60° Anniversario ANIASA - Muoviamo il futuro

60º anniversario ANIASA - Muoviamo il futuro

Presentazione 24° Rapporto ANIASA

PRESENTAZIONE 24° RAPPORTO ANIASA

8 italiani su 10 non rinunciano all’automobile

Interauto News

LoJack rafforza il proprio ruolo di partner tecnologico globale: online il nuovo sito corporate e la rinnovata piattaforma MyLoJack

Online il nuovo hub digitale che offre strumenti evoluti per una mobilità più intelligente e sicura. La società supera il milione di clienti in Europa e raggiunge i quasi 13 milioni di dispositivi in tutto il mondo.

LoJack, società del Gruppo CalAmp leader nelle soluzioni telematiche per l’Automotive e nel recupero dei veicoli rubati, rafforza il proprio posizionamento come partner tecnologico globale per la mobilità e la sicurezza e amplia l’offerta di servizi digital alla propria community, annunciando la messa online del nuovo sito corporate e il rinnovo della piattaforma MyLoJack.

Il nuovo sito (https://lojack.eu) presenta i numeri del network LoJack a livello globale, con 1 milione di clienti in tutta Europa, 1,8 miliardi di euro di valore dei veicoli recuperati, oltre 12,8 milioni di dispositivi installati in tutto il mondo (in oltre 25 Paesi), evidenziando i diversi settori in cui il supporto strategico della tecnologia e del know-how dell’azienda rende più smart ed efficaci le attività delle imprese: dal recupero dei veicoli rubati alla gestione di flotte e veicoli a noleggio, dal supporto ai dealer alle soluzioni assicurative, fino alla logistica, alla protezione dei beni nei cantieri e alle partnership con le case automobilistiche per affrontare le sfide della mobilità globale.

Al centro dell’offerta LoJack c’è un avanzato sistema di recupero veicoli a livello internazionale che combina le tecnologie VHF (Very High Frequency), GPS, GSM, migliorando il tracciamento dei mezzi rubati e riducendo i tempi di intervento da parte delle squadre sicurezza di LoJack, attivi sul territorio. Dopo l’acquisizione da parte di CalAmp nel 2016, LoJack International – che comprende LoJack Italia, Tracker UK, LoJack Mexico e LoJack Iberia – sta ampliando la propria presenza globale, con particolare sviluppo in Europa, con il recente lancio di LoJack France, e rafforzando il proprio ruolo di partner tecnologico globale. Il Gruppo, insieme a LoJack Benelux, offre oggi un’ampia gamma di soluzioni che uniscono tecnologia telematica e VHF e permettono di raccogliere e integrare i dati con quelli delle Case automobilistiche all’interno della piattaforma LoJack Connect, disponibile sia per i fleet manager che tramite app per i driver.

LoJack è stato un pioniere globale nel recupero di veicoli rubati e oggi è leader anche nella fornitura di soluzioni telematiche avanzate e servizi software su misura per il settore automobilistico, supportando un’ampia rete di partner attraverso strumenti innovativi e offrendo soluzioni integrate che soddisfano le esigenze in continua evoluzione di aziende e consumatori in tutto il mondo.”, evidenzia Maurizio Iperti, Presidente Automotive LoJack EMEA.

Per potenziare ulteriormente la propria offerta di servizi digitali, LoJack ha lanciato la piattaforma MyLoJack, un ecosistema digitale pensato per offrire un’esperienza utente sempre più completa e personalizzata. Attraverso MyLoJack, i clienti driver possono accedere in modo semplice e sicuro a tutte le informazioni relative al proprio abbonamento: dalla documentazione contrattuale al certificato di collaudo del sistema, fino all’informativa sulla privacy. La piattaforma consente inoltre di gestire il rinnovo del servizio, con possibilità di pagamento tramite carta di credito/debito o in modalità rateizzata grazie all’integrazione con la soluzione Klarna. MyLoJack offre anche l’accesso diretto ai contatti utili della centrale operativa e del servizio clienti, alle FAQ aggiornate e alle offerte esclusive riservate ai clienti. È inoltre possibile ampliare il pacchetto di servizi sottoscritti, integrandolo con nuove funzionalità pensate per rispondere in modo proattivo alle esigenze di mobilità e sicurezza degli utenti.

Auto sempre più care

UP-TV

ANIASA 31 luglio 2025

Decarbonizzazione delle flotte - Intervento di Leaseurope - Avvio consultazione EU - Time limit 8 settembre

Prot. n. p. 1863 Roma, 30 luglio 2025

A TUTTE LE ASSOCIATE

Oggetto: Decarbonizzazione delle flotte – Intervento di Leaseurope - Avvio consultazione EU – Time limit 8 settembre

Facciamo riferimento alle precedenti sul tema, informando che anche Leaseurope è intervenuta in merito ai lavori sulla decarbonizzazione delle flotte, inviando una nota ai vertici della Commissione (in allegato).

Lettera al Presidente Von der Leyen

Leaseurope, con riferimento a imminente proposta legislativa della Commissione, esprime forte preoccupazione per eventuali scenari di obbligo generalizzato di acquisizione di autoveicoli elettrici da parte delle aziende e delle società di noleggio.

La federazione europea definisce precipitoso e contrario ai principi di competitività tale orientamento, la cui attuazione causerebbe ulteriori pesantissimi danni all’intera filiera automotive europea, e che siano invece necessarie le più ampie valutazioni e test di impatto, evitando decisioni affrettate.

Nella nota sono evidenziati i negativi effetti di obblighi per le flotte, con una riduzione degli acquisti di nuovi veicoli da parte dei produttori europei, una riduzione dell’accesso ai finanziamenti e della mobilità in Europa per la circolazione di persone, merci e servizi nonché un aumento dei costi per cittadini e imprese. Oltre ingenti danni per la competitività dei produttori di veicoli e dei fornitori di servizi di mobilità europei. In sintesi uno stop alla transizione ecologica, obiettivo declamato dalla EU.

Leaseurope, contestando decisamente ipotesi legislative che contemplino obblighi per le flotte aziendali, sostiene quindi la maggiore utilità di sistemi di incentivazione produttrici di domanda da parte del mercato e la necessità di raccogliere maggiori informazioni sulla situazione dei Paesi EU.

Consultazione pubblica – Termine 9 settembre 2025

Il 25 luglio la Commissione europea ha aperto una consultazione su una proposta di direttiva per la decarbonizzazione delle flotte aziendali. La consultazione è pubblica e le parti interessate, le aziende di ogni settore e dimensione ed i cittadini, sono invitati a presentare previa registrazione le loro osservazioni fino all’8 settembre 2025.

Auto, nuova follia Ue: flotte aziendali tutte elettriche dal 2030

Schema di D.lvo in materia di Tributi locali e di federalismo fiscale regionale - Audizione ANIASA ed iniziative a tutela del settore

Prot. n. p. 1862 Roma, 28 luglio 2025

A TUTTE LE ASSOCIATE

Oggetto: Schema di D.lvo in materia di Tributi locali e di federalismo fiscale regionale – Audizione ANIASA ed iniziative a tutela del settore

Come da precedenti in argomento ed evidenziato in occasione dell’Assemblea Generale e del GDL Normativa Tributaria, sono in corso in Parlamento i lavori riguardanti lo schema di D.lvo in argomento, approvato dal Consiglio dei Ministri a maggio scorso.

Lo schema di provvedimento trae fonte legislativa dalla Legge Delega sulla Riforma Tributaria n.111/2023, di cui, in relazione a imminente proroga, sarà prevista l’attuazione entro il 29/9/2026.

Il provvedimento, nel recepire positivamente alcune indicazioni tecniche del settore per parzialmente semplificare il pagamento della tassa regionale automobilistica (bollo), conferma il sistema di pagamento del bollo basato sulla soggettività passiva del locatario e interviene anche in materia di IPT, configurando, nel caso in cui vi sia una difformità tra la sede legale e quella in cui avviene la gestione ordinaria in via principale dell’attività della società di noleggio, che il gettito dell’IPT sia attribuito alla provincia dove è situata tale sede.

In ultimo lo schema di provvedimento prospetta l’obbligo per gli utilizzatori di veicoli in locazione a lungo termine senza conducente di annotazione al PRA del contratto di noleggio, un aggiuntivo adempimento che, aggraverebbe i costi gestionali del settore.

L’Associazione ha espresso ripetutamente forti criticità su tali previsioni, in netta controtendenza con gli scenari di semplificazione e di supporto delle attività imprenditoriali più volte evidenziati in sede politica e parlamentare.

ANIASA è nuovamente intervenuta nel corso delle recenti audizioni presso la Commissione Finanze del Senato, rimarcando gli effetti fortemente negativi sul settore del noleggio ed auspicando una revisione generale della normativa afferente la locazione dei veicoli (Qui testo depositato in audizione). A tale riguardo ANIASA si è dichiarata disponibile a fornire ulteriori contributi per determinare un ambiente normativo favorevole che contribuisca ulteriormente alla trasparenza del settore, con inevitabile e tempestiva riconsiderazione dell’ipotesi normativa.

In tale contesto ANIASA, evidenziato che il settore versa ogni anno e con regolarità un totale di 2,6 miliardi di tributi nelle casse dello Stato, delle Regioni e delle Province, continua a rimarcare anche sulla stampa la necessità di un regime speciale per il settore del noleggio (allegati articoli di interesse https://www.aniasa.it/uploads/allegati/QuattroruoteF_luglio.pdf), che agevoli e non ostacoli le modalità di pagamento dei tributi locali.

Nel far riserva di aggiornamenti sul tema, inviamo cordiali saluti.

VAN4YOU Noleggio Furgoni eletto Franchising dell’anno!

Un altro successo per VAN4YOU che, proprio nell’anno del 15° anniversario, riceve un importante riconoscimento: FRANCHISING DELL’ANNNO nella prima edizione del contest “Ranking Franchising 2025” promosso dal Corriere della Sera! Il premio, che gode del patrocino delle più importanti realtà del settore: Assofranchising, Confimprese e Federfranchising, è pensato per celebrare le aziende che hanno dato prova di un alto livello di competenza e di professionalità, offrendo servizi di qualità e dimostrando un impegno costante di crescita qualitativa e quantitativa.

Tra l’elevato numero di azienda partecipanti solo 56 hanno superato i criteri di valutazione definiti dal Comitato Scientifico dell’iniziativa.

Una certificazione di eccellenza che mira ad identificare le migliori aziende del sistema del Franchsing in Italia e che il Gruppo accoglie (come unico Franchisor nell’ambito dell’Autonoleggio a breve/medio termine) con grande entusiasmo e soddisfazione!

VAN4YOU è la società di noleggio a breve e medio termine specializzata nel settore dei Van che mette a disposizione dei propri Clienti un’ampia gamma di veicoli commerciali leggeri e altri furgoni professionali di ultima generazione, tutti guidabili con patente B e dotati dei più moderni dispositivi di sicurezza e comfort.

Gli esperti di Business Travel vanno in scena

Eventuale proposta UE di divieto anticipato dei motori termici per flotte aziendali e noleggio

Prot. n. p. 1859 Roma, 24 luglio 2025

A TUTTE LE ASSOCIATE

Oggetto: Eventuale proposta UE di divieto anticipato dei motori termici per flotte aziendali e noleggio

Da fonti autorevoli della stampa europea emergono notizie su un possibile orientamento della Commissione EU a vietare dal 2030 l’immatricolazione di vetture endotermiche e ibride per le flotte aziendali e per le società di noleggio.

Come noto, a seguito della recente presentazione del Piano di azione per il settore automotive e della Comunicazione sulle flotte aziendali, la Commissione dovrà intervenire nel prossimo autunno per la relativa attuazione.

ANIASA, che ha già espresso parere negativo in audizione presso la X Commissione della Camera riguardo la Decarbonizzazione delle flotte, è nettamente contraria a tali scenari normativi EU, intervenendo al momento sulla stampa (cfr. allegata).

Secondo quanto riportato dalla stampa europea, sarebbe intenzione della Commissione di anticipare di cinque anni il già discusso phase-out dei motori endotermici, previsto per il 2035, introducendo un divieto selettivo e fortemente impattante sul comparto delle flotte aziendali, che rappresenta circa il 60% delle nuove immatricolazioni annue nell’Unione Europea.

Ciò rischierebbe di creare un’Europa a doppia velocità, aggravando le disparità tra territori e a minare la fiducia degli operatori e disincentivando gli investimenti necessari alla transizione ecologica.

Per ANIASA l’impatto economico della misura sarebbe considerevole. Le aziende dovrebbero affrontare un incremento dei costi per il rinnovo delle flotte stimabile in decine di miliardi di euro, senza un quadro definito di incentivi/agevolazioni tributarie di accompagnamento.

Dal punto di vista tecnico e regolatorio, ci si discosterebbe dal principio europeo di neutralità tecnologica, escludendo a priori una serie di soluzioni alternative già disponibili o in via di sviluppo, (biocarburanti, e-fuel, motorizzazioni ibride evolute e endotermiche a basso impatto ambientale).

In attesa di effettive informazioni sull’attività della Commissione, l’Associazione si riserva di avviare, in raccordo con le altre organizzazioni europee del settore, tutte le azioni necessarie – a livello istituzionale, mediatico e giuridico – per tutelare gli interessi legittimi delle aziende associate.

ANIASA si prefigge altresì di raccogliere dati, osservazioni e contributi da parte delle Associate, al fine di predisporre un position paper da sottoporre ai membri delle istituzioni italiane e della Commissione Europea impegnati nei prossimi passaggi legislativi.

ANIASA, no alle immatricolazioni di flotte e noleggio solo elettriche al 2030

In relazione a quanto riportato nelle scorse ore da fonti autorevoli della stampa europea su un possibile divieto al 2030 di immatricolazione di vetture endotermiche e ibride per le flotte aziendali e per le società di noleggio, ANIASA esprime la più totale contrarietà nei confronti di un simile provvedimento. Costringendo a noleggiare esclusivamente vetture elettriche, non si favorisce la transizione ecologica, né la riduzione delle emissioni di CO2, ma si spinge aziende e privati a mantenere più a lungo le proprie auto, rallentando l’immissione sul mercato di mezzi più sostenibili e sicuri.

Senza contare che, prevedendo un obbligo anticipato al tutto elettrico per il solo settore delle flotte aziendali, si creerebbe una grave distorsione sul mercato tra soggetti privati e aziendali, con il rischio di un radicale cambiamento nelle modalità di approvvigionamento dei veicoli che determinerebbe un ulteriore peggioramento delle condizioni del settore dell’auto, in generale, e dell’industria automobilistica europea, in particolare.

Aniasa: no alle flotte solo elettriche al 2030

ANSA, il Giornale, Al Volante, Fleet Magazine, Mission Fleet, Sicurauto, InsideEVS, Motori online, Finanza.com, #FORUMAutoMotive

Auto aziendali elettriche Aniasa: no all’obbligo delle Bev dal 2030

ANIASA 24 luglio 2025

Mentre non si allentano i vincoli per la transizione energetica, vendite auto in Europa occidentale ancora in calo a giugno (-5,1%)

Ancora cattive notizie dal mercato dell’auto dell’Europa Occidentale (UE+EFTA+UK). In giugno sono state immatricolate 1.243.732 autovetture con un calo del 5,1% rispetto al giugno 2024. Tra i cinque maggiori mercati dell’area solo quelli di Spagna e Regno Unito sono in crescita (+15,2% e +6,7%), mentre la Francia perde il 6,7%, la Germania il 13,8% e l’Italia il 17,4%. Il dato più preoccupante è però quello che emerge dal confronto fra la situazione ante-pandemia (2019) e quella attuale che, nel primo semestre rispetto allo stesso periodo del 2019, fa registrare un calo di ben il 19,1%.

Come è noto, questa situazione è dovuta in larga misura alla politica dell’Unione Europea per imporre la transizione energetica (o meglio l’auto elettrica) vietando a partire dal 2035 la possibilità di immatricolare auto a combustione interna, cioè a benzina, a gasolio, a gpl o a metano e innescando una crisi profonda dell’industria dell’auto europea che oggi rischia di soccombere per la concorrenza delle auto cinesi e per gli oneri imposti dall’Unione per produrre e lanciare auto elettriche in larga misura non gradite dal pubblico.

Dai dati diffusi oggi dall’ACEA emerge che nel primo semestre di quest’anno la quota delle auto elettriche ha raggiunto il 17,5% grazie ad incentivi pubblici generosi, ma anche, in alcuni paesi come Regno Unito e Spagna, con un impegno diretto da parte delle case automobilistiche con stanziamenti generosi per concedere sconti di assoluto rilievo agli acquirenti di auto elettriche.

