Auto: piccolo segnale positivo dai consumi di carburante

Primo segnale positivo in aprile dai consumi di carburanti per autotrazione. Per la prima volta dall’agosto 2011 i consumi complessivi di benzina e gasolio auto in Italia fanno registrare una crescita. L’incremento è molto modesto (+0,6%) ed è dovuto soltanto al gasolio (+0,9%), mentre il consumo di benzina si attesta sul livello dello stesso mese dell’anno precedente. Secondo il Centro Studi Promotor, non è al momento possibile stabilire se siamo di fronte a un effetto di calendario, ad un rimbalzo dei consumi dopo una lunga caduta o se si sta delineando una inversione di tendenza. Il dato comunque può essere letto nel quadro di altri segnali, pure molto deboli, ma tra loro coerenti, che vengono dal mondo dell’autotrazione. Innanzitutto il fatto che in Italia in aprile il calo delle immatricolazioni di autovetture nuove è stato più contenuto e che per la prima volta da molti mesi si è registrato un incremento nell’acquisizione di ordini. Poi, allargando l’orizzonte, il fatto che, sempre in aprile, si è registrata una piccola crescita anche per le immatricolazioni in Europa, crescita influenzata certamente da effetti di calendario, ma probabilmente non soltanto da questi.

L’insieme di questi segnali, secondo il Centro Studi Promotor, è compatibile con l’ipotesi dell’inizio di un recupero della propensione ai consumi automobilistici legato essenzialmente al momento di relativa tranquillità sui mercati finanziari ed anche ad un probabile miglioramento del clima di fiducia dovuto al superamento della crisi politica. Una prima verifica della possibilità del delinearsi di un recupero verrà dai dati sulle immatricolazioni in maggio che saranno resi noti il 3 giugno.

Al di dell’andamento di aprile, è negativo il consuntivo del primo quadrimestre sulla spesa e sui consumi di carburanti auto determinato dal Centro Studi Promotor sulla base della sua banca dati. I consumi di carburanti per autotrazione sono calati del 3,7%. La spesa ha toccato i 20,6 miliardi di euro con un calo del 4,8% dovuto a contrazioni del gettito fiscale di 178 milioni (-1,5%) e della quota che va alle compagnie petrolifere e alla distribuzione (componente industriale) di 869 milioni (-8,7%).

Fonte: Centro Studi Promotor