PAY PER USE - Muoversi in un mondo che cambia

DECRETO-LEGGE 11 aprile 2025, n. 48 Disposizioni urgenti in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché’ di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario.

Con la pubblicazione in GU è entrato in vigore il DL Sicurezza di cui in oggetto che reca alcune sostanziali modifiche al sistema di registrazione dei contratti di noleggio a persone fisiche denominato CARGOS.

Come ricorderete l’Associazione è stata l’interlocutrice con il Viminale per l’implementazione del sistema istituito con il Decreto del Ministero dell’Interno 29 ottobre 2021, che ha comportato un intenso lavoro preparatorio e applicativo per evitare che una disposizione nata con l’intento di un fattivo contrasto al terrorismo si traducesse in una complicazione operativa di difficile soluzione.

Come a suo tempo già comunicato la fase cd. di start up, quella in cui l’obbligo di collegamento e invio dei contratti è stata avviata nel novembre del 2021, non prevedeva l’applicazione di sanzioni in caso di inadempimento ma esponeva comunque a rischi gli amministratori delle società laddove si fossero verificati eventi terroristici con l’uso di vetture a noleggio i cui contratti non fossero stati trasmessi al sistema. La nuova normativa entrata in vigore chiude la fase di avvio del sistema e adesso introduce un sistema sanzionatorio che richiede massima attenzione da parte vostra. Infatti la modifica legislativa prevede, in caso di omessa comunicazione, l’arresto fino a tre mesi o l’ammenda fino a € 206.

Altro elemento distintivo consiste nell’allargamento dello spettro delle finalità di contrasto che si allarga dal terrorismo all’associazione a delinquere e reati collegati.

Nell’elenco dei dati che devono essere forniti sono state aggiunte le seguenti voci: numero di telaio, passaggi di proprietà e subnoleggio. Tali ultime voci non sono di immediata applicazione in quanto la piattaforma CARGOS non li contempla e quindi fintanto che non saranno effettuate le necessarie modifiche restano ferme le voci attuali.

Abbiamo da tempo avviato gli opportuni contatti con il Viminale, oltre che con gli estensori del provvedimento, per chiarire che le ultime voci citate non hanno alcuna rilevanza rispetto alle finalità della piattaforma oltre a rappresentare un inutile appesantimento nel funzionamento della medesima che già evidenzia problemi di velocità stante la considerevole mole di informazioni che deve gestire (il sistema è lo stesso del cd. “Alloggiati” e il significativo incremento dei dati dovuto all’allargamento dei flussi turistici a vario titolo e dei noleggi non era stato previsto). Vi è poi da gestire l’inserimento dell’attività di car sharing (che a suo tempo avevamo fatto sospendere ma che a breve dovrebbero essere reinserite nell’obbligo di comunicazione seppur con modalità tecniche diverse da quelle del noleggio classico) e la conferma dell’esclusione dei contratti con persone giuridiche (sui quali abbiamo ottenuto in fase di prima applicazione formale conferma da parte degli uffici legislativi del Viminale).

A breve inizieremo i confronti in sede tecnica e facciamo riserva di fornirvi tempestivamente tutti gli aggiornamenti sulla materia.

Al momento vi raccomandiamo di prestare massima attenzione al completo e corretto adempimento dell’invio delle comunicazioni relative ai contratti stipulati con persone fisiche.

Ristagna su bassi livelli il mercato auto in Europa Occidentale

Immatricolazioni primo trimestre -0,4% su 2024,-18,4% su situazione ante-crisi (2019)

In marzo sono state immatricolate in Europa Occidentale (UE+EFTA+UK) 1.422.628 autovetture con un incremento del 2,8% su marzo 2024, ma con un calo di ben il 19,7% rispetto alla situazione ante-crisi, cioè rispetto a marzo 2019. Nel primo trimestre dell’anno le immatricolazioni sono state 3.382.057 con un calo dello 0,4% rispetto allo stesso periodo del 2024 e con un calo del 18,4% sul dato ante-crisi (2019). La situazione del mercato automobilistico nell’area resta dunque molto preoccupante. Le vendite ristagnano sui livelli del 2024 e non vi sono certo le condizioni per un recupero dei livelli ante-crisi. Tra le molte conseguenze negative di questa situazione vi è il fatto che viene fortemente rallentata la sostituzione del parco auto con effetti molto negativi sia per la sicurezza della circolazione che per il livello delle emissioni.

La crisi interessa praticamente tutti i paesi dell’Europa Occidentale e non si vede come si possa uscire da questa situazione. Come è noto, le gravi difficoltà del mercato dell’auto dipendono da molti fattori tra cui, in particolare, la forte crescita dei prezzi che sta rendendo sempre più difficile l’acquisto della nuova auto o la sostituzione di quella posseduta.

Inutile dire, perché ormai è notorio, che tra i fattori che stanno fortemente ostacolando la domanda di automobili vi è anche la transizione energetica imposta dall’Unione Europea ed anche dal Regno Unito che dell’Unione Europea non fa più parte, ma che continua a seguirla in talune scelte tra cui, appunto, quella dell’imposizione dell’auto elettrica come unica soluzione per la mobilità in auto a partire dal 2035.

E a proposito di transizione energetica va detto che la quota dell’auto elettrica nell’area nel 2025 è in ripresa dopo la contrazione subita nel 2024 per il venir meno di incentivi all’acquisto in diversi paesi. Nel primo trimestre di quest’anno la quota delle auto elettriche è salita infatti al 17% contro il 13,2% dello stesso trimestre del 2024 con punte particolarmente rilevanti in alcuni paesi come, ad esempio, il Regno Unito in cui la quota è passata dal 15,5% del primo trimestre 2024 al 20,7% dello stesso periodo del 2025, ma non sfugge a nessuno che gli obiettivi posti dalla UE sono ancora molto lontani.

I dati diffusi oggi dall’ACEA – afferma Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor – confermano che la situazione del mercato automobilistico dell’Europa Occidentale si mantiene molto difficile. La politica per la transizione energetica ha infatti determinato un forte rallentamento nella situazione del parco circolante, ha aperto il mercato europeo a produttori esterni particolarmente agguerriti e competitivi sia in termini di prezzi che di qualità del prodotto e a ciò si aggiungono i nuovi problemi che stanno derivando dalla politica del Presidente Trump. E tutto questo è tanto vero che oggi la questione che si pone con sempre maggior urgenza e con sempre maggior forza non è più tanto quella del trionfo dell’auto elettrica, ma di quella di come salvare l’auto europea dalla catastrofe.

ANIASA 24 aprile 2025

Ma sono del mestiere questi?

Targa telematics sigla una partnership con MPA TECH per la fornitura della soluzione “Stolen Vehicle Recovery” 

La partnership amplia ulteriormente il network di collaborazioni di Targa Telematics con i car dealer in tutta Europa

Targa Telematics – uno dei principali player globali nel campo dell’IoT e dello sviluppo di soluzioni e piattaforme digitali per la mobilità connessa – ha siglato una partnership con MPA TECH, azienda italiana attiva nella distribuzione di elettronica di consumo, accessori e prodotti elettronici nel mercato automobilistico e retail, per la commercializzazione di soluzioni Stolen Vehicles Recovery (SVR) per il recupero dei veicoli rubati.

In particolare, attraverso una consolidata rete di vendita, MPA TECH promuove le soluzioni di SVR di Targa Telematics presso i car dealer presenti in tutta Italia ed Europa.

Grazie alla partnership con Targa Telematics, MPA TECH amplia la propria offerta di prodotti con un servizio a valore aggiunto per il tempestivo recupero dei veicoli rubati basato su algoritmi di AI e Machine Learning, in grado di evidenziare situazioni di rischio e di inviare alert quando vengono individuati dei comportamenti anomali. Il servizio di Targa Telematics prevede inoltre la collaborazione con le Forze dell’Ordine e il funzionamento 24/7 di Centrali Operative attive sull’intero territorio europeo.

Questo accordo rappresenta un passo significativo nel settore dei servizi per i car dealer, unendo competenze e tecnologie per rispondere alle crescenti esigenze del mercato automotive.

MPA Tech ha riconosciuto sin da subito il valore della nostra soluzione, oggi tra le più affidabili del mercato” ha dichiarato Alberto Falcione, Vice President Sales di Targa Telematics.Con oltre dieci anni di esperienza e migliaia di casi analizzati ogni anno, la nostra piattaforma identifica aree di rischio e schemi di furto ricorrenti, contribuendo in modo concreto alla prevenzione”.

Per MPA TECH, questa nuova partnership rappresenta un’opportunità strategica di ampliamento del proprio portfolio prodotti, consolidando la focalizzazione sul mercato automotive attraverso una soluzione innovativa di un marchio riconosciuto a livello mondiale come Targa Telematics”, commenta Luca Giribone, Direttore di MPA TECH.

Fleet Motor Day 2025, effetto fringe benefit: 4 aziende su 10 rinviano il rinnovo dei veicoli

Intervista Viano al Fleet Motor Day

Radio 24

Normativa fringe benefit – Comitato Fisco di Confindustria - Interventi Vice Presidente Folonari e Direttore Agenzia Entrate Avv. Carbone

A TUTTE LE ASSOCIATE

Informiamo che l’Assemblea della Camera dei Deputati con voto di fiducia ha approvato il c.d. DL Bollette, in cui come noto è stato inserito l’emendamento sulla tematica del fringe benefit.

Il provvedimento sarà quindi assegnato al Senato per la definitiva approvazione, prevista entro il 29 cm.

Informiamo altresì che nella giornata di oggi il Vice Presidente Italo Folonari ha partecipato al Comitato Tecnico Fisco di Confindustria, a cui è intervenuto il Direttore dell’Agenzia delle Entrate Avv. Vincenzo Carbone, per una disamina delle principali questioni tributarie.

In merito alle problematiche del fringe benefit, il Dott. Folonari ha ringraziato gli Uffici confederali per il forte supporto alle istanze di ANIASA.

Ha quindi evidenziato la necessità dei più rapidi chiarimenti da parte dell’Agenzia sulla normativa, considerando che nell’emendamento sono presenti termini mai precedentemente utilizzati a fini tributari (veicoli ordinati e consegnati).

In merito l’Avv. Carbone ha assicurato il più rapido interessamento appena approvata la normativa.

ANIASA 17 aprile 2025

Hertz Italia e Komen Italia Da 10 anni insieme

Il 2025 segna un nuovo anno nella longeva partnership tra Hertz Italia e Susan G. Komen Italia, attiva nella sensibilizzazione sul tema del tumore al seno e nella raccolta fondi per la ricerca e la prevenzione in Italia e nel mondo. Hertz darà il suo contributo con una flotta di veicoli commerciali durante le gare e nella Carovana della Prevenzione, il programma nazionale itinerante di promozione della salute femminile.

Hertz Italia è orgogliosa di rinnovare il proprio supporto all’associazione Susan G. Komen Italia attraverso una partnership duratura che anche quest’anno vede la compagnia di noleggio attiva nel contributo durante le Race for the Cure del 2025 e nella Carovana della Prevenzione, il programma nazionale itinerante di promozione della salute femminile.

Da dieci anni al fianco dell’organizzazione, Hertz metterà a disposizione alcuni veicoli commerciali della sua flotta che supporteranno le attività logistiche legate sia alle Race for the Cure che alla Carovana della Prevenzione.

Gli eventi e le iniziative gratuite per la salute, lo sport e il benessere organizzate da Susan G. Komen Italia hanno l’obiettivo di richiamare l’attenzione di tutti su questo tema cruciale e ribadire l’importanza della prevenzione del tumore del seno, oltre che manifestare solidarietà a tutte le donne costrette ad affrontare questa patologia.

Lo spirito con cui l’azienda supporta queste iniziative vede la partecipazione attiva anche della popolazione aziendale, infatti Hertz Italia sarà partecipe della tappa romana della Race, che si svolgerà l’11 maggio, con la squadra sportiva amatoriale composta dai suoi dipendenti, un team appassionato che, sempre più numeroso, rappresenta l’azienda. Ancora a maggio, il fine settimana 16 – 18 si svolgerà la corsa a Bari e poi nelle tappe successive tra settembre e ottobre a Bologna, Brescia, Matera e per concludere in Campania. Race for the Cure è una manifestazione unica e aperta a tutti, che ha la capacità di coniugare al meglio sport, divertimento, emozioni ed impegno sociale e Hertz Italia sostiene con orgoglio questa iniziativa.

Tutti gli iscritti alla Race avranno a disposizione una speciale promozione noleggio messa a disposizione da Hertz. Una volta effettuata l’iscrizione in occasione di ognuna delle edizioni della Race, sul sito sarà disponibile il voucher noleggio e le condizioni di utilizzo.

Massimo Scantamburlo, Amministratore Delegato di Hertz Italia ha commentato: “Sono felice che questa partnership duri da tempo, e sono anche molto orgoglioso che la nostra squadra vesta anche quest’anno la maglia rosa della Race for the Cure. Essere al fianco di Komen Italia è un piccolo gesto da parte nostra ma che ci fa sentire bene, ci rende parte di questa iniziativa e ci unisce. Siamo particolarmente affezionati all’Associazione e siamo orgogliosi di dare un contributo concreto a sostegno dell’attività che Komen Italia svolge da oltre 25 anni per sensibilizzare sul tema del tumore del seno e nella raccolta fondi da destinare alla ricerca. Vogliamo manifestare anche la nostra vicinanza alle donne che si confrontano con questa patologia e che grazie ai passi avanti fatti dalla ricerca sta diventando sempre più guaribile. I valori attraverso cui viene promossa: lo sport, il divertimento, le emozioni e l’impegno sociale li sentiamo nostri.”.


Car Sharing, andamento

Affari e Finanza de la Repubblica

Auto aziendali, così le tasse per l`uso promiscuo

Corriere della Sera

Fleet Motor Day 2025, l’11^ edizione è da record. Talk e prove in pista per evento dedicato a fleet e mobility manager

Normativa fringe benefit – Approvazione emendamento

Prot. n. p. 1840 Roma, 10 aprile 2025

A TUTTE LE ASSOCIATE

Oggetto: Normativa fringe benefit – Approvazione emendamento

Desideriamo informare che l’emendamento di regolarizzazione della annosa questione sul regime temporale della normativa sul fringe benefit, precedentemente dichiarato inammissibile, è stato approvato questo pomeriggio dalla Commissione Attività Produttive della Camera in sede di conversione in legge del DL Bollette.

Nel corso di lavori parlamentari particolarmente complessi -è stato chiesto il ritiro di quasi tutti gli emendamenti presentati dalla maggioranza - sono state pertanto accolte le ripetute istanze del settore.

Istanze da ultimo evidenziate sabato scorso dal Presidente Viano direttamente al Ministro Giorgetti durante il Forum organizzato da The Ambrosetti European House e su cui si era sensibilizzata anche la Presidenza del Consiglio.

Con l’approvata normativa di salvaguardia (cfr. di seguito testo emendamento) continuerà pertanto ad applicarsi il precedente regime fiscale sia per le auto aziendali immatricolate e concesse in uso entro il 31/12/2024 sia per le auto ordinate entro il 31 dicembre 2024 e consegnate entro il 30 giugno 2025.

Successivamente alla definitiva approvazione e pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del DL Bollette, l’Associazione in sinergia con UTOPIA si relazionerà con gli Uffici dell’Agenzia delle Entrate, in vista della futura circolare esplicativa e dei necessari chiarimenti.

AC 2281

TESTO EMENDAMENTO

…omissis…

«48-bis. Resta ferma l’applicazione della disciplina dettata dall’articolo 51, comma 4, lettera a), del citato testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, nel testo vigente al 31 dicembre 2024, per i veicoli concessi in uso promiscuo dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2024 nonché per i veicoli ordinati dai datori di lavoro entro il 31 dicembre 2024 e concessi in uso promiscuo dal 1° gennaio 2025 al 30 giugno 2025».

Noleggio veicoli: in Italia quota di mercato del 33% nel primo trimestre 2025

Noleggio veicoli, quota al 33%

Il Sole 24 Ore, Il Fatto Quotidiano, Infomotori, Motori online, Mission online, Rinnovabili, CO2Motori, Adriaeco, AsefiBrokers, Auto Aziendali Magazine, Pneurama, Quality Travel, InterMediaChannel, Inforicambi

ANIASA 10 aprile 2025

LoJack innalza il livello di sicurezza delle flotte aziendali con l’impiego dell’AI

Presentate due nuove soluzioni che incrementano ulteriormente la protezione della flotta dal furto e semplificano la gestione dei sinistri, grazie all’integrazione con l’Intelligenza Artificiale.

L’intelligenza artificiale si fa strada anche nel campo della gestione delle flotte aziendali e lo fa con risultati sorprendenti che elevano in modo significativo il livello di protezione dei veicoli.

A testimoniarlo sono due soluzioni che potenziano sicurezza, protezione dal furto e gestione dei sinistri, presentate oggi da LoJack, società leader nelle soluzioni telematiche per la mobilità e nel recupero dei veicoli rubati.

La prima novità nell’offerta di mobilità connessa si chiama Crashboxx AI e consente ad aziende, dealer e fleet manager di incrementare la sicurezza della propria flotta grazie al rilevamento immediato dell’incidente e alla successiva notifica via e-mail che riduce al minimo i falsi positivi. Il sistema produce poi una stima attendibile della gravità del sinistro, una ricostruzione completa e istantanea dell’incidente e un report puntuale con la stima dei danni alla vettura (predictive physical damage).

