini per ulteriori interventi sulle flotte in termini di razionalizzazione e di riduzione dei costi si sono ridotti.

Alla domanda posta sia nel 2011 che nel 2012 ad un campione di fleet manager sulle misure per il parco che l’azienda prenderà nei prossimi 12 mesi se la situazione del mercato e dell’economia dovessero peggiorare, nel 2012 ben il 56% dei gestori di parchi dichiarano che non prenderanno alcuna misura. Nel 2011 la quota corrispondente era decisamente più bassa (37%).

Quanto alle misure che potrebbero essere adottate la graduatoria è guidata dalla modifica della tipologia delle auto indicata dal 30% degli interpellati nel 2012 (54% nel 2011). Seguono nella graduatoria delle misure che potrebbero essere adottate la diminuzione della consistenza del parco con il 13% delle indicazioni nel 2012 (24% nel 2011). Vengono poi gli interventi volti ad eliminare benefit: 8% di indicazioni nel 2012 (12% n