60° Anniversario ANIASA - Muoviamo il futuro
01 Luglio 202560º anniversario ANIASA - Muoviamo il futuro
27 Giugno 2025Presentazione 24° Rapporto ANIASA
13 Maggio 2025PRESENTAZIONE 24° RAPPORTO ANIASA
09 Maggio 2025
Detraibilità IVA al 40% - Proroga al 31/12/2028
Prot. n. p. 1908 Roma, 19 dicembre 2025
A TUTTE LE ASSOCIATE
Oggetto: Detraibilità IVA al 40% - Proroga al 31/12/2028
Informiamo che l’Italia ha ottenuto dal Consiglio Europeo l’autorizzazione a continuare ad applicare per il triennio 2026-2028 la misura di deroga sul diritto di detrarre l’IVA, di cui sono gravate alcune tipologie di veicoli. Si tratta della sesta autorizzazione triennale ad ulteriore proroga del c.d. regime transitorio in vigore dal 2007 e che stabilisce la detraibilità dell’IVA forfetaria al 40%.
Dopo aver mantenuto per ben 25 anni un regime di detrazione differente da quello ordinario, grazie ad una deroga alla normativa EU sistematicamente rinnovata, e pur essere stata condannata nel 2006 dalla Corte di Giustizia di Strasburgo, l’Italia chiede di triennio in triennio un rinvio della disciplina comunitaria.
Le motivazioni generali indicate nella decisione del Consiglio dell’8 c.m appaiono discutibili, in quanto si continua a sostenere che ”tali misure speciali sono giustificate dall’esigenza di semplificare la procedura per la riscossione dell’IVA e di evitare l’evasione fiscale derivante da contabilità scorretta e false dichiarazioni fiscali”.
La problematica della detraibilità limitata dell’Iva ha origine, come noto, dalla sentenza Stradasfalti della Corte di Giustizia EU del 14 settembre 2006 n. C-228/05, con la quale si censuravano le limitazioni italiane alla detrazione dell’Iva per l’acquisto, l’uso e la manutenzione dei veicoli.
In deroga all’articolo 26, paragrafo 1, lettera a) e all’articolo 168 della direttiva 2006/112 relativa al sistema comune d’imposta sul valore aggiunto, l’Italia è stata autorizzata, con decisione 2007/441/Ce del Consiglio Ue, a limitare al 40 % il diritto alla detrazione dell’Iva sull’acquisto di taluni veicoli stradali a motore (compresi i contratti di assemblaggio e simili, fabbricazione, acquisto intracomunitario, importazione, leasing o noleggio, modificazione, riparazione e manutenzione, nonché le spese connesse, compresi lubrificanti e carburante) a condizione che il veicolo in questione non sia interamente utilizzato a fini professionali.
La limitazione della detrazione non si applica infatti ai veicoli che formano oggetto dell’attività propria dell’impresa, quali i veicoli delle autoscuole, delle aziende di noleggio veicoli e quelli adibiti ad uso pubblico nonché per quelli degli agenti e rappresentanti di commercio.
Rileviamo peraltro che sulla annosa questione potrebbero maturare differenti orientamenti legislativi, in relazione alle recentissime indicazioni della Commissione EU sulla decarbonizzazione delle flotte (cfr. ns. nota di ieri), che prevedono, genericamente, agevolazioni fiscali per i veicoli più ecologici.
Ricordiamo nell’occasione che in ordine alla fiscalità delle auto aziendali ANIASA ha presentato quest’anno al Governo una proposta con misure di maggiore detraibilità dell’IVA.
19 Dicembre 2025
Il rinnovo del CCNL ANIASA su Radio 24
Radio 24
19 Dicembre 2025
Proposte della Commissione EU su Pacchetto Automotive e Regolamento sui veicoli aziendali
Prot. n. p. 1907 Roma, 18 dicembre 2025
A TUTTE LE ASSOCIATE
Oggetto: Proposte della Commissione EU su Pacchetto Automotive e Regolamento sui veicoli aziendali
Come riportato dai media, la Commissione Europea ha pubblicato l’atteso Pacchetto Automotive, volto a supportare la transizione ecologica del settore, preservandone la competitività produttiva.
Il Pacchetto si basa sul Piano di Azione per l’Automotive e sugli input ricevuti dagli stakeholder in fase di consultazione nel Dialogo Strategico avviato a partire da inizio 2025.
Al momento non sono ancora disponibili tutti i testi delle proposte. La Commissione ha comunque fornito una panoramica sui contenuti, di seguito illustrati.
Pacchetto Automotive - Revisione degli standard sulle emissioni di CO₂
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► La Commissione propone di rivedere gli attuali standard sulle emissioni di CO₂ per auto e furgoni e per i veicoli pesanti (HDV).
► A partire dal 2035, i costruttori auto dovranno rispettare un obiettivo di riduzione del 90% delle emissioni allo scarico, mentre il restante 10% delle emissioni dovrà essere compensato attraverso l’uso di acciaio a basse emissioni di carbonio prodotto nell’Unione, oppure tramite e-fuel e biocarburanti. Questa misura consentirebbe l’utilizzo di una gamma più ampia di veicoli, inclusi gli ibridi plug-in.
► Prima del 2035, le Case auto potranno beneficiare di “super crediti” per piccole auto elettriche accessibili e prodotte nell’Unione europea.
► Per l’obiettivo 2030 per auto e VCL viene introdotta una flessibilità aggiuntiva, consentendo il “banking & borrowing” per il periodo 2030-2032. Un’ulteriore flessibilità è concessa per il segmento dei VCL, con una riduzione dell’obiettivo di CO₂ per i furgoni al 2030 dal 50% al 40%.
► La Commissione propone una modifica degli standard sulle emissioni di CO₂ per i veicoli pesanti, agevolando il rispetto degli obiettivi 2030. La modifica consente ai produttori di accumulare più crediti di emissione negli anni precedenti al 2030 rispetto all’attuale regolamento, permettendo loro di ottenere crediti ogni anno se le emissioni di CO₂ sono inferiori al loro obiettivo annuale di emissioni di CO₂.
Flotte aziendali
► Sono stabiliti a partire dal 2030, obiettivi nazionali obbligatori minimi per sostenere la diffusione di veicoli a zero (ZEV) e basse emissioni (LEV). Gli Stati membri dovranno quindi garantire che una quota minima delle nuove immatricolazioni sia a zero o basse emissioni, senza distinzione tra noleggio a breve e lungo termine, leasing operativo o finanziario (vedi in allegato Annex 1).
► L’obbligo riguarda le grandi aziende (aziende con almeno due dei seguenti requisiti: stato patrimoniale superiore a 20 milioni, ricavi superiori a 40 milioni, 250 dipendenti),
► E’ indicata genericamente la possibilità di regimi fiscali o altre misure di sostegno statale soggette alle norme applicabili in materia di aiuti di Stato. Requisito essenziale che i veicoli che beneficiano di sostegno pubblico siano a zero o basse emissioni ed esclusivamente di produzione europea.
Clausola “Made in Europe”
A partire dal 2028, agli Stati membri non sarà consentito fornire “sostegno finanziario” per l’acquisto, il leasing, il noleggio, l’acquisto a rate o la gestione di auto e furgoni aziendali diversi dagli ZEV o LEV “Made in Europe”.
La Commissione definirà la metodologia per determinare i criteri per cui i veicoli possono essere considerati “Made in Europe” in un atto delegato separato.
ANIASA si riserva di approfondire tale disposizione, considerando i potenziali impatti sul trattamento fiscale delle flotte aziendali. Nello specifico, si attende di conoscere quale sarà da parte della Commissione l’ambito e la definizione di “sostegno finanziario”. A seconda di come viene interpretato tale termine, la disposizione potrebbe infatti influire, ad esempio, sull’applicazione delle misure di deducibilità fiscale esistenti e potenzialmente limitarne la disponibilità.