A differenza di altre soluzioni presenti sul mercato che si basano su singoli parametri (ad esempio la brusca accelerazione), Crashboxx AI fornisce dati e stime particolarmente accurati, grazie all’utilizzo di un algoritmo ad alta precisione per il rilevamento degli incidenti che aggrega diversi parametri, tra cui quelli provenienti dall’accelerometro, le informazioni su modello e peso e la comparazione con lo storico dei crash.

Ogni anno sulle strade italiane il numero dei sinistri continua ad aumentare e sono circa 166mila quelli con lesioni a persone. Per aumentare il livello di sicurezza delle flotte è oggi quindi necessario conoscere i dettagli e le dinamiche degli stessi con rapidità e precisione. Grazie all’uso smart dell’intelligenza artificiale la nostra soluzione consente, in modo ancora più puntuale e veloce, di determinare tutte le informazioni chiave dell’incidente per poter intervenire e pianificare le successive fasi e rendere più efficace la gestione della flotta nei momenti in cui conta davvero”, osserva Massimo Braga –Vice President e Direttore Generale LoJack Italia.

L’integrazione dei servizi LoJack con l’AI non si ferma qui, ma si amplia anche all’attività di prevenzione dal furto, attraverso l’analisi dei comportamenti “a rischio” del driver, grazie alla funzione “AI-Powered Risk Detection” presente nel portale LoJack Connect. Il sistema presentato da LoJack è in grado di inviare in tempo reale un alert al fleet manager e alla società di noleggio nel caso in cui si vengano a creare situazioni considerate pericolose per la sicurezza del veicolo: ad esempio quando un driver viaggia verso il confine del paese (quando non dovrebbe), oppure in relazione a una localizzazione in tarda notte presso un hub portuale o ancora quando una vettura percorre un tragitto insolito e considerato a rischio. In questi e in diversi altri casi, la centrale operativa rileva l’anomala percorrenza del veicolo e contatta driver ed azienda per verificare concretezza del rischio e, nel caso, avvia prontamente la procedura di ricerca e recupero.

Nicoletta Cottone intervista il Presidente Viano

Il Sole 24 Ore

Auto aziendali, è l`ordine che decide la tassazione

Il Sole 24 Ore

Il noleggio raggiunge quota 33%

ANSA, Adn Kronos, Radiocor, Il Sole 24 Ore, la Repubblica, Il Messaggero, Quattroruote, Il Mattino, Leggo, Il Gazzettino, Corriere Adriatico, Quotidiano di Puglia, Euroborsa, Autologia, Fleetime Magazine, TGYou, Formula Motori, Lulop Magazine, Leasenews

Noleggio veicoli: il rent conquista una quota di mercato del 33%  nel 1° trimestre 2025

L’analisi condotta da ANIASA e Dataforce registra nel primo trimestre del 2025 un trend in leggera ripresa per le immatricolazioni a noleggio: +3,43%.

La quota di mercato del noleggio è del 33%. L’andamento del “lungo termine” sembra migliorare tra luci ed ombre grazie al risultato del mese di marzo, mentre il “breve termine” rimane ancora al di sotto della performance del 1° trimestre 2024.

Roma, 7 aprile 2025

Le immatricolazioni del noleggio veicoli (auto + veicoli commerciali leggeri) hanno dato segnali positivi nel primo trimestre 2025, grazie a un andamento più favorevole delle vetture: +3,43%, invertendo la tendenza della seconda parte del 2024. Discreto incremento delle immatricolazioni per il lungo termine (+5,71%) mentre per il breve termine permangono in rosso (-2,72%). Il mercato nel suo complesso, invece, nel primo trimestre di quest’anno non riesce a recuperare sul 2024: -3,19%, nonostante un marzo in crescita.

Sono questi i principali dati e spunti che emergono dall’analisi trimestrale sul settore del noleggio veicoli promossa da ANIASA, l’Associazione che in Confindustria rappresenta il settore della mobilità pay-per-use e dalla società di analisi di mercato Dataforce.

I dati che emergono nell’analisi del primo trimestre indicano che il comparto del noleggio, dopo alcuni mesi in rosso sembra dare segnali di risveglio (anche se il breve termine si conferma quasi sugli stessi livelli del primo trimestre precedente), performando meglio rispetto al mercato nel suo complesso.

La ripartenza del NLT è ascrivibile esclusivamente alle società captive, che nel primo trimestre hanno compiuto un balzo in avanti delle immatricolazioni (+69%), seguendo le strategie commerciali dei brand automobilistici di appartenenza, che appaiono molto orientati verso questo canale. Per gli altri operatori del mercato del lungo termine il risultato del primo trimestre è in forte ritardo rispetto all’anno scorso (-28%).

Perdurano anche le difficoltà del comparto dei veicoli commerciali leggeri sia in ambito NLT che nel noleggio a breve termine (NBT), che registra un -29,54%. Il noleggio a lungo termine ha targato da gennaio a marzo 121.330 auto e veicoli commerciali, raggiungendo una quota di mercato del 24,65%; il noleggio a breve termine, invece, ha immatricolato un totale di 41.378 unità, conquistando una quota di mercato dell’8,41%. Complessivamente il comparto del noleggio “pesa” sul mercato il 33%.

I dati del primo trimestre dell’anno confermano i timori espressi dall’Associazione nei mesi scorsi, con il settore del noleggio che, escludendo il trend delle società legate a brand automotive, perde oltre 1 immatricolazione su 4. Calo peraltro registrato anche dalle società di noleggio a breve termine. Resta la situazione di forte incertezza determinata dalla normativa sulle auto aziendali in fringe benefit, che oggi vede gran parte delle aziende rinviare il rinnovo del proprio parco veicoli per non incorrere nella nuova disciplina fiscale, più penalizzante per driver e aziende che scelgono non solo auto con motore termico, ma anche tutte le alimentazioni ibride senza spina. Le conseguenze quindi sono minori immatricolazioni, rallentamento nel ricambio del circolante e minori entrate fiscali per lo Stato. Esattamente quanto previsto da tutti gli attori dell’automotive all’atto dell’incauta adozione dei nuovi parametri fiscali. Dopo i tentativi falliti nei DL Milleproroghe e Bollette, si conferma la necessità di un immediato intervento legislativo, che eviti per i mesi a seguire ulteriori aggravamenti della situazione di mercato”, ha commentato il Presidente ANIASA Alberto Viano.

TOP 5 AUTOVEICOLI PIÙ NOLEGGIATI

Nella classifica generale del 2025 la Fiat Panda rimane il modello più noleggiato nel lungo termine, con un totale di oltre 10.000 unità nel primo trimestre, in forte incremento nei volumi rispetto al 2024 (+50%). Le posizioni seguenti della Top 5 NLT autovetture sono molto vicine tra loro (con un immatricolato compreso tra le 3.000 e le 3.500 unità) e conquistate da modelli in forte crescita nelle immatricolazioni di noleggio: alle spalle di Panda si posiziona Volkswagen Tiguan (+89%), seguita da Citroen C3 (+120%), Opel Corsa (+510%) e Toyota C-HR (+182%).Tra i veicoli commerciali leggeri, il modello più noleggiato è una conferma: il Fiat Doblò (+80%). Nelle posizioni successive Fiat Ducato (-21%), Ford Transit (-39%), Ford Transit Custom (-35%) e Ford Transit Courier (+297%).

Nel noleggio a breve termine la Top 5 delle vetture vede al primo posto MG 3, un modello che nel primo trimestre 2024 non era nemmeno in classifica perché non ancora commercializzato in Italia. Al secondo posto Fiat Panda (+4%), seguita da Nissan Qashqai (+251%), MG ZS (+162%) e Peugeot 208 (+312%). In ambito LCV, Iveco Daily (-25%) mantiene il primato, a seguire Toyota Proace City, Mercedes Sprinter, Ford Transit e Isuzu N-Series.

L’ANALISI PER UTILIZZATORE

Nel noleggio a lungo termine, confrontando le quote di mercato del noleggio ai privati e di quello ad aziende del primo trimestre 2025 con i quattro anni precedenti, si nota che la quota dei privati è andata calando a partire dal 2021: di 4,1 punti nel 2022, per poi scendere ancora di più di 4 punti nel 2023, arrivando a una market share del 14,6%. Un primo segnale di ripresa si è invece registrato nel 2024, con una risalita di 2 punti fino al 16,6% di quota. Quest’anno la quota dei privati ha raggiunto il 22,4% nel primo trimestre. Vale la pena di sottolineare che nella prima parte dell’anno scorso (fino a maggio) il noleggio a privati ha sofferto dell’ingiusta discriminazione sugli incentivi. Quasi 78 noleggi su 100 nel 2025 sono dunque appannaggio dei clienti aziendali.

Il dato del noleggio alle imprese è sempre salito di quota fino al 2023, mentre a partire dal 2024 si è attestato su livelli inferiori.

L’ANALISI PER ALIMENTAZIONE

Nel noleggio a lungo termine di auto l’alimentazione più diffusa nel 2025 è quella a benzina (comprese le mild hybrid) con una quota del 48%. Nel primo trimestre le benzina hanno fatto un balzo in avanti nelle immatricolazioni del 32%, a fronte di un calo del 16% delle diesel (anche in questo caso comprese le mild-hybrid), che hanno ridotto la loro market share al 27% (l’anno scorso costituivano invece l’alimentazione più diffusa nel NLT).

Le “ibride vere”, ossia full e plug-in, nel primo trimestre hanno cumulativamente sfiorato il 18% del mercato del long rent. Ma mentre le full hybrid sono stabili nei volumi, le plug-in hybrid sono invece in forte crescita (+27%). Le auto elettriche hanno invertito la tendenza e sono quest’anno quelle che crescono di più nei volumi: +88%. La quota delle BEV nel NLT ormai sfiora l’8%. Le auto a gas sono in calo (-4%) e comunque si attestano su volumi e quote di mercato trascurabili (meno dell’1%), contrariamente a quanto avviene nel mercato dei privati.

Nei veicoli commerciali leggeri, il diesel si mantiene su percentuali di valore assoluto: supera l’87% nel trimestre. I mezzi commerciali a benzina sono scesi al 6%, dimezzando il numero di nuove targhe quest’anno. Gli “ibridi veri” valgono poco meno del 2% di market share, quindi sono quasi inesistenti: appena 283 immatricolazioni da gennaio a marzo (255 full hybrid, 28 plug-in hybrid). I veicoli elettrici hanno attenuato il rallentamento, ma il risultato del 2025 è negativo: -22%. Quest’anno sono stati targati appena 529 BEV. La quota di mercato dei veicoli commerciali a corrente è sotto al 4%.

Nel noleggio a breve termine, benzina (67% di quota nel quarto trimestre), diesel (14%) e full hybrid (13%) si spartiscono quasi tutto il mercato delle auto. Mentre le immatricolazioni di auto a benzina nel NBT sono stabili, quelle delle diesel sono più che dimezzate e le full hybrid quadruplicate. Le plug-in hybrid, pur in forte crescita nello short rent (+69%) racimolano una market share di appena il 3,5%. Le auto elettriche rimangono poche nel comparto dei rent-a-car ma in crescita: quasi triplicate le immatricolazioni (sono state 839), ma con una quota di mercato del 2%. Auto a gas quasi inesistenti tra i noleggiatori del breve termine.

Tra i veicoli commerciali leggeri, il noleggio a breve termine evidenzia una scelta pressoché obbligata verso il diesel: il 90% di quota di mercato nel primo trimestre di quest’anno. Nemmeno il benzina è preso in considerazione da questo canale, con una quota addirittura inferiore a 1 punto. Veicoli elettrici, ibridi e a gas sono praticamente sconosciuti in questo canale, sebbene quelli BEV siano saliti al 6% di market share (si tratta comunque di appena 99 unità).

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Noleggio a Lungo e a Breve Termine

Approfondimento Dataforce 1° trimestre 2025

Nel primo trimestre 2025 il settore del noleggio ha targato 162.708 veicoli tra Passenger Cars e Light Commercial Vehicles (+3,43%), di cui 121.330 per il long rent (+5,71%) e 41.378 per lo short rent (-2,72%). Complessivamente il noleggio nel Q1 vale il 33,05% del mercato. Mentre il canale del NLT è in leggera crescita (grazie a un mese di marzo particolarmente positivo per le Passenger Cars), quello del NBT non è riuscito a mantenersi, anche se per poco, sugli stessi livelli del primo trimestre 2024. Il long rent ha però accusato un pesante calo in ambito LCV (-27,22%). Ancora più evidente la flessione dei mezzi commerciali nello short rent: -29,54%.

Nel cumulato da gennaio a marzo, il canale del NLT ha targato 12.000 auto in più e 5.500 LCV in meno; il canale del NBT ha perso circa 450 vetture e 700 veicoli commerciali. I numeri complessivi positivi, dunque, sono ascrivibili esclusivamente al long rent Passenger Cars, che ha recuperato grazie a una massiccia iniezione di targhe a marzo da parte dei player captive (+69%).

Le previsioni per il 2025 ipotizzano per le autovetture una crescita del 7,6% per il “lungo termine” e una flessione per il “breve termine” dell’11,6%, mentre in ambito veicoli commerciali leggeri è previsto un andamento negativo per entrambi i canali: -20,9% nel NLT e -4,6% nel NBT.

L’ANALISI DEL MERCATO DEL NOLEGGIO LUNGO TERMINE PER OPERATORE

Leasys si piazza saldamente in vetta alla graduatoria dei noleggiatori del lungo termine Passenger Cars nel 2025, con una quota di mercato del 26%, di ben oltre 15 punti in più del 2024, anno in cui le performance della captive di Stellantis erano state decisamente sottotono. In termini di volumi, tanto per fare un paragone, quest’anno in tre mesi Leasys ha targato quasi 27.000 auto contro le poco più di 9.000 del periodo gennaio-marzo 2024: in sostanza ha triplicato le immatricolazioni. Più o meno sullo stesso livello di immatricolazioni dello scorso anno, invece, è Arval (leader di mercato nel 2024 e ora seconda): circa 18.500 nuove targhe, 400 in meno, e una quota di mercato del 18%. Con il notevole incremento di Leasys, la quota di mercato di Arval scende di 2 punti. Al terzo posto Ayvens, che sfiora le 17.000 immatricolazioni perdendone oltre 3.000 rispetto al 2024: la sua market share è di poco sotto al 17%, con un regresso di 6,5 punti. Il titolare della quarta piazza è Volkswagen Leasing, che aumenta significativamente il proprio volume di nuove targhe (+33%) sfiorando le 15.000 unità, raggiungendo una quota di mercato del 15%. Questi quattro player complessivamente conquistano il 76% del mercato. Nelle posizioni di rincalzo, bene Kinto Italia, la captive di Toyota-Lexus, che si piazza quinta assoluta nella graduatoria di NLT Passenger Cars e raddoppia l’immatricolato sfiorando le 5.000 nuove targhe. A seguire, gli altri operatori che superano le 1.000 immatricolazioni nel trimestre sono: Alphabet, UnipolRental, ES Mobility, Stellantis Renting, Drivalia e l’insieme dei Piccoli Operatori della distribuzione locale.

In ambito LCV, è sempre Leasys a condurre le danze, con un forte aumento delle immatricolazioni (+40%) conquistando una quota di mercato del 31%. Alle sue spalle Arval, Ayvens, UnipolRental (tutti in negativo rispetto al primo trimestre 2024) e Volkswagen Leasing (+73%).

L’ANALISI DEL MERCATO DEL NOLEGGIO BREVE TERMINE PER OPERATORE

Quest’anno i protagonisti del mercato dei rent-a-car sono Europcar, Avis Budget Italia, Hertz, l’agglomerato dei Piccoli Noleggiatori del breve termine e Locauto Rent: assieme si spartiscono il 63,5% dell’intero mercato NBT Passenger Cars.

Il settore dei Veicoli Commerciali Leggeri è, come sempre, molto frastagliato: in testa, con una quota di mercato che supera il 60%, c’è l’insieme dei Piccoli Operatori locali, che complessivamente superano le 1.000 immatricolazioni. Al secondo posto il raggruppamento dei noleggi a breve termine delle concessionarie e delle Case Auto. Per tutti gli altri, i volumi di nuove targhe sono stati modesti nel primo trimestre di quest’anno.

L’ANALISI DEI TOP 5 OPERATORI PER TIPOLOGIA DI UTILIZZATORE

Le tabelle mostrano le quote di mercato dei primi 5 player ma, parlando di volumi, sicuramente Volkswagen Leasing, Arval e Kinto Italia sono i protagonisti indiscussi del canale dei privati. Nel canale business, ovvero le immatricolazioni destinate a clienti aziendali, sono ancora Volkswagen Leasing e Arval a realizzare i volumi maggiori. Il noleggio ai dealer vede un brand che distanzia tutti: Stellantis Renting, seguito a distanza da Volkswagen Leasing, ES Mobility, Kinto Italia e Arval. Volkswagen Leasing è specialista anche nel rent-to-rent verso gli operatori del breve termine, con una quota di mercato (64%) più che tripla rispetto al più vicino concorrente (Alphabet, 18%).

In ambito LCV, i volumi destinati ai “privati” (cioè ditte individuali, artigiani e professionisti), ai dealer e al rent-to-rent sono scarsamente significativi: in questo ambito sono i noleggi alle società a costituire la parte più rilevante del mercato. L’operatore che comanda la Top 5 è Arval, seguito da Volkswagen Leasing, UnipolRental, Ayvens e Leasys.

