Auto UE in crescita frenata

Dai dati diffusi oggi dall’Acea sulle immatricolazioni di autovetture nell’Unione Europea emerge innanzitutto che continua, ma con un tasso di crescita in rallentamento, il recupero iniziato nel settembre 2013. Viene poi confermato l’andamento a due velocità della zona euro (con recupero più lento) e del resto dell’Unione Europea (in crescita più sostenuta). Il fatto nuovo più rilevante - ha dichiarato Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor - è comunque il consolidarsi della forte ripresa delle immatricolazioni nei paesi della fascia meridionale dell’Unione, dove anche il mercato dell’auto è stato pesantemente penalizzato dall’austerity imposta da Bruxelles. Fa eccezione purtroppo l’Italia in cui la “ripresina” delineatasi a cavallo tra il 2013 e il 2014 subisce una battuta d’arresto in maggio.

Venendo ai dati, dalla comunicazione di oggi dell’Acea emerge che in maggio le immatricolazioni di autovetture dell’Unione Europea sono state 1.093.448 con una crescita del 4,5%. Si tratta del nono dato positivo mensile consecutivo. L’entità della crescita, se raffrontata con la media dei primi cinque mesi del 2013, indica un rallentamento del recupero. Il bilancio dei primi cinque mesi del 2014 chiude a quota 5.431.921 immatricolazioni con un incremento del 6,9% sul livello molto depresso dello stesso periodo del 2013, anno che rispetto all’ultimo dato ante-crisi (2007) aveva fatto registrare un calo del 24%.

Al risultato di maggio, afferma il Centro Studi Promotor, i paesi che non hanno adottato l’euro hanno contribuito con una crescita del 7,8%, mentre nell’Eurozona la crescita non è andata al di del 3,3%. Sempre nell’Eurozona, il recupero dei paesi della fascia meridionale è particolarmente sostenuto: la Grecia cresce infatti del 42,3%, il Portogallo del 36,5%, Cipro del 24,2 % e la Spagna del 16,9 %. Fa eccezione purtroppo l’italia, che, dopo cinque mesi in moderata crescita, in maggio accusa un calo del 3,8%. L’Italia è il fanalino di coda anche fra i cinque maggiori mercati (Germania, Regno Unito, Francia, Italia e Spagna) che complessivamente valgono in maggio il 76% delle immatricolazioni dell’area e che sono tutti in crescita tranne l’Italia che, come si è appena detto, cala del 3,8%.

I dati diffusi oggi dall’Acea riguardano anche i tre paesi dell’Efta (Islanda, Norvegia e Svizzera). L’area fa registrare cali dell’1% in maggio e dell’1,6% nel periodo gennaio-maggio.

Fonte: Centro Studi Promotor