Tra l’altro nonostante gli alti costi sostenuti dagli Stati, ma anche dalle case automobilistiche, il ritorno delle immatricolazioni ai livelli ante-crisi non appare certo dietro l’angolo mentre i volumi ante-crisi sono stati già raggiunti e superati nel resto del mondo che non fa parte dell’Unione Europea.

D’altra parte, segnala Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, che con la riconferma degli attuali assetti nella guida dell’Unione Europea viene meno, almeno per il momento, la possibilità di un ammorbidimento nella politica comunitaria per l’auto e quindi dei vincoli dettati dagli ambientalisti ideologici che sono ampiamente responsabili della grave situazione che si è creata, non solo e non tanto, per il mondo dell’auto del nostro continente, ma anche per tutti i cittadini europei per i quali l’auto è uno strumento fondamentale per la vita di tutti i giorni.

Fonte: Centro Studi Promotor

Incidenti stradali - anno 2024

Nel 2024 si è consolidato definitivamente il ritorno a una mobilità su livelli analoghi a quelli pre-pandemia, con un aumento degli spostamenti per motivi di lavoro, studio e turismo. Sul fronte dell’incidentalità stradale, il numero delle vittime è rimasto pressoché stabile rispetto al 2023, mentre si registra un aumento degli incidenti e dei feriti.

Il numero di morti in incidenti stradali ammonta a 3.030 (-0,3% rispetto al 2023), quello dei feriti a 233.853 (+4,1%), per un totale di 173.364 incidenti stradali (+4,1%). Rispetto al 2019, le vittime e i feriti sono diminuiti (rispettivamente del -4,5% e -3,1%), mentre gli incidenti stradali mostrano un leggero aumento (+0,7%).

Il numero delle vittime cresce tra i conducenti e i passeggeri di motocicli, di monopattini e di autocarri, mentre diminuisce per le altre categorie. In particolare, si contano 830 vittime tra i motociclisti (+13,1% rispetto al 2023) e 146 tra gli occupanti di autocarri (in aumento del 30,4%); tra gli utenti di monopattini elettrici aumentano anche gli infortunati: il numero dei feriti sale a 3.751 e quello dei morti (entro i 30 giorni dall’incidente) a 23, cui si aggiunge 1 pedone (nel 2023 erano rispettivamente 3.195 e 21). Le vittime tra gli occupanti di autovetture scendono a 1.252 (-6,0% rispetto al 2023), tra i ciclomotoristi a 61 (-10,3%), tra i pedoni a 470 (-3,1%) e tra gli utenti di biciclette – anche elettriche – a 185 (in diminuzione del -12,7% rispetto al 2023 quando erano 212).

Tra il 2023 e il 2024, gli incidenti e i feriti aumentano su tutte le tipologie di strade, soprattutto sulle autostrade (+6,9% incidenti, +7,0% feriti). Anche il numero delle vittime aumenta in maniera marcata sulle autostrade (+7,1%), a fronte della diminuzione sulle strade urbane (-2,1%) e del leggero aumento su quelle extraurbane (+0,1%). Gli incidenti su autostrade e strade extraurbane aumentano anche nel confronto con il 2019 (+4,0% e +2,7% rispettivamente).

Nel 2024, il numero di vittime per incidenti stradali nel complesso della Ue27 diminuisce in maniera contenuta (-2,2% rispetto al 2023), in linea con la tendenza dell’anno precedente; rispetto al 2019, la variazione percentuale è stata del -12,1%. In termini assoluti, le vittime nella UE27 sono state 20.017 nel 2024, a fronte di 20.466 nel 2023 e 22.823 nel 2019. Ciò corrisponde, nel 2024, a 45 morti per incidente stradale ogni milione di abitanti, un valore inferiore a quello del nostro Paese, pari a 51, che resta al 19° posto della graduatoria europea per mortalità stradale.

I comportamenti errati alla guida più frequenti si confermano essere la distrazione, il mancato rispetto della precedenza e la velocità troppo elevata. Insieme, costituiscono il 37,8% delle cause (85.339 casi), valore stabile nel tempo.

La guida troppo veloce è il comportamento più sanzionato dopo la sosta vietata e rappresenta il 34% del totale delle violazioni del codice della strada. In lieve calo le sanzioni per mancato uso delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per bambini, a fronte di un incremento di quelle per mancato uso del casco. Rimane elevato il numero di sanzioni per uso improprio di dispositivi in auto e aumentano le sanzioni per guida sotto l’effetto di stupefacenti, in lieve calo quelle per guida in stato di ebbrezza.

Il mercato dell’auto presenta una lieve crescita nel 2024: le prime iscrizioni di autovetture sono aumentate dello 0,7% rispetto al 2023. Sulla rete autostradale le percorrenze medie annue dei veicoli sono aumentate del 2,2% e le percorrenze totali, nel 2024, hanno superato la quota di 83 miliardi di veicoli per km.

Fonte: ACI

Obbligo di annotazione ennesima tassa?

Consultazione UE su standard di emissione di CO2 per auto e furgoni e etichettatura delle automobili - Time limit 29 settembre 2025

A TUTTE LE ASSOCIATE

Oggetto: Consultazione UE su standard di emissione di CO2 per auto e furgoni e etichettatura delle automobili

In collegamento con gli Uffici di Confindustria, informiamo che la Commissione Europea ha indetto una consultazione pubblica sugli “standard di emissione di CO2 per auto e furgoni e etichettatura delle automobili”.

La Commissione ha comunicato che “Le norme UE sugli standard prestazionali in materia di emissioni di CO2 per autovetture e furgoni nuovi rappresentano una politica fondamentale per ridurre le emissioni di CO2 del trasporto su strada e raggiungere gli obiettivi climatici.

L’iniziativa mira a rivedere le norme attuali, sulla base di un’analisi basata sui fatti, tenendo conto di tutti gli sviluppi tecnologici pertinenti e dell’importanza di una transizione economicamente sostenibile e socialmente equa verso una mobilità a zero emissioni.”

Con l’avvio di questa consultazione pubblica, la Commissione accelera i preparativi per il riesame del regolamento sulle norme in materia di CO2, come annunciato nel piano d’azione industriale per il settore automobilistico europeo.

La revisione dell’etichettatura delle autovetture, a sua volta, informerà meglio i consumatori che acquistano veicoli nuovi e compiono scelte sostenibili, aiutando ulteriormente i costruttori a conseguire gli obiettivi in materia di emissioni di CO2.

Gli inviti a presentare contributi e la consultazione pubblica congiunta confluiranno nella prossima valutazione e revisione da parte della Commissione delle normativa in materia.

Le parti interessate, le aziende di ogni settore e dimensione ed i cittadini, sono invitati a presentare le loro osservazioni fino al 29 settembre 2025.

Esprimi la tua opinione: standard sulle emissioni di CO2 per auto e furgoni

Esprimi la tua opinione – Direttiva sull’etichettatura delle auto

Vi invitiamo a partecipare e a dare ampia diffusione a questa iniziativa, per diffondere le opinioni espresse dal nostro tessuto produttivo.

Targa Telematics ottiene il TISAX® LABEL

Il risultato della valutazione TISAX® conferma la solida posizione dell’azienda in materia di sicurezza delle informazioni

Targa Telematics – uno dei principali player globali nel campo dell’IoT e dello sviluppo di soluzioni e piattaforme digitali per la mobilità connessa e la digital transformation – ha ottenuto il label TISAX® (Trusted Information Security Assesment Exchange) Level 2, lo standard di riferimento internazionale che valuta e dimostra le capacità in materia di sicurezza delle informazioni nel settore automotive.

Promosso dall’Associazione Tedesca dei Costruttori di Automobili (VDA) e accreditato dal Consorzio ENX, TISAX® è un meccanismo di valutazione basato su un modello specificamente progettato per soddisfare le esigenze dell’industria automobilistica. Il riconoscimento del livello 2 posiziona Targa Telematics come partner qualificato per i costruttori di veicoli tedeschi e gli OEM automobilistici in generale.

Più in particolare, la TISAX® label conferma che Targa Telematics è in grado di garantire confidenzialità, alta disponibilità dei sistemi e protezione dei dati personali in conformità al Regolamento Europeo GDPR e riconosce l’impegno della società nel porre sicurezza e affidabilità al centro di ogni progetto in cui i dati e le informazioni sono trattate, trasmesse ed elaborate nei e dai veicoli connessi.

L’esito della valutazione TISAX® segna un passo importante nel rafforzamento delle nostre collaborazioni con i principali costruttori di veicoli”, ha dichiarato Henning Wiefelspuetz, Head of OEM Business Integration di Targa Telematics. “Garantire elevati standard di sicurezza nella gestione dei flussi di dati dai veicoli connessi è un requisito fondamentale per l’integrazione efficiente con i sistemi OEM. Il nostro marchio TISAX®, insieme alla nostra certificazione ISO 27001, convalida ulteriormente la solidità del nostro approccio e rafforza la nostra posizione di partner tecnologico di fiducia”.

Carissima automobile

L’Espresso

Senza il possesso

ANIASA 17 luglio 2025

Attività aeroportuale nella prima metà del 2025: boom di ore lavorate in Italia

L’Italia nella prima parte dell’anno ha assistito a un incremento delle proprie attività aeroportuali del +27%, se comparato con lo stesso periodo del 2024.

Gli aeroporti italiani hanno iniziato il 2025 con un ritmo particolarmente sostenuto e si sono distinti per aver operato con livelli di attività che superano di gran lunga quelli dell’anno precedente.

Questo è quanto emerge dall’analisi sui dati riguardanti la media giornaliera delle ore di attività dei mezzi di servizio aeroportuali (GSE, Ground Support Equipment) compiuta dall’Osservatorio di Targa Telematics, uno dei principali player globali nel campo delle tecnologie dedicate all’IoT e allo sviluppo di soluzioni e piattaforme digitali per la mobilità connessa.

Targa Telematics conta complessivamente oltre 4 milioni di asset connessi, che equipaggiano le flotte di noleggiatori a breve e lungo termine, società finanziarie, mezzi professionali e da cantiere, oltre ai veicoli gestiti per il mercato assicurativo, nonché i veicoli di servizio (come scalette, autobus per passeggeri, carrelli porta bagagli, mezzi di carico/scarico, mezzi di traino, GPU – Ground Power Units, ecc.) che operano all’interno delle aree degli aeroporti.

Nello specifico, se si prende in esame la prima metà del 2025, si registra un incremento delle attività degli aeroporti italiani pari al +27% rispetto allo stesso periodo del 2024. Numero a cui sicuramente ha contribuito il calendario favorevole dei diversi ponti pasquali e post pasquali.

Il picco di attività, infatti, si è avuto proprio nel periodo pasquale, dove si sono visto livelli ancora più elevati di ore lavorate, fino a raggiungere un incremento del +35% rispetto all’anno precedente (contro il +13% della media dei Paesi europei), con picchi addirittura del 45%. Non ultimo, è stato rilevato un aumento del 30% delle unità inflottate.

Grazie a questi numeri, l’Italia si è tenuta ben al di sopra sia della media mondiale, ferma al +7%, sia dei numeri fatti registrare da un Paese come il Regno Unito, dove si segnala un pur positivo +11% di ore lavorate sempre nella prima metà del 2025.

LoJack lancia l’assistenza stradale digitale con Charlie24

Guasti, incidenti e fermi veicolo: LoJack amplia i servizi di assistenza stradale per i suoi clienti grazie alla partnership con Charlie24.

LoJack Italia, società del Gruppo CalAmp leader nelle soluzioni telematiche per l’Automotive e nel recupero dei veicoli rubati, ha siglato oggi un’intesa con Charlie24 Italia, la piattaforma digitale di assistenza stradale, grazie alla quale i propri clienti potranno ricevere un moderno e tempestivo servizio di assistenza stradale, facendo affidamento su un capillare network di mezzi ed esperti presenti su tutto il territorio nazionale.

In caso di guasto del proprio veicolo l’automobilista potrà quindi accedere al servizio tramite web APP su qualsiasi dispositivo (o chiamare il numero verde), inserire la propria targa per essere riconosciuto, selezionare il tipo di assistenza necessaria, fornire la propria posizione tramite geolocalizzazione e ricevere in tempi rapidi il supporto richiesto. In attesa dell’intervento, è possibile anche monitorare in tempo reale sulla mappa interattiva il percorso di avvicinamento e i tempi d’arrivo del mezzo soccorritore.

Il driver potrà chiedere soccorso in qualsiasi momento della giornata, nei casi di: batteria scarica, gomma a terra, problema meccanico, incidente, serbatoio a secco, porte bloccate o altre situazioni che compromettano la possibilità di muoversi in autonomia e sicurezza. In queste occasioni l’intervento di esperti potrà prevedere il ripristino della vettura in loco oppure il suo trasporto presso l’officina più vicina.

“L’accordo con Charlie24 segna per noi una importante nuova tappa nell’ampliamento della gamma dei servizi offerti”, ha osservato Maurizio Iperti, Presidente Automotive LoJack EMEA, “Grazie a questa partnership, da oggi potremo prenderci cura dell’automobilista e del suo veicolo, non solo in caso furto o nei diversi momenti di gestione del mezzo (ad esempio aiutandolo a prevenire malfunzionamenti o in caso di incidenti), ma anche garantendogli una tempestiva e puntuale assistenza stradale in caso di guasto o anche solo per la foratura di una ruota o di batteria scarica; l’obiettivo è trasformare una spiacevole situazione caratterizzata da agitazione e preoccupazione, in qualcosa di risolvibile facilmente e in poco tempo”.

«Questa partnership con LoJack Italia rappresenta un passaggio strategico nel nostro percorso di crescita e innovazione nell’ambito dell’assistenza stradale digitale», ha dichiarato Tommaso Lemessi, Co-fondatore e CEO di Charlie24. «La nostra piattaforma nasce con l’obiettivo di semplificare radicalmente l’esperienza dell’automobilista, offrendo un servizio completamente digitale, attivabile in pochi secondi, senza chiamate né app da installare. Grazie all’integrazione con le soluzioni LoJack e all’utilizzo di API snelle e modulari, possiamo offrire una user experience unica e tempi di intervento ottimizzati, supportati da tecnologie di intelligenza artificiale e machine learning. Charlie24 non si limita a digitalizzare il soccorso stradale, ma promuove un modello integrato di towing & repair, che consente di gestire in modo efficiente l’intero ciclo dell’assistenza. Insieme a LoJack, condividiamo l’ambizione di ridefinire gli standard del settore, mettendo al centro l’efficienza operativa, la trasparenza e la centralità del cliente.»

Il servizio Charlie24 è già disponibile per i clienti privati che potranno abbinarlo al servizio LoJack e dai prossimi mesi l’offerta sarà accessibile anche alle flotte aziendali e ai concessionari.

Intervista al Presidente ANIASA su 24 Mattino

Radio 24

24° rapporto ANIASA

Company Car Drive: un successo, nonostante la pioggia

L’auto rimane il mezzo di trasporto preferito da otto italiani su dieci

Giornale di Brescia - Everyeye.it - Mission Online - Auto Blog - AutoProve.it - ACI Pocket - Dagospia - Qui Finanza - Fidest - TecnoAndroid - Asefi Brokers - CO2Motori - Adriaeco

Prezzi auto, la grande impennata

Corriere della Sera

Servizio sullo studio ANIASA - Bain & Company

ABS Canale Motori

Normativa fringe benefit – Circolare n.10/E dell’Agenzia delle Entrate

Prot. n. p. 1855 Roma, 8 luglio 2025

A TUTTE LE ASSOCIATE

Oggetto: Normativa fringe benefit – Circolare n.10/E dell’Agenzia delle Entrate

Con la circolare n.10 del 3 c.m. l’Agenzia delle Entrate ha diramato gli attesi chiarimenti sulla normativa del fringe benefit relativo ai veicoli assegnato in uso promiscuo al dipendente, in relazione alle note modifiche legislative intervenute in materia (art. 1, comma 48, della legge di bilancio 2025 e l’art. 6, comma 2-bis, del Dl n. 19/2025).