Omnibus Automotive
► Le proposte mirano ad alleggerire gli oneri amministrativi e ridurre i costi per i produttori europei. Si tratta di una Direttiva e di un Regolamento per esentare alcuni furgoni dall’obbligo di installare tachigrafi intelligenti e di essere dotati di dispositivi di limitazione della velocità.
► E prevista l’introduzione di una nuova categoria di veicoli nell’ambito dell’iniziativa Small Affordable Cars, che riguarderà i veicoli elettrici fino a 4,2 metri di lunghezza. L’obiettivo è di consentire agli Stati membri e alle autorità locali di sviluppare incentivi mirati, stimolando la domanda di piccoli veicoli elettrici prodotti nell’UE.
► Saranno stanziati 1,8 miliardi di euro nell’ambito della strategia per accelerare lo sviluppo di una catena del valore delle batterie interamente prodotta nell’UE.
ATTIVITA’ SUCCESSIVE
Si evidenzia che ad eccezione della Strategia per il rafforzamento delle batterie, che è una Comunicazione, tutte le citate proposte della Commissione seguiranno la procedura legislativa ordinaria.
Le proposte saranno quindi trasmesse al Parlamento e al Consiglio dell’UE, dove le discussioni formali inizieranno a gennaio 2026. Al Parlamento europeo il processo inizierà con la nomina di un relatore, dopodiché potranno iniziare le deliberazioni interne. Parallelamente, il Consiglio dell’UE sta procedendo con l’esame della proposta, con una prima discussione prevista in seno al Gruppo di lavoro “Trasporti terrestri” il 13 gennaio 2026.
Nell’allegare la documentazione di riferimento, ANIASA, in collegamento con UTOPIA e Leaseurope, si riserva successive comunicazioni sulla complessa materia, al fine di valutare le implicazioni e fornire orientamenti alle associate.
19 Dicembre 2025
La mobilità tra digitalizzazione e nuove sfide
19 Dicembre 2025
Geotab sui veicoli a motore termico anche dopo il 2035: il dietrofront dell’UE invita a guardare ai dati
In un contesto politico e normativo volatile, le flotte dovrebbero continuare a concentrarsi sull’utilizzo sapiente dei dati, piuttosto che sulla politica, per ottenere vantaggi immediati in termini di efficienza e sostenibilità
La decisione della Commissione UE di rivedere il divieto totale di vendita dei motori termici a partire dal 2035, abbassando l’obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 dal 100% al 90%, può essere vista da un lato come una proroga, dall’altro come un passo indietro nel percorso verso la decarbonizzazione.
Geotab lnc., leader globale nelle soluzioni per veicoli connessi, sottolinea come, dal punto di vista concreto, questo non rappresenti una svolta così significativa per i fleet manager, che si confrontano quotidianamente con la necessità di conciliare sfide economiche e di efficienza operativa. Tuttavia, nonostante la proposta debba ancora affrontare un iter legislativo complesso in Parlamento, il semplice fatto che gli obiettivi stiano cambiando conferma un aspetto importante: le normative possono essere volatili.
“Mentre le istituzioni politiche portano avanti il dibattito, le esigenze in termini di ottimizzazione dei costi rimangono le stesse. Il pericolo, però, è che ora le aziende interpretino questo ‘reset’ normativo come il permesso di sospendere il proprio percorso di modernizzazione”, spiega Franco Viganò, AVP EMEA & Italy Country Manager di Geotab. “Potrebbe essere un errore strategico importante: la spinta verso l’elettrificazione e la riduzione delle emissioni non è mai stata solo una questione di conformità al divieto del 2035, né esclusivamente di profitto. Si tratta di un duplice obiettivo, che risponde all’urgenza di una reale sostenibilità, combinata con l’esigenza di ottenere vantaggi immediati in termini di efficienza”.
Con o senza divieto ai motori termici, è la Sostenibilità Pragmatica a fare la differenza
Per le flotte, il vero approccio vincente è quello che promuove la cosiddetta “sostenibilità pragmatica”, che guarda oltre i soli obiettivi legislativi a lungo termine, per offrire un empowerment immediato basato sui dati. Che l’obiettivo di riduzione delle emissioni sia 100% o 90%, oggi gli sprechi nelle flotte (determinati da soste a motore acceso, percorsi inefficienti e utilizzo errato del carburante) stanno già costando molto alle aziende.
Invece, utilizzando i dati per semplicemente correggere abitudini inefficienti, grandi flotte come quelle che operano nel settore logistico e dei trasporti possono risparmiare decine di migliaia di euro al mese sui costi operativi e, al contempo, ridurre le emissioni di CO₂ di migliaia di tonnellate all’anno.
Questo dimostra come responsabilità ambientale e performance aziendali possano (e debbano) migliorare insieme.
Il “Reset” aumenta la complessità
Oggi si sta passando da un approccio netto, del tipo “tutto o niente”, a un sistema più flessibile, che porterà flotte miste complesse ad operare più a lungo del previsto.
Gestire una flotta mista di veicoli elettrici, ibridi e con motori a combustione interna richiede un nuovo livello di analisi, mettendo in luce i limiti di una gestione basata sull’“istinto”. Restare fedeli a una strategia apparentemente semplice che favorisce unicamente il diesel può sembrare sicuro, ma significa in ultima analisi accettare costi operativi più alti rispetto ai competitor che invece hanno imparato a ottimizzare il mix energetico.
Recenti analisi di Geotab mostrano che, nelle flotte, ben tre quarti (75%) dei veicoli leggeri operano entro il raggio giornaliero degli EV moderni, riducendo il rischio di transizione per la maggior parte della flotta. Tuttavia, i dati rivelano anche che quasi la metà (49%) dei veicoli delle flotte europee è già economicamente adatta all’elettrificazione, con importanti riscontri dal punto di vista dei costi di proprietà e gestione rispetto agli equivalenti a benzina o diesel.
“Non ci si può permettere di utilizzare i veicoli elettrici dove non sono adatti, né di mantenere un furgone diesel su una tratta dove l’elettrico ridurrebbe emissioni e costo totale di proprietà. L’attenzione non dovrebbe essere posta sulla minoranza di veicoli che potrebbero richiedere motori a combustione più a lungo: al contrario, dovrebbe andare su quel 50% di veicoli non elettrici che stanno letteralmente facendo perdere denaro alle aziende”, prosegue Viganò.
Flotte aziendali: come mantenere la stabilità in un contesto incerto
Per l’industria automobilistica, il momento attuale può rappresentare un importante punto di svolta, che vede i produttori affrettarsi ad adeguarsi ai nuovi obiettivi per il 2030 e il 2032.
Le flotte, tuttavia, non possono permettersi di variare la propria strategia a ogni cambio di rotta politica. Al contrario, serve una strategia che permetta di sopravvivere al ciclo degli eventi e, possibilmente, di anticiparli.
Come?
Concentrandosi sugli asset attuali: sfruttare i dati dei veicoli e le piattaforme telematiche per identificare quali veicoli può essere economicamente vantaggioso sostituire già oggi, indipendentemente dalle regolamentazioni.
Ottimizzando gli aspetti operativi: non aspettare il 2035 per ridurre le emissioni, ma gestire sin da subito quanto può essere già migliorato, come il consumo di carburante e le soste a motore acceso.
“L’UE potrebbe aver concesso un po’ più di tempo ai motori termici, ma non ha cambiato l’obiettivo finale. Il mercato ormai riconosce il valore dei veicoli elettrici e, indipendentemente dall’entrata in vigore dei vari obblighi, per le aziende continuerà ad essere importante utilizzare il potere dei dati per eliminare le inefficienze. Aspettare di avere certezze normative assolute è una strategia di stagnazione: l’efficienza richiede azione ora”, conclude Viganò.
