Noleggio con il vento in poppa: nel primo trimestre 143.000 immatricolazioni +18,7%

Secondo i dati del Ministero dei Trasporti, a marzo il mercato italiano ha registrato 226.193 immatricolazioni, pari al 18,6% in più rispetto a marzo 2016. Un risultato notevole: il primo trimestre, quello che mediamente rappresenta il 28% del risultato di tutto l’anno, archivia un incremento dell’11,9%, pari a 582.465 unità, rispetto alle 520.362 dello stesso periodo del 2016.

Pur permanendo non poche incertezze sulla situazione politica e la ripartenza dell’economia, il mercato automobilistico dimostra vitalità, confermando la posizione primaria nel contesto nazionale.

La corsa del noleggio: +36,6%

Anche se il canale dei privati appare in lieve ripresa, è il comparto del noleggio a continuare a sorprendere. Per il noleggio a breve termine si annovera un +50,6% dovuto all’inflottamento in vista di una probabile positiva stagione turistica, che inizierà praticamente ad aprile con la S. Pasqua ed i ponti dovuti alle successive festività. I volumi di nuove immatricolazioni ad uso noleggio a lungo termine continuano ad aumentare senza interruzioni (+23,5%).

L’intero settore del noleggio totalizza a marzo +36,6%, con un incremento nel primo trimestre del 18,7% e con un incidenza arrivata al 24,5%. Tale incremento continua incessante da oltre tre anni e non è più ascrivibile alla sola clientela aziendale, che ha indubbiamente nel corso del tempo rinnovato ed ampliato notevolmente l’uso del noleggio. L’interesse dei privati sta diventando un fenomeno sempre più presente nel contesto del settore, che necessita ovviamente di un attento monitoraggio nel medio periodo.

Riguardo le motorizzazioni, si segnala in particolare la ripresa per il Gpl che cresce in marzo del 33,6%, raggiungendo una quota del 6,1, ma sono le ibride che incrementano maggiormente i propri volumi del 72%. Aumentano anche le vendite delle vetture elettriche (9%), mentre flettono quelle a metano (-27,3%).Sul primo trimestre il diesel è vicino al 56% del mercato, la benzina supera il 33%, il Gpl arriva al 6,3%, le ibride al 2,7 di incidenza sono diventate una realtà esclusivamente riguardo l’alimentazione elettrica congiunta alla benzina, il metano scende all’1,6%, con le elettriche che stabili allo 0,1% del totale.

Se tutti i segmenti del mercato registrano una crescita a doppia cifra, le city car aumentano i volumi solo del 5,6%, mentre il segmento lusso del 3,4%. Nel periodo gennaio-marzo acquistano maggiore rappresentatività i segmenti medi e superiori, arrivati al 45% del totale.

Un aumento notevole anche per le carrozzerie, ad eccezione dei monovolume piccoli e compatti. Situazione confermata anche nel cumulato del 1° trimestre, dove risultano in flessione anche i monovolume grandi. Buono l’andamento mensile in volume per tutte le aree geografiche, in particolare per l’area Nord Est e Nord Ovest. Nel cumulato cresce di rappresentatività di oltre 2 punti il Nord Ovest, al 31,5%, a fronte di un leggero calo in quota di tutte le altre aree del Paese.

Relativamente al mercato delle vetture usate, marzo ha registrato una leggera crescita del 4,8% a 460.814 trasferimenti di proprietà, al lordo delle minivolture (le intestazioni temporanee a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale), 21.000 in più delle 439.861 trasferite a marzo 2016. Il 1° trimestre dell’anno chiude con una sostanziale stabilità (+0,43%) a 1.248.243 passaggi di proprietà, a fronte degli 1.242.905 del gennaio-marzo dello scorso anno. Nel mese di marzo 2017 il volume globale delle vendite (686.977 autovetture) ha dunque interessato per il 32,92% auto nuove e per il 67,08% auto usate.

Secondo le analisi dei centri studi il tasso di crescita è tale che, se venisse confermato nei prossimi mesi, si arriverebbe a fine 2017 a superare i 2 milioni di immatricolazioni, ben oltre le previsioni già ottimistiche per l’intero anno.

Si registra il consolidarsi di interesse ad auto nuove e usate, così come di moto. La ancora attesa vera ripresa non sembrerebbe frenare quindi la propensione all’auto, favorita dal lancio di nuovi modelli e dalle promozioni delle Case costruttrici e dei concessionari e dalle pe4rdurante carenze del trasporto pubblico. Ma sollecitata anche dall’eccessiva vetustà del parco circolante, con la necessità di sostituzione anche ricorrendo ai risparmi sopravissuti alla crisi ed alle tasse.