Nuova disciplina dal 1° gennaio 2025

Con decorrenza dal 1°gennaio 2025 ai fini della determinazione del reddito di lavoro dipendente, per i veicoli indicati nell’art. 54, comma 1, lettere a), c) e m) del C.d.S. di nuova immatricolazione, concessi in uso promiscuo con contratti stipulati a decorrere dal 1° gennaio 2025, si assume il 50% dell’importo corrispondente a una percorrenza convenzionale di 15 mila km calcolato sulla base del costo chilometrico di esercizio, al netto delle somme eventualmente trattenute al dipendente. La percentuale è ridotta al 10% per i veicoli a batteria a trazione elettrica ed al 20% per i veicoli elettrici ibridi plug-in.

La nuova disciplina si applica ai veicoli, che rispettino congiuntamente i seguenti tre requisiti:

1. siano stati immatricolati a decorrere dal 1° gennaio 2025;

2. siano stati concessi in uso promiscuo ai lavoratori dipendenti con contratti stipulati a decorrere dal 1° gennaio 2025;

3. siano stati assegnati ai lavoratori dipendenti a decorrere dal 1° gennaio 2025.

Al fine di individuare i veicoli concessi in uso promiscuo che ricadono nella nuova disciplina, l’Agenzia precisa – in linea con quanto già affermato nella risoluzione n. 46/E del 2020 – che la concessione del veicolo in uso promiscuo non rappresenta un atto unilaterale da parte del datore di lavoro, ma necessita dell’accettazione espressa del dipendente.

Accettazione che si concretizza sia attraverso la sottoscrizione dell’atto di assegnazione del fringe benefit (da parte dell’azienda e del dipendente), sia mediante l’assegnazione del bene a quest’ultimo.

Il momento della sottoscrizione dell’atto di assegnazione da parte del datore di lavoro e del dipendente per l’assegnazione del benefit costituisce quindi il momento rilevante al fine di individuare i «contratti stipulati a decorrere dal 1° gennaio 2025».

L’Agenzia specifica che, essendo coincidente il momento di percezione del bene in natura con quello in cui il fringe benefit esce dalla sfera patrimoniale dell’erogante per entrare in quella del dipendente, la nuova disposizione si applica ai veicoli assegnati ai dipendenti a decorrere dal 1° gennaio 2025. Quanto ai veicoli “di nuova immatricolazione”, l’Agenzia considera tali quelli immatricolati a decorrere dal 1° gennaio 2025.

La disciplina transitoria

Come noto ANIASA ha continuamente evidenziato al Governo la necessità di normativa di salvaguardia per i veicoli che non rientrano nel regime di cui al comma 48 della legge di bilancio 2025. Con l’articolo 6, comma 2-bis, del Dl Bollette n. 19/2025, è stata quindi prevista una disciplina transitoria.

Nello specifico, il citato articolo 6, inserisce, dopo il comma 48, il comma 48-bis, disponendo che «resta ferma» l’applicazione della disciplina di cui all’articolo 51, comma 4, lettera a), del Tuir, nel testo vigente al 31 dicembre 2024, con riferimento sia ai «veicoli concessi in uso promiscuo dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2024», sia a quelli «ordinati dai datori di lavoro entro il 31 dicembre 2024 e concessi in uso promiscuo dal 1° gennaio 2025 al 30 giugno 2025».

Sul punto, la circolare dell’Agenzia precisa, anche attraverso alcuni esempi illustrativi, che:

• considerato che il comma 48-bis si riferisce esclusivamente alla «concessione in uso promiscuo» del veicolo e non anche alla stipulazione del contratto di assegnazione, rileva la data di consegna del veicolo al dipendente;

• ai veicoli immatricolati, oggetto di contratti di assegnazione e consegnati al dipendente dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2024 si applica – fino alla naturale scadenza degli stessi – il regime di tassazione vigente al 31 dicembre 2024;

• il regime di tassazione previgente trova applicazione anche nelle ipotesi in cui i veicoli siano ordinati dal datore di lavoro entro il 31 dicembre 2024 e la consegna del veicolo al dipendente avvenga dal 1° gennaio al 30 giugno 2025. Resta ferma la necessità che nel periodo compreso tra il 1° luglio 2020 e il 30 giugno 2025 sussistano anche gli ulteriori requisiti, di immatricolazione e stipulazione del contratto.

L’Agenzia interviene anche nel caso in cui il veicolo sia stato ordinato entro il 31 dicembre 2024 e rientri nella fascia di tassazione con coefficienti ridotti (10% e 20%). In questo caso, la circolare chiarisce che trova applicazione la disciplina più favorevole introdotta dal citato comma 48, in considerazione del fatto che i requisiti previsti per accedere alla nuova disciplina si sono comunque tutti verificati nel 2025.

Proroga del contratto e riassegnazione del veicolo

La circolare dell’Agenzia esamina anche la questione della proroga del contratto e di riassegnazione del veicolo.

Nel primo caso, l’Agenzia ritiene applicabile la disciplina fiscale relativa al momento della sottoscrizione del contratto originario di assegnazione, fino alla scadenza della proroga medesima, purché alla data della sua stipula risultino soddisfatti i requisiti normativamente previsti.

In caso di assegnazione del veicolo a un diverso dipendente, attraverso la stipula di un nuovo contratto, la disciplina fiscale applicabile è invece quella vigente al momento della riassegnazione del mezzo.

Da ultimo, la circolare precisa che, al di fuori delle ipotesi illustrate, trova applicazione il criterio generale del valore normale, di cui all’articolo 51, comma. 3, primo periodo, del Tuir.

In altri termini, nel caso in cui si tratti di veicoli ordinati e concessi in uso promiscuo con contratti sottoscritti entro il 31 dicembre 2024, ma immatricolati nel 2025 e consegnati al lavoratore dopo il primo semestre 2025 (unico periodo coperto dalla clausola di salvaguardia) ad esempio a luglio 2025, non trova applicazione alcuna delle discipline previste dal legislatore.

In mancanza, dunque, si dovrà ricorrere al criterio generale indicato all’articolo 51, comma 3, primo periodo, del Tuir, con l’accortezza di considerare la sola parte riferibile all’uso privato del veicolo. In pratica, dal valore normale complessivo dell’utilizzo dell’auto dovrà essere scorporato quello relativo all’interesse del datore di lavoro (per le percorrenze aziendali).

Il criterio analitico dovrà essere adottato anche nel caso di autovettura restituita concessa ad un dipendente con contratto firmato a dicembre 2024 (e relativo a veicolo immatricolato dopo luglio 2020) e poi riassegnato in uso promiscuo ad altro dipendente con contratto siglato nel 2025 e con consegna del mezzo dal 1° luglio 2025.

Sulla complessa normativa in questione, che vede sovrapporsi ben tre differenti regimi tributari, causando in tutta la filiera complessità di calcoli e di adempimenti, ANIASA continua ad esprimere forti critiche ed osservazioni.

Da ultimo il Presidente Alberto Viano, in sede di audizione presso la X Commissione della Camera riguardo le misure EU di decarbonizzazione delle flotte, ha auspicato una vera e non fittizia semplificazione della normativa. Normativa, tra l’altro, definita dal Ministro Salvini in occasione del recente Dealers Day ”un incidente di percorso, a cui bisogna rimediare”.

ANIASA 10 luglio 2025

Le auto sono sempre più care: in 10 anni prezzi aumentati del 50%. Frenano gli acquisti

WAY e Streamax: una partnership tecnologica per la sicurezza stradale

Collaborazione strategica per una mobilità urbana più sicura

In un momento in cui le città europee impongono normative sempre più stringenti per la sicurezza stradale, la collaborazione tra WAY e Streamax si afferma come un punto di riferimento per il settore del trasporto pesante. Una sinergia che ha già dato frutti concreti come SideWAY, la soluzione sviluppata da WAY per il rilevamento degli angoli ciechi dei mezzi pesanti, che integra la tecnologia video ad alta definizione e gli algoritmi intelligenti di Streamax.

La tecnologia Streamax al servizio dell’ecosistema WAY

Il punto di svolta è arrivato quando, nel 2023, il Comune di Milano ha introdotto nuove restrizioni per l’accesso all’Area B vietando l’ingresso ai mezzi pesanti sprovvisti di sistemi per la gestione dell’angolo cieco. Per rispondere a questa sfida, WAY ha progettato SideWAY, una soluzione che sfrutta le telecamere Streamax C53, capaci di rilevare pedoni, ciclisti e ostacoli in tempo reale, distinguendoli da elementi non pericolosi e riducendo i falsi allarmi.

Ogni alert viene visualizzato a bordo veicolo e trasmesso in tempo reale alla piattaforma cloud WAY4Web, permettendo a chi gestisce la flotta di monitorare la sicurezza dei mezzi e intervenire rapidamente in caso di situazioni critiche.

Un ecosistema integrato, dal campo al cloud

La forza della partnership risiede nella complementarità delle soluzioni. Le telecamere di Streamax si integrano perfettamente con i dispositivi telematici e la logica software di WAY, creando un flusso continuo di informazioni tra veicolo e centro operativo. Un approccio che permette non solo di mappare le aree in cui si verificano più spesso situazioni a rischio, ma che potrebbe anche offrire spunti utili da condividere con le autorità locali per eventuali interventi sulla viabilità.

“Il risultato più importante è stato l’integrazione delle loro soluzioni nel nostro ecosistema telematico. Questo ci ha permesso di migliorare la nostra offerta, soprattutto in termini di sicurezza e gestione delle flotte, garantendo ai nostri clienti tecnologie avanzate e un monitoraggio più efficiente”, afferma Massimo Marchetti, Amministratore Delegato di WAY.

Una soluzione che guarda oltre il trasporto pesante

La roadmap tecnologica di WAY prevede l’estensione di sistemi come SideWAY anche ad altri mezzi, come furgoni, macchine operatrici e veicoli per il trasporto urbano. L’obiettivo è rendere sempre più accessibile e modulare la tecnologia per la prevenzione degli incidenti, integrandola nei processi operativi delle aziende di trasporto e logistica.

Il noleggio veicoli alla conquista del mercato

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60 anni a tavoletta

ACI: giugno 2025 +3,9% veicoli +1,7% auto, +13,7% moto

Primo semestre 2025: + 1,9% veicoli, +1,8% auto, +2,7% moto

Ogni 100 vetture nuove, vendute 192 auto usate (sia a giugno che nel primo semestre 2025)

Giugno 2025, rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, ha fatto registrare una crescita del 3,9% del mercato dell’usato: +1,7% per le auto; +13,7% per le moto. In discesa le radiazioni, sia del totale dei veicoli (-5,2%), che delle auto (-8,8%); in crescita, invece, i motocicli (+17,2%).

Nel primo semestre dell’anno, i passaggi di proprietà sono risultati in aumento, sia nel totale dei veicoli (+1,9%), che nelle auto (+1,8%) e nei motocicli (+2,7%). Sia a giugno che nel primo semestre di quest’anno, ogni 100 autovetture nuove ne sono state vendute 192 usate. Il tasso unitario di sostituzione, invece, è sta-to pari a 0,67 (ogni 100 auto nuove ne sono state radiate 67) a giugno e a 0,69 nei primi sei mesi dell’anno.

Per quanto riguarda le alimentazioni, nel mercato dell’usato, prevalgono ancora quelle tradizionali (diesel e benzina); a giugno la quota dell’ibrido a benzina si pone al 9,6%, con una crescita pari a +26,7%. Le elettri-che, invece, sono ancora all’1,1% di quota, nonostante un aumento pari al 25%. Nei minipassaggi, infine, primeggiano sempre le auto diesel: 43,4% di quota a giugno 2025, in calo rispetto al 48,1% dello stesso me-se del 2024.

Sono questi alcuni dei dati più significativi dell’ultimo bollettino mensile “Auto-Trend”, l’analisi statistica realizzata dall’Automobile Club d’Italia sui dati del PRA, consultabile sul sito ACI.Gov.

PASSAGGI PROPRIETÀ TOTALI: +3,9%

In valore assoluto, i passaggi di proprietà del totale dei veicoli sono stati 360.700, contro i 347.162 di giu-gno 2024: +3,9%.

PASSAGGI PROPRIETÀ AUTO: +1,7%

I passaggi di proprietà delle auto - depurati dalle minivolture (trasferimenti temporanei a nome del conces-sionario in attesa della rivendita al cliente finale) – hanno fatto registrare una variazione positiva del 1,7%: 250.481 formalità, contro le 246.328 di giugno 2024. Sia nell’ultimo mese che nel primo semestre 2025, ogni 100 autovetture nuove ne sono state vendute 192 usate.

PASSAGGI PROPRIETÀ MOTO: +13,7%

In aumento i trasferimenti delle moto, al netto delle minivolture: 71.031 pratiche contro le 62.460 di giugno 2024: +13,7%.

Nei primi sei mesi dell’anno, sono stati rilevati aumenti dell’1,9% per tutti i veicoli, dell’1,8% per le auto, del 2,7% per i motocicli.

RADIAZIONI TOTALI: -5,2%

Per quanto riguarda il totale dei veicoli, giugno 2025 ha fatto registrare un decremento del 5,2% delle radia-zioni: 108.853 rispetto alle 114.859 dello stesso mese di un anno fa.

RADIAZIONI AUTO: -8,8% - TASSO DI SOSTITUZIONE: 0,67

In calo (-8,8%) le radiazioni di auto: 88.111 operazioni, contro le 96.588 di giugno 2024. Riduzione determi-nata, in particolare, dal calo delle demolizioni -15,3%, a fronte di una crescita del 7,5% delle esportazioni.

Il tasso unitario di sostituzione è stato pari a 0,67 nel mese di giugno (ogni 100 auto nuove ne sono state radiate 68) e a 0,69 nel primo semestre dell’anno.

RADIAZIONI MOTO: +17,2%

In crescita (+17,2%) le radiazioni dei motocicli: 10.833 motocicli radiati, contro i 9.240 di giugno 2024.

Nel primo semestre 2025, sono risultate contrazioni 5,6% per tutti i veicoli, del 5,3% per le autovetture con (581.060 le radiazioni registrate contro le 613.696 del 2024) e del 6,3% per i motocicli.

ALIMENTAZIONI USATO

ALIMENTAZIONI: IBRIDO/BENZINA 9,6% (+26,7%), ELETTRICHE 1,1% (+25%)

Nel mercato dell’usato prevalgono ancora le alimentazioni tradizionali (diesel e benzina); la quota dell’ibrido a benzina si pone al 9,6% a giugno, con una crescita pari a +26,7%. Le auto elettriche sono ancora all’1,1% di quota a giugno (aumento pari al 25%).

Nei minipassaggi, primeggiano tuttora le vetture diesel (43,4% a giugno 2025, comunque in calo rispetto al-lo stesso mese del 2024, quando si è toccato il 48,1%). L’incidenza delle auto ibride a benzina per le minivoltu-re si colloca all’11,9%, (+34,9% l’incremento), quota che continua a superare quella dei mezzi a gpl, fermi al 7,3%. In evidenza risulta anche l’aumento delle minivolture di auto ibride a gasolio, che hanno ottenuto un rialzo del 53% e una percentuale sul totale del 2,8%. Le minivolture delle elettriche, infine, crescono del 17,3% ma rimangono, nel complesso, a 1,6% di quota.

Fonte: ACI - AUTOMOBILE CLUB D’ITALIA

Le immatricolazioni a noleggio nel secondo trimestre

ANSA, Adn Kronos, Labitalia, Radiocor, Teleborsa, Borsa Italiana, la Repubblica, Il Fatto Quotidiano, La Stampa, Il Messaggero, Il Mattino, Leggo, Quattroruote, SkyTG24, Il Gazzettino, Motori, Autolink News, On Road Mag, The Watcher Post, Car Carrozzeria, Auto 361, HD Motori, MaxMania, Web Magazine, Motori su Motori, Corriere Adriatico, Quotidiano di Puglia, DNA-Corse, Megamondo, Fleet Magazine

In Italia l’autonoleggio immatricola una vettura su tre

Affari e Finanza de la Repubblica

Mobilita’: torna la fiera “E-CHARGE” con il nuovo evento “TRAFFIC”. A Bologna il grande hub su tecnologia per il traffico e sistemi di ricarica

​In contemporanea anche MCS Megawatt Day, gli Stati Generali della Ricarica e E-Bus Europe Marco Pinetti (A151): “Un appuntamento b2b imperdibile per aziende e professionisti del settore”

Arriva il primo hub fieristico sui sistemi di ricarica per la mobilità elettrica e sulla gestione intelligente del traffico urbano. Nei giorni 8 e 9 ottobre prossimi, BolognaFiere ospiterà infatti due importanti appuntamenti: E-Charge 2025, terza edizione della fiera internazionale dedicata alle tecnologie e ai servizi per l’Electric Vehicle Charging, e Traffic 2025, prima edizione della nuova fiera su traffic management, mobilità evoluta e infrastrutture intelligenti. Queste due manifestazioni, organizzate dalla società A151, prevedono anche alcuni approfondimenti tematici: MCS Megawatt Day, prima conferenza italiana sui sistemi di ricarica ad alta potenza; gli Stati Generali della Ricarica, summit dedicato agli stakeholder del settore della ricarica dei veicoli elettrici; e E-Bus Europe, area dedicata all’industria, alla tecnologia e al mercato degli autobus elettrici.