I 5 MODELLI PIÙ NOLEGGIATI PER TIPOLOGIA DI UTILIZZATORE

Le classifiche dei modelli più noleggiati cambiano a seconda della tipologia di cliente. Quali sono state le auto più richieste nel primo trimestre 2025? Se l’anno scorso tra i privati era la Volkswagen Tiguan, seguita dalla Fiat Panda, quest’anno la Tiguan è seconda, preceduta dalla Toyota C-HR. Nelle posizioni di rincalzo altri tre modelli del Gruppo Volkswagen: Cupra Formentor, Audi Q3 Sportback e VW Golf.

Tiguan riprende invece il primato nella classifica dei modelli preferiti dai clienti aziendali: precede di gran lunga BMW X1, Audi Q3 Sportback, Renault Clio e Volkswagen T-Roc. Attenzione, però, queste graduatorie sono provvisorie perché, nonostante l’obbligo di comunicazione dell’utilizzatore dell’autoveicolo per un periodo superiore ai 30 giorni debba essere fatta entro i 30 giorni dalla consegna del mezzo, in realtà quest’obbligo viene spesso disatteso, con tempi molto ritardati e mancate iscrizioni. Per questo tra le targhe di noleggio del 2025 ci sono ancora moltissime auto (anzi, la stragrande maggioranza) di cui non è possibile stabilire la tipologia di assegnatario: la Top 5 di questa graduatoria è la seguente: Fiat Panda, Citroen C3, Opel Corsa, Nissan Qashqai e Toyota C-HR. Questo è il motivo per cui molti modelli Stellantis non appaiono per il momento nella Top 5 del canale privati e di quello aziende.

Infine, la Top 5 dei modelli più immatricolati dai noleggiatori a breve termine: appartengono quasi tutti al Gruppo Volkswagen: Taigo, Golf, T-Rock, Fiat Panda e Skoda Fabia.

In ambito LCV il Fiat Doblò è al primo posto sia nelle immatricolazioni di noleggio ad aziende che tra i modelli privi di iscrizione al registro dei locatari (o utilizzati dai noleggiatori per uso interno).

Nel noleggio ai privati è il Ford Transit Custum, in condivisione con il Volkswagen ID. Buzz, a conquistare la leadership.

Nello short term, invece, il modello più immatricolato del 2025 è stato il Mercedes Sprinter.

FORECAST NOLEGGIO 2025

Quest’anno il noleggio nel suo complesso dovrebbe raggiungere un volume di 453.000 unità (307.500 autovetture e 50.000 veicoli commerciali leggeri), ossia circa 3.000 in meno del 2024. Per il noleggio a lungo termine la previsione è di una crescita del 2,4%, composta da una ripresa del 7,6% per le vetture (circa 21.000 unità in più) e una flessione piuttosto accentuata per i veicoli -20,9%, pari a oltre 13.000 unità in meno).

Il noleggio a breve termine vede un forecast negativo: 95.000 le immatricolazioni ipotizzate (86.500 autovetture e 9.000 veicoli commerciali leggeri), con entrambi i comparti in rosso: -11,6% per le auto e -4,6% per i mezzi da lavoro. Questa contrazione si dovrebbe tradurre in oltre 11.000 vetture in meno e poco più di 400 veicoli mancanti.

Normativa fringe benefit - Nuova presentazione emendamento

Prot. n. p. 1839 Roma, 4 aprile 2025

A TUTTE LE ASSOCIATE

Oggetto: Normativa fringe benefit – Nuova presentazione emendamento

Nella nostra circolare odierna si evidenziava l’attesa degli auspicati interventi legislativi, continuamente sollecitati da ANIASA in sinergia con UTOPIA.

In tema informiamo che l’emendamento di regolarizzazione della annosa questione sul regime temporale della normativa sul fringe benefit, precedentemente dichiarato inammissibile, è stato presentato questo pomeriggio nei lavori di conversione in legge del DL Bollette dai relatori On. Caramanna (FdI) e Barabotti (Lega).

L’emendamento, di cui trascriviamo di seguito il testo, sarà esaminato nei primi giorni della prossima settimana.

Normativa fringe benefit - Circolare Assonime n.7 del 3 aprile 2025

Prot. n. p.1838 Roma, 4 aprile 2025

A TUTTE LE ASSOCIATE

Oggetto: Normativa fringe benefit – Circolare Assonime n.7 del 3 aprile 2025

In attesa degli auspicati interventi legislativi, desideriamo informare che l’Assonime ha diramato ieri la circolare n. 7 del 2025, analizzando le novità previste dalla legge di Bilancio 2025 per i veicoli aziendali concessi in uso promiscuo ai dipendenti.

Assonime riporta che le nuove regole fiscali si applicano alle autovetture il cui contratto di assegnazione tra datore di lavoro e dipendente e l’immatricolazione siano avvenuti dal 1° gennaio di quest’anno.

Tesi su interpretazione letterale

Gli Uffici rilevano che la mancata previsione di una disciplina transitoria nonché che sia stata modificata la lett. a) dell’art. 51, comma 4, del TUIR, indurrebbe, a stretto rigor di legge, alla conclusione che non ci sia una normativa specifica per i veicoli non soggetti alle nuove disposizioni ovvero quelli immatricolati dopo il 30 giugno 2020 (vedi art. 1, comma 633 della legge di Bilancio 2020) e prima del 31 dicembre 2024.

In base a tale letterale interpretazione, le auto aziendali concesse in uso promiscuo, a cui non si applicano le nuove disposizione introdotte dalla legge di Bilancio 2025, dovrebbero essere valorizzate secondo il valore convenzionale in vigore prima della modifica normativa e non con il criterio del valore normale.

Conseguentemente, invece di usufruire della determinazione forfettaria sulla base delle tariffe Aci, si dovrebbero applicare i principi generali sanciti dall’art. 51, comma 3 del TUIR (sistema del valore normale), con determinazione analitica dell’utilizzo per scopi privati e lavorativi. Con un notevole aggravio dal punto di vista amministrativo e possibile maggiore onere a carico del dipendente.

Tesi Assonime in linea con ANIASA

Peraltro è di notevole rilevanza il fatto che gli autorevoli Uffici tributari considerano espressamente che per le autovetture immatricolate nel citato periodo 2020-2024 continua ad applicarsi il sistema forfettario in vigore fino al 31 dicembre 2024.

Secondo Assonime, infatti, l’espressa indicazione nella relazione tecnica alla legge di Bilancio 2025 degli effetti finanziari della disposizione solo con riferimento a quelle immatricolate e assegnate dal 1 gennaio 2025 induce a ritenere la perdurante vigenza del precedente regime tributario per tutte le situazioni non considerate dalla nuova norma.

E’ anche ravvisato che una interpretazione differente sarebbe in contrasto con l’esigenza di tutelare il legittimo affidamento dei dipendenti che hanno scelto il veicolo a uso promiscuo sulla base delle regole preesistenti.

Di conseguenza, seppur non siano esclusi ulteriori interventi normativi, Assonime, in linea con quanto ANIASA ha da sempre sostenuto, conclude che la disciplina contenuta nell’articolo 51, comma 4, lettera a) del Tuir vigente fino al 31 dicembre 2024 si continua ad applicare:

• ai veicoli immatricolati, concessi e con contratti stipulati tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2024;

• ai veicoli immatricolati entro il 2024, ma concessi con contratti stipulati dal 2025;

• ai veicoli immatricolati dal 2025, ma la cui concessione in uso promiscuo è stata pattuita con contratto stipulato entro il 2024.

ACI “auto trend” marzo 2025

Usato

Totale veicoli: +4,7%

Ogni 100 auto nuove, vendute 170 auto usate

Auto: +4,4%

Moto: +6,5%

Alimentazioni: ibride/benzina 8,7% (+33,8%) - elettriche 1% (+50,4%)

Primo trimestre 2025

Totale veicoli: +3,1%

Ogni 100 auto nuove, vendute 196 auto usate

Auto: +3,6%

Moto: +1,9%

Radiazioni

Totale veicoli: +0,9

Auto: -0,4%

Tasso sostituzione auto: 0,59

(ogni 100 auto nuove, ne sono state radiate 59)

Moto: +1,2%

Primo trimestre 2025

Totale veicoli: -8,3%

Auto: -6,7%

Tasso sostituzione auto: 0,70

(ogni 100 auto nuove, ne sono state radiate 70)

Moto: -16,5%

Rispetto allo stesso mese del 2024, marzo 2025 – che ha avuto lo stesso numero di giornate lavorative dello stesso mese dell’anno precedente - ha fatto registrare una crescita del 4,7% del mercato dell’usato: auto +4,4%, moto +6,5%. In leggera crescita le radiazioni su totale dei veicoli (+0,9%) e motocicli (+1,2%); lieve flessione (-0,4%) per le auto. Nel mese di marzo, ogni 100 autovetture nuove ne sono state vendute 170 usate; 196 nel primo trimestre 2025. Il tasso unitario di sostituzione, invece, è stato pari a 0,59 nel mese di marzo (ogni 100 auto nuove ne sono state radiate 59) e a 0,70 nel primo trimestre 2025.

Per quanto riguarda le alimentazioni, nel mercato dell’usato, prevalgono ancora quelle tradizionali (diesel e benzina); a marzo, la quota dell’ibrido a benzina si pone all’8,7%, con una crescita pari a +33,8%. Le auto elettriche, invece, sono ancora all’1% di quota, con aumento pari al 50,4%. Nei minipassaggi, infine, primeggiano tuttora le auto diesel: 44,2% di quota a marzo 2025, in calo rispetto al 49,3% del marzo 2024.

Sono questi alcuni dei dati più significativi dell’ultimo bollettino mensile “Auto-Trend”, l’analisi statistica realizzata dall’Automobile Club d’Italia sui dati del PRA, consultabile sul sito ACI.gov.

PASSAGGI PROPRIETÀ TOTALI: +4,7%

In valori assoluti, i passaggi di proprietà del totale dei veicoli sono stati 392.647, contro i 374.897 del marzo 2024: +4,7%.

PASSAGGI PROPRIETÀ AUTO: +4,4%

A marzo 2025, i passaggi di proprietà delle auto - depurati dalle minivolture (i trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale) – hanno fatto registrare una crescita del 4,4%: 286.812 formalità, contro le 274.772 del marzo 2024. In crescita le minivolture: 223.058 minipassaggi in confronto ai 206.925 del marzo 2024: +7,8%. A marzo, ogni 100 autovetture nuove ne sono state vendute 170 usate; 196 nel primo trimestre 2025.

PASSAGGI PROPRIETÀ MOTO: +6,5%

In ripresa i trasferimenti delle moto, al netto delle minivolture: 59.720 pratiche contro le 56.069 del marzo 2024: +6,5%.

Nel primo trimestre dell’anno, sono stati rilevati aumenti del 3,6% per le autovetture, dell’1,9% per i motocicli e del 3,1% per tutti i veicoli.

RADIAZIONI TOTALI: +0,9%

Per quanto riguarda il totale dei veicoli, marzo 2025 ha fatto registrare un aumento dello 0,9% delle radiazioni: 121.105 radiazioni rispetto alle 119.978 di marzo dello scorso anno.

RADIAZIONI AUTO: -0,4% - TASSO DI SOSTITUZIONE: 0,59

In leggera flessione (-0,4%) le radiazioni di auto: 99.110 pratiche, contro le 99.499 di marzo 2024. Il leggero calo è stato attenuato dal buon risultato delle esportazioni: +16%, a fronte di un calo del 6,4% delle rottamazioni. Il tasso unitario di sostituzione è stato pari a 0,59 nel mese di marzo (ogni 100 auto nuove ne sono state radiate 59) e a 0,70 nel primo trimestre 2025.

RADIAZIONI MOTO: -+1,2%

In crescita (+1,2%) per le radiazioni dei motocicli: 10.363 motocicli radiati, contro i 10.239 di marzo 2024.

Considerando il primo trimestre 2025, le contrazioni sono state del 8,3% per tutti i veicoli, del 6,7% per le auto e del 16,5% per i motocicli.

ALIMENTAZIONI: IBRIDO/BENZINA 8,7% (+33,8%), ELETTRICHE 1% (+50,4%)

Nel mercato dell’usato prevalgono ancora le alimentazioni tradizionali (diesel e benzina); la quota dell’ibrido a benzina si pone all’8,7% a marzo con una crescita pari a +33,8%. Le auto elettriche sono ancora all’1% di quota a marzo (aumento pari al 50,4%).

Nei minipassaggi, primeggiano tuttora le auto diesel (44,2% di quota a marzo 2025, comunque in calo rispetto a marzo 2024, quando era il 49,3%). L’incidenza delle auto ibride a benzina per le minivolture si colloca all’11,9% a marzo (+50,8% l’incremento), quota che continua a superare la stessa delle auto a gpl, ferme al 7,3%. In evidenza risulta anche l’aumento delle minivolture di auto ibride a gasolio, che hanno ottenuto un rialzo del 61,1%, con una percentuale sul totale ancora pari al 2,6%. Le minivolture delle auto elettriche hanno archiviato una quota dell’1,5% ed una crescita del 51,2%.

Hertz GSA arricchisce l’offerta con i Veicoli Commerciali per le Agenzie di Viaggio

Il portale hertz-gsa.it si arricchisce con l’integrazione dei veicoli commerciali Hertz in Italia, offrendo ora anche alle agenzie di viaggio e ai tour operator la disponibilità di questa tipologia di mezzi, per un servizio ancora più completo. Oltre alle auto dei brand Hertz, Dollar e Thrifty, è ora possibile prenotare furgoni di varie dimensioni, dal compatto Fiat Doblò al capiente Ford Transit, fino a soluzioni con allestimenti speciali, specifiche per il trasporto di materiali edilizi o merci deperibili. Tutti i veicoli sono guidabili con patente B, rendendo il noleggio accessibile e conveniente.

Accedere al portale è semplice: dopo aver effettuato l’autenticazione con i propri codici, è possibile prenotare in pochi clic il furgone più adatto alle esigenze del cliente. Ogni veicolo è accompagnato da una scheda tecnica dettagliata del vano di carico, che permette di confrontare le diverse opzioni e scegliere la soluzione migliore.

Per effettuare una prenotazione, basta selezionare l’opzione “Furgoni”, inserire la data, l’ora e il luogo di ritiro, quindi verificare la disponibilità. Se il modello desiderato è disponibile, la prenotazione può essere completata subito. In caso contrario, è possibile inviare una richiesta direttamente dal portale. Il nostro Help Desk prenderà in carico la richiesta e fornirà un riscontro entro 48-72 ore lavorative.

Con questa nuova funzionalità, hertz-gsa.it offre alle agenzie di viaggio e ai tour operator una soluzione completa, combinando la flessibilità del noleggio auto dei brand Hertz, Dollar e Thrifty con l’efficienza dei veicoli commerciali. Grazie a un processo di prenotazione semplice e a un supporto sempre disponibile, trovare la soluzione ideale per ogni esigenza di mobilità è ora più facile che mai.

ANIASA 3 aprile 2025

Dopo sette mesi in rosso: immatricolazioni auto +6,2% in marzo e -1,6% nel primo trimestre

Una rondine non fa primavera, ma una rondine per il mercato dell’auto in marzo è comunque arrivata. Le immatricolazioni di autovetture, dopo sette mesi di cali, hanno fatto registrare in marzo una crescita del 6,2% toccando quota 172.223 che non è però sufficiente per portare in positivo il primo trimestre dell’anno. La questione che si pone è però se alla rondine di marzo ne seguiranno altre o se la crescita di marzo è soltanto un rimbalzo. Dall’inchiesta congiunturale mensile sui concessionari condotta nei giorni scorsi dal Centro Studi Promotor emerge che nel mese scorso vi è stato effettivamente un rimbalzo, ma il quadro del mercato italiano dell’auto resta critico. Per il 39% dei concessionari interpellati l’affluenza nelle show room è stata bassa e nei prossimi mesi per il 74% degli interpellati le vendite si manterranno stabili sui bassi livelli attuali e per il 16% la situazione potrebbe addirittura peggiorare.

D’altra parte, proiettando il risultato dei primi tre mesi sull’intero anno e tenendo conto della stagionalità delle vendite, si ottiene una stima di 1.436.818 immatricolazioni nell’intero 2025 con un calo sul 2024 del 7,8% e con un calo di ben il 25% sui livelli ante-crisi, cioè sul livello di 1.916.951 immatricolazioni del 2019. Non si vede quindi come il mercato potrebbe ritornare in tempi ragionevoli ai livelli ante-crisi. Il quadro economico del Paese non è certo esaltante, lo scenario internazionale è decisamente preoccupante e dal Piano di azione per l’auto presentato da Ursula von der Leyen il 5 marzo non vengono certo indicazioni confortanti per gli operatori del settore dell’auto che non hanno ottenuto sufficienti garanzie neppure per quanto riguarda l’accettazione della neutralità tecnologica, che darebbe la possibilità di immatricolare dopo il 2035 anche auto non elettriche, ma in grado di avere emissioni zero di CO2 utilizzando carburanti sintetici o biologici.

In controtendenza rispetto al mercato dell’auto nuova è però il mercato dell’auto usata a cui negli ultimi anni si è rivolto un numero crescente di automobilisti non più in grado di permettersi un’auto nuova per la forte dinamica dei prezzi. Gli acquisti di auto usate nel primo trimestre del 2025 sono infatti aumentati del 6,5%.

Le difficoltà del mercato del nuovo e la forte crescita della richiesta di auto usate ha consentito, secondo le elaborazioni dell’Unrae, al parco italiano di autovetture realmente circolante di toccare nel 2024 il livello record di 40.568.000 unità con un incremento del 5,8% sul livello ante-crisi del 2019, ma ha anche determinato un forte aumento dell’età media delle auto circolanti che è passata, sempre secondo l’Unrae, da 11,5 anni del 2019 a 12,8 anni del 2024 con tutto quello che ne consegue in termini di maggior inquinamento e di minore sicurezza. Si tratta di due effetti negativi, afferma Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, che vanno inseriti nel bilancio della transizione energetica, ovviamente nella sezione dei costi.