Intervista al Presidente Viano su Riparte l’Italia
Riparte l’Italia
18 Dicembre 2025ANIASA 18 dicembre 2025
18 Dicembre 2025
LoJack – Arval, insieme per flotte aziendali sempre più sicure
Grazie a questa partnership sono stati recuperati 516 veicoli rubati per un valore complessivo di quasi 11 milioni di euro.
516 veicoli recuperati in meno di sei anni per un valore complessivo di quasi 11 milioni di euro. Sono questi i dati che riassumono in modo efficace i risultati della partnership tra LoJack Italia, società del Gruppo CalAmp leader nelle soluzioni telematiche per l’Automotive e nel recupero dei veicoli rubati e Arval Italia, azienda del Gruppo BNP Paribas specializzata nel noleggio auto a lungo termine e in servizi di mobilità.
Grazie all’accordo, avviato nel 2019 e che oggi riguarda una flotta di 55.000 veicoli, LoJack garantisce maggiore sicurezza dal furto ai mezzi concessi in noleggio a lungo termine a dipendenti di imprese e pubbliche amministrazioni e a privati con partita IVA o con solo codice fiscale.
“La partnership con Arval testimonia efficacemente l’opportunità per le società di noleggio e le società che gestiscono flotte aziendali di dotarsi di sistemi hi-tech in grado di tutelare efficacemente i propri asset. Il business dei furti d’auto da anni ha messo nel mirino le vetture aziendali, siano esse utilitarie oppure auto premium, soprattutto in alcune aree del Paese, dove queste vengono spesso sottratte anche avvalendosi di attrezzature, come jammer, che ne agevolano l’opera. Abbiamo così raggiunto percentuali di recupero doppie rispetto alla media nazionale e monitorando costantemente l’evolversi del fenomeno insieme ad Arval, siamo pronti a integrare nuove soluzioni nel prossimo futuro per rafforzare la nostra battaglia contro i furti d’auto”, spiega Massimo Braga –Vice President e Direttore Generale LoJack Italia.
Sono tre i punti di forza dell’offerta LoJack per le flotte aziendali che aumentano in modo sensibile le possibilità di ritrovare una vettura dopo il furto: la tecnologia unica della radiofrequenza, potenziata ulteriormente dall’integrazione con quelle GPS/GSM, un mix che consente di intervenire anche dove altri sistemi non riescono a operare; una centrale operativa attiva H24 che supporta il driver soprattutto in tutte le delicate fasi che vanno dalla denuncia del furto al recupero della vettura; un team di specialisti che ogni giorno supporta concretamente e sul territorio le attività di ricerca delle auto rubate da parte delle Forze dell’Ordine. Grazie a questi fattori, dal 2019 a oggi, sono stati recuperati con tempestività e restituiti ai legittimi driver, 516 veicoli della flotta Arval, per un totale di 11 milioni di euro.
Un recupero record (13 auto e 2 moto), nonostante il jammer
L’efficacia della partnership tra Arval e LoJack è ben esemplificata da uno spettacolare e avvincente recupero di una Range Rover Sport avvenuto a Verona. Dopo essere stata rubata e ritrovata una prima volta, la vettura ha subito un secondo furto. Nel secondo ritrovamento, la vettura è stata localizzata in una autorimessa sotterranea a Verona, insieme ad altre 13 auto e due moto (un valore complessivo di 800mila euro), tra le quale vi erano una BMW X5 e una Toyota Rav 4 appartenenti ad Arval. Qui era stata momentaneamente occultata insieme ad altri veicoli trafugati, molti dei quali già con targhe contraffatte o con il numero del telaio addirittura cancellato tramite laser. Il recupero è avvenuto nonostante la presenza di Jammer che non hanno però ingannato la tecnologia di LoJack, a conferma della straordinaria efficienza del sistema e della tempestività di intervento delle Forze dell’Ordine.
17 Dicembre 2025
Van4you apre il suo primo centro in Liguria!
VAN4YOU continua a celebrare i 15 anni di attività (2010- 2025) e lo fa anche con l’apertura di una nuova filiale a GENOVA!
Un anno importante, fatto di festeggiamenti che hanno contribuito a dare la spinta giusta per continuare lo sviluppo del Piano Industriale e “conquistare” una nuova regione, la Liguria.
La filiale di Genova porta il Gruppo a 35sedi in Italia e a chiudere il 2025 con grande soddisfazione per affrontare il 2026 con slancio e impegno!
17 Dicembre 2025
Storico traguardo per Arval: 300.000 veicoli in flotta per i suoi 30 anni
Nel mese di dicembre 2025, Arval Italia, la società specializzata nel settore del noleggio auto a lungo termine e in servizi di mobilità del Gruppo BNP Paribas, ha raggiunto un traguardo storico: ha toccato infatti la quota di 300.000 veicoli nella propria flotta noleggiata.
Questo risultato è stato possibile grazie alla crescita di tutti i segmenti commerciali, dalle grandi aziende al mondo Retail, composto da piccole e medie imprese, liberi professionisti e privati, anche grazie alla forza dell’approccio multicanale, che consente ad Arval di avere una distribuzione diversificata, efficace e ben strutturata, in grado di raggiungere tutte le fasce di mercato.
Nel complesso, agli inizi di dicembre, Arval Italia registra un incremento di oltre il 6% di flotta noleggiata rispetto alla fine del 2024 e conta, nel corso del 2025, oltre 75.000 consegne.
In segno positivo sono anche tutte le linee di prodotto, dal noleggio a lungo termine tradizionale da 36 a 60 mesi, al noleggio mensile e flessibile grazie al prodotto Arval Flex così come il rinoleggio dei veicoli usati Arval Re-Lease.
Risultati che si inseriscono all’interno di una strategia di business orientata alla sostenibilità, come attestato dalle cinque certificazioni ottenute da Arval Italia in tema di qualità (ISO 9001: 2015), ambiente (ISO 14001: 2015), salute e sicurezza sul lavoro (ISO 45001: 2018), sicurezza stradale (ISO 390001: 2012) e prevenzione della corruzione (ISO 37001: 2016), oltre che dai rating ESG che si collocano ai più alti livelli di scoring (Ecovadis Platinum Medal, Synesgy Rating A, Open-es 10/12).
“Nell’anno in cui festeggiamo i nostri 30 anni di presenza nel mercato italiano, siamo orgogliosi di poter celebrare anche il raggiungimento dei 300.000 veicoli nella nostra flotta noleggiata” commenta Dario Casiraghi, Direttore Generale di Arval Italia. “Questo risultato è il frutto di una strategia coerente nel corso degli anni, che ci ha visto crescere in modo lineare e sostenibile. Un ringraziamento prima di tutto ai 1.200 collaboratori di Arval Italia che, grazie alla loro competenza, alla loro passione e alla loro energia, hanno reso possibile questo successo, così come a tutti i nostri clienti, che ci scelgono ogni giorno, e ai nostri partner, con cui collaboriamo per offrire sul mercato un servizio di qualità. Per noi, 300.000 veicoli rappresentano un nuovo punto di partenza per continuare a lavorare con la solidità ma anche con il dinamismo e l’innovazione che ci hanno sempre contraddistinto”.
16 Dicembre 2025
ANIASA, 2026 anno cruciale
16 Dicembre 2025
“Il noleggio conquista anche le società”
Il Sole 24 Ore
16 Dicembre 2025
Auto: Aniasa, rinnovato contratto noleggio, aumenti 200 euro per 20.000 lavoratori
15 Dicembre 2025
Gomma plastica, servizi ambientali e autonoleggio rinnovano i contratti: aumenti da 200 a 250 euro
12 Dicembre 2025
Intervista ad Italo Folonari
Radio 24
11 Dicembre 2025
ACI: novembre 2025 usato in calo
Auto: -1,7% - moto: -2,8%
Radiazioni: calano le auto (-6,1%), crescono le moto (+6,9%)
Segno negativo, a novembre 2025, per il mercato italiano dei veicoli di seconda mano. I passaggi di proprietà delle quattro ruote, al netto delle minivolture (trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale), hanno segnato una frenata dell’1,7% rispetto allo stesso mese 2024: 257.353 le pratiche, contro le 261.794 del medesimo periodo nel 2024.