“Lo svolgimento contestuale di E-Charge e Traffic, insieme agli altri importanti eventi in programma, darà vita al primo grande hub fieristico b2b in Italia sulla tecnologia urbana per il traffico e sui sistemi di ricarica per la mobilità elettrica”, ha dichiarato Marco Pinetti, direttore di A151. “Un unico appuntamento imperdibile, che consentirà a professionisti ed esperti di scoprire tutte le ultime tecnologie disponibili sul mercato, oltre a poter sviluppare nuove opportunità di networking e di business con i principali stakeholder di questo settore. C’è anche grande attesa per MCS Megawatt Day e gli Stati Generali della Ricarica, che rappresenteranno un’occasione unica per incontrare i personaggi che hanno fatto la storia e le aziende leader del settore in Italia e in Europa”.

A tre mesi dall’inaugurazione, sono previsti in totale circa 100 espositori, tra cui alcune aziende leader come Plus International e Kempower per la fiera E-Charge 2025, TrafficLab e Dahua per la fiera Traffic 2025 e Gruppo D’Auria e Assytech per l’area E-Bus Europe 2025. Il programma prevede 15 convegni e tavole rotonde sulle tematiche di maggiore interesse e attualità. In particolare, durante MCS Megawatt Day si parlerà dei nuovi sistemi High Power Charging (HPC) e Megawatt Charging Systems (MCS), dell’evoluzione dei distributori di carburanti in stazioni di ricarica EV e delle batterie stazionarie integrate, mentre gli Stati Generali della Ricarica saranno articolati in varie sessioni riguardanti le innovazioni tecnologiche, le reti di distribuzione, gli standard e i regolamenti. Green sponsor saranno Sfhera e IEM SPS Italia, mentre sponsor tecnico sarà Tellus Power Europe. Le manifestazioni sono patrocinate da: ADACI, AISICO, ALIS, ANIASA, ANIE, ANIPLA, ANSSAT, Apindustria Confimi Vicenza, ASSIL, ASSINTEL, ASSODEL, ASSOSHARING, Club Italia, Confindustria Emilia Area Centro, Consiglio Nazionale Geometri, Consiglio Nazionale degli Ingegneri, ENEA, FAST, FederMobilità, Kyoto Club, Motus-E, PIARC, SIPOTRA e TTS Italia. L’ingresso, riservato agli operatori del settore, è gratuito previa registrazione online: www.e-charge.show e www.traffic.show.

Il noleggio sfiora quota 35% delle immatricolazioni nazionali nel 2° trimestre 2025

L’analisi condotta da ANIASA e Dataforce registra nel secondo trimestre del 2025 un trend di crescita positivo per le immatricolazioni a noleggio: +10,4%, a fronte di un mercato che, nel suo complesso, arretra del 5,9%. La quota di mercato del noleggio è del 34,67%. L’andamento del “lungo termine” sembra in ripresa per le vetture e stabile per i veicoli commerciali leggeri, mentre il “breve termine” vola nel comparto auto, ma flette pesantemente nel settore dei mezzi da lavoro.

Roma, 4 luglio 2025

Le immatricolazioni del noleggio veicoli (auto + veicoli commerciali leggeri) confermano i segnali positivi emersi nel primo trimestre 2025: i dati delle immatricolazioni del Q2 migliorano la prestazione annuale, grazie a un andamento più favorevole delle vetture: +10,4%, recuperando il passivo dello scorso anno. Bene sia il noleggio a lungo termine (+8,43%) sia il noleggio a breve termine (+16,06%), nonostante le difficoltà del settore dei veicoli commerciali leggeri. Il mercato nel suo complesso, invece, mostra quest’anno risultati altalenanti.

Sono questi i principali dati e spunti che emergono dall’analisi trimestrale sul settore del noleggio veicoli promossa da ANIASA, l’Associazione che in Confindustria rappresenta il settore della mobilità pay-per-use e dalla società di analisi di mercato Dataforce.

I dati che emergono nell’analisi del secondo trimestre indicano che il comparto del noleggio, dopo alcuni mesi di difficoltà, sembra dare segnali di risveglio (anche se il comparto vetture appare in migliori condizioni rispetto al settore dei veicoli commerciali sia nel lungo termine sia nel breve), performando decisamente meglio rispetto al mercato nel suo complesso.

Il buon andamento delle immatricolazioni del noleggio a lungo termine (NLT) è ascrivibile esclusivamente alle società captive, che quest’anno hanno compiuto un balzo in avanti delle immatricolazioni (+65%), seguendo le strategie commerciali dei brand automobilistici di appartenenza, che appaiono molto mirati su questo canale. Per gli altri operatori del mercato del lungo termine il risultato del 2025 è in ritardo rispetto all’anno scorso (-16%).

Perdurano anche le difficoltà del comparto dei veicoli commerciali leggeri in ambito noleggio a breve termine, che fa segnare un -30% nel secondo trimestre, quasi identico al -29,85% del primo semestre. Il noleggio a lungo termine ha targato da aprile a giugno 116.860 auto e veicoli commerciali, raggiungendo una quota di mercato del 25,26% (in crescita sul primo trimestre); il noleggio a breve termine, invece, ha immatricolato un totale di 43.524 unità, conquistando una quota di mercato del 9,41% (anch’essa in aumento). Complessivamente il comparto del noleggio “pesa” sul mercato italiano il 34,67%.

“I dati del primo semestre confermano la rilevanza strategica del settore per il mercato automotive con le immatricolazioni che raggiungono il 33,8% del totale: un’auto nuova su tre è immatricolata dalle società di renting. La crescita è trainata esclusivamente dalle società captive, ovvero direttamente collegate ai costruttori, le cui scelte riflettono sicuramente, oltre alla domanda del mercato, anche le logiche delle case madri. Se si esclude questa fetta di mercato, l’andamento delle immatricolazioni delle società di noleggio registra un deciso calo (-16% rispetto allo stesso periodo del 2024), determinato per lo più dal lungo termine, penalizzato dalla normativa sul fringe benefit che sta ancora spingendo le aziende clienti a rinviare il rinnovo delle flotte per non incorrere nelle nuove, più pesanti, aliquote. Auspichiamo che nell’ambito dei lavori che partiranno nelle prossime settimane per il documento programmatico della Legge di Bilancio per il 2026 si riveda questa normativa che, come previsto, frena il ruolo del noleggio di acceleratore del rinnovo del parco veicoli, con effettivi negativi in termini di sicurezza dei mezzi e di riduzione delle emissioni. Senza contare l’impatto su un mercato dell’auto che vede già una consistente frenata degli acquisti da parte dei privati”, ha commentato il Presidente ANIASA Alberto Viano.

TOP 5 AUTOVEICOLI PIÙ NOLEGGIATI

Nella classifica generale del 2025 la Fiat Panda rimane il modello più noleggiato nel lungo termine, con un totale di oltre 13.600 unità nel primo semestre (-7%). Ma se si guarda al solo secondo trimestre, la prima posizione è appannaggio di Volkswagen Tiguan che, con 3.658 targhe (+33,6%), stacca di poco Fiat Panda, immatricolata dal noleggio a lungo termine in 3.424 unità (-56,5%). Le posizioni seguenti della Top 5 NLT autovetture sono anch’esse molto vicine tra loro (con un immatricolato compreso tra le 2.700 e le 3.200 unità) e conquistate da modelli in forte crescita nelle immatricolazioni di noleggio: alle spalle della seconda classificata Panda si posiziona BMW X1 (+42,8%), seguita da Citroen C3 (+50,7%) e Renault Clio (+39,8%). Tra i veicoli commerciali leggeri, il modello più noleggiato è una conferma: il Fiat Doblò, con immatricolazioni più che raddoppiate. Nelle posizioni successive Fiat Ducato (+17,3%), Fiat Scudo (+269%), Ford Transit (+20,5%) e Fiat Panda (+14,5%).

Nel noleggio a breve termine (NBT) la Top 5 delle vetture vede salire per la prima volta al primo posto la Fiat 600, un modello che nel secondo trimestre 2024 non era nemmeno in classifica perché in fase di lancio in Italia. Al secondo posto Peugeot 208 (+513%), seguita da MG 3 (anch’essa novità recente), Jeep Avenger (+367%) e Ford Puma (+103%). In ambito LCV, Iveco Daily (-36,2%) mantiene il primato, a seguire Fiat Ducato, BYD ETP3, Ford Transit Custom e Ford Transit.

L’ANALISI PER UTILIZZATORE

Nel noleggio a lungo termine, confrontando le quote di mercato del noleggio ai privati e di quello ad aziende del primo semestre 2025 con i quattro anni interi precedenti, si nota che la quota dei privati è andata calando a partire dal 2021: di 4,1 punti nel 2022, per poi scendere ancora di 4,5 punti nel 2023, arrivando a una market share del 14,6%. Un primo segnale di ripresa si è invece registrato nel 2024, con una risalita di 2,2 punti fino al 16,8% di quota. Quest’anno la quota dei privati ha raggiunto il 21,6%, tornando quasi ai livelli del 2021. Vale la pena di sottolineare che nella prima parte dell’anno scorso (fino a maggio) il noleggio a privati ha sofferto dell’ingiusta discriminazione sugli incentivi. Oltre 78 noleggi su 100 nel 2025 sono comunque appannaggio dei clienti aziendali.

Il dato del noleggio alle imprese è sempre salito di quota fino al 2023, mentre a partire dal 2024 si è attestato su livelli inferiori.

L’ANALISI PER ALIMENTAZIONE

Nel noleggio a lungo termine di auto l’alimentazione più diffusa nel 2025 è quella a benzina (comprese le mild hybrid) con una quota del 45%. Nel secondo trimestre le benzina hanno un po’ rallentato la corsa all’incremento delle immatricolazioni di NLT, che sono cresciute del 17,3% (comunque in maniera più evidente rispetto alla media del mercato del noleggio a lungo termine, che nel trimestre è stata del 9,9%). Calo molto evidente, invece, delle diesel: -17,6% (anche in questo caso comprese le mild-hybrid), che hanno ridotto la loro market share al 27,4% (l’anno scorso costituivano invece l’alimentazione più diffusa nel NLT).

Le “ibride vere”, ossia full e plug-in, nel secondo trimestre hanno cumulativamente superato il 20% del mercato del noleggio a lungo termine. Ma mentre le full hybrid sono stabili nei volumi (+3,5%), le plug-in hybrid sono invece più che raddoppiate (+102,3%). Le auto elettriche hanno rallentato la crescita, formidabile nel primo trimestre (+87,6%), e più blanda nel secondo (+23,7%). La quota delle BEV nel NLT ormai è attorno al 7%, contro quella del totale mercato che viaggia al 5%. Le auto a gas sono in crescita (+139% nel secondo trimestre) ma comunque rimangono confinate su volumi e quote di mercato trascurabili (poco più dell’1%), contrariamente a quanto avviene nel mercato dei privati.

Nei veicoli commerciali leggeri, il diesel si mantiene su percentuali di valore assoluto: supera l’80% nel trimestre, ma la tendenza al calo è evidente. I mezzi commerciali a benzina sono risaliti all’11,7% da aprile a giugno, mentre nel primo trimestre le immatricolazioni di questo tipo di alimentazione erano più fiacche. Gli “ibridi veri” valgono poco più del 2% di market share, quindi sono quasi inesistenti: meno di 400 immatricolazioni da aprile a giugno (337 full hybrid, 48 plug-in hybrid). I veicoli elettrici, infine, hanno ripreso a correre nel secondo trimestre (+115%), dopo l’accentuata flessione nel primo. l risultato del 2025 è dunque molto positivo: +31,3%. Quest’anno sono stati targati 1.453 BEV. La quota di mercato dei veicoli commerciali a corrente è attorno al 4,5%, più o meno la stessa di quella del mercato totale.

Nel noleggio a breve termine, benzina (59,5% di quota nel secondo trimestre), diesel (14,6%) e full hybrid (12,8%) si spartiscono quasi tutto il mercato delle auto. Mentre le immatricolazioni di auto a benzina nel NBT sono in leggera crescita, quelle delle diesel sono calate del 32% e le full hybrid quadruplicate. Le plug-in hybrid, pur in forte crescita nello short rent (+215%) racimolano una market share di appena il 6,3%. Le auto elettriche rimangono poche nel comparto dei rent-a-car ma in crescita: sono passate da 646 del secondo trimestre 2024 a 1.674 nello stesso periodo di quest’anno. La quota di mercato è così arrivata al 4%. Le auto a gas, prima quasi inesistenti tra i noleggiatori del breve termine, iniziano a diffondersi a macchia d’olio.

Tra i veicoli commerciali leggeri, il noleggio a breve termine evidenzia una scelta pressoché obbligata verso il diesel: l’80,9% di quota di mercato nel secondo trimestre di quest’anno. Nemmeno il benzina è preso in considerazione da questo canale, con una quota addirittura inferiore a 1 punto. Ibridi e a gas sono praticamente sconosciuti in questo canale, mentre quelli BEV stanno diventando ormai l’unica alternativa al diesel: nel Q2 hanno conquistato una market share nel NBT del 14,6%.

Consip-Confindustria: nuovo dialogo tra pa e imprese per valorizzare le filiere produttive nel procurement pubblico

Firmato un accordo di collaborazione per soluzioni innovative tra i fabbisogni della PA e l’offerta delle imprese

Siglato oggi un accordo di collaborazione tra Consip e Confindustria con l’obiettivo di migliorare l’allineamento tra i fabbisogni delle amministrazioni pubbliche e l’offerta delle imprese, favorendo la riqualificazione della spesa pubblica, accrescendo il coinvolgimento del tessuto produttivo - in particolare delle piccole e medie imprese - nelle gare pubbliche, promuovendo la valorizzazione delle filiere.

L’accordo tra Confindustria, rappresentata dal Direttore Generale Maurizio Tarquini, e Consip, nella persona dell’Amministratore Delegato e Direttore Generale Marco Reggiani, prevede di:

· diffondere, all’interno del sistema confederale, la conoscenza delle soluzioni e degli strumenti Consip, attraverso modalità e canali di comunicazione congiunti;

· sviluppare analisi sulle prospettive di sviluppo e innovazione dei principali settori merceologici, tramite studi sull’andamento della domanda e dell’offerta di mercato;

· progettare il nuovo “Sportello in Rete” Consip nella rete territoriale di Confindustria, per offrire assistenza alle imprese nell’utilizzo degli strumenti di e-procurement;

· individuare soluzioni innovative per facilitare l’accesso ai fondi europei da parte delle amministrazioni pubbliche e degli operatori economici.

La collaborazione rafforzerà - attraverso la condivisione ed il confronto delle rispettive conoscenze ed esperienze nel public procurement - la consapevolezza del ruolo strategico degli appalti pubblici per sostenere la base industriale del Paese.

Un’intesa che nasce dalla convergenza di intenti, nei rispettivi ruoli, tra le due realtà: da un lato Confindustria, la principale associazione di rappresentanza delle imprese manifatturiere e di servizi in Italia, a cui aderiscono oltre 150mila imprese per un totale di oltre 5 milioni di addetti e un contributo al PIL del Paese pari al 34%; dall’altro Consip, la centrale di acquisto nazionale, che nel 2025 gestirà circa 30 miliardi di euro di acquisti con oltre 800mila contratti stipulati tra 240mila imprese e 14mila amministrazioni pubbliche e che è sempre più leva di sviluppo per amministrazioni, imprese e territori secondo gli indirizzi del nuovo Piano Industriale 2025-28.

Su i listini delle auto

​L’Espresso

Evento ANIASA su Radio 24

Radio 24

ANIASA 3 luglio 2025

FIsco spunta l’ipotesi di una mini “tassa” sul noleggio

È nel segno dell’integrazione il nuovo sito di targa telematics

Targa Telematics rinnova tutti i siti del Gruppo e si presenta online con un’unica brand identity

E’ on line da questa settimana il nuovo corporate website di Targa Telematics - www.targatelematics.com, uno dei principali player globali nel campo dell’IoT e dello sviluppo di soluzioni e piattaforme digitali per la mobilità connessa.