Fonte: Centro Studi Promotor

Analisi logica

La stretta sui fringe benefit può costare 80mila targhe

Il Sole 24 Ore

Tecnologie da pista al servizio della mobilità professionale: TIM e Ducati innovano con il 5G

Al BI-REX di Bologna presentate soluzioni avanzate per il settore che abilitano la nuova era della ‘smart factory’ senza fili (wireless), all’insegna dell’automazione, dell’efficienza e della sostenibilità. L’investimento nelle reti private 5G aumenta fino al 30% l’efficienza operativa delle imprese manifatturiere italiane, e di conseguenza la produttività. Si genera così un contributo al PIL che arriverà fino a 16,8 miliardi di euro nel 2030, pari al 4% del valore aggiunto totale prodotto dal settore manifatturiero

L’evento “5G Industrial Experience Hub”, promosso da TIM, si è tenuto nei giorni scorsi al BI-REX di Bologna con l’obiettivo di mostrare le potenzialità delle reti 5G in ambito industriale. Tra i protagonisti, Ducati Corse, Lenovo e TIM Enterprise hanno presentato l’evoluzione del robot NTB-01, sviluppato per l’analisi e la mappatura dei circuiti di gara.

L’ultima versione del robot integra connettività 5G e una soluzione di localizzazione GPS-RTK ad altissima precisione, sviluppata in collaborazione con WAY, azienda specializzata in tecnologie IoT per la gestione e il monitoraggio dei veicoli. Un’innovazione che trova applicazioni anche nella logistica, nella gestione delle flotte, nei cantieri e nell’agricoltura di precisione, portando benefici tangibili in termini di efficienza, sicurezza e sostenibilità.

L’iniziativa è stata anche l’occasione per mostrare le applicazioni industriali già attive nel Competence Center, dove TIM Enterprise, in collaborazione con Qualcomm, ha potenziato la rete 5G privata con onde millimetriche, creando un ambiente digitalmente connesso e a bassissima latenza.

In questo contesto è stata presentata la piattaforma TIM Multi Robot Orchestrator, capace di gestire robot terrestri e droni in sinergia con servizi cloud e AI per l’analisi in tempo reale dei flussi video e dei dati operativi, migliorando sicurezza ed efficienza nei settori produttivi e logistici.

A completare l’esperienza immersiva della smart factory, le soluzioni di Extended Reality di TIM Enterprise permettono agli operatori di accedere via smartphone a contenuti in realtà aumentata o di effettuare formazione in ambienti virtuali, riducendo tempi di fermo e potenziando le competenze sul campo.

Un ecosistema tecnologico che guarda al futuro, dove 5G, IoT, AI e robotica lavorano insieme per trasformare profondamente i processi industriali — e non solo.

UE: feriti gravi fortemente sottostimati

Ogni anno, 1.291.000 feriti di cui 141mila gravi (11% del tot.)

Jenny carson (project manager etsc):“i governi nazionali devono impegnarsi di più per migliorare questo sistema imperfetto basato su dati che forniscono un quadro fuorviante del peso complessivo delle lesioni stradali su individui, società ed economie”.

Obiettivo ue 2030: –50% morti e feriti gravi sulle strade

Governi perseguano approccio “safe system”

1. GOVERNANCE E GESTIONE

RESPONSABILITÀ, TRASPARENZA, FINANZIAMENTI ADEGUATI, MIGLIORE RACCOLTA DATI, PARTNERSHIP

2. VELOCITÀ SICURE

LIMITI VELOCITÀ ADEGUATI AD AMBIENTE STRADALE E VULNERABILITÀ UTENTI

3. STRADE SICURE

INFRASTRUTTURE PROGETTATE E MANUTENUTE PER RIDURRE RISCHIO COLLISIONI

E MINIMIZZARE GRAVITÀ LESIONI

4. VEICOLI SICURI

PROMUOVERE TECNOLOGIE CHE AIUTINO A PREVENIRE COLLISIONI

E PROTEGGANO OCCUPANTI E UTENTI VULNERABILI

5. UTENTI SICURI

INCORAGGIARE COMPORTAMENTI RESPONSABILI

ATTRAVERSO FORMAZIONE CONDUCENTI, CONTROLLI E INCENTIVI

6. ASSISTENZA POST-INCIDENTE

RISPOSTA TEMPESTIVA ED EFFICACE

CURE MEDICHE CHE RIDUCANO AL MINIMO LE CONSEGUENZE DELLE COLLISIONI

Secondo le statistiche ufficiali, ogni anno, nell’Unione Europea, i feriti per incidente stradale sono circa 1.291.000. Di questi, 141mila (l’11% del totale) sono gravi. Una cifra fortemente sottostimata, secondo il Rapporto www.etsc.eu/pinflash48, pubblicato oggi dall’ETSC (“European Transport Safety Council”: “Consiglio Europeo per la Sicurezza dei Trasporti”), organizzazione internazionale indipendente, senza scopo di lucro, impegnata a ridurre i decessi e le lesioni nel settore dei trasporti.

Tre i motivi principali delle sottostime: incongruenze nella raccolta delle informazioni, mancati rilievi da parte della polizia – che non sempre può valutare la gravità delle lesioni, senza contare che molti incidenti con infortuni gravi che coinvolgono pedoni e ciclisti, ma non veicoli a motore, non vengono denunciati – e la difficoltà dei Governi a collegare le informazioni detenute dagli Enti sanitari con quelle rilevate dalla polizia.

Problemi tutt’altro che irrilevanti – rileva il Rapporto ETSC - dal momento che la maggior parte dei Governi nazionali non riesce a migliorare significativamente la sicurezza stradale a causa di un quadro incompleto su dove e quando si verificano gli incidenti e sul numero di feriti.

I governi nazionali – sottolinea Jenny Carson, project manager ETSC - devono impegnarsi di più per migliorare questo sistema imperfetto che si basa ampiamente sui dati rilevati dalla polizia, che forniscono un quadro fuorviante del peso complessivo delle lesioni stradali sugli individui, sulle società e sulle nostre economie”.

Nel sottolineare, infine, il forte ritardo rispetto all’obiettivo UE 2030 – riduzione del 50% di morti e feriti gravi sulle strade – il Rapporto ETSC evidenzia come, tra 2013 e 2023, in 24 Stati membri dell’UE, i decessi siano diminuiti del 16%, mentre i feriti gravi solo del 13%.

Per affrontare le sfide e raggiungere gli obiettivi, gli esperti ETSC ribadiscono l’importanza dell’approccio “Safe System” alla sicurezza stradale, che si articola in sei punti chiave:

1. Governance e gestione: garantire che i leader si assumano la responsabilità, assicurare la trasparenza, garantire finanziamenti adeguati, migliorare la raccolta dati e sviluppare partnership

2. Velocità sicure: adattare i limiti di velocità all’ambiente stradale e alla vulnerabilità degli utenti della strada

3. Strade sicure: progettare e mantenere le infrastrutture in modo da ridurre il rischio di collisioni e minimizzare la gravità delle lesioni

4. Veicoli sicuri: promuovere quelle tecnologie di sicurezza che aiutano a prevenire le collisioni e proteggono gli occupanti e gli utenti vulnerabili della strada

5. Utenti della strada sicuri: incoraggiare comportamenti responsabili degli utenti della strada, attraverso formazione dei conducenti, controlli e incentivi

6. Assistenza post-incidente: garantire una risposta tempestiva ed efficace alle emergenze, e cure mediche in grado di ridurre al minimo le conseguenze degli incidenti.

Intervista al Direttore Benincasa sul Giornale Radio

​Giornale Radio

Riassetto manageriale ai vertici di Arval Italia

Cambi ai vertici del Comitato Esecutivo di Arval Italia, tra i principali attori nel noleggio a lungo termine di veicoli e specializzata in soluzioni di mobilità, parte del Gruppo BNP Paribas.

Marco Pigozzi, entrato a giugno 2023 in Arval Italia dopo un’esperienza manageriale nel settore automotive, e da allora a capo della Direzione Marketing & Digital, viene nominato Direttore Retail & Partnership, succedendo ad Alessandro Pigazzi.

Nel suo nuovo incarico, Marco Pigozzi si occuperà di rafforzare ulteriormente il posizionamento di Arval come leader nel mercato dei privati, liberi professionisti e piccole e medie imprese: un segmento che conta oggi più di 100.000 veicoli in flotta.

Ad Alessandro Pigazzi, dal 2007 in Arval e forte del pregresso percorso internazionale, viene affidato il compito di guidare la costruzione di una nuova Business Unit internazionale per lo sviluppo e gestione dei partner strategici. Nel suo nuovo ruolo di General Manager di questa Business Unit, riporterà a Bart Beckers, Chief Commercial Officer & Deputy CEO di Arval BNP Paribas Group.

La Direzione Marketing & Digital di Arval Italia viene affidata ad Alessandro Floria, che succede nel ruolo a Marco Pigozzi. Floria ha maturato un’esperienza quindicennale in Arval, sia a livello locale che internazionale, avendo guidato, nel suo più recente incarico, lo sviluppo dei prodotti di noleggio flessibili per tutti i Paesi Arval.

Tutti i nuovi ruoli saranno effettivi dal 1° aprile 2025.

Dario Casiraghi, Direttore Generale di Arval Italia, commenta così queste importanti evoluzioni: “In un contesto di mercato dinamico come quello che stiamo attraversando, il cambiamento unito all’innovazione sono elementi cruciali per continuare ad essere al passo con le esigenze di mobilità dei nostri clienti; in quest’ottica abbiamo deciso di assegnare nuove responsabilità a tre manager di grande valore che potranno portare, oltre alle loro importanti competenze, l’energia necessaria per l’evoluzione ulteriore delle professionalità già presenti”.

Risveglio tardivo?

Stretta fiscale, noleggio auto aziendali a rischio: -30% di immatricolazioni

Sky Tg24 - Auto.it - Fisco e Tasse - Quotidiano.net - OggiGreen - QualityTravel - ForumAutomotive

ANIASA 27 marzo 2025

Fringe Benefit Non passa l’emendamento per salvare i vecchi contratti

Fringe benefit non è fiita qui!

No alla salvagiardia sulle flotte aziendali

Corriere della Sera.it

DL bollette stop sulle auto aziendali

Il Sole 24 Ore

Soluzioni pratiche per ridurre costi e impatto ambientale: presentato il report sulla Sostenibilità 2024 di Geotab

• Il bilancio annuale evidenzia i vantaggi della sostenibilità, spiegando come costi ed efficienza siano i fattori chiave alla base delle azioni intraprese

• Anche quest’anno, per la quarta volta consecutiva, Geotab è stata nominata da ABI Research migliore fornitore di telematica per flotte commerciali a livello globale

Le aziende sono più inclini ad adottare iniziative volte alla sostenibilità quando percepiscono, nel breve termine, un risparmio sui costi, un aumento dell’efficienza o una crescita dei ricavi. Questa è la posizione sostenuta da Geotab Inc. e dalle sue affiliate (“Geotab”), leader globale nelle soluzioni per veicoli connessi, nel suo quarto Report sulla sostenibilità e l’impatto ambientale, pubblicato nella giornata odierna.

Per le realtà che operano nel contesto economico attuale è fondamentale un cambiamento nelle modalità di approccio alla sostenibilità, spostando lo sguardo dagli obiettivi a lungo termine alla necessità di risultati più immediati e tangibili, in grado di migliorare il bilancio aziendale e, al contempo, ridurre l’impatto ambientale.

La sostenibilità può portare a risparmi sui costi e maggiore efficienza”, ha dichiarato Neil Cawse, fondatore e CEO di Geotab.Quando iniziative di questo tipo vengono integrate nelle operazioni aziendali quotidiane, naturalmente riducono l’impatto ambientale e aumentano i profitti. È un chiaro vantaggio per tutti, e difficilmente il processo verrà ostacolato una volta che se ne vede il valore”.

Intitolato Soluzioni pragmatiche per un mondo in evoluzione, il report 2024 di Geotab sulla sostenibilità e l’impatto ambientale evidenzia, relativamente allo scorso anno, un aumento del 39% nell’impiego di soluzioni sostenibili da parte dell’azienda. In particolare, il numero di veicoli elettrici connessi alla tecnologia telematica di Geotab è cresciuto del 63%, per un totale di oltre 1 miliardo di chilometri (più di 700 milioni di miglia) percorsi.

Inoltre, il Report sottolinea come l’adozione di pratiche sostenibili tramite le soluzioni offerte da Geotab e dai suoi partner autorizzati abbia generato vantaggi economici a breve termine per le aziende che le hanno scelte. Ad esempio:

● California Freight, azienda di trasporto multimodale con una flotta di oltre 300 camion, è riuscita a ridurre di 50.000 dollari l’anno la spesa per i costi del carburante, grazie all’introduzione del monitoraggio della sosta a motore acceso all’interno delle proprie operazioni. Il denaro risparmiato è stato poi reinvestito nello sviluppo di API per la segnalazione e la notifica degli incidenti.

In qualità di leader di mercato nel trasporto locale in Germania, DB Regio gestisce oltre 10.000 autobus in più di 400 distretti e città autonome. L’introduzione della telematica ha portato non solo a una riduzione di circa 1.400 tonnellate nelle CO₂ emesse, ma anche a una diminuzione dei costi dell’energia e al risparmio di diverse centinaia di migliaia di litri di diesel all’anno.

Come Geotab supporta gli obiettivi di sostenibilità dei clienti

Geotab celebra il suo 25º anniversario proprio quest’anno, e si impegna da sempre per fornire alle aziende strumenti basati sui dati che portino a miglioramenti operativi nel breve termine, oltre a concreti vantaggi per l’ambiente. Inoltre, la tecnologia di Geotab consente di ottimizzare le attività operative, ridurre gli sprechi e migliorare l’efficienza complessiva dell’azienda, contribuendo sia alla sostenibilità finanziaria che ambientale.

“Il nostro obiettivo è fornire ai clienti soluzioni basate sui dati che possano tradursi in reali e concreti benefici in termini di efficienza. Che si tratti di ottimizzare i percorsi, contenere al minimo il consumo di carburante, o favorire l’adozione di veicoli elettrici, queste azioni portano a una riduzione diretta dei costi operativi, sostenendo al contempo il raggiungimento degli obiettivi ambientali”, ha aggiunto Cawse.

Grazie allo sviluppo di strumenti progettati per supportare i clienti nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità, come il Geotab Sustainability Center, il Report sulle emissioni di gas serra certificato da TÜV Rheinland®, il Monitoraggio della ricarica dei veicoli elettrici e l’Analisi di sostenibilità dei veicoli elettrici (EVSA), Geotab continua a guidare il cambiamento verso l’innovazione, offrendo soluzioni pratiche ed economicamente vantaggiose.

Geotab nominata migliore fornitore di telematica per flotte commerciali a livello globale

Contestualmente alla presentazione del Report sulla sostenibilità, Geotab ha annunciato inoltre di essere stata classificata al primo posto, per la quarta volta consecutiva, tra i fornitori di telematica per flotte commerciali a livello mondiale, secondo il recente report di ABI Research. Oltre ad aver totalizzato il punteggio più alto nella classifica generale, Geotab è stata nominata Top Innovator e ha conquistato anche il titolo di Top Implementer.

Lo studio di ABI Research, società di tech intelligence internazionale, analizza in modo approfondito i dieci principali fornitori di telematica per flotte commerciali presenti sul mercato, valutandoli sulla base di criteri legati alle capacità di innovazione e implementazione. Tra i fattori chiave considerati rientrano la varietà delle soluzioni offerte, le potenzialità di apertura delle piattaforme, la gamma di casi d’uso, la qualità della reportistica e dell’analisi dati, la User Experience, la strategia Go-To Market, le integrazioni API, il Time To Value, e molti altri ancora.


Hertz Italia sceglie il servizio “Smart Vehicle Protector” di Targa Telematics per prevenire i furti e preservare il valore dei veicoli della sua flottaQuesta funzionalità si aggiunge allo Stolen Veh

Questa funzionalità si aggiunge allo Stolen Vehicle Recovery, permettendo di raggiungere fino al 95% sul tasso di recupero dei mezzi rubati.

La filiale italiana di Hertz, la più grande società di autonoleggio al mondo, ha scelto di adottare la soluzione Smart Vehicle Protector di Targa Telematics, tra i principali player globali nel campo dell’IoT e dello sviluppo di soluzioni e piattaforme digitali per la mobilità connessa, per preservare il valore della propria flotta.

L’introduzione del servizio ha permesso a Hertz Italia di ridurre in maniera significativa il danno causato dal fenomeno dei furti e delle appropriazioni indebite, preservando il valore dei singoli veicoli della flotta: in particolare, la società ha calcolato che l’implementazione del nuovo servizio di Targa Telematics le ha permesso di ottenere un tasso di recupero dei veicoli rubati fino al 95%.

Siamo estremamente soddisfatti della collaborazione con Targa Telematics che quest’anno celebra ben dieci anni. I dati parlano chiaro, i servizi che Targa Telematics ci mette a disposizione sono all’avanguardia, basati sulle più recenti tecnologie e sono assolutamente mirati. Per realtà come la nostra con flotte numerose è vitale mettere gli asset al riparo dai rischi e in questi dieci anni di collaborazione abbiamo imparato tantissimo reciprocamente” – ha dichiarato Massimo Scantamburlo, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Hertz Italia.

