Il mercato auto (e del noleggio) in Italia continua a crescere

Secondo i dati diffusi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a febbraio il mercato è cresciuto del 6,2%, con 183.777 auto rispetto alle 173.098 dello stesso mese 2016. Si tratta del 33.mo incremento consecutivo nonostante l’aumento del prezzo dei carburanti. Febbraio ha visto una netta divisione del mercato, con un aumento verticale delle vendite a società (+43,9%) e la crescita anche del noleggio (+6,3%), mentre i privati vedono ridurre ancora i propri acquisti (-2,5%), segnale sempre più evidente di un cambiamento delle modalità di acquisizione.

L’analisi della struttura del mercato vede gli acquisti di privati a scendere di quasi 5 punti di quota, per fermarsi al 57,2% del totale, quelli delle società salgono al 18,2%, ma il noleggio arriva al 24,6% delle immatricolazioni, con un aumento incentrato sulle auto a lungo termine, + 21%, mentre si riduce del 6,8% il breve termine, ma con un confronto sul +29% di febbraio 2015.

Riguardo le alimentazioni aumentano diesel e benzina, rispettivamente del 5,7% e del 4,9%, mentre prosegue nettamente il calo del metano, con volumi diminuiti del 45,3% ed una rappresentatività scesa all’1,4% del totale.

Anche in relazione ai problemi della limitazione alla circolazione e del costo crescente dei carburanti tradizionali, continuano a crescere anche a febbraio le vendite di auto a Gpl (+23%), grazie alla commercializzazione di nuovi modelli, arrivando a rappresentare il 6,3% del mercato. Prosegue la corsa delle vetture ibride: +49,2% in volume, sfiorando il 3% di quota e confermando anche questo mese il sorpasso sulle alimentazioni a metano.

Crescono bene tutti i segmenti, con l’eccezione dell’alto di gamma che scende del 3,7% e delle utilitarie che si arrestano ad un +1,4%. Riguardo le carrozzerie sempre intenso l’incremento dei crossover (+24,2% in febbraio e al 20,4% di quota), mentre rallentano i monovolume, le station wagon e le sportive. Forte crescita, infine, delle immatricolazioni nel Nord Ovest del Paese (+15,7%), mentre registrano una leggera positività tutte le altre aree.

Il mercato dell’usato totalizza 409.159 trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture a concessionari a febbraio 2017, con una contrazione del 4,6% rispetto a febbraio 2016. Nel primo bimestre 2017, i trasferimenti di proprietà sono 787.429, in calo dell’1,9% rispetto allo stesso bimestre del 2016.

Cosa dicono i Centri studi

Per UNRAE è da considerare l’opportunità si un nuovo programma di ecoincentivi come soluzione per far tornare a lievitare le vendite a privati, accelerando il rinnovo del parco auto sempre antiquato per emissioni e sicurezza.

Federauto pone l’evidenza negli elevati volumi di immatricolazioni negli ultimi giorni del mese, indicativo di veicoli c.d. a km zero, con pericolose influenze sul reale andamento del mercato.

Per il Centro Studi Promotor il dato di febbraio conferma sostanzialmente il buono stato di salute del mercato italiano. E’ da considerare che febbraio 2017 ha avuto un giorno lavorativo in meno, pari a circa 7.000 unità, e inoltre il confronto è con un febbraio 2016 da record, in quanto si registrò la crescita più alta dell’anno, +27,8%.

Nel 2015 e 2016 gli automobilisti italiani hanno dimostrato che, se le prospettive economiche si mantengono anche debolmente positive, attingono ai risparmi e al credito per sostituire vetture fortemente invecchiate durante la crisi. Non è ancora possibile rinunciare all’auto, data anche la situazione del trasporto pubblico.

Il quadro economico non è certo caratterizzato da una ripresa in grado di riportare il Paese in tempi brevi ai livelli ante-crisi, ma un recupero è comunque in atto. Dagli ultimi dati, ed in particolare da quelli sulla produzione industriale, risulta una leggera accelerazione, come dimostra anche il dato ultimo sulla crescita del Pil, superiore alle previsioni di pochi mesi fa.