Comincia bene il 2014 per la produzione industriale

Comincia bene il 2014 per la produzione industriale. In gennaio l’indice calcolato dall’Istat cresce in termini congiunturali, cioè su dicembre, dell’1%. Questo incremento compensa il calo congiunturale dello 0,8% che si era verificato in dicembre e che aveva fatto temere che l’andamento non più negativo delineatosi a partire da settembre, dopo i dati altalenanti della prima parte del 2013, potesse essersi interrotto. Con il risultato di gennaio il calo della produzione industriale rispetto ai livelli ante-crisi si riduce lievemente, ma resta comunque molto pesante: -23,7%.

Come mostra il grafico, i dati dell’ultimo anno non consentono ancora di parlare di ripresa, ma soltanto di stagnazione in attesa che il sistema riceva stimoli per avviare un vero recupero dei livelli di produzione. Le aspettative di un recupero trovano conforto nei dati sulla fiducia delle imprese manifatturiere che si mantiene in crescita, ma non nei dati sulla disoccupazione che in gennaio ha fatto registrare un nuovo massimo attestandosi al 12,9%, mentre il tasso di cambio raggiunto dall’euro rende più problematica la possibilità per l’industria italiana di contare sulla domanda estera.

Considerando l’andamento per settori l’incremento congiunturale più significativo in gennaio si è avuto per il settore tessili e abbigliamento (+5,7%), seguito da quello per la fabbricazione di macchinari e attrezzature (+4,2%), da quello della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+2,7%) e da quello dei mezzi di trasporto (+2,4%). Ancora in calo in gennaio sono invece il settore delle forniture di energia elettrica (-3,1%), quello delle apparecchiature elettriche e per uso domestico non elettriche (-2,9%), quello dei prodotti farmaceutici (-1,2%) e quello degli alimentari, bevande e tabacco (-0,2%).

Fonte: Centro Studi Promotor