Smart Vehicle Protector è l’evoluzione della soluzione Stolen Vehicle Recovery, già adottata con successo da Hertz Italia nel quadro della partnership decennale con Targa Telematics; grazie all’adozione di tecnologie sempre più avanzate basate su Intelligenza Artificiale e Machine Learning il servizio di protezione degli asset è stato migliorato e arricchito di funzionalità predittive che consentono di intervenire in maniera preventiva e proattiva per evitare che si verifichino furti o appropriazioni indebite.

“La collaborazione con Hertz Italia, che prosegue da oltre dieci anni, è un esempio virtuoso di come una partnership tecnologica di lungo periodo possa generare valore tangibile e duraturo” ha osservato Massimiliano Balbo di Vinadio, Vice President Sales LA di Targa Telematics. “Abbiamo costruito insieme un percorso evolutivo che ci ha permesso non solo di affrontare nuove sfide, ma anche di anticiparle, sviluppando soluzioni sempre più avanzate e su misura. Dare continuità a questa relazione significa per noi essere ogni giorno al fianco di Hertz Italia, contribuendo con innovazione e competenza alla protezione e all’efficienza della loro flotta.”.

Proprio la collaborazione di lunga durata tra le due società ha permesso a Targa Telematics di costruire uno storico sui dati della flotta di Hertz Italia tale da poter studiare pattern comportamentali in continuo aggiornamento e di costruire numerosi modelli di rischio che sono alla base del servizio.

Grazie a un avanzato sistema di analisi predittiva, è possibile prevenire potenziali furti attraverso il monitoraggio intelligente di diversi fattori di rischio. Il sistema analizza e correla in tempo reale una serie di informazioni chiave, tra cui:

• Rilevamento di comportamenti anomali: tramite il geofencing e l’analisi dei percorsi abituali, il sistema segnala movimenti sospetti dei veicoli, come l’ingresso in aree inconsuete o sensibili (es. officine non autorizzate, autodemolitori, punti di duplicazione chiavi). Gli spostamenti vengono confrontati con il comportamento storico e, in caso di anomalie o pattern ricorrenti legati a potenziali rischi, viene un alert per l’operatore.

• Affidabilità del cliente: il sistema tiene conto di eventuali segnalazioni del Security Manager relative a precedenti incidenti, violazioni o comportamenti anomali dei driver, senza divulgare informazioni riservate. In presenza di tali segnalazioni, il veicolo noleggiato viene sottoposto a un monitoraggio proattivo, con l’obiettivo di anticipare e coordinare eventuali interventi di controllo, riducendo il rischio di furto o uso improprio.

• Segnalazioni di insolvenza: il sistema incrocia anche informazioni relative a precedenti mancati pagamenti dei canoni di noleggio, utilizzandole come ulteriore parametro per l’individuazione di potenziali rischi.

Tutte queste informazioni vengono elaborate e trasformate in alert immediati per gli operatori, consentendo un intervento rapido ed efficace nella prevenzione di furti di veicoli.

La soluzione tecnologica che Targa Telematics fornisce a Hertz Italia include anche i servizi della Centrale Operativa attiva H24 7/7, che analizza le informazioni e interviene in caso di furto, collaborando con le Forze dell’Ordine per il tempestivo recupero del mezzo.

Normativa fringe benefit – INAMMISSIBILITA’ EMENDAMENTO su DL c.d. Bollette

A TUTTE LE ASSOCIATE

Nella seduta di ieri sera la X Commissione Attività Produttive della Camera ha purtroppo dichiarato l’inammissibilità dell’emendamento in tema di fringe benefit presentato dall’ On. Osnato.

Il Presidente On.le Gusmeroli ha infatti fatto riferimento all’art. 96-bis del Regolamento, secondo il quale non possono ritenersi ammissibili le proposte emendative che non siano strettamente attinenti alle materie oggetto dei decreti-legge all’esame della Camera.

In collegamento con UTOPIA stiamo valutando la presentazione di ulteriori istanze legislative a tutela del settore, evidenziando la perdurante notevole confusione a cui è sottoposta l’intera filiera.

Auto: domanda fiacca in Europa Occidentale, ma cresce l’elettrico

Vendite auto: febbraio -3,1% sul 2024, -16,2% sul 2019

In febbraio sono state immatricolate in Europa Occidentale (UE+EFTA+UK) 963.540 autovetture con una contrazione su febbraio 2024 del 3,1% e una contrazione decisamente più grave (-16,2%) nei confronti dei livelli ante-crisi da pandemia, cioè nei confronti del 2019. In rosso sono anche i risultati del primo bimestre che ha chiuso con 1.959.580 immatricolazioni con un calo del 2,6% sullo stesso periodo del 2024 e di ben il 17,5% sul livello ante-pandemia. Il calo interessa quasi tutti i mercati dell’area con pochissime eccezioni in paesi decisamente marginali. Le ragioni di questa situazione sono ben note e sono riconducibili essenzialmente all’imposizione da parte dell’Unione Europea di una transizione energetica che prevede l’abbandono dei motori a combustione interna entro il 2035.

Ci si attendeva quindi che il Piano di azione presentato il 5 marzo a Bruxelles prevedesse un’attenuazione del rigore talebano dell’Unione per imporre l’auto elettrica, ma al di là della concessione accordata alle case automobilistiche di tre anni di tempo per adeguare la loro produzione ai diktat dell’Unione evitando le multe miliardarie previste, nessuna concessione sostanziale è stata fatta. Tra le conseguenze di questa situazione vi è anche il fatto che il mercato ridimensionato di questa fase post-pandemica è sempre più sostenuto essenzialmente dagli acquisti delle aziende che hanno la possibilità di far fronte all’aumento dei prezzi delle auto scaricando l’onere sui prezzi dei loro prodotti, mentre a fronte di questa situazione appare sempre più difficile il quadro delle persone fisiche che non potendo acquistare auto nuove dati i forti aumenti dei prezzi sono costrette in misura crescente a tenere in esercizio oltre il ragionevole le loro vecchie auto o a sostituirle con auto usate più recenti, ma che, in tempi normali, sarebbero state da tempo già rottamate. Le conseguenze sono ovviamente molto pesanti sia in termini di inquinamento che in termini di sicurezza. Tra l’altro, va segnalato il forte scontento dei produttori di auto e di componenti per l’auto, che, con il Piano di azione, chiedevano che l’Unione Europea riconoscesse il principio della neutralità tecnologica che in soldoni vuol dire lasciare la possibilità di essere immatricolate dopo il 2035 anche a soluzioni diverse dall’auto elettrica che, però, considerando anche il ciclo di produzione dei loro carburanti, abbiano emissioni zero di CO2.

Tornando ai dati diffusi oggi dall’ACEA, va detto che nel consuntivo del primo bimestre la quota delle elettriche nelle vendite in Europa Occidentale è in recupero ed è salita dal 12,5% del 2024 al 16,9% e questo anche grazie al contributo del grande mercato del Regno Unito in cui la quota delle elettriche è salita al 22,8% anche se, come afferma, Mike Hawes, amministratore delegato dell’associazione dei produttori e commercianti di automobili del Regno Unito (SMMT), questo risultato è stato ottenuto “grazie ad un costo enorme per i produttori in termini di supporto al mercato”. Tra i grandi mercati del continente all’estremo opposto rispetto al Regno Unito vi è proprio il mercato italiano in cui la quota delle elettriche nel primo bimestre 2025 ha toccato il 5%. D’altra parte, sostiene Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, i costruttori italiani di auto e di componenti per l’auto non possono certo investire per sostenere la transizione energetica dato che debbono impegnarsi fortemente per sopravvivere in un mercato sempre più aperto a concorrenti particolarmente aggressivi.

Auto aziendali, verso lo stop alla nuova tassazione per i veicoli termici ordinati entro fine 2024

Normativa fringe benefit – Presentazione emendamento su DL c.d. Bollette

Prot. n. p. 1835 Roma, 24 marzo 2025

A TUTTE LE ASSOCIATE

Oggetto: Normativa fringe benefit – Presentazione emendamento su DL c.d. Bollette

Informiamo che nell’ambito dei lavori parlamentari per la conversione in legge del DL 28 febbraio 2025, n.19 (c.d. decreto Bollette) è stato presentato emendamento dall’On. le Marco Osnato, Presidente della 6ª Commissione Finanze della Camera dei Deputati.

Il testo dell’emendamento trasmessoci da UTOPIA prevede l’applicazione del regime di tassazione in vigore al 31 dicembre 2024 per i veicoli concessi in uso promiscuo dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2024 nonché per i veicoli ordinati dai datori di lavoro entro il 31 dicembre 2024 e concessi in uso promiscuo dal 1° gennaio 2025 al 30 giugno 2025.

L’emendamento, rispondente alle istanze di ANIASA, dovrà nei prossimi giorni superare il fondamentale vaglio di ammissibilità presso la 10ª Commissione Affari Produttivi.

Nel riportare di seguito il testo dell’emendamento e con riserva di successivi aggiornamenti, inviamo cordiali saluti.

Testo emendamento DL Bollette

1. All’articolo 1 della legge 30 dicembre 2024, n. 207, dopo il comma 48, inserire il seguente: «48-bis. Resta ferma l’applicazione della disciplina dettata dall’articolo 51, comma 4, lettera a), del citato testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, nel testo vigente al 31 dicembre 2024, per i veicoli concessi in uso promiscuo dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2024 nonché per i veicoli ordinati dai datori di lavoro entro il 31 dicembre 2024 e concessi in uso promiscuo dal 1° gennaio 2025 al 30 giugno 2025.».

2. Agli oneri derivanti dal comma 1, valutati in euro 8,3 milioni per l’anno 2025, 9,5 milioni per ciascuno degli anni 2026 e 2027, 1,2 milioni per l’anno 2028 si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo per gli interventi strutturali di politica economica di cui all’articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307.

Relazione illustrativa

Con l’emendamento si interviene sull’applicazione dei nuovi criteri di tassazione dei fringe benefit connessi agli autoveicoli, motocicli e ciclomotori concessi in uso promiscuo ai dipendenti, che sono stati introdotti opera dell’art. 1, comma 48, della legge di bilancio per l’anno 2025, che modifica l’art. 51, comma 4, lettera a), del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al d.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917. n particolare, si intende garantire l’applicazione della disciplina di cui all’art. 51, comma 4, lettera a), del TUIR, nel testo vigente al 31 dicembre 2024, ai dipendenti ai quali sono concessi veicoli aziendali dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2024 nonché ai dipendenti ai quali sono concessi veicoli nel primo semestre 2025 che risultano ordinati dai datori di lavoro entro il 31 dicembre 2024.

BPA Italia (Lactalis) si affida alla tecnologia di Geotab per ottimizzare la flotta e ridurre i costi di manutenzione

L’azienda utilizza dati avanzati ed approfondimenti analitici per implementare una gestione dei veicoli a prova di sicurezza, efficienza e sostenibilità

Geotab lnc.– leader globale nelle soluzioni per veicoli connessi, ha supportato BPA Italia, società di noleggio veicoli che fa parte del Gruppo Lactalis, il più grande gruppo lattiero-caseario al mondo, nel suo percorso di adozione della telematica, con l’obiettivo di ottimizzare la gestione della flotta aziendale e affrontare le sfide legate ai costi di manutenzione, alla sicurezza dei conducenti e alla protezione dei beni aziendali.

Lactalis e BPA hanno scelto di implementare la soluzione per la gestione delle flotte di Geotab tramite uno dei suoi partner autorizzati: questo ha consentito loro di ottenere una panoramica completa dei dati e degli approfondimenti analitici sulla propria flotta, relativi a posizione, consumi, emissioni, percorrenze e stato di salute di ciascun veicolo.

L’esigenza del Gruppo Lactalis

Con circa 2.700 veicoli, tra cui furgoni refrigerati per la consegna di prodotti freschi, le società del Gruppo Lactalis, come ad esempio Galbani, Parmalat e Leerdammer, si affidano a BPA Italia per la gestione della mobilità aziendale. Il coordinamento e la manutenzione di una flotta di veicoli così vasta e complessa rappresentano dunque una sfida che spinge l’azienda a ricercare costantemente soluzioni all’avanguardia.

Lactalis Group ha scelto di adottare la telematica principalmente per esigenze relative alla manutenzione preventiva, alla geolocalizzazione dei veicoli, e all’ottimizzazione della gestione delle flotte. Inoltre, l’azienda puntava a migliorare la sicurezza dei conducenti, prevenire i furti e aumentare l’efficienza e la sostenibilità della rete logistica.

Per rispondere a queste sfide, BPA Italia ha scelto la tecnologia di Geotab, apprezzando il suo livello di completezza, flessibilità e analisi avanzata, oltre alla capacità consulenziale e al supporto nell’implementazione del progetto garantita dal suo partner autorizzato.

Il nostro obiettivo principale era inerente alla manutenzione preventiva: di conseguenza, tutto quello che poteva rendere le attività della flotta più efficienti, sicure e pianificate al meglio, ottenendo al contempo un risparmio sui costi di manutenzione”, spiega Matteo Viani, Managing Director di BPA Italia. “Ci siamo focalizzati sulla soluzione Geotab perché questa ci ha consentito di raggiungere tutti questi obiettivi.”

La risposta di Geotab

Grazie all’installazione dei dispositivi GO9 sui veicoli della flotta, il Gruppo Lactalis può ora sfruttare i dati telematici e analizzarli nella piattaforma gestionale MyGeotab, che fornisce all’azienda gli strumenti per fare confronti, generare report personalizzati (inclusi quelli relativi ai consumi, le emissioni di CO2 e il chilometraggio) e gestire tutti gli aspetti operativi in modo efficiente e più sostenibile.

MyGeotab è in grado di abilitare la manutenzione predittiva, per anticipare potenziali problemi o anomalie prima che si trasformino in guasti onerosi. L’azienda può così utilizzare gli approfondimenti analitici basati sui dati per programmare interventi di manutenzione mirati, ottimizzando i tempi di fermo e riducendo i costi di riparazione.

L’adozione di Geotab ha portato a risultati concreti e misurabili sia per Lactalis Italia che per BPA Italia, in particolare in termini di:

• riduzione dei costi

Grazie alla manutenzione predittiva e al monitoraggio costante dei veicoli, nei primi 9 mesi del 2024 l’azienda ha registrato un risparmio del 7% sui costi di manutenzione rispetto all’anno precedente, in cui non adoperava alcuna soluzione telematica.

• maggiore sicurezza e protezione degli asset

Geotab ha contribuito anche a migliorare la sicurezza dei conducenti e a proteggere i mezzi aziendali. Tramite la geolocalizzazione, sono stati recuperati due veicoli rubati a Milano e Napoli, per un valore di oltre 70 mila euro, da aggiungersi a quello della merce trasportata.

• ritorno sull’investimento

L’esperienza di Lactalis e BPA Italia conferma che l’investimento in una soluzione telematica come quella offerta da Geotab può generare un ritorno significativo.

“Mi sentirei di consigliare assolutamente l’adozione della telematica, perché a fronte di una spesa nemmeno troppo eccessiva, il ritorno sull’investimento è ampiamente garantito”, afferma Viani. Forte dei risultati ottenuti grazie a Geotab, BPA Italia intende continuare a investire nella telematica ed incrementare l’uso dei dati per prendere decisioni sulla gestione della flotta.

“Per quanto ci riguarda, oggi sarebbe difficile fare a meno della telematica. Posso sicuramente confermare che proseguiremo il percorso fin qui intrapreso e che continueremo ancora ad investire in tal senso”, conclude.

Siamo molto orgogliosi di accompagnare il Gruppo Lactalis nel raggiungimento degli obiettivi per incrementare la sicurezza, l’efficienza e la sostenibilità della propria flotta. Le opportunità offerte dalla telematica sono potenzialmente infinite, e il nostro compito è proprio quello di aiutare le aziende a sfruttarle al massimo” dichiara Fabio Maio, Sales Manager di Geotab Italia

#FORUMAutoMotive 2025 | Viano (ANIASA): “Il noleggio auto è in difficoltà, ma la flotta tiene

Normativa fringe benefit – Tavolo Automotive – Risposta del Ministro Urso ad ANIASA

Prot. n. p. 1829 Roma, 19 marzo 2025

A TUTTE LE ASSOCIATE

Oggetto: Normativa fringe benefit – Tavolo Automotive – Risposta del Ministro Urso ad ANIASA

In occasione della riunione del Tavolo Automotive tenutasi venerdi scorso, il Presidente Alberto Viano ha espresso al Ministro del MIMIT Adolfo Urso, tra l’altro, il profondo sconcerto del settore derivante dalla recente normativa sul fringe benefit, con forti incertezze per aziende, fleet manager, driver e case auto. Una situazione che sta portando ad una proroga generalizzata dei contratti ed è diventata un ulteriore freno al mercato automobilistico.

In risposta il Ministro ha informato che la problematica è stata affrontata in occasione di incontro con il Ministro del MEF Giorgetti ed il Presidente di Confindustria Orsini, condividendo l’opportunità di una modifica legislativa in linea con le considerazioni espresse da ANIASA.

Il Ministro ha anche assicurato che tale intervento legislativo sarà effettuato in occasione del più prossimo provvedimento a carattere tributario.

Sul punto e con riserva di conferma ufficiale, possiamo delineare che la modifica dovrebbe prevedere l’applicazione del regime di tassazione in vigore al 31/12/2024:

► per i veicoli concessi in uso promiscuo dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2024;

► per i veicoli ordinati dai datori di lavoro entro il 31 dicembre 2024 e concessi in uso promiscuo dal 1° gennaio 2025 al 30 giugno 2025.