In seguito all’acquisizione di Viasat e al percorso di integrazione e rebranding che ha riunito tutte le società coinvolte – italiane ed estere - sotto l’unico brand di gruppo Targa Telematics, l’azienda compie oggi un ulteriore passo avanti con il lancio del nuovo sito istituzionale. Una piattaforma digitale unificata, che valorizza le diverse realtà locali, rispettando le specificità commerciali di ciascun Paese, ma mantenendo coerenza nel tone of voice e nell’identità visiva, per una riconoscibilità forte e uniforme del brand a livello internazionale.

Grazie a una struttura user-friendly e moderna, il nuovo layout ottimizza la disposizione dei contenuti, permette di mettere in evidenza la presenza internazionale e la pluralità delle soluzioni di Targa Telematics, ma anche di personalizzare alcune sezioni specifiche dei singoli Paesi, per esigenze comunicative o commerciali.

“L’implementazione del nuovo sito è un ulteriore tassello nel percorso di integrazione tra Targa Telematics e Viasat” ha commentato Elena Bellini, Head of Marketing di Targa Telematics. “Abbiamo scelto di creare una piattaforma multisite, omogenea nello stile ma flessibile nei contenuti, per consentire una comunicazione più diretta e personalizzata nei diversi Paesi. Nei prossimi mesi è prevista anche l’implementazione di ulteriori siti e versioni linguistiche”.

I nuovi siti internet delle varie realtà del Gruppo rappresentano un passo concreto nella strategia di espansione internazionale, offrendo una presenza digitale coerente, moderna e accessibile, in linea con l’evoluzione e gli obiettivi.

Giugno: le vendite di auto in Italia calano del 17,4%

Nel quadro di generale stagnazione nella UE e in Italia

In giugno sono state immatricolate in Italia 132.191 autovetture con un calo del 17,44% su giugno 2024. Questa forte contrazione è dovuta al fatto che nel giugno 2024 vi fu un balzo del 15% delle immatricolazioni dovuto esclusivamente agli acquisti di auto elettriche generati da incentivi pubblici che arrivavano fino ad un massino di 13.750 euro, incentivi messi a disposizione del pubblico a partire dal 3 giugno ed esauritisi nell’arco di un solo giorno. Al netto di questo effetto il dato di giugno 2024 sarebbe stato assai vicino a quello che si è registrato nel mese scorso.

Continua, dunque, la situazione di stagnazione emersa nel 2025 che caratterizza non solo il mercato italiano, ma anche quello dell’Unione Europea che, come emerge dai dati resi noti il 25 giugno scorso dall’Acea, nei primi cinque mesi dell’anno ha fatto registrare 5.572.458 immatricolazioni con un incremento dello 0,1% sullo stesso periodo dell’anno scorso e che se dovesse protrarsi per l’intero 2025 porterebbe a un volume di immatricolazioni di circa 12.900.000 auto nell’intera Unione e di 1.550.000 in Italia con un calo sui livelli ante-crisi del 18% per l’intera Unione e del 18,7% per l’Italia.

D’altra parte, la sostanziale coerenza dell’andamento del mercato italiano con quello dell’intera Unione Europea deriva dal fatto che le ragioni che hanno portato al forte calo delle vendite di autovetture in Italia e nelle UE sono le stesse e vanno ricercate nella politica dell’Unione Europea che, sola nel mondo, ha imposto a partire del 2035 la cessazione delle vendite di autovetture con motori a combustione interna. La vicenda è ben nota e gli effetti già verificatasi nel mercato dell’auto dell’Unione Europea sono disastrosi.

A questa situazione si aggiunge anche il fatto che nell’Unione, e in particolare in Italia, si registra una decisa crescita dell’età media delle auto in circolazione. E ciò perché i forti aumenti dei prezzi delle autovetture nuove hanno fatto sì che un numero crescente di automobilisti rinviasse la sostituzione della loro auto rispetto ai tempi medi ante-pandemia o sostituissero la loro auto non con un’auto nuova, come avrebbero fatto in tempi normali, ma con un usato più recente di quello che possedevano. E ciò con effetti fortemente negativi sia per la sicurezza della circolazione che per le emissioni nocive.

A ciò si aggiunge che la politica dell’Unione Europea ha aperto la strada per la penetrazione nei paesi dell’Unione di auto importate dalla Cina e da altri paesi rendendo ancora più difficile la situazione dei produttori della UE già fortemente penalizzati dal calo delle vendite e dalle pesanti sanzioni stabilite dall’Unione Europea.

La questione della riforma della politica dell’Unione Europea – afferma Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor - per l’auto ecologica è da tempo sul tappeto e, se non l’abbiamo già superato, stiamo per raggiungere il punto di non ritorno, con tutto quello che comporta per l’industria dell’auto europea e per milioni di lavoratori. Se vi fosse il cambiamento di cui si parla della maggioranza che governa l’Unione si potrebbero però aprire scenari nuovi.

Fonte: Centro Studi Promotor

8 Italia su 10 non rinunciano all’auto per i propri spostamenti

Adn Kronos, Askanews, LaPresse, AGI, Radiocor, Agenzia Nova e dalle testate #FORUMAutoMotive, Affari Italiani, Motori 360, Virgilio.it, Corriere.net, Energia Oltre, La Ragione, PneusNews, Assinews

Mobilità a noleggio: un fenomeno sempre più diffuso

Noleggio a lungo termine: nuovo record ma il fisco penalizza il driver

Fisco in corto circuito

Intervista al Presidente Viano su Fleet Magazine

Fleet Magazine

A Roma l’evento ANIASA

Avvenire, Il Messaggero, Il Mattino, Leggo, Il Gazzettino, Quotidiano di Puglia, Corriere Adriatico, TGCom24, Auto Aziendali Magazine, Fleetime, Fleet Magazine, Insurance Trade, Intermedia Channel, Radio Colonna, Car Carrozzeria, il Giornale del Meccanico, Lulop Magazine, Il Riformista, AutoRuote4x4, Mission online, Adn Kronos

Piano d’azione settore auto e decarbonizzazione delle flotte aziendali - Parere X Commissione Camera dei Deputati- Posizione ANIASA

Come noto la Commissione EU ha presentato a marzo scorso il Piano d’Azione ed il Documento “Decarbonise Corporate Fleet”, con l’obiettivo di stimolare la domanda di veicoli a zero emissioni nelle flotte aziendali, chiedendo l’opinione dei vari Stati unionali.

L’Italia ha completato l’esame dei due documenti EU attraverso la X Commissione Attività Produttive della Camera, che, dopo le audizioni degli stakeholders di riferimento, ha approvato il 17 giugno scorso i pareri finali.

Posizione ANIASA: no a quote obbligatorie per il noleggio

ANIASA, che con il Presidente Viano ha partecipato alle audizioni (cfr. nel dettaglio ns. precedente del 28 aprile u.s), ha in particolare evidenziato la totale contrarietà del settore ad ipotesi di quote obbligatorie di alimentazioni BEV, tuttora invece auspicate da vari Paesi EU.

L’Associazione, in collegamento con Leaseurope, ritiene infatti fondamentale il necessario collegamento con la reale domanda di tali veicoli, evitando la produzione di insostenibili costi per il settore, come dimostrato da varie esperienze a livello internazionale.

Parere negativo sul Piano d’azione per l’automotive

Per la X Commissione il Piano non risponde alle necessità del settore e alle richiamate sfide per la competitività. Le proposte sono infatti ancora molto distanti dalle reali dinamiche del mercato, oltre che deludenti per quanto riguarda contenuti e obiettivi generali, non indicando una vera strategia industriale, coerente e organica.

E’ stata stigmatizzata la totale assenza nel Piano di indicazioni esplicite sull’adozione del principio della neutralità tecnologica e l’esclusiva focalizzazione sulla transizione verso la mobilità elettrica.

In tal modo, si ripeterebbe il superato approccio ideologico che ha contribuito alla complessa situazione. Servono invece modifiche sostanziali e la previsione di uno specifico Fondo EU, con un espressamente stabilito approccio tecnologicamente neutrale, consentendo di sviluppare più soluzioni di mobilità, includendo i bio-fuel, e-fuel, nonché endotermici euro 6 e successivi.

Per la Commissione il Piano deve accompagnare il consumatore nella transizione attraverso un coinvolgimento consapevole, evitando imposizioni dall’alto con vincoli e date. Occorrono contributi e incentivi stabili, con piena autonomia di scelta per la motorizzazione a basso impatto ambientale più confacente alle differenti esigenze.

Decarbonizzazione flotte aziendali: no ad approcci ideologici

Per gli Uffici parlamentari italiani, il tema dell’impatto ambientale dei trasporti va gestito con proposte realistiche, che portino alla riduzione delle emissioni di CO2, considerando la sostenibilità industriale e produttiva, superando un profilo eccessivamente teorico e regolamentato.

Sul tema flotte, pari a 3,3 ml di immatricolazioni nei 5 maggiori Paesi EU, ma con livelli di penetrazione dell’elettrico inferiori alle previsioni, la X Commissione ha confermato le stesse considerazioni espresse sul Piano d’azione. Si chiede pertanto a Brussels di non puntare solo sull’elettrificazione dei veicoli per le aziende, ma di applicare anche in questo importante canale la piena applicazione del principio della neutralità tecnologica.

Sono poi richiesti impegni più concreti per introdurre incentivi fiscali e misure agevolative a favore della domanda da parte delle aziende. Fondamentale l’istituzione di un Fondo e iniziative economiche e fiscali in favore del car sharing e del noleggio a breve termine.

I pareri della X Commissione saranno trasmessi dal Governo alla Commissione Europea per le necessarie valutazioni in vista di ulteriori passaggi istituzionali.

Intervista al Presinte ANIASA su The Watcher Post

The Watcher Post

Pierluigi Bonora intervista Alberto Viano

ACI Radio

Evento ANIASA - Rassegna Stampa 2

Rassegna stampa del 27 giugno - 2

Evento ANIASA - Rassegna Stampa 1

Rassegna stampa del 27 giugno

Intervista su BusinessMobilityTravel

BusinessMobilityTravel

ANIASA 26 giugno 2025

Prezzi su del 50% ma l’auto rimane centrale

Il Sole 24 Ore

Auto sempre più al centro della mobilità degli italiani.  Il boom dei prezzi frena gli acquisti: dal 2013 costi medi aumentati del 52%

Nuova ricerca condotta da ANIASA e Bain & Company sul mercato automotive.

Milano, 26 giugno 2025 – L’auto si conferma centrale per la mobilità degli italiani: 8 su 10 non rinunciano alle quattro ruote per i propri spostamenti, ma i prezzi elevati frenano i nuovi acquisti e spingono i consumatori ad attendere. Resta stabile l’utilizzo del trasporto locale, in calo scooter, monopattino, veicoli in sharing e taxi. Dal 2013 i prezzi medi delle auto sono aumentati del 52% a fronte di aumento del reddito familiare nazionale del 23%. Un gap che rende sempre meno l’auto un bene di massa. Continua l’avanzata delle vetture cinesi.

È quanto emerge dall’indagine annuale sulla mobilità degli italiani condotta da ANIASA (l’Associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità) e Bain & Company, presentata nel corso di un evento a Roma promosso dall’Associazione in occasione del 60esimo anniversario dalla sua costituzione. L’analisi approfondisce annualmente le principali modalità di spostamento degli italiani e analizza le ragioni dei trend in atto.

Auto sempre più utilizzata, ma stop agli acquisti

L’indagine annuale registra un forte salto in avanti dell’auto come mezzo di spostamento ricorrente (dal 72% delle risposte nel 2023 all’80% del 2024, era al 69% delle preferenze nel 2020). Resta stabile il trasporto pubblico locale, utilizzato in maniera ricorrente da quasi un italiano su 2 (48%), mentre segnano un calo le altre forme di mobilità per uso occasionale, come scooter, vehicle sharing, monopattino e taxi.

Gli italiani, pur usando di più l’auto, non ne comprano una nuova, preferendo l’usato o il «fine vita» dell’attuale. Secondo lo studio la quota dei consumatori che nel 2024 non ha neanche considerato l’acquisto di un’auto nuova è salita di ben 5 punti percentuali in un solo anno (dal 57% del 2023 al 62% del 2024), a conferma del senso di disorientamento creato dalle normative nazionali ed europee e dall’aumento dei prezzi. Gli effetti diretti e tangibili di queste scelte non possono che tradursi in una contrazione del mercato e nell’aumento dell’età media del parco circolante.

Il fattore prezzo conta

L’aumento elevato dei prezzi e la forte instabilità economica legata al contesto globale allontanano il consumatore da un bene costoso come l’auto. La possibilità di avere motori green o sistemi di guida avanzati non può nulla contro la realtà del potere d’acquisto: quasi 2 italiani su 3 hanno annullato o posticipato l’acquisto in attesa di un calo dei prezzi (32% del campione) o per problemi di reddito (33%).

Il fattore prezzo è talmente rilevante che rappresenta anche il primo motivo (35%) per cui viene scelta oggi un’auto nuova cinese/asiatica.

Lo studio mostra una sostanziale stabilità nel mix delle marche considerate per l’acquisto di un’auto nuova: il 42% degli italiani continua a preferire un brand europeo, il 23% è pronto ad aprirsi all’offerta cinese. La qualità percepita della vettura non sembra più essere un ostacolo all’acquisto delle auto provenienti da Oriente, che vengono scelte dal 30% per la qualità percepita e dal restante 35% per altri motivi (che includono “perché consigliata”, “perché conosco bene il concessionario”, etc…).

Dal 2013 a oggi i prezzi di acquisto delle auto aumentati del 52%

Un focus innovativo della survey mette in relazione il reddito delle famiglie italiane con il prezzo medio delle auto. Il prezzo medio di un’auto in Italia è aumentato del 52% (da 19mila a 30mila euro) dal 2013 (a parità di mix) a oggi, mentre nello stesso lasso temporale i redditi familiari sono cresciuti solo del 29% (da 29mila a 38mila euro).

Il disaccoppiamento nel tasso di crescita di questi due valori è iniziato nel 2020, fino a quel momento prezzi e redditi segnavano aumenti molto simili (mediamente del 12%-14%).

«I crescenti costi dell’auto, come testimonia questa ricerca, stanno rendendo questo bene sempre meno accessibile ad ampie fasce di consumatori, che preferiscono tenere la propria vettura in attesa di tempi migliori o di valutare formule alternative, economicamente più sostenibili”, ha commentato il Presidente ANIASA – Alberto Viano a margine della presentazione. “Il noleggio si conferma oggi, anche per i privati, uno strumento di democratizzazione all’auto, che rende possibile attraverso un canone mensile, più accessibile, utilizzare una vettura di ultima generazione, a ridotte emissioni e dotata dei più avanzati sistemi di sicurezza. Oggi sono oltre 170.000 i privati (con e senza P.IVA), che hanno scelto di rinunciare all’acquisto dell’auto per affidarsi al noleggio»,

«I dati di quest’anno confermano che l’auto resta centrale nella mobilità quotidiana degli italiani, ma anche che il mercato si sta trasformando in profondità. L’incremento dei costi e l’incertezza economica stanno ridefinendo le priorità di consumo: non è l’interesse per la mobilità privata a diminuire, ma la possibilità reale di accedere a un’auto nuova. Si rafforza così una nuova normalità fatta di veicoli mantenuti più a lungo, attenzione al prezzo e apertura a soluzioni non tradizionali, come l’usato o il noleggio. È fondamentale che il settore sappia rispondere a queste esigenze in modo flessibile», conclude Gianluca Di Loreto, Partner e responsabile italiano automotive di Bain & Company.

Mentre avanzano i cinesi e si aggrava la crisi dell’auto europea…maggio: modesta crescita delle vendite auto in Europa occidentale

In maggio nell’Europa Occidentale (UE+EFTA+UK) sono state immatricolate 1.113.194 autovetture con una crescita dell’1,9% su maggio 2024. Nel periodo gennaio-maggio le immatricolazioni nell’area sono state 5.572.458 con un incremento dello 0,1% sullo stesso periodo dell’anno scorso. Il mercato dell’auto dell’Europa Occidentale è dunque in una fase di stagnazione e per giunta su livelli più bassi del 19,7% di quelli del 2019, cioè di quelli precedenti la crisi innescata dalla pandemia. E questo nonostante che nel resto del mondo il mercato dell’auto abbia già ampiamente recuperato gli effetti della pandemia e nel 2024 abbia addirittura fatto registrare una crescita, rispetto al 2019, del 7,5%.

