Il settore dei trasporti fiuta la ripresa

Sembra essersi fermata la caduta dei consumi di benzina e gasolio per autotrazione. In febbraio le vendite alla pompa dei due carburanti sono infatti cresciute dello 0,3% dopo cali del 10,5% nel 2012, del 3,3% nel 2013 e del 2,5% nel gennaio 2014. Il dato positivo di febbraio va letto anche alla luce dell’inversione di tendenza che si è verificata per i mercati degli autoveicoli e della moto. Dopo una lunga serie di risultati negativi in novembre si è registrato il primo segnale positivo per le vendite di veicoli commerciali ed industriali seguito da dati positivi in dicembre anche per il mercato delle autovetture e per quello della moto, mentre da febbraio è in positivo pure il mercato degli scooter. Naturalmente la comparsa simultanea di segnali di crescita per tutti i vecoli a motore su gomma e per i consumi di carburante non può essere una coincidenza. Il settore dei trasporti fiuta la ripresa. Perché il recupero prenda corpo occorre però che la congiuntura economica imbocchi con decisione la via della crescita.

Nonostante il dato positivo di febbraio, il bilancio del primo bimestre del settore della benzina e del gasolio per autotrazione è ancora negativo per effetto del calo registrato in gennaio (-2,5%). Dalle elaborazioni della banca dati del Centro Studi Promotor emerge che la spesa per benzina e gasolio è stata di 9,368 miliardi con una contrazione del 4,3% dovuta in primo luogo al calo della quota che va a compagnie petrolifere e distributori (componente industriale) che si è attestata a 4,031 miliardi con una diminuzione dell’8,2%, mentre in calo più contenuto è la quota che va all’Erario che si attesta a 5,337 miliardi con una contrazione dell’1% dovuta anche al fatto che nel primo bimestre 2014, rispetto allo stesso periodo del 2013, il carico fiscale medio ponderato su un litro di carburante è aumentato sia per la benzina che per il gasolio. Secondo il Centro Studi Promotor il bilancio dei consumi e della spesa per benzina e gasolio auto dovrebbe migliorare nei prossimi mesi data la prevedibile crescita dei consumi legata all’evoluzione congiunturale.

Fonte: Centro Studi Promotor