L’economia della terza età, opportunità per le imprese

“Negli ultimi decenni si stanno verificando a livello globale significativi cambiamenti demografici - lenti ma costanti - che stanno portando a un graduale invecchiamento della popolazione.

Accanto a fattori che sicuramente incidono negativamente sulle dinamiche economiche e sociali, tra cui l’aumento dei costi sanitari, la carenza di profili professionali e di servizi finanziari per gli anziani, le difficoltà nel rendere sostenibili i sistemi pensionistici, la Silver Economy offre importanti potenzialità, in termini di erogazione di servizi sanitari (la c.d. Long Term Care, ovvero le prestazioni per la non autosufficienza, dall’assistenza alle residenze per anziani), di offerta di beni e servizi per la terza età; che spaziano dai servizi residenziali a quelli culturali e ricreativi, ai viaggi e turismo, domotica, alimentazione. Varie multinazionali stanno cercando di diversificare i loro prodotti per “tararli” a misura di anziano al fine di intercettare il potenziale economico derivante dalla popolazione anziana che non solo dispone di una capacità di spesa pro capite più elevata ma anche relativamente più stabile rispetto al ciclo economico nel confronto con gli under 40 anni. In termini monetari, il valore generato dalla c.d. Silver Economy è stato stimato in 7,6 mila miliardi di dollari l’anno negli USA ma a livello globale l’ammontare sarebbe di 15,6mila miliardi, un ordine di grandezza tale da rappresentare la seconda “potenza economica” dopo gli USA e prima della Cina”.
Inizia con queste valutazioni la nota mensile del Centro Studi di Confindustria, la cui versione integrale è consultabile al link: https://www.confindustria.it/home/centro-studi/temi-di-ricerca/scenari-geoeconomici/tutti/dettaglio/silver-economy-l-economia-della-terza-eta-consumi-ricchezza-e-nuove-opportunita-per-le-imprese