Con tale modifica si accoglierebbero le istanze associative riguardanti l’uso di veicoli endotermici, garantendo l’applicazione della precedente disciplina ai dipendenti ai quali sono stati concessi veicoli aziendali dal 1/7/2020 al 31/12/2024 nonché ai dipendenti ai quali sono concessi veicoli nel primo semestre 2025, che risultano ordinati dai datori di lavoro entro il 31/12/2024.

Riguardo la terminologia “veicoli ordinati“ non ravvisiamo precedenti nello specifico ambito tributario. Con riserva di approfondimenti, riteniamo che dal punto di vista legale un ordine di acquisto debba essere preceduto da un’offerta del fornitore (preventivo), con data certa di invio.

In attesa di tale annunciata modifica legislativa, i cui tempi non sono tuttavia ancora preventivabili, e dei futuri chiarimenti che saranno forniti dall’Agenzia delle Entrate:

► è da ritenersi confermata l’applicazione del nuovo regime per i veicoli immatricolati e concessi in uso dal 1/1/2025, a condizione che siano ordinati dal datore di lavoro dal 1/1/2025;

► nel caso siano stati utilizzati coefficienti diversi da quelli che saranno legislativamente confermati le aziende potranno provvedere a usuale conguaglio fiscale.

ANIASA 20 marzo 2025

Toyota Gazoo Racing Italy e Lojack confermano la collaborazione per la stagione sportiva 2025

• LoJack sarà official sponsor del TGRI - Toyota Gazoo Racing Italy anche per la stagione sportiva 2025 che inizierà con il Rally del Ciocco

• Il logo dell’azienda americana comparirà sulla livrea della Yaris Rally2 impegnata nel CIAR – Campionato Italiano Assoluto Rally e sulle GR Yaris impegnate nella GR Yaris Rally Cup

Il Toyota Gazoo Racing Italy è lieto di annunciare che la collaborazione con LoJack è stata confermata anche per la stagione sportiva 2025.

LoJack sarà official sponsor del Team che sarà impegnato per la seconda stagione consecutiva nel CIAR – Campionato Italiano Rally, che prenderà il via con il Rally Il Ciocco a partire dal prossimo 22 marzo.

In questo modo viene confermata la collaborazione, attiva dal 2021, che accompagnerà la GR Yaris Rally2 del TGRI per tutti gli appuntamenti in programma del Campionato Italiano.

Inoltre, LoJack sarà presente anche sulle carrozzerie delle GR Yaris partecipanti alla GR Yaris Rally Cup, il trofeo monomarca di Toyota giunto ormai alla sua quinta edizione.

Siamo lieti che la collaborazione con LoJack sia confermata anche per sostenere le nostre attività del motorsport. Con LoJack, infatti, collaboriamo già da molti anni come fornitura di sistemi di recupero dei veicoli rubati per i modelli che vendiamo sul mercato italiano e, per il quinto anno consecutivo, abbiamo esteso i nostri rapporti anche al motorsport. Un partner che fin dall’inizio ha condiviso con noi la passione per il mondo delle corse unita allo sviluppo delle competenze tecniche” Ha dichiarato Christian Mohorovicich, Direttore Marketing, Toyota Motor Italia.

LoJack è riconosciuta in Italia e nel mondo per la sua esperienza nel recupero di veicoli rubati: automobili, scooter/moto, veicoli commerciali e macchinari edili. Con oltre 40 anni di esperienza, l’azienda sviluppa tecnologie avanzate per localizzare efficacemente e restituire i veicoli sottratti ai proprietari, anche grazie a un team di esperti che supporta sul campo le ricerche delle Forze dell’Ordine. Ad oggi può contare su oltre un milione di clienti in Europa e un valore equivalente di veicoli recuperati di 1,8 Miliardi di euro.

Le soluzioni LoJack si ampliano però anche alla gestione smart dei dati provenienti dai veicoli e alla loro ottimizzazione attraverso una piattaforma di facile accesso e consultazione, che fornisce precise informazioni su: diagnostica di bordo, chilometri percorsi, consumo di carburante, livello di carica della batteria. Dati preziosi, disponibili in tempo reale, cui si aggiungono anche info che vanno dal rilevamento del driving behaviour alla posizione esatta, dalla funzione di geofence alla gestione di eventuali crash. Un’unica piattaforma per il monitoraggio avanzato delle flotte, con l’obiettivo di migliorarne il livello di sicurezza, l’efficienza e la gestione operativa.

Siamo entusiasti di supportare anche quest’anno il Toyota Gazoo Racing Italy, iniziativa in cui crediamo fermamente dalla sua nascita, soprattutto per la capacità di muovere la passione per l’auto e di valorizzare i giovani talenti. Siamo felici di consolidare ulteriormente la partnership che da molto tempo ci lega a Toyota di cui condividiamo l’approccio, l’impegno verso l’eccellenza e l’innovazione continua, al servizio della sicurezza del cliente e della sua esperienza di guida”, evidenzia Nicola Mannari, SML Automotive EMEA – Senior Sales Director di LoJack Italia.


Quali sono le aliquote di tassazione previste per le diverse tipologie di veicoli?

ACI “auto trend” febbraio 2025

Usato:

Totale veicoli: +1% (media giornaliera +6%)

Ogni 100 auto nuove, vendute 206 auto usate

Auto: +2,1% (media giornaliera + 7,2%)

Moto: -3,1% (media giornaliera +1,7%)

Alimentazioni: ibride/benzina 8,5% (+36,1%) - elettriche 0,9% (+54,3%)

Primo bimestre

Totale veicoli: +2,3%

Ogni 100 auto nuove, vendute 212 auto usate

Auto: +3,2%

Moto: -1,1%

Radiazioni:

Totale veicoli: -27,4% (media giornaliera -23,8%)

Auto: -24,5% (media giornaliera -20,7%)

Tasso sostituzione auto: 0,73

(ogni 100 auto nuove, ne sono state radiate 73)

Moto: -35,3% (media giornaliera -32%)

Primo bimestre

Totale veicoli: -12,3%

Auto: -9,5%

Tasso sostituzione auto: 0,78

(ogni 100 auto nuove, ne sono state radiate 78)

Moto: -23,8%

Rispetto allo stesso mese del 2024, Febbraio 2025 ha fatto registrare una lieve crescita del mercato dell’usato (totale veicoli +1%, auto +2,1%) una diminuzione dell’usato moto (-3,1%) e un crollo delle radia-zioni: totale veicoli -27,4%, auto -24,5%, moto -35,3%. Considerando, però, che c’è stata una giornata lavora-tiva in meno, le percentuali sulla base delle medie giornaliere salgono a +6% per il totale veicoli, +7,2% per le auto, +1,7% per le moto. Per le radiazioni, invece, le medie giornaliere si attestano sul -23,8% per tutti i veicoli, -20,7% per le auto e -32% per i motocicli. Per quanto riguarda le alimentazioni, nell’usato prevalgo-no ancora diesel e benzina; l’ibrido a benzina fa segnare una quota di mercato dell’8,5%, le auto elettriche, dello 0,9%. Nei minipassaggi, infine, primeggiano le auto diesel: 43,6% di quota a febbraio 2025, in calo ri-spetto al 49,7% di febbraio 2024. Sono questi alcuni dei dati più significativi dell’ultimo bollettino mensile “Au-to-Trend”, l’analisi statistica realizzata dall’automobile Club d’Italia sui dati del PRA, consultabile sul sito ACI.Gov.

Passaggi di proprietà

Passaggi proprietà totali: +1% (media giornaliera +6%)

In leggera crescita il mercato dell’usato. In valori assoluti, i passaggi di proprietà del totale dei veicoli - de-purati dall’effetto distorsivo delle minivolture - sono stati 371.272, contro i 367.632 del febbraio 2024: + 1%. Considerando la media giornaliera, l’incremento sale a +6%.

Passaggi proprietà auto: +2,1% (media giornaliera: +7,2%)

A febbraio 2025, i passaggi di proprietà delle auto - depurati dalle minivolture – sono stati 279.583, contro i 273.939 del febbraio 2024: +2,1%. Considerando la media giornaliera, l’incremento sale a +7,2%. Al lordo del-le minivolture, invece, i trasferimenti di autovetture fanno segnare un +4,1% che, in media giornaliera, di-venta +9,3%. Le formalità sono state, in totale, 496.149 (476.773 nel febbraio 2024), con +6,8% di minivolture, (+12,1% in media giornaliera): 216.566 minipassaggi rispetto ai 202.834 di febbraio 2024.

Ogni 100 autovetture nuove, a febbraio, ne sono state vendute 206 usate e, nel primo bimestre, 212. Le au-tovetture usate continuano ad essere più del doppio di quelle nuove.

Passaggi proprietà moto: -3,1% (media giornaliera: +1,7%)

In calo i trasferimenti delle moto al netto delle minivolture, con una variazione negativa del 3,1%: 46.649 pratiche presentate contro le 48.151 di febbraio 2024. Considerando, però, la media giornaliera, il dato diven-ta positivo: +1,7%.

Nei primi due mesi dell’anno sono stati rilevati aumenti del 3,2% per le autovetture e del 2,3% per tutti i veicoli, a fronte di una flessione pari all’1,1% per i motocicli.

Radiazioni

Radiazioni totali: -27,4% (media giornaliera -23,8%)

Per quanto riguarda il totale dei veicoli, febbraio 2025 ha fatto registrare un calo del 27,4% delle radiazioni: 120.769 rispetto alle 166.330 del febbraio 2024. Considerando, però, che gennaio 2025 ha avuto una giornata lavorativa in meno rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, tale diminuzione risulta del 23,8%.

Radiazioni auto: -24,5% (media giornaliera -20,7%) - tasso di sostituzione: 0,73

Pesante (-24,5%) il decremento delle radiazioni di auto: 99.790 pratiche contro le 132.171 del febbraio 2024. Tale risultato è stato determinato dal confronto con lo scorso anno, quando, a febbraio, la Regione Lombar-dia diede seguito a circa 29.000 radiazioni d’ufficio. Considerando la giornata lavorativa in meno, la diminuzio-ne si attesta sul 20,7%. A febbraio, il tasso unitario di sostituzione è stato pari a 0,73 (ogni 100 auto nuove ne sono state radiate 73): 0,78 nel primo bimestre 2025.

Radiazioni moto: -35,3% (media giornaliera -32%)

Forte contrazione anche per le radiazioni dei motocicli, con una variazione negativa del 35,3%: 9.671 moto-cicli radiati contro i 14.943 di febbraio 2024. Anche in questo caso, a febbraio 2024 le radiazioni erano state gonfiate dalle oltre 3.000 radiazioni d’ufficio della Regione Lombardia. Considerando la giornata lavorativa in meno, la diminuzione si attesta sul 32%.

Auto, al vaglio la proroga sul fringe benefit

Il Sole 24 Ore

Intervista al Presidente Alberto Viano su Fleetime

Fleetime

Noleggio: confermata la stretta sui parchi aziendali

ANIASA 13 marzo 2025

Crescita della video telematica in Italia: soluzioni e strategie per il futuro

Il settore della video telematica sta vivendo un periodo di rapida espansione, sia a livello globale che in Europa, dove l’adozione di tecnologie basate su telecamere nei veicoli commerciali è diventata una delle principali tendenze. Secondo Berg Insight, il mercato europeo della video telematica contava una base installata di oltre 1,1 milioni di unità attive nel 2022 con una crescita annuale prevista del 17,9%. Entro il 2027, la base installata di questi sistemi è prevista in crescita fino a 2,5 milioni di unità. Questi numeri riflettono il crescente interesse per le soluzioni video, integrate nei sistemi di gestione flotte per migliorare la sicurezza stradale e ottimizzare le operazioni logistiche.

Tecnologie video per la sicurezza e l’efficienza delle flotte in Italia

In Italia, il settore della video telematica è in pieno sviluppo, alimentato dalla necessità di aumentare la sicurezza e l’efficienza delle flotte aziendali. L’adozione di tecnologie video avanzate consente di monitorare in tempo reale il comportamento dei conducenti, le condizioni stradali e numerosi parametri operativi, fornendo dati preziosi per una gestione ottimizzata e un miglioramento della sicurezza. Questi sistemi permettono ai fleet manager di analizzare i dati raccolti per prevenire incidenti, migliorare la formazione dei conducenti e garantire la conformità normativa, riducendo allo stesso tempo i costi operativi. Un esempio concreto è l’obbligo, ormai sempre più diffuso, di installare telecamere e sensori per il rilevamento dell’angolo cieco sui mezzi pesanti, introdotto da diverse normative. Grazie alla video telematica, le aziende di trasporto possono assicurarsi di rispettare questa e altre regolamentazioni, contribuendo a una maggiore sicurezza su strada e a una riduzione degli incidenti evitabili.

WAY: innovazione e sicurezza al servizio delle aziende italiane

Massimo Marchetti, amministratore delegato di WAY, sottolinea l’importanza della video telematica per le flotte italiane. “La video telematica rappresenta un alleato fondamentale per il monitoraggio in tempo reale e la raccolta di dati critici sulla gestione dei mezzi,” afferma Marchetti. WAY ha sviluppato soluzioni innovative e modulari, pensate per rispondere alle esigenze specifiche delle aziende italiane e ottimizzare la gestione delle flotte. Le soluzioni proposte da WAY comprendono sia dispositivi hardware di ultima generazione per la registrazione video, sia piattaforme software avanzate per l’analisi dei dati. “Il nostro obiettivo è fornire alle aziende strumenti integrati che permettano di ottimizzare le operazioni e ridurre i rischi,” spiega Marchetti. Questo approccio all-in-one di WAY punta a semplificare l’implementazione della video telematica anche per le flotte più piccole, rendendo l’adozione di queste tecnologie più accessibile e vantaggiosa.

Sicurezza e Conformità Normativa con SideWAY e Dash Cam WAY

Oltre a migliorare l’efficienza operativa, i sistemi di video telematica sviluppati da WAY sono progettati per rispondere alle crescenti esigenze di sicurezza e conformità normativa, offrendo soluzioni all’avanguardia per il monitoraggio e la gestione delle flotte. Con SideWAY, le telecamere intelligenti sono state integrate nell’ecosistema WAY per fornire un sistema avanzato per la rilevazione degli angoli ciechi, conforme alle normative del Comune di Milano e dell’area della Grande Londra. Grazie a sensori di ultima generazione, telecamere ad alta definizione e algoritmi di intelligenza artificiale, SideWAY è in grado di distinguere utenti vulnerabili come pedoni e ciclisti da altri oggetti sulla strada, segnalando immediatamente al conducente potenziali situazioni di pericolo. Questa funzionalità consente di ridurre drasticamente il rischio di incidenti e migliorare la sicurezza operativa, garantendo al contempo la conformità alle normative UN R151 e R159. A tutto ciò si aggiunge la dash cam WAY, una soluzione tecnologica che registra video ad alta definizione in modo continuo o in base a specifici eventi configurabili, offrendo due modalità di gestione: registrazione locale su scheda SD, ideale per veicoli che tornano regolarmente in sede, e scaricamento remoto dei filmati tramite connessione diretta ai computer del cliente, senza far transitare i dati su server esterni. Questa architettura innovativa, sviluppata in conformità al GDPR, garantisce che i video non vengano memorizzati su server di terze parti, ma trasferiti esclusivamente dal dispositivo al cliente, preservando la privacy e la sicurezza delle informazioni. La dash cam è inoltre dotata di un secondo canale di input che consente il collegamento di una telecamera aggiuntiva, un dispositivo DSM (Driver Status Monitoring) o la soluzione SideWAY per la gestione dell’angolo cieco. La telecamera aggiuntiva può fornire una vista supplementare rispetto a quella frontale e può essere orientata verso l’interno del veicolo per monitorare il comportamento dei passeggeri oppure verso l’esterno, per documentare attività specifiche come lo svuotamento dei cassonetti, il rifornimento di carburante o l’attivazione di attrezzature speciali, aumentando così il livello di controllo e sicurezza. L’integrazione del Driver Status Monitoring (DSM) consente di monitorare le condizioni del conducente. La videocamera integrata nel dispositivo DSM utilizza algoritmi di intelligenza artificiale per riconoscere situazioni critiche, come stanchezza o distrazione, avvisando l’autista con un alert vocale e inviando la segnalazione alla piattaforma WAY4Web. Per garantire la massima riservatezza, nessuna immagine del conducente viene memorizzata né trasmessa in remoto. Infine, la dash cam non solo garantisce il monitoraggio degli eventi di crash, ma offre anche una ricostruzione dettagliata e certificata del sinistro, in conformità alla normativa CEI 79/56. Questo aspetto non solo agevola la gestione assicurativa, ma rappresenta un valore aggiunto per le aziende, che possono contare su dati affidabili e strumenti evoluti per migliorare sicurezza ed efficienza operativa.

Le nostre soluzioni, già utilizzate con successo da numerose aziende,” conclude Marchetti, “non solo rispettano le normative più stringenti, ma offrono vantaggi operativi concreti: la possibilità di prevenire incidenti, analizzare i dati in tempo reale e migliorare l’efficienza delle flotte rappresentano un valore aggiunto tangibile per i nostri clienti.”

Targa Telematics sempre più leader nella gestione dati dei car maker:  siglata partnership anche con Toyota Motors Europe

La tech-company continua a definire e a siglare partnership strategiche con le principali case auto per sviluppare soluzioni di mobilità connessa sempre più innovative.