Stesso trend per i passaggi di proprietà dei motocicli che - sempre al netto delle minivolture - hanno chiuso il bilancio di novembre con un calo del 2,8%: 37.761 cambi di mano rispetto a 38.854 di un anno fa. Per tutti i veicoli, il rallentamento è stato dell’1,5% a novembre.
Nei primi undici mesi del 2025 - sempre a paragone con lo stesso periodo dell’anno precedente - i trasferimenti netti di proprietà hanno archiviato una crescita complessiva del 2,0% per le autovetture e del 3,0% per i motocicli. Il comparto ha registrato una percentuale del 2,2% per tutti i veicoli con totale di 4.035.048 pratiche contro le 3.948.659 dell’anno precedente.
I dati sono riportati nell’ultimo bollettino mensile “Auto-Trend”, l’analisi statistica realizzata dall’Automobile Club d’Italia sui dati del PRA, consultabile sul sito www.aci.gov.it.
RADIAZIONI: CALANO LE AUTO (-6,1%), CRESCONO LE MOTO (+6,9%)
Maggiormente in difficoltà, a novembre, il settore delle radiazioni che ha fatto registrare un calo del 6,1% per le auto (93.215 invece di 99.246) e del 4,8% per tutti i veicoli (113.254 a fronte di 118.962). In controtendenza, i motocicli, con un miglioramento del 6,9%: 9.863 operazioni a fronte delle 9.225 del novembre 2024.
Da gennaio a novembre 2025, rispetto allo stesso periodo del 2024, le radiazioni hanno registrato decrementi del 7,6% per le autovetture - con 1.059.910 pratiche a fronte di 1.147.091 - e dello 0,3% per i motocicli: 112.933 operazioni contro le 113.269 dello stesso periodo 2024. Nel complesso, il calo è stato del 6,8% con 1.286.466 attività a fronte di 1.379.916 per tutti i veicoli.
ALIMENTAZIONI
Nel mercato dell’usato prevalgono ancora le alimentazioni tradizionali (diesel e benzina); la quota dell’ibrido a benzina resta stabile al 10,3%, con una crescita pari a +23,2% rispetto all’anno precedente. Le elettriche sono ancora all’1,3% del dato complessivo, pur avendo segnalato un aumento pari al 38,3%.
Fonte: ACI
11 Dicembre 2025ANIASA 11 dicembre 2025
11 Dicembre 2025
Rinovato il contratto dell’autonoleggio
ANSA, Adn Kronos, Askanews, AGI, Agenzia Nova, Il Sole 24 Ore, Quattroruote, Motori online, Fleetime, Car Carrozzeria
11 Dicembre 2025
Rinnovato il contratto collettivo dell’autonoleggio: aumenti medi di 200 euro per oltre 20.000 lavoratori
L’accordo interessa il settore del noleggio veicoli, a breve e lungo termine, il soccorso stradale e i parcheggi.
Roma, 10 dicembre 2025 – È stato siglato il nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro che interessa oltre 20.000 addetti del settore dell’autonoleggio, del soccorso stradale e dei parcheggi/autorimesse, un comparto strategico per la mobilità del Paese.
L’accordo, raggiunto da ANIASA (Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio, della Sharing mobility e dell’Automotive digital) insieme alle organizzazioni sindacali FILT-CGIL, FIT-CISL e UILTRASPORTI, introduce aumenti retributivi medi a regime pari a 200 euro, una tantum da 560 euro a gennaio, oltre all’incremento di 2 euro dei buoni pasto da aprile 2027, che raggiungeranno così il valore complessivo di 10 euro.
L’accordo siglato copre una durata contrattuale di tre anni, dal 1° gennaio 2025 al 31.12.2027.
Tra i punti qualificanti del rinnovo:
• gli adeguamenti alle normative vigenti del mercato del lavoro, la creazione di una sezione speciale per gli appalti con l’obiettivo di tutelare i livelli complessivi dell’occupazione all’interno della filiera, anche al fine di evitare l’insorgere di fenomeni distorsivi della concorrenza;
• l’ampliamento della parte dei diritti e tutele, istituendo specifici permessi e tutele nell’ottica di un rafforzamento della conciliazione vita-lavoro;
• un ruolo sempre più rilevante per l’Ente Bilaterale con l’obiettivo di mantenere un monitoraggio complessivo dell’andamento del settore.
ANIASA ha espresso soddisfazione per un’intesa che ha concluso un lungo periodo di confronto con le Organizzazioni Sindacali, svolto con consapevolezza del delicato momento di transizione che il settore sta attraversando.
“Il contratto firmato oggi,”, ha evidenziato il Direttore Generale di ANIASA, Giuseppe Benincasa, “arriva in una fase cruciale per la mobilità pay-per-use: da un lato, la transizione ecologica che vede protagoniste le imprese del settore, dall’altro l’esigenza di una normativa e di una fiscalità più moderna che tenga conto del ruolo strategico svolto del comparto per la mobilità cittadina, turistica e aziendale del Paese. Aver raggiunto questo accordo, a quasi un anno dalla scadenza del precedente contratto, rappresenta un successo che darà forza e stabilità alle aziende per proseguire nel percorso verso una mobilità sempre più sicura, connessa, condivisa e sostenibile”.
10 Dicembre 2025
Il noleggio prospera e si consolida
10 Dicembre 2025
Video telematica per istituti di vigilanza: più controllo, più sicurezza, meno rischi
Nel mondo della vigilanza privata, l’efficienza operativa e la sicurezza del personale non possono più prescindere dalla tecnologia. Oggi, le pattuglie devono essere tracciabili, i servizi certificabili, gli interventi tempestivi e ben documentati. In questo scenario, la video telematica rappresenta una delle innovazioni più concrete e strategiche per gli istituti di vigilanza. Le soluzioni offerte da WAY, società del gruppo TIM con trent’anni di esperienza nella telematica applicata alle flotte, permettono alle aziende del settore sicurezza di affrontare queste sfide in modo moderno, integrato e conforme alle normative.
Dashcam intelligenti per pattuglie protette
Il cuore della videotelematica è la dashcam evoluta, un sistema che consente la registrazione automatica di tutto ciò che accade a bordo e all’esterno del veicolo. Le Dashcam WAY offrono funzionalità avanzate come la doppia inquadratura HD (fronte e retro), la rilevazione dei comportamenti anomali del conducente (DSM), la trasmissione in tempo reale degli eventi critici su cloud e l’archiviazione sicura delle registrazioni. Questi strumenti non solo migliorano la sicurezza del personale, ma rappresentano anche una tutela legale in caso di sinistri, aggressioni o contestazioni. Inoltre, la loro implementazione può contribuire alla riduzione del premio INAIL tramite modello OT23, valorizzando l’investimento anche sul piano economico.
Geolocalizzazione, missioni e interventi sotto controllo
Oltre al video, la gestione avanzata della flotta richiede un sistema di geolocalizzazione costante, con aggiornamento in tempo reale e controllo centralizzato. Le soluzioni EasyWAY e Fleet GOLD permettono di sapere sempre dove si trovano i veicoli, di tracciare i percorsi effettuati, ricevere alert su anomalie di guida e inviare istruzioni operative sul campo.
Funzionalità come il pulsante SOS, la lettura dei dati CANBUS e l’integrazione con gli allestimenti speciali dei veicoli blindati, forniti dai principali allestitori del settore, permettono agli istituti di vigilanza di avere massimo controllo operativo e tempestività d’intervento, anche su flotte numerose o distribuite su più territori.
