Segnali positivi dal mercato europeo dell’auto

Dopo il segnale positivo di settembre, anche ottobre fa registrare una moderata crescita nelle immatricolazioni di autovetture nell’Unione Europea. Nei 27 mercati nazionali per i quali l’Acea ha diffuso oggi i dati sono state immatricolate 1.004.935 autovetture con un incremento del 4,7% su ottobre 2012. Questo positivo risultato consente di contenere le perdite nel bilancio dei primi dieci mesi che chiude così con un calo del 3,1%. Se, come sembra possibile, la tendenza positiva continuerà nei prossimi due mesi il consuntivo dell’intero 2013 si chiuderà con un volume di immatricolazioni non molto inferiore a quello del 2012, anno in cui nell’Unione Europea le auto immatricolate furono 12.053.904.

Il recupero di ottobre è piuttosto diffuso e riguarda infatti ben 20 dei paesi per i quali l’Acea ha comunicato i dati. In particolare, positivi sono quattro dei cinque maggiori mercati dell’area. In Francia vi è una crescita del 2,6%, in Germania del 2,3%, nel Regno Unito del 4% e in Spagna l’incremento è di ben il 34,4% per effetto di un robusto piano di incentivi a sostegno della domanda privata. Purtroppo tra i paesi in recupero manca l’Italia, dove le immatricolazioni hanno fatto registrare in ottobre un calo del 5,6% e il mercato si avvia a chiudere il 2013 con un volume di vendite sicuramente inferiore a 1.300.000 e quindi con un calo sui livelli ante-crisi del 45%.

Nei dati dell’Acea vi sono da segnalare altre due novità di un certo rilievo. Come è noto, da molto tempo il mercato dell’Unione Europea procede a due velocità. La zona Euro, fortemente penalizzata dalle politiche di austerity, fa registrare consistenti perdite, mentre cresce il complesso dei paesi che non hanno adottato l’euro. Quest’area beneficia infatti di una domanda di autovetture in espansione con tassi sostanzialmente in linea con quelli che si registrano sul mercato mondiale che continua ad essere in pieno sviluppo. In ottobre tuttavia, dall’elaborazione condotta dal Centro Studi Promotor sui dati dell’Acea, emerge che il recupero delle immatricolazioni nell’Unione Europea ha interessato, non solo i paesi senza euro (+5,3%), ma anche quelli della zona euro (+4,5%), con l’eccezione, come abbiamo visto, dell’Italia.

Un altro elemento che emerge dai dati di ottobre è l’interruzione della tendenza ad una certa concentrazione della domanda sui marchi premium. La quota di Audi, Bmw, Mercedes e Jaguar/Land Rover, che era salita dal 16,3% al 17,1% tra i primi dieci mesi del 2012 e i primi dieci mesi del 2013, in ottobre, nel confronto con lo stesso mese del 2012, scende dal 16,6% al 16,4%. Vi è quindi un aumento di interesse per i marchi generalisti che può essere considerato un primo segnale di ritorno alla normalità del mercato.

Fonte: Centro Studi Promotor