La ragione di questa situazione è ben nota. Si tratta della politica dell’Unione Europea per imporre la transizione all’auto elettrica a suon di diktat ai cittadini, agli Stati aderenti all’Unione e alle case automobilistiche dell’Unione che sono state anche destinatarie di multe miliardarie.

Tornando ai dati del periodo gennaio-maggio e considerando i cinque maggiori mercati dell’area, rispetto al 2024 la situazione migliore appare quella della Spagna in cui le immatricolazioni complessive sono in crescita del 13,6% anche per effetto della necessità di sostituire le molte auto danneggiate dal DANA, cioè dall’alluvione che ha colpito in particolare la regione di Valencia. Dopo la Spagna il paese che fa registrare un recupero più forte (si fa per dire) sul 2024 è il Regno Unito in cui le immatricolazioni crescono del 2,8%. Seguono l’Italia con un calo dello 0,5%, la Germania (-2,4%) e la Francia che accusa un calo dell’8,2%.

Non particolarmente confortante è anche il risultato fin qui ottenuto in seguito all’immane sforzo imposto all’industria dell’auto, ai cittadini e agli Stati per la transizione all’auto elettrica. Nell’intera Europa Occidentale nei primi cinque mesi dell’anno le auto elettriche immatricolate hanno raggiunto una quota del 17,1% con una discreta crescita rispetto al 13,4% dei primi cinque mesi del 2024.

Mentre la penetrazione delle auto cinesi nel mercato europeo assume sempre più il carattere di una marcia trionfale crescono le preoccupazioni per salvare l’auto europea, come è emerso con chiarezza al recentissimo Festival dell’Economia di Trento. In questo quadro importante è certamente la dichiarazione della nostra premier Giorgia Meloni alla Camera che ha affermato che “il settore automobilistico europeo sta attraversando una crisi profonda che ci impone di rispondere con coraggio”.

L’analisi è perfetta, afferma Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, ma quello che manca è proprio il coraggio da parte di chi governa l’Unione Europea, il coraggio di ammettere che sono stati commessi errori colossali e che il tempo per rimediare, ammesso che sia ancora possibile, è sempre più stretto.

Fonte: Centro Studi Promotor

Obiettivo trasparenza

Business Mobility

L’affitto verde piace agli italiani

L’Economia del Corriere della Sera

A Targa Telematics la gestione dei dati dei veicoli Volvo Cars: al via lo sviluppo di nuovi servizi di mobilità

La partnership prevede l’integrazione diretta dei flussi dati provenienti dai veicoli Volvo direttamente nella piattaforma di Targa Telematics per sviluppare soluzioni di mobilità connessa sempre più innovative

Targa Telematics – uno dei principali player globali nel campo dell’IoT e dello sviluppo di soluzioni e piattaforme digitali per la mobilità connessa – ha annunciato la partnership strategica con Volvo Cars per integrare i dati provenienti dai veicoli Volvo in Europa (*) e sviluppare così soluzioni di mobilità connessa sempre più innovative.

Si tratta un accordo che rafforza ulteriormente il posizionamento di Targa Telematics come azienda leader nella gestione dei dati degli OEM, con l’obiettivo di offrire ai gestori di flotte – e i conducenti – un numero crescente di servizi digitali, semplificando il processo di provisioning nei veicoli. I fleet manager, inoltre, faranno leva su un set di informazioni strutturate – sotto forma di report dettagliati – fondamentali per prendere decisioni efficaci e ottimizzare la flotta.

La partnership con Volvo Cars prevede l’integrazione diretta dei flussi di dati provenienti dai numerosi modelli Volvo (**) nella piattaforma di Targa Telematics per consentire – senza richiedere nuove installazioni – la creazione di nuovi servizi di gestione delle flotte e di mobilità, utilizzando informazioni relative a elementi come i chilometri percorsi, il consumo di carburante, la posizione GPS, i dati EV o comandi remoti come lock/unlock, in piena conformità con le normative privacy e sicurezza.

Le collaborazioni che stiamo portando avanti con le case auto vanno nella direzione di fornire nuovi servizi di mobilità sviluppati grazie ai flussi di dati provenienti dai veicoli equipaggiati di apparati elettronici di primo impianto, riducendo così gli impatti operativi legati alle installazioni delle soluzioni aftermarket”, ha commentato Alberto Falcione, Vice President Sales di Targa Telematics. “L’obiettivo è semplificare e normalizzare i flussi di dati, un processo altamente complesso, e renderli disponibili attraverso le piattaforme digitali di Targa Telematics. Questi dati vengono selezionati in base alle reali esigenze del cliente, garantendo efficienza e sostenibilità economica. Ciò permette la creazione di soluzioni rapide, ottimizzate e altamente performanti, con tempi di deployment ridotti e un significativo miglioramento dei processi operativi, sia per i clienti che per i servizi offerti da Targa Telematics”.

“I veicoli connessi offrono un’opportunità unica per ridefinire radicalmente il modo in cui vengono gestite le flotte”, ha dichiarato Dimitrios Merkouris, Commercial Manager di Volvo Cars. La nostra collaborazione con Targa Telematics ci consente di portare nel settore delle flotte aziendali la qualità, l’innovazione e i valori distintivi di Volvo. Offriamo un accesso immediato a dati significativi che favoriscono decisioni più intelligenti, migliorano l’efficienza operativa e promuovono una mobilità più personalizzata, sostenibile e sicura».

Inoltre, Targa Telematics vanta oltre dieci anni di esperienza nei settori del noleggio, leasing e assicurativo, un fattore che consente di trasformare i dati in informazioni di valore. Questo processo rappresenta un vantaggio competitivo significativo rispetto alla concorrenza.

ANIASA 19 giugno 2025

Dazi USA, perche quelli sulle auto sono sempre al 25%

Fisco e Flotte aziendali: le nuove regole del fringe beneft, incentivi green e proroghe

Il declino dell’auto in un futuro senza crescita

Un’auto su 3 è a noleggio

CSM360 rinnova il suo sito web: più intuitivo, tecnologico e orientato alle esigenze delle flotte aziendali

CSM360 (Car Service Management 360 S.r.l.), leader italiano nella gestione integrata di flotte veicolari, annuncia il lancio del suo sito web completamente rinnovato https://csm360.it.

La piattaforma, riprogettata per offrire un’esperienza digitale fluida e personalizzata, riflette l’impegno dell’azienda nell’innovazione e nella centralità del cliente.

Le novità principali

Interfaccia avanzata e user-friendly

- Navigazione semplificata con accesso rapido a servizi chiave: manutenzione programmata, gestione sinistri, monitoraggio costi e supporto 24/7.

- Design responsive ottimizzato per dispositivi mobile, tablet e desktop.

Funzionalità tecnologiche potenziate

- Dashboard personalizzabili: strumenti di analisi in tempo reale per controllare performance flotte, tempi di fermo veicoli e trend di spesa.

- Portale clienti integrato: richieste di intervento, tracciamento riparazioni e documentazione digitalizzata in un unico spazio sicuro.

- Sezione dedicata a “CSM360 Academy”: webinar, whitepaper e case study su ottimizzazione flotte e sostenibilità.

Focus su trasparenza ed efficienza

- Mappa interattiva del network di oltre 400 officine certificate su tutto il territorio nazionale, con tempi di intervento stimati.

- Calcolatore di risparmio: simulazioni personalizzate per valutare riduzioni di costi (fino al 40%) e tempi morti (-35%).

Una svolta strategica secondo il management

Simone Guidi, General Manager di CSM360, commenta: “Il nuovo sito non è un semplice restyling, ma un hub digitale che incarna la nostra visione: trasformare la complessità della gestione flotte in semplicità tangibile. Ogni funzione è stata pensata per offrire trasparenza, controllo immediato e un supporto concreto alle sfide quotidiane dei clienti, dalle società di noleggio alle grandi aziende logistiche. Con questo rilancio, facciamo un passo decisivo verso l’ecosistema della mobilità del futuro.”

Perché scegliere csm360?

- Risparmio tempo: riduzione del 50% delle operazioni burocratiche grazie a processi digitalizzati.

- Decisioni data-driven: reportistica avanzata e strumenti predittivi per una gestione proattiva.

- Assistenza integrata: collegamento diretto con il team CSM360 via chat live, telefono o ticket.

Segna il passo l’auto in Europa Occidentale

Immatricolazioni: aprile -0,3%, gennaio-aprile -0,4%

Il mercato dell’auto dell’Europa Occidentale (UE+EFTA+UK) chiude il primo quadrimestre dell’anno in sostanziale stagnazione. In aprile le immatricolazioni sono state 1.077.186 con un calo dello 0,3% su aprile 2024. Nel primo quadrimestre le immatricolazioni sono state invece 4.459.087 con un calo dello 0,4% rispetto allo stesso periodo del 2024.

Decisamente più consistente è il calo nei confronti della situazione ante-crisi, cioè del 2019. Rispetto ai primi quattro mesi di quell’anno il calo del primo quadrimestre 2025 è di ben il 18,8%. Nei cinque maggiori mercati dell’Europa Occidentale la contrazione più forte rispetto ai livelli ante-crisi viene fatta però registrare dalla Francia che accusa un calo del 26% sul 2019 seguita dalla Germania (-23,8%), dal Regno Unito (-18,7%), dall’Italia (-18,2%) e dalla Spagna (-13,4%). Le ragioni del forte calo delle vendite nell’Europa Occidentale rispetto alla situazione ante-crisi sono dovute a diversi fattori tra i quali, in particolare, la transizione energetica che ha indotto molti automobilisti a rinviare l’acquisto di una nuova auto per le perplessità legate alla transizione ed anche e soprattutto per i forti aumenti dei prezzi.

Diverse sono le conseguenze di questa situazione e tra queste va segnalato il fatto che molti automobilisti proprietari di auto che in tempi normali sarebbero state sostituite rinviano la sostituzione o sostituiscono la propria auto non con una auto nuova, ma con un’auto usata di più recente immatricolazione di quella che possiedono. Questa situazione ha fatto sì che rimanessero in esercizio anche auto usate che in tempi normali sarebbero state rottamate con tutto quello che di negativo ne consegue per la sicurezza della circolazione e per l’inquinamento ambientale.

A fronte di questa situazione non si può, poi, certo dire che siano stati fatti significativi passi avanti nella elettrificazione del parco circolante. La quota dell’elettrico sulle immatricolazioni in Europa Occidentale del gennaio-aprile 2025 è ancora molto lontana dagli obiettivi e si aggira sul 17% con notevoli differenze tra paese e paese. Considerando i cinque maggiori paesi dell’Europa Occidentale, in testa alla graduatoria per immatricolazioni di auto elettriche nel primo quadrimestre troviamo il Regno Unito (20,7% di quota di elettrico), seguito dalla Francia (18,2%), dalla Germania (17,5%), dalla Spagna (6,9%) e, fanalino di coda, dall’Italia (5,1%).

Considerando questi dati – afferma Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor - raggiunti con incentivi generosi e anche con forti sconti, non appare certo a portata di mano la possibilità dell’integrale conversione all’elettrico del parco circolante dell’Europa Occidentale. E ciò anche perché il divieto di immatricolare nuove auto con motori a combustione interna a partire dal 2035 incontra sempre meno il favore del pubblico.

Fonte: Centro Studi Promotor

I nuovi orizonti del noleggio

ANIASA 12 giugno 2025

Note del Mediterraneo per gli Ospiti Hertz che viaggiano in Italia. Selezione Italia rinnova la gamma.

Ancora novità per chi viaggia con Hertz nell’estate 2025. Per celebrare i 65 anni di presenza in Italia, per la prima volta nel settore del RAC, Hertz lancia l’identità olfattiva: a bordo di Premium e Selezione Italia un profumatore per auto alle fragranze del Mediterraneo. Ancora più esclusiva l’esperienza di viaggio con le new entry in Selezione Italia: Lancia Ypsilon Cassina e Maserati Grecale.

Hertz, una delle maggiori compagnie di noleggio al mondo, celebra i 65 anni di presenza in Italia (107 anni di storia nel mondo) con una prima assoluta nel settore: l’identità olfattiva. In collaborazione con una delle più antiche profumerie di Firenze, l’Antica Erboristeria e Spezieria San Simone, attiva dal 1700, ha creato per Hertz un esclusivo elisir di erbe, fiori e frutti denominato Hertz Grand Tour – Acqua Mediterranea.

Quest’anno, nel periodo estivo in una selezione di agenzie in Italia, gli Ospiti che viaggeranno su una delle auto Premium o Selezione Italia riceveranno un profumatore per auto che li accompagnerà nel viaggio e poi nel rientro a casa. Hertz Grand Tour – Acqua Mediterranea sarà la nota che accoglierà gli Ospiti fin dall’arrivo al punto Hertz e renderà la loro esperienza di noleggio indimenticabile grazie al logo olfattivo che arricchirà la sinfonia del viaggio.

Massimo Scantamburlo, Amministratore Delegato di Hertz Italia, ha commentato così: “Sono molto orgoglioso che la nostra squadra possa celebrare il 65° anniversario di attività in Italia. È stato un vero e proprio viaggio nel tempo. Il nostro servizio è arrivato in Italia ai tempi della Dolce Vita, siamo cresciuti costruendo un business su solide basi, con la convinzione che solo un servizio di alto livello possa rendere distintivo il noleggio e unica l’esperienza di chi sceglie di noleggiare con noi. Attraverso epoche diverse abbiamo portato con noi l’heritage e i valori che ci hanno distinto sul mercato. Il nostro è un business che richiede cura costante del cliente, che a noi piace chiamare Ospite. Io direi che il servizio di alto livello è il nostro stile di business. Oggi siamo qui a Firenze per aggiungere una nota speciale all’esperienza esclusiva che offriamo agli Ospiti Hertz che scelgono le nostre flotte Premium e Selezione Italia. Lanciamo la nostra identità olfattiva. Grazie al prezioso supporto dell’antica profumeria San Simone, abbiamo selezionato una fragranza che incarna perfettamente lo spirito di Selezione Italia e arricchisce l’esperienza dei nostri Ospiti con un tocco di italianità che potranno portare a casa e che contribuirà a mantenere vivo il ricordo del viaggio. Fin dal lancio di questo servizio speciale, abbiamo investito molte energie per rendere questa esperienza davvero unica. Ora con Hertz Grand Tour – Acqua Mediterranea siamo riusciti ad aggiungere un tocco ancora più speciale.”

Viaggiare con Hertz non è solo una vacanza, è un viaggio da ricordare e quest’anno l’omaggio profumato manterrà ancora più vivo il ricordo dei panorami più belli. Un viaggio in cui tutti e cinque i sensi saranno coinvolti per ricordare la piacevolezza del tempo trascorso in Italia accompagnati dalla fragranza ottenuta dalla sapiente conoscenza dell’Antica profumeria San Simone che ha selezionato per Hertz una miscela con i profumi estivi di bergamotto, arancia, limone, mandarino, gelsomino, eucalipto e muschio.

A tutto questo si aggiungono due novità di prodotto che completano ulteriormente la scelta degli Ospiti Hertz. La flotta di Selezione Italia si arricchisce dell’eleganza di Lancia Ypsilon nell’edizione Limitata Cassina e di Maserati Grecale.

Massimo Scantamburlo ha aggiunto:” Sono certo che queste due icone dello stile italiano, renderanno l’esperienza di noleggio straordinaria e indimenticabile e saranno un boost per cavalcare l’alta stagione che, secondo alcune analisi di settore, si preannuncia da record, contraddistinta da un afflusso turistico senza precedenti.”.

L’edizione Limitata di questa nuova Lancia Ypsilon offre degli interni speciali che sono stati studiati insieme a Cassina per restituire una vita di bordo da vero e proprio salotto di casa, home feeling. Il piacere di viaggiare avvolti da interni raffinati che renderanno il viaggio un piacere assoluto.

Maserati Grecale abbraccia un nuovo paradigma di lusso fatto di tradizione e concretezza. Ogni dettaglio incarna lo stile italiano, rappresenta l’eccellenza del lusso, combinando eleganza ed emozioni.