Controllo accessi digitale: niente chiavi fisiche, tutto tracciabile
Molti veicoli blindati sono già dotati di sistemi avanzati per il controllo degli accessi, ma restano numerosi altri mezzi operativi impiegati da istituti di vigilanza – nei servizi ispettivi o nel trasporto valori non protetto – che potrebbero beneficiare di un sistema di apertura digitale sicuro e tracciabile. Con la soluzione UfoWAY101, integrata con le serrature elettroniche MERONI, WAY consente di gestire l’accesso ai vani carico o ad altri comparti tecnici tramite smartphone, con controllo su fasce orarie, geolocalizzazione e autorizzazioni per operatore.
Una soluzione pensata per estendere gli standard di sicurezza e tracciabilità anche ai mezzi di supporto, senza necessità di chiavi fisiche.
Sicurezza dell’operatore: uomo-a-terra e tracciabilità
La sicurezza del personale operativo è un elemento centrale nelle soluzioni WAY. La funzione “uomo-a-terra” è disponibile sia tramite dispositivi wearable dedicati, sia integrata negli smartphone rugged forniti in dotazione, dotati di app WAPPYGO.
A queste funzionalità si aggiunge la possibilità di gestire in modo digitale e tracciabile le ronde di vigilanza, attraverso la lettura di tag NFC posizionati lungo i percorsi di controllo. Ogni passaggio viene certificato direttamente dal dispositivo mobile dell’operatore, permettendo alla centrale di verificare in tempo reale il completamento delle attività previste. Una soluzione semplice e affidabile per garantire la sicurezza, la rendicontazione e la qualità del servizio ispettivo.
10 Dicembre 2025
Formule di rent a confronto
10 Dicembre 2025
Car sharing, macchine dimezzate in 5 anni: addio al servizio in Italia
La Stampa.it
09 Dicembre 2025
Viano, in quattro anni al 30% delle immatricolazini
Affari e Finanza de la Repubblica
08 Dicembre 2025
Enjoy: nel 2026 nuove modalità di noleggio a Milano, Torino, Firenze, Roma e Bologna
Enjoy, il car sharing di Enilive, si trasforma: tra poche settimane cambieranno le modalità operative per il noleggio dei veicoli. A partire dal 12 gennaio 2026 a Milano, Torino e Firenze, e dal 21 gennaio 2026 a Roma e Bologna, i veicoli del servizio Enjoy avranno come punto di riferimento esclusivamente gli Enjoy Point, aree dedicate che si trovano all’interno delle stazioni di servizio Enilive e in vari aeroporti e stazioni ferroviarie, dove i clienti potranno iniziare e terminare i noleggi. La trasformazione del servizio consentirà a Enilive di mantenere uno standard di cura delle auto Enjoy più elevato: grazie alla sinergia con i gestori delle stazioni di servizio, sarà più facile monitorare lo stato dei veicoli e intervenire per eventuali necessità di manutenzione.
Come già avviene negli oltre 150 Enjoy Point in 80 città in Italia, anche nei nuovi Enjoy Point di Milano, Torino, Firenze, Roma e Bologna sarà possibile noleggiare le auto Enjoy in modo immediato o prenotare i veicoli fino a 24h prima della partenza, scegliendo la durata e la tariffa del noleggio più adatta alle proprie esigenze.
A Milano, Torino, Firenze, Roma e Bologna gli Enjoy Point saranno attivati in numerose stazioni di servizio Enilive che si trovano in punti strategici, utili per l’interscambio con i mezzi pubblici, o in luoghi di interesse. Tutti gli Enjoy Point saranno indicati nell’App e sul sito Enjoy, dove potranno anche essere consultate le tariffe per i noleggi, aggiornate in tempo reale: continueranno a essere disponibili le attuali tariffe di noleggio e prenotazione, così come resteranno validi gli abbonamenti con i piani attualmente in vigore. Inoltre, i clienti potranno continuare a viaggiare, anche per più giorni, in tutto il territorio italiano: il noleggio dovrà essere concluso all’interno di un Enjoy Point abilitato nell’area di copertura di partenza.
Con l’introduzione di questa nuova modalità, dal 12 gennaio nelle città di Milano, Torino e Firenze e, dal 21 gennaio anche a Roma e Bologna, i clienti Enjoy non potranno più avviare e terminare il noleggio in un qualsiasi punto dell’area di copertura. Inoltre, l’accesso alle ZTL non sarà più consentito e, in caso di parcheggio sulle strisce blu, anche a bordo di Enjoy sarà necessario pagare il ticket secondo le tariffe stabilite dalle amministrazioni locali.
Nelle prossime settimane cambieranno anche i metodi di pagamento di Enjoy: dal 14 dicembre 2025 per i clienti che si registreranno al servizio a partire da quella data e dal 21 gennaio 2026 per tutti i clienti già registrati, per noleggiare un veicolo saranno abilitate solo le carte di credito/debito e PayPal (e non più le carte prepagate); e i voucher potranno essere utilizzati solo se nell’App è stato inserito un altro metodo di pagamento valido (carta di credito/debito o PayPal).
05 Dicembre 2025
“Impianto fiscale da rivedere”
Quattroruote.it
04 Dicembre 2025
Pacchetto automotive e decarbonizzazione flotte - Nota Uffici UTOPIA di Bruxelles
Prot. n. p. 1906 Roma, 4 dicembre 2025
A TUTTE LE ASSOCIATE
Oggetto: Pacchetto automotive e decarbonizzazione flotte - Nota Uffici UTOPIA di Bruxelles
La Commissione Ue potrebbe rinviare di alcune settimane l’adozione del pacchetto sull’automotive, inclusa la revisione delle norme che dal 2035 imporranno lo stop ai motori termici, originariamente prevista per il 10 dicembre.
Il pacchetto è infatti oggetto di intenso dibattito con gli Stati unionali, con le posizioni di Italia e Germania orientate ad una regolamentazione delle emissioni di Co2 “tecnologicamente neutra, flessibile e realistica”.
Secondo il Commissario Ue responsabile Apostolos Tzitzikostas, è possibile che il pacchetto non sia pronto prima dell’inizio di gennaio, ma sarà “aperto a tutte le tecnologie”.
Sull’importante tematica della decarbonizzazione delle flotte aziendali, ANIASA è in stretta collaborazione con Leaseurope, sostenendo la totale contrarietà a quote obbligatorie di acquisizione di veicoli BEV.
Eventuali misure in tal senso danneggerebbero infatti notevolmente l’attuale mercato industriale e dei servizi, ritardando l’acquisto di nuovi veicoli e producendo l’esatto opposto degli obiettivi della Commissione sul miglioramento della competitività delle aziende europee e sulla promozione di una mobilità più sostenibile e accessibile.
Secondo indicazioni recentemente emerse, la Commissione potrebbe essere propensa ad adottare un approccio generale incentrato sugli Stati membri, non prevedendo pertanto obblighi per aziende o per settori, fissando obiettivi nazionali per la graduale diffusione di veicoli a basse emissioni e a emissioni zero nelle flotte aziendali.
Nel riservarci aggiornamenti sulla complessa materia, inviamo in allegato nota predisposta dagli Uffici UTOPIA di Bruxelles.
04 Dicembre 2025
Al vostro servizio
04 Dicembre 2025
Punto d’incontro
04 Dicembre 2025ANIASA 4 dicembre 2025
04 Dicembre 2025
Folonari eletto Presidente ANIASA
Corriere della Sera, ANSA, Autolink News, Economy Planet, Lulop Magazine, L’agenzia di viaggi, Io Carrozziere, Quality Travel, Motori 360, Top Dealers News, L’Identità, Intermediachannel, Click Mobility
04 Dicembre 2025
Targa Telematics con AGENTIC AI: -12% di furti nelle flotte gestite contro il +3% a livello nazionale
In un contesto in cui i veicoli rappresentano un asset strategico per aziende e gestori di flotte, e a fronte di un aumento nazionale dei furti pari al +3%*, Targa Telematics – uno dei principali player globali nel campo dell’AIOT (Artificial Intelligence of Things) e nello sviluppo di soluzioni e piattaforme digitali per la mobilità connessa – annuncia risultati significativi e in controtendenza nel contrasto al fenomeno.