Targa Telematics – uno dei principali player globali nel campo dell’IoT e dello sviluppo di soluzioni e piattaforme digitali per la mobilità connessa – annuncia di aver siglato una partnership strategica con Toyota Motors Europe per ampliare la propria gamma di soluzioni digitali per auto connesse, integrando i dati provenienti dai veicoli Toyota e Lexus in Europa.

La partnership con Toyota Motors Europe prevede l’integrazione diretta dei flussi di dati provenienti della flotta nella piattaforma di Targa Telematics. L’integrazione, nello specifico, consentirà lo sviluppo di nuovi servizi di mobilità basati su dispositivi embedded che supportano l’offerta di Targa Telematics, utilizzando il chilometraggio, il consumo di carburante, i dati EV, la posizione GPS e altre informazioni, senza richiedere nuove installazioni.

Targa Telematics intende posizionarsi come azienda leader nella gestione dei dati dei car maker e questi servizi saranno pertanto disponibili in Francia, Italia, Regno Unito, Spagna, Portogallo, Germania, Austria, Svizzera, Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Croazia, Ungheria e nei Paesi nordici.

Le collaborazioni che stiamo portando avanti con le case auto vanno nella direzione di fornire nuovi servizi di mobilità sviluppati attraverso l’integrazione dei flussi di dati provenienti dai veicoli equipaggiati di apparati elettronici di primo impianto, riducendo così gli impatti operativi legati alle installazioni delle soluzioni aftermarket”, ha commentato Alberto Falcione, Vice President Sales di Targa Telematics. “Gli obiettivi sono di superare la complessità, molto elevata, legata alla necessaria integrazione e omogenizzazione dei flussi dati e di mettere a disposizione questi dati nelle soluzioni fornite mediante le piattaforme digitali di Targa Telematics, scelti in base alla necessità ed economicità per il cliente. Il tutto, garantendo risultati certi e ottimali con il deployment delle soluzioni in tempi record e con l’ottimizzazione dei processi legati alle operations dei clienti e dei servizi operati forniti da Targa Telematics stessa”.

Grazie a partnership con gli OEM come questa, Targa Telematics può fornire ai gestori di flotte e ai conducenti un numero crescente di servizi digitali, semplificando il processo di provisioning nei veicoli. Integrando i flussi di dati provenienti dai sistemi di bordo di ciascun produttore, Targa Telematics mira a sviluppare soluzioni innovative di mobilità connessa che soddisfino le esigenze dei clienti. La partnership con Toyota Motors Europe fa seguito ad accordi simili con altri importanti player dell’industria automobilistica.

Piano d’Azione Automotive + Comunicazione flotte aziendali ANIASA| Scheda di analisi

A TUTTE LE ASSOCIATE

Nella giornata odierna la Commissione Europea ha presentato il Piano di azione per il settore automotive e la Comunicazione sulle flotte aziendali.

Entrambi i documenti sono stati indirizzati al Parlamento Europeo e al Consiglio, invitando i colegislatori a procedere ad una rapida attuazione delle modifiche proposte. A tal proposito, verrà proposto un emendamento al regolamento sulle emissioni di CO2 per auto e furgoni, introducendo un calcolo triennale (2025-2027) delle emissioni, per dare maggiore flessibilità ai produttori senza alterare gli obiettivi del 2025.

Nel corso della presentazione del Piano, il Commissario per i Trasporti sostenibili e il turismo, Apostolos Tzitzikostas, ha dichiarato che la revisione dei regolamenti Ue sulle emissioni di auto e veicoli leggeri non avverrà nel 2026, come previsto dalla normativa vigente, ma sarà anticipata alla seconda metà del 2025. Il Commissario ha sottolineato a più riprese che la revisione non metterà in discussione l’obiettivo del 2035, cioè lo stop alla vendita di auto endotermiche, confermando anche gli obiettivi previsti per il 2030.

In allegato la scheda di sintesi elaborata da UTOPIA di entrambi i documenti, di cui si riportano di seguito alcuni punti esplicativi:

• il Piano propone un’alleanza europea dedicata ai veicoli connessi e autonomi, rivolta agli stakeholder auto europei.

• la Commissione sta lavorando per aumentare la domanda di veicoli europei a zero emissioni, tra cui incentivi e miglioramento della durata e riparabilità delle batterie.

• la Commissione sosterrà inoltre l’industria delle batterie UE e la aiuterà a mantenere una solida base produttiva europea, con finanziamenti nell’ambito del Fondo per l’innovazione, prendendo in considerazione anche il supporto diretto alla produzione e criteri non di prezzo per i componenti, come i requisiti di resilienza.

• la Commissione garantirà infine condizioni di parità utilizzando strumenti di difesa commerciale , come misure anti-sovvenzioni , per proteggere le aziende europee dalla concorrenza sleale.

Di particolare rilevanza la Comunicazione sulle flotte aziendali, riguardante i servizi di noleggio a breve e lungo termine e di car sharing.

Il documento, tra l’altro, sollecita:

• gli Stati membri ad adottare ulteriori misure - come agevolazioni fiscali - per rendere più ecologiche le flotte, che rappresentano circa il 60% delle nuove immatricolazioni di auto e che permetterebbero un’immissione nel parco auto circolante di nuovi e sicuri veicoli;

• le Amministrazioni comunali a facilitare i servizi di car sharing;

• la definizione entro il 2025 di iniziativa dedicata a promuovere la diffusione di veicoli elettrici nelle flotte di noleggio aeroportuali, utilizzano questi contesti come laboratori di innovazione, da replicare poi anche in altri nodi strategici come le stazioni ferroviarie.

ANIASA 6 marzo 2025

Navigare il futuro della carrozzzeria

Nuove cattive notizie per l’auto in Italia e in Europa

Febbraio: immatricolazioni auto -6,3% e prospettive preoccupanti

In febbraio sono state immatricolate in Italia 137.922 autovetture con un calo del 6,3% sullo stesso mese del 2024. Le immatricolazioni complessive nel primo bimestre sono state 271.638 con una contrazione del 6,1% sullo stesso periodo del 2024 ma con un calo di ben il 14,9% rispetto ai livelli ante-crisi, cioè rispetto al 2019. A ciò si aggiunge che le prospettive per i prossimi mesi non appaiono positive. Ben il 79% dei concessionari interpellati dal Centro Studi Promotor, nel quadro della sua consueta indagine congiunturale mensile sul mercato dell’auto in Italia, ha dichiarato che in febbraio la raccolta di ordini è stata bassa e a ciò si aggiunge che l’84% dei concessionari giudica bassa anche l’affluenza di visitatori nelle show room dei concessionari. Dalla stessa fonte emerge poi che i principali fattori di freno per il mercato dell’automobile italiano sono al momento l’incertezza per la transizione energetica, inserita tra i fattori di freno dal 60% degli interpellati, e i prezzi che vengono giudicati decisamente elevati dal 58% degli interpellati.

Per quanto riguarda la transizione energetica molti si attendevano che dal Piano di Azione, che verrà presentato il 5 marzo da frau von der Leyen, venissero indicazioni che tenessero conto delle gravi difficoltà che la transizione verso l’auto elettrica sta incontrando, nonostante le ingenti campagne di incentivazione promosse (peraltro con risultati modesti) da diversi paesi dell’Unione. Sembra invece che i vertici dell’Unione Europea intendano dare un ulteriore giro di vite rendendo la transizione ancora più difficile per l’industria automobilistica e per gli automobilisti, senza nessuna apertura sulla questione della neutralità tecnologica. Sembra evidente che la Commissione intende proseguire con la sua impostazione politica costi quel che costi. E tutto questo nonostante il grave pregiudizio arrecato all’industria automobilistica europea proprio dalla politica dell’Unione, che ha aperto la strada all’invasione del mercato europeo da parte dell’industria cinese e sembra non tenere in alcun conto le ulteriori difficoltà che al settore europeo dell’auto verranno dai dazi annunciati dal presidente Trump.

Stupisce - sostiene Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor - che l’Unione Europea non percepisca l’assoluta necessità di non demolire la sua industria dell’auto con tutto quello che ne consegue in termini di produzione di ricchezza e di occupazione per molti proprio quando l’economia europea dove far fronte ai colossali investimenti indispensabili per la difesa comune e per altri settori che si troveranno in serie difficoltà in conseguenza della politica varata dal presidente Trump.

E a ciò si aggiunge che l’industria dell’auto è da sempre un vanto ed una risorsa dell’Europa ed è legittimo chiedersi se valga la pena di metterla a repentaglio per ottenere, con la completa elettrificazione del parco circolante di autovetture (che non potrà avvenire prima della metà degli anni ’50 di questo secolo) una riduzione a livello mondiale del 3,3% delle emissioni di anidride carbonica (CO2), che è soltanto uno dei gas serra a cui si imputa la responsabilità del mutamento climatico in atto, mentre nulla o poco si fa per ridurre l’impatto di molti altri gas serra: dal vapore acqueo all’ozono, dal metano agli alocarburi, al protossido di azoto e a tutti gli altri.

Scatta l’aumento sull’auto aziendale

Corriere della Sera

Auto aziendali, siamo all’assurdo: una Porsche elettrica conviene più della Panda

ANIASA 27 febbraio 2025

Cortocircuito fiscale

Partenza fiacca per il mercato europeo dell’auto

Immatricolazioni: gennaio -2,1% sul 2024, -18,8% sul 2019

Il mercato dell’auto nell’Europa Occidentale (UE+EFTA+UK), dopo aver chiuso il 2024 con una crescita striminzita, cioè dello 0,9% sul 2023 e con un calo di ben il 18% sulla situazione precedente la crisi innescata dalla pandemia, inizia il 2025 con un calo del 2,1% sul gennaio 2024 e del 18,8% sulla situazione ante-crisi (gennaio 2019).

Nessuno dei cinque maggiori mercati dell’area, che complessivamente valgono il 69,9% delle immatricolazioni, è in buona salute. La situazione peggiore è quella della Francia, che in gennaio perde ben il 6,2% sullo stesso mese dell’anno scorso e il 26,1% su gennaio 2019. Il più importante mercato nazionale dell’area, quello della Germania, fa registrare un -2,8% su gennaio 2024 e -21,9% sullo stesso mese del 2019. Male va anche l’Italia con cali del 5,8% su gennaio 2024 e del 19,1% su gennaio 2019. La Spagna ha un modesto recupero in gennaio (+5,3%), ma un forte calo sui livelli ante-crisi (-22,7%). Il Regno Unito, in cui si stanno facendo grandi sforzi per imporre l’auto elettrica, accusa un calo del 2,5% su gennaio 2024 e del 13,5% sulla situazione ante-crisi.

Come ormai è ben noto, la crisi del mercato dell’auto in Europa dipende essenzialmente dalla transizione energetica decisa dall’Unione Europea, che sta cercando di imporre l’auto elettrica con una soluzione che in nessuna altra parte del mondo è stata imposta e cioè il divieto dal 2035 di immatricolare auto con motorizzazioni non elettriche. Né si può pensare che in altre aree del mondo si penserà in futuro al dominio esclusivo dell’auto elettrica e, in particolare, non si può certo ritenere che l’esempio europeo possa fare scuola negli Stati Uniti di Trump.

Come è noto, a partire da marzo l’Unione Europea dovrebbe però rivedere la sua politica per la transizione all’elettrico e in questo quadro si inserisce il tentativo, fortemente sostenuto anche da ambienti industriali, di creare uno spazio per soluzioni non totalmente elettriche, ma comunque con emissioni più contenute di quelle delle auto tradizionali, come le ibride plug-in e le ibride range extender, che rendono meno traumatico per chi guida l’automobile il passaggio dalle auto a combustione interna all’auto elettrica.

Il tentativo è generoso, commenta Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, ma non tiene conto del fatto che l’auto elettrica non è particolarmente gradita dal pubblico non solo per il fatto di essere una soluzione meno efficiente per la mobilità, ma anche perché è una soluzione che va al di là della capacità di spesa di una parte molto importante degli acquirenti di auto, questione, quest’ultima, che non viene certo risolta dalle auto elettriche plug-in e dalle range extender che non sono, per il momento almeno, alla portata dei più.

Fonte: Centro Studi Promotor

Il Presidente Viano a Smart Car su Radio 24

Radio 24

Auto aziendali, stretta sulle termiche: l’aumento delle tasse colpirà gli stipendi di chi le usa

Riparte da Milano la mobilità aziendale del futuro

Chi ha parlato con il consumatore?

Posizione ANIASA sulla stretta fiscale sull’auto aziendale

Radio 24

Milleproroghe, sfuma il rinvio della stretta sull’auto aziendale

Il Sole 24 Ore, la Repubblica, Gazzetta dello Sport, RentalBlog, Flotte&Finanza, ForumAutomotive, Adriaeco

Normativa fringe benefit – Lettera congiunta ANIASA, ANFIA, UNRAE ai Ministri Giorgetti e Urso

Prot. n. p. 1829 Roma, 20 febbraio 2025

A TUTTE LE ASSOCIATE

Oggetto: Normativa fringe benefit – Lettera congiunta ANIASA, ANFIA, UNRAE

A seguito della situazione di stallo verificatasi dopo il ritiro dei vari emendamenti in sede di lavori parlamentari per il c.d. Milleproroghe, i presidenti di ANIASA, ANFIA ed UNRAE hanno inviato ai Ministri Giorgetti e Urso una nota congiunta, denunciando le problematiche derivanti dalla nuova disciplina dei fringe benefit per le autovetture aziendali sia per il settore commerciale ed industriale automotive che per imprese e dipendenti.

In particolare è richiesto, proprio con riferimento a quanto accaduto durante i lavori del cd. Decreto Milleproroghe, un indispensabile confronto diretto con i Gabinetti e le Direzioni Generali interessate, per illustrare nel dettaglio le problematiche evidenziate e discutere le proposte di revisione della normativa, volte a tutelare i lavoratori, le imprese e l’intera filiera produttiva e commerciale italiana.

Sul tema segnaliamo:

• la video intervista rilasciata dal Presidente Viano a Il Sole 24 Ore: https://stream24.ilsole24ore.com/video/italia/auto-aziendali-viano-aniasa-ordini-bloccati-le-incertezze-normative/AGApzEzC

• la rassegna stampa con i primi risultati del comunicato stampa di ANIASA diffuso lunedì scorso https://www.aniasa.it/uploads/allegati/ArticoliDLMilleproroghe_2.pdf

Nella situazione, con riferimento alle nostre comunicazioni in argomento ed alle pervenute numerose richieste di chiarimenti, confermiamo che a nostro avviso, in attesa delle future indicazioni dell’Agenzia delle Entrate:

• in assenza della sollecitata norma tributaria di raccordo, le aziende clienti possano continuare ad applicare la normativa in vigore al 31/12/2024 per i veicoli immatricolati e concessi in uso promiscuo fino a tale data;

• tale normativa è applicabile anche nei casi di contratti di concessione in uso sottoscritti tra azienda e dipendente/collaboratore dal 1°gennaio 2025 e riguardanti veicoli immatricolati anteriormente tale data.

ANIASA 20 febbraio 2025

Video intervista al Presidente Viano su Il Sole 24 Ore.com

Il Sole 24 Ore.com

Niente rinvio per la stretta sulle auto aziendali

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Un anno in standby

Targa Telematics conferma la leadership europea nel fleet management secondo Berg Insight

La società consolida il proprio primato e allunga la distanza tra i player sul podio

Targa Telematics – uno dei principali player globali nel campo dell’IoT e dello sviluppo di soluzioni e piattaforme digitali per la mobilità connessa – conferma la prima posizione nella classifica di Berg Insight sui fornitori di soluzioni digitali per il Fleet Management in Europa.

Secondo la 19esima edizione del report Fleet Management in Europe, Targa Telematics guida la classifica con oltre 801.000 veicoli gestiti nel nostro continente, aumentando il distacco dai concorrenti di oltre 66.000 unità dal secondo classificato e di 300.000 dal terzo.

L’analista di Berg Insight conferma che il mercato europeo della gestione delle flotte continua il suo periodo di crescita, con un numero di sistemi di gestione delle flotte attivi che raggiungerà i 27,6 milioni entro il 2028. Tra il 2023 e il 2028, la base installata di sistemi OEM crescerà a un CAGR pari al 22,4%, mentre il tasso di penetrazione nella popolazione totale di veicoli commerciali e autovetture non di proprietà privata crescerà dal 23,9% nel 2023 al 38,5% nel 2028.

Questo riconoscimento sottolinea la leadership di Targa Telematics nell’innovazione tecnologica per la gestione delle flotte e la sua capacità di offrire soluzioni all’avanguardia. Supportiamo i nostri clienti nel raggiungere i loro obiettivi di ottimizzazione delle flotte e di valorizzazione del parco veicoli” ha osservato Alberto Falcione – Vice President Sales di Targa Telematics. “Grazie all’impegno costante nello sviluppo di soluzioni innovative basate su modelli avanzati di Machine Learning e Intelligenza Artificiale, abbiamo consolidato ulteriormente la nostra posizione di riferimento nel settore, come sottolineato dal rapporto Berg Insight”.

Le soluzioni di Fleet Management di Targa Telematics rappresentano un elemento fondamentale nella trasformazione della mobilità verso modelli più sostenibili, innovativi ed efficienti. Grazie all’integrazione di tecnologie avanzate, Targa Telematics sviluppa anche soluzioni innovative come il Corporate Car Sharing che, arricchiti per esempio da strumenti per la valutazione degli stili di guida o l’analisi sulla saturazione dei mezzi, permette una gestione ottimizzata della flotta e riduce i costi operativi e l’impatto ambientale.