Noleggio auto: evoluzione del settore tra digitalizzazione e nuove esigenze gestionali

Il comparto del noleggio auto sta attraversando una fase di profonda evoluzione, sospinto da esigenze crescenti di digitalizzazione, scalabilità e interoperabilità tra attori della filiera. Un recente sondaggio condotto su un campione di operatori del settore– dalle micro-realtà con meno di 5.000 veicoli fino ai player con parchi auto superiori alle 100.000 unità – rivela una trasformazione avviata e consolidata. Pur con priorità e criticità diverse a seconda della scala operativa, tutti concordano su un punto: servono strumenti più intelligenti, integrati e collaborativi.

Una panoramica generale

L’analisi trasversale dei dati evidenzia alcune tendenze ricorrenti:

I principali problemi operativi riguardano l’uso di applicativi software frammentati, la gestione manuale di alcune fasi, la scarsa comunicazione tra stakeholder e la difficoltà nel monitorare in tempo reale lo stato del ciclo di vita del veicolo.

• Dal punto di vista tecnologico, il 25% degli operatori utilizza software proprietari, il 30% soluzioni di terze parti, e un altro 30% una combinazione ibrida tra software propri o soluzioni di terze parti. Solo il 15% del totale continua a gestire il proprio parco veicoli tramite fogli di calcolo. Di questi, il 70% ha dimensione del parco auto inferiore ai 10.000 veicoli.

• L’importanza percepita di una piattaforma collaborativa in cui gli stakeholder lavorano lo stesso dato ottiene un punteggio medio di 4,5 su 5: si può notare che cresce all’aumentare della dimensione del parco veicoli e della complessità operativa.

• Le realtà più strutturate richiedono applicativi scalabili, in grado di razionalizzare processi e ridurre la frammentazione delle attività. Per le realtà più piccole, invece, si tratta di una necessità marginale.

I micro-noleggiatori (< 5.000 veicoli)

I micro-operatori si confrontano con sistemi frammentati e una certa persistenza della gestione manuale, sebbene il 10% ne faccia ancora uso esclusivo. Anche le comunicazioni tra stakeholder risultano imprecise e difficoltose.

Tra i micro-noleggiatori, il 90% utilizza soluzioni software. Di questi il 22% utilizza software propri, il 52% utilizza applicativi software di fornitori esterni, mentre il 26% adotta un sistema misto. Questo segmento valorizza in modo particolare la semplicità d’uso (indicata da 4 noleggiatori su 10 come driver di scelta principale), ma non trascura né l’importanza dell’impatto economico (27% dei votanti), né del disegno della piattaforma (33%).

I noleggiatori medio-piccoli (5.000 –10.000 veicoli)

Con l’aumento della dimensione, la gestione del parco veicoli tramite fogli di calcolo è ancora utilizzato dal 25% del campione, mentre il restante 75% si divide in modo equilibrato tra soluzioni proprietarie, esterne o miste. Le criticità si amplificano: software non integrati, comunicazioni inefficienti, necessità di maggiore controllo dei costi. Per la metà degli intervistati il driver principale diventa il disegno dell’architettura della soluzione (e per l’85% di questi, deve essere end-to-end), più della semplicità di adozione (40%) e della componente economica, relegata al 10% complessivo.

I noleggiatori medio-grandi (10.000–50.000 veicoli)

Questo segmento evidenzia un persistente uso misto di soluzioni tecnologiche proprietarie e esterne (60%), con un 20% che ancora si affida a fogli di calcolo. Le problematiche principali sono software frammentati e gestione manuale, segno di una digitalizzazione incompleta. Inoltre, si evidenzia che con l’aumentare della dimensione del parco veicoli, aumenta la difficoltà del monitoraggio dello stato dei veicoli e dei processi. In controtendenza rispetto gli altri target, il 70% degli operatori privilegia piattaforme intuitive e facilmente adottabili, anche a discapito della comodità del disegno end-to-end della piattaforma, scelto dal rimanente 30% del campione.

Grandi noleggiatori (>50.000 veicoli)

Le grandi realtà si distinguono per una maggiore maturità tecnologica e puntano su sistemi sviluppati internamente (oltre il 50%): per questo motivo la frammentazione dei software e la necessità di continue integrazioni non sono criticità per i grandi noleggiatori. L’uso di fogli di calcolo è ormai marginale. Tuttavia, permangono problemi legati alla gestione manuale di alcune fasi e alla visibilità sullo stato dei veicoli e dei processi. La semplicità d’uso resta il principale driver (66%), seguito da un 33% che predilige un approccio end-to-end ben disegnato. L’aspetto economico non spaventa i grandi noleggiatori che non lo considerano tra i fattori di scelta (0%).

Criticità diffuse: l’inefficienza nasce dalla frammentazione

Dall’analisi emerge un pattern chiaro: la frammentazione degli applicativi è uno dei principali ostacoli all’efficienza del noleggio auto, indipendentemente dalla scala. L’interoperabilità tra applicativi è spesso assente, costringendo a passaggi manuali che aumentano il rischio di errore.

A ciò si aggiunge una comunicazione inefficace tra attori della filiera – dealer, trasportatori, allestitori, clienti – che operano su piattaforme diverse, rendendo difficile il coordinamento. Il risultato è un ecosistema disomogeneo, lento, poco tracciabile e potenzialmente costoso.

Cosa si cerca in un gestionale moderno

Il 47% degli operatori ha dichiarato che il driver principale nella scelta di un nuovo gestionale riguarda la semplicità di adozione, mentre il 40% sceglie la piattaforma in base all’architettura su cui è costruita. In altre parole, si cerca un sistema capace di governare l’intero ciclo di vita del veicolo in modalità end-to-end. Infine, solamente il 13% del campione ritiene l’aspetto economico il principale driver di scelta.

Le funzionalità più richieste includono:

• Monitoraggio dello stock in tempo reale

• Integrazione immediata con altri applicativi

• Tracciabilità automatica degli ordini

Il gestionale ideale, dunque, non è un semplice strumento operativo, ma una piattaforma orchestratrice, in grado di dialogare con tutti gli attori della filiera e adattarsi alle esigenze dell’organizzazione.

La visione del futuro: una piattaforma unica, condivisa, intelligente

Il dato forse più eloquente del sondaggio riguarda la valutazione della necessità di una piattaforma unica e condivisa: 4,5 il valore complessivo di gradimento, che cresce leggermente in relazione alla dimensione del parco auto.

L’obiettivo non è solo tecnologico, ma anche strategico: abilitare un ecosistema collaborativo, in cui ogni stakeholder – interno o esterno – possa operare in tempo reale, con informazioni condivise, processi tracciati e decisioni supportate dai dati.

Conclusioni: guidare il cambiamento con soluzioni su misura

Il mercato del noleggio è a un punto di svolta. Le aspettative dei clienti e la complessità crescente delle operazioni impongono una trasformazione profonda. Gli strumenti gestionali del futuro dovranno essere modulari, intelligenti e facilmente adottabili, adattandosi alle esigenze di realtà molto diverse tra loro.

La direzione è tracciata: piattaforme uniche, integrate e intelligenti, capaci di unire user experience, efficienza operativa e governance del dato. Chi saprà cogliere questa sfida – sviluppando o adottando soluzioni su misura – non solo migliorerà le proprie performance, ma guiderà l’intero comparto verso un nuovo standard.

Studio ANIASA - Bain, mercato europeo in declino fino al 2030, Costruttori a rischio

Difficoltà fino a tutto il 2030

Noleggio veicoli, settore in gran forma

Un bel giro

Un’estate da colorare per i piccoli viaggiatori Hertz in Italia.

Per l’estate 2025, Hertz in Italia offre un “Kit Adventure”, un set gratuito che i piccoli Ospiti potranno utilizzare per decorare le cover dei seggiolini presi a noleggio per viaggiare in sicurezza a bordo delle vetture. Il set composto da una cover in tessuto lavabile, e colori anch’essi lavabili, permetterà ai più piccoli di godere un’esperienza di viaggio piacevole, divertirsi con la famiglia e portare a casa la loro opera d‘arte al termine del viaggio.

Hertz, una delle maggiori compagnie di noleggio al mondo, è attenta anche ai bisogni dei più piccoli non solo dal punto di vista della sicurezza ma anche della qualità del viaggio.

Quest’anno, nel periodo estivo in una selezione di agenzie in Italia, Hertz offre a tutti i giovani Ospiti che viaggeranno a bordo di una delle tre tipologie di seggiolini (che in base alle norme del codice della strada variano in base peso e altezza dei piccoli) “Kit Adventure”, un set composto da una cover in tessuto lavabile a 40° C, stampata con disegni in bianco e nero, e dei colori lavabili anch’essi, per consentire ai piccoli di decorare il copri-seggiolino. Questo piccolo omaggio terrà impegnati i bimbi e renderà il viaggio una piacevole esperienza per tutta la famiglia. Al termine del noleggio, il kit rimarrà all’”artista” che potrà portarlo con sé.

Massimo Scantamburlo, Amministratore Delegato di Hertz Italia, ha commentato così: “Sappiamo tutti quanto il viaggio in auto con i bimbi, a volte, possa risultare un po’ lungo e noioso, per questo abbiamo pensato che le nostre vetture li dovessero accogliere non solo garantendo tutti i requisiti di sicurezza, ma anche agevolando i tragitti più lunghi e pensiamo che questo piccolo omaggio potrà tenere impegnati i bimbi e rendere il viaggio più piacevole.”

Da ricordare che tutti i sistemi di ritenuta per bambini noleggiabili con Hertz rispondono ai requisiti di sicurezza, dunque presentano anche il dispositivo antiabbandono.

Tutte le informazioni per la stampa sono disponibili su hertz.it/press.

ANIASA 5 giugno 2025

WAY e la parità di genere: una cultura aziendale che guarda al futuro

“Vai Teresina, non c’è nessuno”: la strada aperta dalla prima donna al volante di un camion

C’era una volta una ragazza che, a 21 anni, guidava un camion per le strade sterrate del Piemonte. Teresina Bruno, classe 1929, fu la prima donna italiana a ottenere la patente C. Lavorava come corriere tra Settimo Torinese e Torino. Portava pantaloni (scandalo per l’epoca), maneggiava la frizione meglio di tanti uomini e si guadagnava il rispetto degli operai che, al suo arrivo, aprivano i cancelli dicendo: “Fate largo, arriva la signorina”.

Una pioniera, una partigiana, una donna pratica che, quando la madre protestava per i pantaloni, rispondeva: “Devo portarli per lavoro”. E così iniziava la sua giornata, con la madre che scendeva in strada per darle il via: “Vai Teresina, non c’è nessuno”.

Non cercava di fare la storia, la stava già cambiando.

WAY e la parità di genere: l’innovazione parte dalle persone

Nel 2025, è facile pensare che certi traguardi siano ormai conquistati. Ma nelle aziende – anche e soprattutto in quelle tecnologiche – il vero cambiamento passa dai modelli organizzativi, dai valori praticati ogni giorno e da come le persone vengono messe in condizione di esprimere il proprio talento.

WAY, realtà italiana che sviluppa soluzioni digitali per la gestione evoluta di flotte, mezzi, persone e merci, ha integrato la parità di genere nel suo DNA organizzativo, ispirandosi alle linee guida della UNI/PdR 125:2022 – la prassi italiana che struttura e misura l’equità nei luoghi di lavoro.

Un modello che non si dichiara, si costruisce

WAY ha adottato una politica chiara e misurabile sulla parità di genere, basata su:

• cultura inclusiva e governance trasparente

• parità nelle selezioni e nei percorsi di crescita

• equità retributiva e attenzione al work-life balance

• presenza femminile nei ruoli tecnici e manageriali

• supporto alla genitorialità e formazione continua

Un percorso non improvvisato, ma integrato in una visione aziendale che guarda al futuro: non una “certificazione da esporre”, ma un sistema per generare valore umano e organizzativo.

Innovazione inclusiva: la normalità che vogliamo costruire

WAY progetta tecnologie per semplificare la mobilità e rendere più efficiente la logistica. Ma sa che non esiste vera innovazione se chi la realizza non lavora in un ambiente equo, inclusivo e valorizzante.

In quest’ottica, WAY si propone come partner non solo tecnologico, ma culturale: un’azienda che crede nel talento senza etichette, dove ognuno – come Teresina – può sentirsi dire: “Vai, non c’è nessuno. La strada è tua.”

Intervista di Bonora ad Alberto Viano su ACI Radio

ACI Radio

Qualità delle auto e percorrenze più brevi ritardano sostituzioni

​Il Sole 24 Ore

Il Consorzio inSIAMO festeggia 20 anni di attività con lo sguardo proiettato al futuro

La Plenaria dei Soci, seguita dalla cena di gala e dai tavoli di lavoro e workshop del giorno successivo, è partita da Autopromotec lo scorso 23 maggio

Il Consorzio inSIAMO ha festeggiato il suo ventesimo anniversario con un evento speciale tenutosi nel contesto della fiera biennale Autopromotec. La Plenaria ha rappresentato non solo un momento celebrativo, ma anche un’occasione per guardare con entusiasmo al futuro del Consorzio.

Dalla sua creazione nel 2005, inSIAMO rappresenta un modello innovativo nel panorama dei consorzi del settore. Creato da RHIAG insieme ai suoi migliori Ricambisti, inSIAMO è da sempre un incubatore di idee e progetti e propone servizi e soluzioni che valorizzano ciascun Socio sul territorio di riferimento.

Un anniversario che guarda avanti

Il tradizionale incontro dei Soci per l’Assemblea e la Plenaria ha assunto quest’anno un valore particolare: celebrare un traguardo importante e, al contempo, gettare le basi per una nuova fase di crescita.

Marzia Castellani -Presidente del Consorzio e CCO di LKQ RHIAG- ha aperto i lavori sottolineando il valore simbolico e operativo di questo anniversario: “In questi vent’anni abbiamo costruito un ecosistema fatto di persone, risultati e valori condivisi. Le nostre linee guida continuano a essere spirito di squadra, partecipazione attiva e impegno. Oggi vogliamo potenziare la nostra identità con un’anima più commerciale, capace di affrontare il mercato in modo ancor più dinamico”.

Claudio Di Giacomo -Amministratore Delegato di inSIAMO e Trade Marketing Manager LKQ RHIAG- ha proseguito la conduzione della riunione ripercorrendo le tappe storiche del Consorzio, rimarcando il carattere innovativo che da sempre contraddistingue inSIAMO e evidenziando come il forte spirito di partecipazione e l’impegno di ciascun Socio siano gli elementi chiave per fare la differenza. “Oggi celebriamo un traguardo, ma il campionato continua. La vittoria più bella è quella che deve ancora arrivare” ha detto Di Giacomo.

Lo sport come metafora di squadra

Il filo conduttore di quest’anno è stata la metafora sportiva: come nello sport, per vincere bisogna essere uniti ed il singolo può fare la differenza per il successo della squadra.

A portare la propria testimonianza, un’ospite d’eccezione: Maurizia Cacciatori, ex Capitana della Nazionale di pallavolo, ha ispirato i presenti con uno speech motivazionale raccontando molti aneddoti della sua carriera che hanno reso chiaro quanto lo spirito di squadra sia il vero motore per affrontare nuove sfide e raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi.

Dalla visione alla strategia

Una tavola rotonda ha coinvolto, restando nella metafora, “gli allenatori” del Consorzio: il Vice Presidente Matteo Morelli e i Consiglieri Ricambisti d’Area, Eric Toro, Marco Bordone e Gennaro De Luca, hanno raccolto le esigenze emerse dagli incontri territoriali dei mesi precedenti e portato in Plenaria le prime risposte concrete su temi chiave: identità del consorzio, coesione e capacità attrattiva verso i nuovi soci, anima commerciale, soluzioni digitali, partecipazione ed esclusività del consorzio.

La Plenaria si è chiusa con la presentazione dei progetti strategici del 2025, tra cui:

• il bando innovazione

• la formazione con il Politecnico di Torino

• il progetto scuole Young Talents Un evento tra tradizione e innovazione

La serata si è conclusa con un’esclusiva cena di gala nel suggestivo Palazzo di Varignana sui colli bolognesi, che è stata anche l’occasione per conferire una targa celebrativa ai Soci fondatori e una targa di appartenenza a quelli entrati più recentemente.

La mattina del sabato ha visto i Soci impegnati in diversi tavoli di lavoro, una nuova formula di collaborazione voluta fortemente dai consorziati per creare momenti di confronto serrato sui temi chiave identificati da inSIAMO.

Con impegno e concretezza, piccoli gruppi hanno partecipato a rotazione a cinque workshop tematici con l’obiettivo di far emergere nuove idee e spunti interessanti su cui lavorare nei prossimi mesi per ingegnerizzare servizi e prodotti.