Nel 2025, le flotte dotate delle soluzioni Targa Telematics hanno visto i furti calare del -12% anno su anno, grazie all’adozione di tecnologie basate sull’Agentic AI, in grado di portare avanti le attività in modo autonomo rispetto all’intervento umano.
Secondo le analisi della rete di Centrali Operative di Targa Telematics e del suo Osservatorio, l’adozione di servizi avanzati basati su Intelligenza Artificiale e Machine Learning consente di anticipare i comportamenti a rischio e attivare interventi proattivi, prevenendo e così evitando che furti avvengano, riducendone quindi l’incidenza con un importante impatto economico per i clienti.
L’Osservatorio rileva, inoltre, una riduzione dell’incidenza del furto compresa tra il 20% e il 30%, con benefici economici dimostrati tra 1,5 e 2 milioni di euro l’anno per flotte comparabili di medie e grandi dimensioni. Il rafforzamento dei modelli di scoring e dei flussi di allerta ha aumentato l’efficacia nel contrasto a truffe e appropriazioni indebite, particolarmente rilevanti per i noleggiatori a breve e lungo termine.
Questi risultati sono trainati dall’implementazione di Smart Vehicle Protector, la soluzione basata su Intelligenza Artificiale e logiche “agentiche” che permette di anticipare l’evento. Grazie ad algoritmi evoluti e all’analisi di dati comportamentali e contestuali, ogni veicolo beneficia di un livello di monitoraggio più approfondito, come se fosse seguito da un agente virtuale in grado di correlare eventi, riconoscere pattern complessi e suggerire azioni mirate. Questo approccio consente alle Centrali Operative di attuare interventi preventivi tempestivi, riducendo il rumore operativo e migliorando la qualità delle decisioni.
Il percorso evolutivo di Targa Telematics ha portato all’impiego di modelli di AI tradizionale a una nuova generazione di tecnologie basate su Agentic AI. Storicamente l’AI supportava gli operatori della Centrale Operativa nella prioritizzazione degli allarmi e nel filtraggio dei falsi positivi.
Oggi, grazie all’adozione di logiche “agentiche”, ogni veicolo beneficia di un livello più approfondito di analisi contestuale, come se fosse seguito da un agente virtuale in grado di correlare eventi, riconoscere pattern complessi e suggerire azioni più mirate. Questo approccio non sostituisce l’operatore, ma ne amplifica la capacità di valutazione, riduce il rumore operativo e accelera il processo decisionale. Il risultato è un modello di monitoraggio più efficace e scalabile, in cui la gestione della sicurezza smette di essere manuale e passa a modalità sempre più automatizzate e intelligenti.
“In uno scenario di criminalità in evoluzione, la nostra missione è fornire soluzioni che non si limitano a reagire, ma che prevengono e proteggono in modo intelligente. È l’applicazione di algoritmi avanzati alla grande mole di dati del nostro data lake ad aver reso possibile lo sviluppo e l’addestramento di modelli di Agentic AI sempre più efficienti”, dichiara Massimiliano Balbo di Vinadio, Vice President Sales L.A. di Targa Telematics. “Questa evoluzione ci permette di ridurre in modo significativo l’impatto economico dei furti, offrendo ai nostri clienti un servizio che unisce sicurezza ed efficienza, grazie a un processo di innovazione continua”.
Le componenti hardware a bordo, integrate con la Industry cloud Platform di Targa Telematics, non solo abilitano la prevenzione dei furti ma ottimizzano anche le operazioni di flotta (gestione utilizzo, manutenzione predittiva, sicurezza driver) e permettono offerte più sofisticate e personalizzate per i clienti finali.
03 Dicembre 2025
Italo Folonari è il nuovo Presidente ANIASA
Corriere della Sera, Il Sole 24 Ore, MF, Italia Oggi, Il Giornale di Brescia, ANSA, Teleborsa, Borsa Italiana, Italpress Askanews, Adn Kronos, la Repubblica, La Stampa, Il Messaggero, Il Mattino, Leggo, Quattroruote, L’Automobile, Motori online, Il Secolo xix, Il Gazzettino, Fleet Magazine, Fleetime, Mission online, Auto Aziendali Magazine, Corriere Adriatico, Tiscalit.it, La Rotta dei Trasporti, Euroborsa, Canale Uno, Il Giornale del Meccanico, il Giornale di Torino, InsiderTrend, Insurance Trade, Investimenti News, Italia-Informa, Magazine-Italia, Notiziedi.it, Quotidiano di Puglia, On Road Ma, Adriaeco, Brescia Oggi, Car Carrozzeria, CrisalidePress, FerPress, il Giornale dell’aftermarket, IMille, Interauto News e circa 20 testate locali che hanno ripreso la notizia dalle agenzie di stampa
03 Dicembre 2025
Italo Folonari è il nuovo Presidente di ANIASA
“La sfida dei prossimi anni per l’Associazione sarà accompagnare istituzioni e imprese verso una mobilità sempre più connessa, condivisa, sicura e sostenibile”.
Il numero uno di Mercury entrerà in carica dal 1° gennaio 2026 e sarà alla guida dell’Associazione che rappresenta i servizi di mobilità in Confindustria fino al 2029.
Sarà Italo Folonari, AD di Mercury, il nuovo Presidente di ANIASA, l’Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio, Sharing mobility e Automotive digital che rappresenta in Confindustria il settore dei servizi di mobilità: noleggio veicoli a lungo termine, rent-a-car, car sharing, telematica applicata all’auto e servizi di assistenza per le quattro ruote.
Folonari è stato eletto all’unanimità dall’Assemblea Generale dell’Associazione con un incarico quadriennale (dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2029) e succede ad Alberto Viano, cui è andato il ringraziamento di tutte le aziende associate per l’intensa attività svolta e i significativi obiettivi raggiunti in un momento di forte evoluzione per il settore dell’auto e per la mobilità in generale.
Il nuovo Presidente completerà nelle prossime settimane la squadra di Vice Presidenti e Consiglieri che lo affiancheranno nel corso del suo mandato.
“Il settore del noleggio veicoli rappresenta oggi il 30% dell’immatricolato nazionale (il 37% delle auto elettriche e il 54% di quelle ibride plug-in) con una flotta veicoli in circolazione in costante crescita che ha superato quota 1,4 milioni di unità. Numeri che testimoniano il cambiamento in atto negli scenari di mobilità del nostro Paese, con una quantità crescente di aziende e privati cittadini che scelgono ogni anno di usare l’auto anziché acquistarla, e che evidenziano la necessità di definire una normativa specifica e unitaria per questo settore, che ne regolamenti in modo omogeneo e stabile tutti gli aspetti: dall’immatricolazione alla circolazione, con particolare focus sulla fiscalità. Solo così il comparto potrà svolgere efficacemente il ruolo di strategico supporto al rinnovo del parco circolante italiano e alla sua progressiva decarbonizzazione”.
“Nei prossimi anni la sfida stimolante per l’Associazione”, ha aggiunto il neo Presidente ANIASA, “sarà proprio accompagnare questa transizione dell’intera mobilità supportando le Istituzioni locali, nazionali ed europee e gli operatori, consolidando ulteriormente l’intera filiera della mobilità-pay-per use che già oggi può contare al proprio interno su aziende che investono costantemente in innovazione e digitalizzazione e promuovono forme concrete di smart mobility, a basso impatto ambientale”.
