Noleggio veicoli: Aniasa chiede l’apertura del mercato al noleggio di bus e veicoli industriali

Roma, 25.07.2012 - “Rivedere la normativa sul noleggio veicoli all’interno del Codice della Strada abolendo l’anacronistico e immotivato divieto di noleggiare veicoli industriali e autobus”.

E’ questa la principale richiesta avanzata da ANIASA, l’Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici di Confindustria, nel corso dell’audizione alla IX Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, presieduta dall’on. Mario Valducci.

“Questo divieto”, ha evidenziato il Presidente Aniasa Paolo Ghinolfi, “impedisce alle pubbliche amministrazioni di rinnovare il proprio parco autobus (l’anzianità media in Italia è di 15 anni contro i 7 nel resto dell’UE) con minori costi rispetto all’acquisto/leasing e impedisce a numerosi autotrasportatori di usufruire dei vantaggi economici del noleggio”.

Il divieto, che in Europa ha pari solo in Grecia e Portogallo, è ormai anacronistico. Dall’entrata in vigore del Nuovo Codice della Strada (1992) sono trascorsi oramai vent’anni e in questo periodo la “flotta del noleggio” è cresciuta da 31.000 a quasi 700.000 veicoli che ogni giorno circolano nelle nostre strade al servizio di 4,8 milioni persone che si presentano nell’anno ai desk delle società di noleggio a breve termine e delle 65mila aziende e 2.400 PA che scelgono la formula del noleggio a lungo termine per le proprie esigenze di mobilità aziendale.

Il settore del noleggio veicoli è oggi uno dei principali contribuenti nazionali con 2 miliardi di euro annui, è uno strumento efficace di lotta all’evasione e all’elusione fiscale grazie alla totale trasparenza amministrativa e tributaria che comporta e supporta il comparto automotive in modo sempre più rilevante: nei primi sei mesi dell’anno su 10 auto immatricolate 2 sono a noleggio.

Proprio a causa di limiti come quello su autobus e mezzi industriali e di una fiscalità dell’auto aziendale penalizzante e non allineata con il resto dell’Europa, il settore non ha ancora raggiunto in Italia i livelli di penetrazione dei maggiori Paesi EU e presenta ampi margini di crescita.

Al termine dell’audizione, la Commissione ha espresso parere positivo ad un aggiornamento della legislazione normativa contenuta nel Codice della Strada, approfondendo con ANIASA i vari aspetti di interesse, tra cui le indicazioni sul minor gettito tributario effettivamente riscosso a seguito dei forti aumenti generali dell’imposizione sull’auto recentemente stabiliti.