Marzo, crolla il mercato dell’auto europeo

Nuovo pesante calo del mercato europeo dell’auto (area UE27+EFTA). In marzo le immatricolazioni sono calate del 10,3% dopo le contrazioni del 10,2% di febbraio e dell’8,5% di gennaio sui dati di un 2012 in calo del 7,8% sull’anno precedente. La caduta di marzo è dovuta a cali pesanti in tutti i grandi mercati della zona euro a partire da quello della Germania che in marzo accusa una contrazione del 17,1%. Molto severo anche il calo dei mercati francese (-16,2%) e spagnolo (-13,9%), mentre il mercato italiano, che come è noto è in una situazione estremamente delicata, ha fatto registrare una contrazione contenuta nel 4,9% per effetto di un giorno lavorato in più e di un confronto con un marzo 2012 particolarmente negativo. Di segno opposto l’andamento nell’altro grande mercato dell’area, che è quello del Regno Unito che come è noto non appartiene alla zona euro. In questo paese le immatricolazioni hanno fatto registrare una crescita del 5,9%.

Secondo il Centro Studi Promotor due sono le principali tendenze attualmente in atto sul mercato dell’area UE27+EFTA. La prima è la forte penalizzazione della zona euro in cui le immatricolazioni hanno subito in marzo un calo del 15,9% contro una crescita dell’1,8% dei paesi dell’Unione Europea che non hanno adottato l’euro e contro un calo dell’area UE27+EFTA del 10,3%. La causa di questa situazione è ben nota ed è la politica economica della zona euro che privilegia l’austerity ed è in netto contrasto con le politiche economiche adottate nel resto del mondo che privilegiano la crescita. Gli effetti sul mercato dell’auto e sull’economia sono stati devastanti per i paesi più colpiti dalla politica di austerity senza crescita (Grecia, Italia, Spagna, Portogallo e Irlanda), ma anche il resto dell’area euro è ormai stato contagiato. E ciò mentre nel resto del mondo il mercato dell’auto e l’economia continuano a crescere.

La seconda tendenza che trova conferma nei dati di oggi è che le difficoltà del mercato dell’auto nella UE27+EFTA colpiscono in misura molto più rilevante i marchi generalisti. La quota dei marchi premium (Audi, BMW, Mercedes, Jaguar-Land Rover) nel primo trimestre 2013 è salita infatti al 16,9% dal 15,2% dello stesso periodo del 2012. E’ un’ulteriore elemento che conferma il fatto che per rilanciare il mercato dell’auto e l’economia in Europa occorrono urgenti interventi di sostegno dei redditi e dei consumi di massa.

Fonte: Centro Studi Promotor