Italo Folonari – Chi è chi
Italo Folonari è nato a Brescia nel 1972 da una storica famiglia imprenditrice nel settore vitivinicolo. Terminati gli studi, Folonari segue le orme del padre banchiere (Alberto Folonari già presidente del CAB, Banca Lombarda e UBI Banca) e lavora a Londra nelle principali banche americane. Rientrato in Italia nel 2003, acquista Mercury, società di Noleggio a Lungo Termine, e ne guida la crescita per oltre un ventennio. Sposato con tre figli, Folonari vive a Milano dal 2012. Oltre agli impegni imprenditoriali, Folonari si dedica alle attività culturali (è presidente di Fondazione CAB e Brescia Musei), al terzo settore (è consigliere della Fondazione Guido e Angela Folonari e di Fondazione ITACA) e all’Editoria (vice presidente del Giornale di Brescia). Nel precedente Consiglio Generale dell’Associazione Italo Folonari è stato vice Presidente con delega sulle tematiche relative alla fiscalità.
Mentre cresce l’attesa per l’aggiornamento delle regole per la transizione energetica…Immatricolazioni auto: novembre -0,04%, gennaio-novembre -2,43%
In novembre sono state immatricolate in Italia 124.222 autovetture con un calo sullo stesso mese del 2024 dello 0,04%. Il risultato non è certo esaltante e per giunta è stato ottenuto grazie ad un apporto degli ultimi incentivi varati dal Governo per l’acquisto di auto elettriche, incentivi che, immediatamente dopo l’apertura della piattaforma del Ministero delle Imprese e del Made in Italy il 22 ottobre scorso, sono stati prenotati per 55.680 autovetture. Senza il contributo di cui si è detto, il risultato del mese scorso sarebbe stato sostanzialmente allineato con quello dei primi dieci mesi di quest’anno in cui le immatricolazioni sono state complessivamente 1.293.366 con un calo del 2,7%. Con il piccolo contributo di cui abbiamo detto, il consuntivo del periodo gennaio-novembre chiude a quota 1.417.621 con una contrazione sullo stesso periodo dell’anno precedente del 2,43%.
Tenendo conto del fatto che gli incentivi prenotati daranno luogo ad immatricolazioni soprattutto nel 2026, poiché si può ritenere che una parte importante delle auto prenotate con incentivi non siano immediatamente disponibili, secondo il Centro Studi Promotor il 2025 dovrebbe chiudere a quota 1.506.000 immatricolazioni, un livello decisamente infimo e molto lontano da quello che ha preceduto la pandemia, cioè dal 2019 in cui le immatricolazioni furono 1.916.951 (-21,4%).
L’aumento di immatricolazioni dovuto agli incentivi di cui abbiamo appena detto è già comunque visibile nella quota delle auto elettriche che, secondo le elaborazioni dell’Unrae, è passata dal 5% di ottobre al 12,2% di novembre.
D’altra parte, gli incentivi di cui stiamo parlando, se da un lato migliorano, sia pure in misura modesta, la quota delle auto elettriche in Italia, che è tra le più basse dell’Unione Europea, dall’altro non danno certo un contributo di rilievo al mercato automobilistico italiano nel suo complesso, né influiscono positivamente sulle sue prospettive che, secondo i concessionari interpellati dal Centro Studi Promotor nel corso dell’inchiesta congiunturale di novembre, non sono certo rosee. Nell’83% dei casi i concessionari hanno giudicato bassa la raccolta di ordini in novembre e nel 42% dei casi hanno previsto anche domanda in calo nei prossimi tre-quattro mesi.
D’altra parte, sostiene Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, il clima di opinione nel settore dell’auto è fortemente condizionato dall’attesa del progetto che la Commissione Europea presenterà il 10 dicembre per cercare di attenuare l’impatto negativo sull’industria europea dell’auto, sugli automobilisti e sull’economia della sua politica per la transizione energetica nell’auto. Questa politica ha già determinato risultati catastrofici che sono sotto gli occhi di tutti: dal crollo della produzione di auto in Europa, alla penetrazione di concorrenti molto temibili dell’industria europea, agli effetti sugli automobilisti costretti in moltissimi casi ad utilizzare auto sempre più vecchie e sempre più pericolose in quanto rimangono in esercizio auto che in tempi normali, sarebbero state da tempo rottamate e ciò ovviamente per la crescente difficoltà per molti cittadini dell’Unione di acquistare auto nuove.
Fonte: Centro Studi Promotor
02 Dicembre 2025
Intervista al Presidente Viano sull’Economia del Corsera
L’Economia del Corriere della Sera
01 Dicembre 2025
Costituzione Gruppo di Lavoro Veicoli Commerciali – Richiesta nominativi rappresentanti delle associate
Prot. n. p. 1897 Roma, 28 novembre 2025
A TUTTE LE ASSOCIATE
Pc Organismo di Vigilanza ANIASA
Oggetto: Costituzione Gruppo di Lavoro Veicoli Commerciali – Richiesta nominativi rappresentanti delle associate
Informiamo che a seguito della delibera dell’Assemblea Generale del 25 giugno u.s., con riunione associativa del 28 ottobre u.s. è stato costituito il Gruppo di Lavoro Veicoli Commerciali.
Le associate hanno stabilito che con tale denominazione sono da ricomprendersi le attività riguardanti i veicoli di trasporto cose indicati nell’articolo 84 del Codice della Strada e, pertanto, anche i veicoli c.d. industriali (ppt superiore a 60 quintali). Le associate hanno infatti optato sull’opportunità, in questa fase iniziale, di mantenere un approccio unitario sulle tematiche da affrontare, riservandosi eventuali distinzioni in un secondo momento.
L’allegato verbale di riunione delinea le aree di attività più rilevanti e indica come immediate priorità le questioni attinenti la regolamentazione della sublocazione e delle infrazioni al Codice della Strada.
Come da previsioni statutarie (articolo 15 Statuto ANIASA la partecipazione al GDL è aperta a tutte le associate.
Vi chiediamo pertanto di comunicare i Vostri nominativi di riferimento corredati di indirizzo email e numero telefonico agli Uffici ANIASA (attenzione Dott.ssa Giulia Scarfò g.scarfo@aniasa.it) al fine di elaborare il relativo elenco.
28 Novembre 2025
Convenzione Luiss: agevolazioni per dipendenti delle imprese associate
Confindustria ha esteso ai dipendenti di tutte le imprese del sistema confederale e ai loro parenti di primo grado il convenzionamento con la Luiss Guido Carli, con la Luiss Business School e con la Luiss Executive Management Education (LEME).
Questa iniziativa si inserisce nel più ampio progetto di promuovere la crescita professionale attraverso piani di upskilling, reskilling e sviluppo manageriale garantendo un accesso a condizioni di favore a master universitari full time ed executive nelle aree giuridiche, economiche, manageriali e di governance, a percorsi MBA orientati allo sviluppo di competenze strategiche e di leadership.
Facilitare l’accesso a una formazione riconosciuta a livello internazionale come quella della Luiss, caratterizzata da forte integrazione con il mondo produttivo, costituisce uno strumento per valorizzare i talenti e supportare la crescita delle nuove generazioni.
In allegato la scontistica dedicata e per ogni ulteriore informazione è possibile fare riferimento a Gaia Di Martino (gdimartino@luiss.it) per la School of Government, a Giordano Otalli (gotalli@luiss.it) per la School of Law e a Sara Bedusa (businessdevelopment@luissbusinessschool.it) per Luiss Business School e LEME.
28 Novembre 2025
Autolinee Federico potenzia la sicurezza, riduce del 20% i costi per il carburante, e del 40% le infrazioni e le multe, con l’aiuto di Geotab
L’automazione di una serie di processi chiave ha consentito di migliorare significativamente l’efficienza complessiva dell’azienda di trasporti calabrese
Geotab lnc., leader globale nelle soluzioni per veicoli connessi, ha supportato Autolinee Federico, azienda calabrese di trasporti, nel suo processo di adozione della telematica, con l’obiettivo di automatizzare una serie di processi cruciali e migliorare lo stile di guida dei conducenti, garantendo un significativo ritorno sull’investimento in termini di sicurezza e risparmio sui costi operativi.