“Abbiamo unito tradizione e futuro” ha commentato Di Giacomo. “Da un lato l’assemblea - tornata in Autopromotec dopo 12 anni- e la serata conviviale con i soci per celebrare le milestones di questi 20 anni; dall’altro nuovi progetti condivisi e tavoli di lavoro per delineare insieme le prossime fasi del nostro percorso”.

Verso il futuro, insieme

Grazie alla collaborazione e alla condivisione, inSIAMO ha permesso in questi vent’anni ai suoi Soci di affrontare le sfide del mercato con successo, mantenendo sempre al centro la qualità e l’efficienza.

Oggi, dopo due decenni di attività, inSIAMO continua a essere un esempio di eccellenza e innovazione, dimostrando che la forza della collaborazione può portare a risultati straordinari.

Buon compleanno inSIAMO: verso altri 20 anni di successi!

Mobilità a noleggio: crescita record, ma servono riforme

Autosystem Società di servizi SpA: nuovo finanziamento da 56,5 milioni di euro per la crescita

Autosystem Società di servizi SpA ha ottenuto un finanziamento in pool di 56,5 milioni di euro finalizzato al sostegno degli investimenti previsti dal Business Plan 2025-2027

Autosystem Società di servizi SpA – principale player indipendente nel mercato italiano del noleggio autoveicoli a lungo termine e attiva nel mercato del noleggio a breve termine – ha ottenuto un finanziamento di complessivi 56,5 milioni di euro, concesso da un pool di primarie banche italiane, che vede la partecipazione di Sparkasse – Cassa di Risparmio di Bolzano e Banca Nazionale del Lavoro, in qualità di Co-Arranger, e di Crédit Agricole Italia, Banca Monte dei Paschi di Siena, UniCredit, Banco BPM, e BCC Pordenonese e Monsile, in qualità di Banche Finanziatrici. L’assistenza legale alle banche è stata fornita dallo studio ADVANT Nctm.

Nicola Calabrò, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Sparkasse – Cassa di Risparmio di Bolzano SpA, ha dichiarato: “Sparkasse, supportando Autosystem, conferma l’interesse e la fiducia sulle prospettive del noleggio degli autoveicoli a lungo termine, un settore interessante, in prospettiva futura, non solo per la clientela aziendale ma anche per i privati persone fisiche”.

Emiliano Picello, Responsabile della Direzione Private & Corporate Banking di Sparkasse Cassa di Risparmio di Bolzano SpA, ha aggiunto: “Il finanziamento testimonia la capacità di Sparkasse di assistere la clientela aziende con soluzioni personalizzate di finanza strutturata, e nello specifico consente ad Autosystem SpA di realizzare gli importanti investimenti previsti per il raggiungimento degli obiettivi di crescita organica definiti nel Piano Industriale 2025 –2027”.

Giorgio Sina, Presidente di Autosystem e Presidente di Ferri Auto ha dichiarato: “In questo momento le sfide poste dalla transizione energetica e dalla trasformazione delle fabbriche sono sempre più impegnative. Tuttavia crediamo che il noleggio a breve e a lungo termine sia la risposta più coerente per soddisfare le esigenze di mobilità. Grazie a questi fondi Autosystem può sviluppare il proprio business e raggiungere gli obiettivi prefissati”.

Mauro Gobbo, Amministratore Delegato di Autosystem ha dichiarato:”Questo finanziamento rappresenta per noi un passaggio strategico che ci consentirà di proseguire nel percorso di crescita delineato dal piano industriale 2025-2027 e di consolidarci come uno dei principali player indipendenti nel settore del noleggio. Gli investimenti saranno focalizzati su innovazione, digitalizzazione e soluzioni di mobilità sostenibile, rafforzando il nostro impegno verso una transizione ecologica concreta e responsabile. In un mercato in costante evoluzione come quello dell’automotive grazie soprattutto alla collaborazione con i soci industriali Ferri Auto e Fassina Automotive, intendiamo giocare un ruolo da protagonisti, offrendo soluzioni sempre più flessibili, efficienti e a basso impatto ambientale.”

ANIASA 29 maggio 2025

ANIASA 30 maggio 2025

Indagine Geotab: in Italia, per 9 conducenti di veicoli commerciali su 10 lo stress da lavoro correlato influisce negativamente sulla guida

• Geotab ha condotto un sondaggio su oltre 3.500 autisti in sette mercati europei, tra cui l’Italia: un allarmante 95% afferma che il rischio di incidenti è aumentato negli ultimi 5 anni

• Il 70% degli intervistati (e ben l’80% in Italia) ritiene che lo stress contribuisca a incrementare i pericoli sulla strada: ne consegue la necessità di maggiore supporto per i conducenti

• In Europa, negli ultimi 12 mesi quasi la metà dei conducenti (47%) ha preso in considerazione l’idea di lasciare il lavoro

• Circa 1 autista su 2 si sente a disagio nel rivolgersi al proprio datore di lavoro in caso di stress o problemi legati alla salute mentale e il 37% (dato che sale al 44% in Italia) afferma che la propria organizzazione non offre supporto adeguato per questi temi

• Gli italiani sembrano particolarmente propensi ad abbracciare l’innovazione: il 77% degli interpellati (rispetto alla media europea del 69%) è favorevole all’applicazione di nuove tecnologie per migliorare le prestazioni di guida

Lo stress da lavoro correlato ha un impatto negativo sulla guida, secondo oltre 9 conducenti di veicoli commerciali su 10 (e, in Italia, il dato è addirittura lievemente superiore alla media europea: 94% contro 91%). È quanto emerge dall’indagine The Unseen Toll: Driver Stress and Road Safety - “Il pedaggio invisibile: stress dei conducenti e sicurezza stradale”, recentemente condotta a livello paneuropeo da Geotab, leader globale nelle soluzioni per veicoli connessi, presentata in occasione del Geotab Day 2025, in scena a Milano il 27 maggio.

Nel mese di aprile 2025, Geotab ha infatti intervistato 3.501 conducenti di veicoli commerciali in Francia, Germania, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Spagna e Regno Unito. Tra gli intervistati, quasi tutti (95%) ritengono che il rischio di incidenti sia aumentato negli ultimi cinque anni, con il 61% di loro che addirittura considera l’incremento significativo.

Uno sguardo sull’Italia

Osservando i dati per nazione, l’Italia detiene un triste primato in termini di abitudini di guida pericolose riscontrate: la distrazione causata dall’uso del cellulare è stata infatti citata dal 59% dei rispondenti, contro una media europea del 42%. Altri problemi comunemente osservati, anche nel nostro Paese, sono stati l’eccessiva velocità da parte di altri veicoli (39%) e la guida generalmente scorretta (37%), oltre alla presenza di biciclette e monopattini elettrici che non rispettano i semafori (35%).

Probabilmente anche a causa dello stato del manto stradale, gli autisti italiani sembrano inoltre temere maggiormente, rispetto alla media, i terreni sconnessi: ben il 70% dei rispondenti, contro il 64% del dato europeo, è preoccupato che una buca possa causare un incidente o un infortunio.

Infine, gli autotrasportatori del Bel Paese sembrano essere particolarmente consapevoli della rilevanza di stress e salute mentale come fattori chiave che contribuiscono all’aumento dei pericoli su strada (80%, rispetto al 70% della media degli altri Paesi). In questo contesto, oltre 4 conducenti italiani su 10 (44%) dichiarano di ricevere poco nessun supporto da parte della propria azienda per quanto riguarda le questioni relative allo stress o alla salute mentale: nonostante ciò, solo il 34% ha pensato concretamente di lasciare il lavoro nell’ultimo anno.

Usare efficacemente la tecnologia

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, in Italia si è rilevata una particolare propensione ad abbracciare l’innovazione. Quasi 8 autisti su 10 (77%, rispetto alla media europea del 69%, sono infatti favorevoli all’adozione di tecnologie volte a migliorare le prestazioni di guida. I risultati della survey mostrano quindi chiaramente la necessità di investire maggiormente nell’assistenza ai conducenti, nella gestione dello stress e nella promozione di una cultura della sicurezza.

Poca attenzione alla salute mentale

Le crescenti pressioni lavorative sembrano contribuire attivamente allo stress. La metà degli autisti intervistati ha infatti ammesso di sentire regolarmente la necessità di infrangere i limiti di velocità per completare il proprio lavoro in tempo. Va un po’ meglio, rispetto alla media, in Italia, dove questa situazione è stata segnalata “solo” dal 39% dei conducenti – contro una media ben più alta in Irlanda (64%), Paesi Bassi (62%) e Germania (59%).

Inoltre, quasi due terzi degli intervistati (64%) hanno dichiarato che sono il traffico eccessivo o i lavori stradali a rendere difficile portare a termine tutte le consegne: questa sfida è particolarmente sentita in Spagna (78%), mentre il dato della nostra Penisola è invece in linea con le altre nazioni europee.

In un contesto di crescente pressione lavorativa, poi, molti conducenti non si sentono adeguatamente supportati dalla propria azienda. Infatti, circa la metà degli autisti (il 55% in Europa e il 45% in Italia) non si sente a proprio agio nel rivolgersi al datore di lavoro per ottenere supporto in caso di stress e altri problemi legati alla salute mentale (questa percentuale sale al 66% in Irlanda e al 60% in Germania). Del resto, oltre un terzo dei rispondenti (37%) dichiara che il proprio datore di lavoro, per questo tipo di questioni, offre un basso livello di supporto o, addirittura, nessuno, in particolare in Spagna (50%) e in Francia (48%).

Gli effetti delle tensioni accumulate sono evidenti: quasi la metà degli intervistati (47%) ha preso in considerazione l’idea di lasciare il lavoro negli ultimi 12 mesi (con punte del 66% in Irlanda e del 58% nei Paesi Bassi). Questo avviene in un momento in cui, in Europa, sono già vacanti oltre 200.000 posizioni lavorative nel settore dell’autotrasporto – numero che, secondo McKinsey, è destinato a salire a 745.000 entro il 2028.

“Questi risultati ci ricordano le pressioni a cui sono sottoposti i conducenti di veicoli commerciali, il cui impatto ricade sulle nostre strade e su tutti noi. L’economia europea fa grande affidamento sul trasporto commerciale, ma lo stress spinge molti addetti ad abbandonare il settore, mettendo a rischio la sicurezza stradale”, ha dichiarato Edward Kulperger, Senior Vice President di Geotab EMEA.

“Gli autisti devono affrontare un notevole stress da lavoro correlato, sono quotidianamente testimoni di comportamenti pericolosi e spesso si ritrovano incalzati dalle tempistiche; eppure, molti di loro, non si sentono supportati o non sono a proprio agio nel cercare aiuto. Queste sfide non sono limitate all’Europa, come dimostrano i risultati di una nostra recente indagine che ha coinvolto gli autisti del Nord America. Considerando che quasi la metà degli operatori del settore sta pensando di licenziarsi – in un contesto in cui già si delinea una carenza di conducenti – è fondamentale per i datori di lavoro fornire ai propri dipendenti un migliore sostegno alla salute mentale”.

“Come industria, dobbiamo dare priorità al benessere dei dipendenti, sfruttando i dati e la tecnologia non solo a favore dell’efficienza, ma anche per creare, proattivamente, ambienti di lavoro più sicuri e meno stressanti. È necessario un impegno concreto per mantenere le strade sicure e le filiere in movimento”, ha aggiunto Kulperger.

Affrontare queste sfide è insomma fondamentale, sia per il benessere dei conducenti che per l’efficienza delle flotte: dare priorità alla sicurezza consente infatti di ridurre gli incidenti, contenere i costi assicurativi, di riparazione e di fermo dei mezzi. L’implementazione di robusti programmi di sicurezza, supportati da dati raccolti grazie alla telematica e da modelli di intelligenza artificiale avanzati, consente interventi proattivi. Individuando i rischi, promuovendo abitudini di guida più sicure e monitorando gli indicatori di benessere, le flotte possono aumentare la sicurezza, migliorare la produttività e ottenere significativi risparmi sui costi – sfruttando la tecnologia, che i conducenti sono già pronti ad adottare.

Targa Telematics: per Berg Insight il primo service provider per noleggiatori in Europa

La classifica dell’analista di mercato indica Targa Telematics come il principale fornitore di soluzioni digitali per la mobilità per le flotte rental e leasing

Targa Telematics – uno dei principali player globali nel campo dell’IoT e dello sviluppo di soluzioni e piattaforme digitali per la mobilità connessa – si posiziona al primo posto in Europa nella classifica di Berg Insight relativa ai fornitori di soluzioni digitali per la mobilità per i noleggiatori. Secondo l’ultima edizione del report Berg Insight Telematics for Rental and Leasing Fleets infatti, con 762.000 unità installate nel settore del noleggio e del leasing, Targa Telematics risulta il service provider più attivo in Europa.

Con un mercato europeo che ha generato oltre 15 miliardi di Euro in ricavi e una flotta di quasi 2 milioni di veicoli a noleggio, il settore si sta evolvendo rapidamente verso la mobilità digitale, sostenibile e connessa e, secondo l’ultima edizione del report di Berg Insight, la penetrazione dei sistemi telematici nelle flotte di noleggio europee è attesa crescere dal 37,2% al 68,8% entro il 2028, guidata da tecnologie embedded, intelligenza artificiale e nuovi modelli di mobilità.

Targa Telematics sviluppa soluzioni e piattaforme digitali avanzate per supportare la digital transformation dei propri clienti, inclusi i noleggiatori, ottimizzandone i processi operativi e contribuendo a preservare il valore della flotta. Con oltre vent’anni di esperienza nella telematica e nella mobilità connessa, l’azienda integra competenze di domino e tecnologie all’avanguardia, come l’Intelligenza Artificiale, per offrire servizi potenziati con funzionalità predittive, utili per prevenire in modo proattivo furti e appropriazioni indebite; il servizio di call center attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7 garantisce inoltre il massimo livello di assistenza stradale per il recupero dei veicoli.

Con l’offerta di tecnologie come i microservizi, opportunamente combinati, Targa Telematics aiuta i noleggiatori a migliorare e digitalizzare i processi interni, incrementandone l’efficienza e l’efficacia, e a creare nuovi prodotti di mobilità per i propri clienti. Un esempio è il corporate car sharing: l’accesso senza chiavi, tramite tecnologia keyless proprietaria, combinato con microservizi e completato dai servizi operati dell’azienda - ad esempio l’help desk di primo e di secondo livello - consentono ai noleggiatori di offrire ai clienti finali una soluzione in cui il driver può prenotare, ritirare e riconsegnare il veicolo in completa autonomia, e l’azienda cliente può ottimizzare le dimensioni e l’utilizzo della flotta, introducendo facilmente i veicoli elettrici.

Inoltre, la società si sta muovendo anche verso la mobilità condivisa multimodale, offrendo un modulo specifico per la gestione dei veicoli elettrici che comprende la prenotazione e la fatturazione.

Il valore aggiunto della nostra tecnologia si basa sulle competenze di dominio sviluppate in numerosi anni di collaborazione con i noleggiatori, la capacità della nostra piattaforma nell’ offrire risposte concrete a sfide complesse, combinando AI, venti anni di dati storici e acquisizione e integrazione di dati provenienti da fonti eterogenee, a cui si aggiungono i servizi operati” ha dichiarato Massimiliano Balbo di Vinadio – Vice President Sales LA di Targa Telematics. “La combinazione di tutti questi elementi ci permette di aiutare i clienti a prendere decisioni più rapide, efficienti e sostenibili, supportando la loro trasformazione verso una mobilità sempre più intelligente”.

Il report di Berg Insight sottolinea anche come la crescente integrazione dei dati OEM rappresenterà un fattore chiave di successo nel settore della gestione flotte, consentendo ai player più innovativi di offrire soluzioni sempre più complete, scalabili ed efficienti. Su questo fronte, Targa Telematics può contare su numerose collaborazioni attive con i principali OEM - tra cui Audi, BMW, Dacia, Ford, Kia, Mercedes-Benz, MINI, Renault, Seat, Škoda, Stellantis, Tesla, Toyota, Volkswagen – permettendo ai fleet manager di superare le complessità tecniche, commerciali e legali associate all’acquisizione dei dati e fornendo una visione completa e omogenea della flotta, indipendentemente dalla marca o dal modello del veicolo.

Nuova mobilità il fronte tiene

Numeri del noleggio in crescita

Il Foglio

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