Le istituzioni battono un colpo?

Il Presidente Aniasa, Paolo Ghinolfi, è intervenuto ieri alla tavola rotonda “Le istituzioni battano un colpo”, promossa a Milano da AMOERAssociazione per una Mobilità Equa e Responsabile nell’ambito dell’evento Missione Mobilità. L’evento, che ha visto un’ampia partecipazione di pubblico e media, è stata importante occasione per confrontarsi in un’assise pubblica con i rappresentanti delle istituzioni nazionali, finora assenti dal dibattito sulla crisi dell’auto, e a Milano presenti con il Vice Ministro dell’Economia Luigi Casero e il Presidente della Commissione Finanze della Camera, Daniele Capezzone.

“Sono anni”, ha evidenziato Ghinolfi, che non abbiamo risposte dal Governo sui temi che riguardano l’intera filiera, con un danno incredibile per l’Erario: un milione di automobili che manca dal mercato porta quattro miliardi in meno di Iva per l’Erario e se aggiungiamo l’indotto, raggiungiamo circa otto-nove miliardi, quasi quanto una Finanziaria. Se l’auto non venisse punita con miope regolarità, con un po’ di lungimiranza si potrebbero recuperare un bel po’ di soldi”.

“Le misure della Legge Fornero e della Legge di stabilità hanno ridotto del 50% la deducibilità dell’auto aziendale, aumentando ancora di più il Tax Divide con l’Europa, già negativo sul fronte detraibilità IVA, che vede il prossimo dicembre scadere la proroga concessaci dal Consiglio Europeo. E si parla di competitività del sistema Italia?”.

Il Presidente Capezzone, dopo aver evidenziato come l’attuale situazione di crisi del settore automobilistico sia dovuta all’effetto congiunto di cattiva politica, “unita alle responsabilità della grande stampa e dell’industria automobilistica”, ha espresso un impegno nei confronti del settore: “Mi batterò perché le spese legate alle auto siano considerate come quelle di altri settori e quindi con un trattamento fiscale ben più favorevole di quello attuale. L’automobilista è troppo vessato dallo Stato”.

Il Vice Ministro Casero, dopo aver ricordato la complessità dell’attuale scenario economico internazionale, ha precisato: “Il clima di fondo verso l’automobile è negativo, inutile nasconderlo. E molte misure del precedente Governo sono figlie di un atteggiamento punitivo a partire dal superbollo, che ha dato gli effetti contrari a quelli per cui era stato creato: del resto una politica fiscale di tipo ideologico porta regolarmente disastri. Il nostro impegno è in primis quello di evitare gli errori del passato e riuscire a dare una mano a questo settore vitale per l’intera economica italiana.

A seguito di tale dibattito è intervenuto anche il Vicepresidente della Commissione Attività produttive della Camera On.le Ignazio Abrignani, secondo il quale “È auspicabile una riforma della fiscalità sull’auto partendo dalla soppressione del superbollo come indicato dal vice Ministro Casero. Un mercato, quello dell’auto distrutto dalle politiche fiscali che non solo non hanno portato i risultati previsti, ma anche accelerato la crisi di un settore che, specie nel segmento delle auto sportive, costituisce un’eccellenza del made in Italy. Più del 35% in meno di immatricolazioninel segmento delle auto soggette a superbollo; quasi il 40% in meno di fatturato in Italia ed un aumento del 150% delle esportazioni dell’usato.

Una politica fiscale sbagliata che ha portato minor gettito allo Stato (IVA e accise carburanti), alle Regioni (Bollo) e alle Province (IPT) e nel contempo fatto precipitare il settore, uno dei pochi rimasti nell’industria nazionale, in una crisi senza precedenti che coinvolge l’intera filiera (un milione e duecentomila addetti) composta non solo da produttori, ma anche dai concessionari e dalle officine di assistenza: migliaia di aziende grandi, medio e piccole.

Il VP della Commissione ha sottolineato che È giunto il momento di una seria riforma fiscale in materia con un’attenzione particolare per le flotte aziendali e la mobilità sostenibile secondo le più recenti disposizioni comunitarie.”

ANIASA insieme alle altre Associazioni di categoria sta intervenendo sul tema per rappresentare le istanze del settore.