L’auto rallenta a marzo e il noleggio spinge l’auto aziendale a un nuovo record: 50,5% delle immatricolazioni

Dopo febbraio (-1,42%), anche marzo chiude con il segno meno (-5,7%). E secondo i dati del Ministero dei Trasporti il primo trimestre chiude con 574.130 immatricolazioni, un calo dell’1,5%, nonostante un gennaio positivo (+3,4%). Troppo presto per parlare di rallentamento strutturale del mercato, valutando il clima di incertezza post elettorale ed il periodo pasquale (un giorno lavorativo in meno vale il 4-5%). E’ anche da considerare un rallentamento fisiologico degli acquisti, dopo oltre 3 anni di crescita sostenuta, con un marzo 2017 che segnava il +17,7%, e con un trimestre sempre anno scorso con il +11,5%.

I privati acquistano sempre meno e preferiscono auto BEC
Esaminando i canali di vendita, risulta il calo dei privati che scendono ben del 14,8% rispetto a marzo 2017 (oltre 5 punti in meno di incidenza, adesso al 49,5%) )con una flessione maggiore per gli acquisti di auto diesel (-24%) e benzina (-8%), mentre crescono gli acquisti di vetture a basse emissioni. In contrazione anche le vendite trimestrali che registrano per i privati una flessione dell’11,3% con volumi che arrivano alle 300.000 unità.

Altro record storico delle auto aziendali: 50,5% di incidenza
Nell’evoluzione in atto del mercato, spicca a marzo il superamento del 50% delle immatricolazioni da parte delle flotte, dopo il 43% ed il 47% di gennaio e febbraio 2018.
Gli acquisti in proprietà ed in leasing finanziario segnano +5,9% ed archiviano un +12,3% nel cumulato. La crescita così decisa è determinata soprattutto dalle auto immatricolazioni che crescono del 10,4%.

A marzo il noleggio supera il 30% e nel trimestre il 27,8%
Sempre positivi i risultati del noleggio che aumenta del 5,1% i volumi a marzo e del 12,1% nel trimestre. E’ il lungo termine che archivia un ulteriore risultato a due cifre, 11,4%, mentre nel mese il noleggio a breve è stabile (-0,4%), con il trimestre al +9,8%.

Record storico di presenza sul mercato nazionale del noleggio, che arriva a gennaio al 30,6% e al 27,8 nel primo trimestre, confermando una continua crescita. Si considerino le 161.000 unità nel primo trimestre 2018, a fronte delle 121.000 (quota di mercato del 24%) e delle 111.000 (quota di mercato del 23%) degli analoghi periodi 2017 e 2016.

I pareri dei Centri Studi
Secondo le rilevazioni del Centro Studi Promotor, le prospettive per il mercato auto 2018, pur in rallentamento sul 2017, restano ancora positive, visto il miglioramento nell’acquisizione di ordini. Il CSP avverte un ridimensionamento nella politica dei chilometri zero. Diversi marchi avrebbero ridotto tale canale, recuperando margini e consentendo alle reti di ridurre i volumi.
Dataforce Italia sottolinea il forte rallentamento degli acquisti di auto nuove da parte dei privati (-14,7% a marzo), con un impatto specialmente sui segmenti bassi (citycar -12,3%, piccole -17,6%, compatte – 13,7%), mentre continuano a crescere le vendite di suv e crossover di minori dimensioni (segmento B +8,5%, segmento C +42,8%). Situazione non compensata dalla crescita delle c.d. “in pronta consegna già targate”.

ANFIA pone l’accento sulle superficiali decisioni politiche con blocchi alla circolazione estemporanei nonché su una ripresa economica più debole del previsto da inizio anno.

Anche FEDERAUTO lamenta un mercato molto influenzato dalla fase elettorale e dalla situazione di grande incertezza nella gestione della politica.

Per UNRAE la flessione del mercato rallenta ulteriormente la capacità delle Case di contribuire al rinnovo del parco circolante a dispetto delle forti promozioni che di fatto si sono sostituite agli interventi dello Stato.
In un processo ormai urgente di rinnovo del parco veicoli si auspica che il nuovo Governo si confronti con la filiera, per condividere possibili soluzioni, recuperando il percorso virtuoso per smaltire il parco anziano, immettendo vetture tecnologicamente avanzate ed accelerando il raggiungimento degli obiettivi EU previsti..
Riduzione contemporanea di diesel e benzina
Le motorizzazioni diesel calano (-9 %) prevalentemente nel canale dei privati, mentre fra le società e nel noleggio sono leggermente in controtendenza. La quota del diesel scende di quasi 2 punti, attestandosi al 54,5%. Secondo Il Centro Studi e Statistiche di UNRAE lo stock di autoimmatricolazioni a fine novembre superava le 176.000 vetture, di cui un 62% diesel e 31% a benzina.
Sempre a marzo si contraggono anche le motorizzazioni a benzina (-3,9 %) e Gpl (-10,2%), mentre segnali positivi arrivano dalle ibride elettriche e dalle ibride plug-in che segnano rispettivamente un +26,1 % e un +107,5 % (+31,7% e 72,6% nel conto trimestre). Bene anche il metano che cresce 27,9 % in marzo e le elettriche che registrano +81,7%.

Mercato usato in calo, -10%
Pare fermarsi anche il mercato delle auto usate, con marzo che segna un -10% con 414.705 trasferimenti di proprietà, al lordo delle minivolture (i trasferimenti temporanei a nome di un operatore, in attesa della rivendita al cliente). Il primo trimestre, quindi, chiude con 1.185.464 passaggi di proprietà (-5,0%) a fronte dei 1.248.243 di gennaio-marzo 2017.