
In attesa degli incentivi all’auto elettrica
Immatricolazioni auto in crescita in settembre (+4,1%)
In settembre sono state immatricolate in Italia 126.679 autovetture con una crescita sullo stesso mese del 2024 del 4,1%. Il consuntivo dei primi nove mesi chiude invece con 1.167.437 immatricolazioni e quindi con un calo del 2,9% sullo stesso periodo del 2024. Ovviamente questo di gennaio-settembre è un risultato tutt’altro che soddisfacente che proiettato sull’intero anno, tenendo conto della stagionalità delle vendite, consente di prevedere per il 2025 un volume di immatricolazioni di 1.489.164 auto, con un calo del 4,5% sul 2024 e con un calo molto più consistente (-22,3%) rispetto al 2019, cioè rispetto all’anno che ha preceduto la pandemia e che è il primo livello da raggiungere nella lenta risalita delle vendite dopo i guasti della pandemia.
Per quanto riguarda in particolare il mese scorso, occorre considerare che l’andamento del mercato è stato influenzato anche dalle molte notizie sistematicamente diffuse da ambienti di Governo sui nuovi incentivi alla rottamazione per le auto elettriche che a partire dal 15 ottobre saranno a disposizione di cittadini (e in misura minima anche delle aziende). E’ pacifico che l’annuncio con grandi dettagli e con notevole anticipo delle caratteristiche di una nuova campagna di incentivazione ha influenzato la domanda.
Tra l’altro l’entità degli incentivi è significativa e quindi una risposta positiva ci sarà, ma l’aver limitato la platea dei potenziali beneficiari a persone con redditi non particolarmente elevati, per non dire bassi, se è apprezzabile dal punto di vista sociale non sembra molto efficace per sostenere le vendite di auto elettriche, che hanno prezzi non certo abbordabili da persone che non sempre riescono ad acquistare un’automobile e generalmente si rivolgono alle auto usate o sono costretti a rinunciare alle quattro ruote. D’altra parte, pur con tutto il rispetto per le esigenze dell’ambiente, l’auto elettrica non pare proprio la soluzione migliore per facilitare l’accesso all’automobile dei ceti meno abbienti, tanto più che l’auto elettrica viene scelta soprattutto come seconda auto.
Fonte: Centro Studi Promotor
02 Ottobre 2025