DL Mileproroghe conferma stretta sulle auto aziendali

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DL Milleproroghe: confermata la stretta sull’auto aziendale

ANIASA: “scelta immotivata, che penalizza la mobilità delle aziende italiane, l’industria automotive e porterà minori entrate per l’Erario”

Cancellati dal Decreto gli emendamenti che prevedevano il rinvio dell’entrata in vigore della norma prevista nell’ultima Legge di Bilancio e la salvaguardia per le vetture immatricolate fino al 31 dicembre.

Roma, febbraio 2025 – “Una scelta immotivata che finisce per danneggiare la mobilità delle nostre imprese (già penalizzate dal punto di vista fiscale rispetto ai competitor europei), l’industria automotive per la conseguente riduzione di nuove immatricolazioni, il rinnovo del parco circolante e l’Erario (che incasserà oltre 125 milioni in meno solo per quest’anno)”.

È questo il commento di ANIASA, l’Associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità, alla scelta della Commissione Affari Costituzionali del Senato di respingere e far ritirare gli emendamenti che intendevano rivedere l’impatto della stretta sulle auto aziendali in fringe benefit prevista nell’ultima Legge di Bilancio.

L’Associazione segnala come sia stato, in particolare, immotivatamente respinto anche l’emendamento che prevedeva di fatto una “salvaguardia” per le vetture immatricolate prima del 1° gennaio 2025, oltre a quello che proponeva un saggio slittamento della norma al prossimo luglio.

C’è infatti il rischio che la precedente regolamentazione, sostituita da quella entrata in vigore il 1° gennaio di quest’anno, non sia più applicabile alle auto assegnate e immatricolate fino al 31 dicembre 2024. Ciò in quanto si è intervenuti sul Tuir (Testo unico delle imposte sui redditi) senza prevedere una specifica clausola di salvaguardia del pregresso. In concreto, le vetture consegnate fino al 31 dicembre 2024 non potrebbero più beneficiare nel 2025 della determinazione forfettaria del valore del fringe benefit basata sulle tabelle Aci. Un passo indietro al regime analitico del 1997!

Ciò comporterebbe, in molti casi, un significativo aumento degli imponibili fiscali e, di conseguenza, della tassazione per questi soggetti, nonostante si tratti degli stessi veicoli già concessi in uso dall’azienda.

Il Governo non può non raccordare la normativa in materia, mantenendo quindi invariata la disciplina fiscale per le assegnazioni effettuate prima del 1° gennaio 2025, come si desume indirettamente dalla relazione tecnica alla Legge di Bilancio 2025. Serve, subito, una conferma esplicita da parte del legislatore, evitando quelle incertezze che porterebbero al ritorno al vetusto ed oscuro sistema del rimborso chilometrico.

Con l’entrata in vigore della norma, prendendo in considerazione i veicoli aziendali più noleggiati, ANIASA stima un aumento annuo del valore imponibile del benefit auto in media di 1.600 € (+67%), con conseguente significativa maggiore tassazione in busta paga per il dipendente.

A essere più penalizzati saranno soprattutto i dipendenti della classe media che di norma sono i principali utilizzatori delle vetture diesel o benzina.

Confidiamo in un rapido intervento del Governo che possa rivedere una norma che nel 2025 comporterà un’ulteriore e significativa contrazione delle immatricolazioni di autovetture a uso noleggio a lungo termine e di acquisti da parte di società, con stimabili minori entrate per l’Erario e gli Enti Locali pari a 125 milioni di euro nel 2025. Gran parte delle aziende già in questo primo scorcio dell’anno segnalano come le società clienti stiano privilegiando la scelta di prolungare i contratti in essere anziché rinnovarli, per provare a sfuggire ai notevoli aumenti previsti dalla nuova norma”, commenta Alberto Viano – Presidente ANIASA

Tutto questo in evidente assenza di considerazione da parte del Governo per le buste paga di 1 milione di contribuenti (che subiranno una contrazione), per la transizione ecologica del nostro parco circolante (minori nuove auto in circolazione) e per l’industria automotive, già in forte sofferenza. Serve oggi più che mai un coordinato intervento legislativo sulla fiscalità dell’auto aziendale, da anni sollecitato invano all’attenzione del MEF”, conclude Viano.

2024: 69,8 miliardi di euro spesi dagli italiani per benzina e gasolio auto

Con un contributo all’Erario di 38,5 miliardi di euro

Nel 2024 gli italiani hanno speso 69,8 miliardi per acquistare benzina e gasolio per autotrazione con un calo dell’1,4% (poco più di un miliardo) rispetto al 2023 e ciò a fronte di un incremento complessivo dei consumi del 2,2%. Il calo della spesa nonostante l’aumento dei consumi è dovuto ovviamente ad una contrazione del prezzo medio ponderato che è sceso per la benzina da 1,86 euro al litro del 2023 a 1,82 euro al litro del 2024 e che per il gasolio è sceso da 1,79 euro al litro del 2023 a 1,72 euro al litro del 2024. Dell’ingente spesa degli italiani per acquistare benzina e gasolio per autotrazione ben 38,5 miliardi (+1,4% rispetto al 2023) sono affluiti nelle casse dello Stato per le accise che colpiscono i due carburanti e per l’Iva che si calcola, non solo sulla componente industriale del prezzo (parte che va alla produzione e alla distribuzione), ma anche sull’accisa.

I dati citati derivano dalla banca dati del Centro Studi Promotor realizzata su informazioni diffuse dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Consultando questa banca dati è interessante constatare che tra il 2002 (hanno di adozione dell’euro) e il 2024 i consumi di benzina sono passati da 21,5 a 11,6 miliardi di litri con un calo del 45,8%, mentre la spesa è passata da 22,5 miliardi di euro a 21,2 miliardi di euro con un calo del 5,7%. Per quanto riguarda il gasolio invece i consumi sono passati da 25,6 miliardi di litri del 2002 a 28,3 miliardi di litri del 2024 con un incremento del 10,5%, mentre la spesa è passata da 21,9 miliardi di euro a 48,6 miliardi di euro con un incremento del 121,9%.

Per quanto riguarda l’andamento dei prezzi, per la benzina il 2024 si è aperto con un prezzo di 1,77 euro al litro, ha toccato un massimo di 1,92 euro a metà aprile per chiudere poi l’anno a 1,76 euro. Per il gasolio il 2024 si è aperto con un prezzo medio di 1,73 euro al litro, ha toccato un massimo di 1,83 a metà febbraio e ha chiuso poi l’anno a quota 1,67 euro

Fonte: Centro Studi Promotor

Stretta sulle auto in fringe benefit

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Stellantis e Ayvens, una partnership focalizzata sul noleggio di auto usate per potenziare il modello di economia circolare

I veicoli Stellantis noleggiati da Ayvens Italia saranno ricondizionati presso il Circular Economy Hub di Mirafiori, a Torino

I clienti beneficeranno della qualità e dell’esperienza nel ricondizionamento dei veicoli con interventi sia sulle componenti meccaniche che sull’estetica della carrozzeria, effettuati direttamente presso lo stabilimento di Stellantis

Stellantis N.V e Ayvens, uno dei principali marchi della mobilità sostenibile nato dall’esperienza di ALD Automotive e LeasePlan, hanno avviato una collaborazione per il ripristino dei veicoli rientrati a fine noleggio e destinati ad un nuovo contratto.

Grazie a questa partnership, i veicoli Stellantis noleggiati da Ayvens saranno ricondizionati presso il Circular Economy Hub di Mirafiori, a Torino. L’area dedicata al ricondizionamento dei veicoli copre 5.000 metri quadrati e ora gestirà anche i veicoli di Ayvens per un volume iniziale di oltre 1.000 veicoli all’anno.

I veicoli usati destinati al ri-noleggio saranno prima sottoposti a verifiche accurate e, poi, ricondizionati con interventi mirati di meccanica e carrozzeria. Oltre a questo servizio, i clienti che scelgono la soluzione di noleggio dell’usato potranno usufruire di controlli periodici della meccanica del veicolo e della carrozzeria presso officine autorizzate dal Gruppo Stellantis.

La partnership nasce da un interesse comune nel promuovere un business sostenibile grazie all’adozione del modello di economia circolare volto a estendere il più possibile la vita utile dei componenti e dei veicoli, ridurre gli sprechi e la domanda di nuove materie prime, offrendo al contempo prodotti e servizi più accessibili.

Questa partnership con Stellantis rappresenta per noi un ulteriore tassello nello sviluppo del nostro modello di business, orientato all’attività di gestione dei veicoli provenienti dal primo ciclo di noleggio. Si tratta di una esclusiva per un operatore del noleggio quale è Ayvens al di fuori del circuito di Stellantis e siamo certi che questa collaborazione porterà benefici ad entrambe le parti e al settore. Il nostro obiettivo è quello di allungare il ciclo di vita dei veicoli e di promuoverne il riutilizzo. Già da qualche anno, abbiamo lanciato il servizio di rinoleggio di veicoli usati, ricorrendo a un processo di selezione accurato all’insegna della qualità e dell’efficienza, con una strategia di prezzo orientata ai clienti che cercano questo tipo di soluzione. Senza dimenticare che tutto ciò rappresenta anche un processo virtuoso e dunque un vero e proprio motore per l’economia circolare”, ha commentato Antonio Stanisci, Commercial Director di Ayvens Italia.

Questa partnership rappresenta la conferma dell’impegno di Stellantis a essere un attore forte nell’economia circolare e a contribuire alla decarbonizzazione in linea con la strategia del Gruppo. Oggi la nostra offerta di prodotti REMAN, REUSE, REPAIR e RECYCLE consente all’utente di contribuire a limitare lo sfruttamento delle risorse naturali e, allo stesso tempo, di godere dell’elevato rapporto qualità-prezzo, poiché tutti i ricambi SUSTAINera provengono da processi produttivi standardizzati garantiti dal costruttore. Sono orgoglioso della fiducia che Ayvens ripone nei nostri servizi e questo rappresenta un forte incentivo a proporre Stellantis Sustainera come riferimento nell’automotive per il ricondizionamento dando nuova vita alle auto usate, rimesse su strada nelle migliori condizioni”, ha dichiarato Francesco Monaco, Direttore SUSTAINera Europa.

Un settore al rallenty

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Cortocircuito FISC

“Inchiodata” di fine anno

Tasse sulle auto aziendali, verso il rinvio della stretta

Il Messaggero, Il Mattino, Il Gazzettino

Apre l’anno in rosso il mercato dell’auto italiano

In gennaio sono state immatricolate in Italia 133.692 autovetture con un calo del 5,9% sul 2024 e del 19,1% sul gennaio 2019, cioè sulla situazione ante-crisi da coronavirus e le prospettive per i prossimi mesi non appaiono particolarmente felici. La possibilità di ritornare in tempi ragionevoli ai livelli ante-crisi è infatti assolutamente remota per non dire della possibilità di ritornare ai livelli dell’inizio del secolo. Basti pensare che nel gennaio 2001 le immatricolazioni furono 272.126 e su questi livelli si mantennero fino alla grande crisi innescata dal fallimento di Lehmann Brothers nel settembre 2008.

Per completare il quadro vi è da dire, poi, che dall’inchiesta congiunturale condotta dal Centro Studi Promotor a fine gennaio sui concessionari auto emerge che ben il 70% degli interpellati giudica basso il livello di acquisizione di ordini in gennaio e questo è un fatto assolutamente negativo perché i primi mesi dell’anno sono sempre stati molto importanti per la raccolta di ordini e a ciò si aggiunge che i livelli delle giacenze di auto invendute sono alti per il 48% dei concessionari.

Molto interessanti, poi, sempre nell’inchiesta congiunturale di dicembre del Centro Studi Promotor, sono le indicazioni fornite dai concessionari sui fattori che ostacolano la diffusione delle auto elettriche, diffusione per la quale l’Italia lo scorso anno si è aggiudicata ancora una volta la maglia nera tra i grandi paesi dell’Unione Europea con una quota sulle immatricolazioni del 4,2%.

Al primo posto tra le ragioni del ritardo dell’Italia nella transizione energetica i concessionari pongono i prezzi troppo elevati delle auto elettriche, seguiti dall’insufficiente dotazione di punti di ricarica e dalla limitata autonomia dell’auto elettrica. E a tutto questo si aggiunge che la stagione degli incentivi sembra definitivamente tramontata e che il Governo ha adottato recentemente provvedimenti penalizzanti per gli automobilisti.

A proposito del Governo, sottolinea Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, va però segnalato che la posizione dell’Italia sulla transizione energetica acquista consensi tra gli altri paesi dell’Unione Europea e che, anche per le pressioni dell’Italia, è stato finalmente stabilito che in marzo nell’Unione si aprirà un confronto sulla transizione energetica, che potrebbe portare a posizioni meno intransigenti anche se probabilmente ancora lontane anni luce da quello che succede e da quello che succederà al di fuori dell’Unione ed in particolare negli Stati Uniti dove la politica del presidente Trump non pare certo orientata a tenere conto delle preoccupazioni degli ambientalisti.

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Mercato/Analisi

ANIASA 6 febbraio 2025

Fringe benefit, il paradosso della stretta sulle auto aziendali: una Panda costa più di una Porsche elettrica

Targa Telematics: siglata partnership con Volkswagen Group Info Services per l’integrazione dei flussi dati provenienti dai veicoli passeggeri Volkswagen, veicoli commerciali Volkswagen, veicoli Audi,

La tech-company continua a definire e a siglare partnership strategiche per fornire soluzioni di mobilità connessa innovative grazie all’integrazione dei flussi di dati dei veicoli connessi.

Il tutto in totale conformità con il General Data Protection Regulation (GDPR) dell’Unione Europea, assicurando privacy e sicurezza.

Targa Telematics – uno dei principali player globali nel campo dell’IoT e dello sviluppo di soluzioni e piattaforme digitali per la mobilità connessa – annuncia una partnership strategica con Volkswagen Group Info Services AG per ampliare la propria gamma di soluzioni dati per gli operatori delle flotte.

L’integrazione coinvolgerà dati dinamici provenienti dalle flotte di veicoli passeggeri Volkswagen, veicoli commerciali Volkswagen, Audi, Škoda, Seat e Cupra.

La collaborazione prevede l’integrazione diretta dei flussi dati della flotta nella piattaforma di Targa Telematics. Ciò consentirà lo sviluppo di nuovi servizi di mobilità per i gestori delle flotte, in ambito manutenzione, recupero dei veicoli rubati, gestione dei reclami, rilevamento delle frodi, analisi della guida, report sulle attività, EV management, corporate care sharing e ulteriori servizi a supporto della stessa offerta di Targa Telematics, utilizzando il chilometraggio, il consumo di carburante, i dati EV, spie di avvertimento e altre informazioni, senza richiedere nuove installazioni.

Targa Telematics intende posizionarsi come azienda leader nella gestione dei dati dei veicoli, offrendo servizi avanzati di gestione delle flotte e smart mobility. Le soluzioni della società sono progettate per digitalizzare e semplificare i processi dei clienti, ridurre i costi assicurativi, minimizzare i rischi di furto e frode e migliorare la gestione del post-vendita.

Ulteriori vantaggi includono strumenti per ottimizzare le strategie di vendita attraverso l’analisi dei dati storici, massimizzare il valore di remarketing, monitorare e ridurre i costi operativi e aumentare l’efficienza e l’utilizzo delle flotte.

Targa Telematics garantisce inoltre la conformità alle politiche aziendali, migliora la sicurezza dei conducenti e promuove la sostenibilità delle flotte. Questi servizi posizionano la società all’avanguardia nelle soluzioni per la mobilità del futuro.

Le collaborazioni che stiamo portando avanti con le case auto vanno nella direzione di fornire nuovi servizi di mobilità sviluppati attraverso l’integrazione dei flussi di dati provenienti dai veicoli equipaggiati di apparati elettronici di primo impianto (OEM), riducendo così gli impatti operativi legati alle installazioni delle soluzioni aftermarket”, ha commentato Alberto Falcione, Vice President Sales di Targa Telematics. “Gli obiettivi sono di superare la complessità legata all’ integrazione e omogenizzazione dei flussi dati, rendendoli accessibili mediante le piattaforme digitali di Targa Telematics, in base alla necessità ed economicità per il cliente. Il tutto garantisce risultati certi e ottimali con il veloce deployment delle soluzioni attraverso il rilascio settimanale di nuove funzionalità”.

Grazie a partnership come questa, Targa Telematics sarà in grado di fornire ai gestori di flotte e ai conducenti un numero crescente di servizi digitali, semplificando il processo di provisioning nei veicoli.

Integrando i dati provenienti dai sistemi di bordo di ciascun produttore con un forte focus sulla privacy e sulla sicurezza dei dati, Targa Telematics punta a fornire soluzioni innovative per la mobilità connessa. Questo approccio, conforme al GDPR, consente di sviluppare soluzioni di mobilità in grado di soddisfare le esigenze dei clienti, garantendo al contempo i più alti standard di protezione dei dati.

“Siamo entusiasti di collaborare con Targa Telematics per offrire alle flotte europee soluzioni di mobilità innovative basate sui dati. Combinando i dati avanzati dei veicoli connessi del Gruppo Volkswagen con le soluzioni telematiche all’avanguardia di Targa, offriamo agli operatori di flotte la possibilità di ottimizzare efficienza, sicurezza e sostenibilità, consentendo al contempo decisioni in tempo reale senza la necessità di hardware aggiuntivo”, ha dichiarato Julian Burkhardt, Head of Strategy and Business Development di Volkswagen Group Info Services AG.


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