La sfida: gli oneri manuali e i costi operativi elevati
Autolinee Federico opera prevalentemente in Calabria, con tratte regionali e interregionali che arrivano fino al Nord Italia. L’azienda, fondata nel 1929, conta oggi 300 dipendenti e una flotta di circa 200 veicoli, confermandosi come una delle realtà più solide del Sud Italia.
In questo contesto, l’azienda si è però trovata ad affrontare alcune sfide, in parte comuni all’intero settore:
• Costi operativi e consumo di carburante: l’alimentazione dei mezzi ha da sempre rappresentato una componente significativa delle spese aziendali, arrivando a incidere fino al 50%. Prima dell’implementazione di soluzioni telematiche, l’azienda doveva gestire la complessità del monitoraggio dei consumi effettivi. Inoltre, l’assenza di dati oggettivi su deviazioni di percorso e tempi morti, inclusa la sosta con motore acceso e l’utilizzo prolungato dell’aria condizionata, limitava le opportunità di ottimizzazione.
• Efficienza degli autisti: la valorizzazione del personale rappresentava un’area di particolare attenzione, con l’obiettivo di promuovere la formazione di autisti altamente professionali in grado di adottare uno stile di guida sostenibile e consapevole, oltre a un approccio proattivo verso il passeggero.
• Conformità normativa e onere amministrativo: un ulteriore aspetto critico per l’azienda riguardava lo scarico dei dati del tachigrafo. La gestione manuale di questo processo richiedeva un impegno amministrativo considerevole, con un enorme dispendio di risorse e di tempo (da mezz’ora fino a un’ora e un quarto per veicolo).
• Rischio operativo: la mancanza di controllo da remoto, le ore di guida e di riposo, e il monitoraggio dettagliato dei veicoli rappresentavano un rischio, specialmente in relazione agli eccessi di velocità o al superamento dei tempi massimi di guida consentiti dalla normativa.
La soluzione offerta da Geotab: automazione dello scarico dati e monitoraggio live
Geotab, attraverso uno dei suoi partner ufficiali, ha risposto all’esigenza di Autolinee Federico, supportando l’azienda nel percorso di adozione della telematica, dopo un primo pilot su cinque mezzi. L’esperienza nel mercato, la capacità tecnica e consulenziale e il supporto costante del partner hanno contribuito a rendere l’implementazione della tecnologia Geotab efficace e adatta alle necessità della compagnia di trasporti. Le soluzioni sviluppate hanno infatti portato numerosi benefici per Autolinee Federico, a partire dalla possibilità di scaricare automaticamente i dati dal tachigrafo, eliminando i verbali per mancato scarico e riducendo il tempo necessario da un’ora per veicolo a pochi minuti. Grazie alla piattaforma MyGeotab, inoltre, Autolinee Federico ha ora accesso ai dati sullo stile di guida, la cui analisi ha favorito una maggiore attenzione al volante, con conseguente riduzione di infrazioni e consumi. A questo si aggiunge il dispositivo GO9 con tecnologia GPS avanzata che consente di avere dati in tempo quasi reale, e che ha contribuito a migliorare la visibilità e a rendere disponibili informazioni strategiche prima impossibili da ottenere da remoto, come l’assegnazione dei mezzi agli autisti e il monitoraggio delle soste a motore acceso.
I risultati finora ottenuti
L’adozione della tecnologia Geotab ha generato rapidamente ritorni quantificabili e significativi in diverse aree chiave per Autolinee Federico. “La tecnologia ha trasformato i costi operativi in dati strategici. Oggi non stiamo solo avendo un ritorno economico, stiamo investendo in una partnership che ci dà la visione per guidare l’azienda verso il futuro, confermando di essere il fiore all’occhiello della regione”, ha dichiarato Marcello Sculco, Responsabile Ufficio Personale di Autolinee Federico.
In particolare, sul fronte sicurezza e conformità, grazie a un monitoraggio efficace che ha incentivato una maggiore attenzione alla guida, l’azienda ha registrato una riduzione di circa il 40% delle infrazioni e delle multe complessive. Inoltre, la possibilità di accedere a dati in maniera puntuale è fondamentale in caso di incidente, dove le informazioni sui veicoli raccolte da Geotab permettono di ottenere immediatamente dettagli cruciali, come la velocità del mezzo al momento dell’impatto.
In termini di efficienza e sostenibilità, il miglioramento dello stile di guida e l’attenta analisi dei tempi di sosta a motore acceso hanno portato a un contenimento del carburante del 20%. Inoltre, si aggiunge un considerevole risparmio amministrativo, attraverso l’eliminazione dello scarico manuale del tachigrafo che ha trasformato un gravoso onere per il personale in un tangibile recupero di costo ed efficienza per l’intera organizzazione.
Infine, l’aumento della visibilità si traduce in un chiaro vantaggio competitivo. Non solo supporta un miglior servizio fornito dagli autisti, ma la capacità di monitorare la flotta offre all’azienda una visione più chiara per prendere decisioni rapide e accurate sull’assegnazione e la gestione dei mezzi.
I possibili sviluppi futuri
Guardando avanti, Autolinee Federico prevede di implementare ulteriormente l’utilizzo della piattaforma gestionale di Geotab, a partire dalla manutenzione predittiva, che consente di agire in anticipo su potenziali anomalie dei mezzi, fino all’ottimizzazione strategica delle tratte, per determinare i tempi reali di guida e migliorare la pianificazione, valutando la possibilità di servire più località e migliorare i collegamenti, in particolare con il Nord Italia.
“Siamo orgogliosi di accompagnare una realtà virtuosa del Mezzogiorno come Autolinee Federico nel suo percorso di digitalizzazione, aiutandola a migliorare sicurezza, efficienza e sostenibilità. La telematica offre opportunità straordinarie per il settore dei trasporti: la nostra missione è supportare le aziende nel raggiungimento dei loro obiettivi, ottenendo risparmi con l’adozione delle nostre soluzioni” ha commentato Fabio Maio, Sales Manager di Geotab Italia.
27 Novembre 2025
CSM360 premiata ai MissionFleet Awards 2025 per il miglior servizio di supporto alla manutenzione dei veicoli
CSM360 ha ottenuto un importante riconoscimento ai MissionFleet Awards 2025, aggiudicandosi il premio nella categoria “Servizio o tool di supporto alla manutenzione veicoli”.
Un risultato che conferma il valore del modello di gestione sviluppato dall’azienda e la capacità di offrire un supporto concreto a fleet manager e imprese.
Il premio è stato assegnato da una giuria autorevole composta da Fleet Manager di grandi Società, a cui va il nostro ringraziamento per aver scelto Portal Solution 360.
«Un riconoscimento al nostro lavoro quotidiano» – ha sottolineato Andrea Pellegrini, Head of ICT.
«Questo premio rappresenta un ulteriore stimolo a migliorare. L’assistenza post vendita a 360° è un elemento chiave nella gestione delle flotte e il nostro impegno è quello di offrire soluzioni che riducano i tempi di fermo, semplifichino le procedure che migliorino l’esperienza di chi opera ogni giorno sul campo».
Il riconoscimento ottenuto ai MissionFleet Awards conferma la direzione intrapresa da CSM360: continuare a investire in strumenti evoluti, servizi affidabili e processi sempre più efficienti per sostenere le aziende in un settore in costante trasformazione.
Per conoscere meglio i nostri servizi o ricevere maggiori informazioni, è possibile visitare la sezione dedicata sul sito o contattarci direttamente.
27 Novembre 2025ANIASA 27 novembre 2025
27 Novembre 2025
Vendite auto: stagnanti in UE e UK, in corsa nel resto del mondo
Auto in Europa occidentale: ottobre +4,9%, gennaio-ottobre +1,9%
In ottobre sono state immatricolate in Europa Occidentale (UE+UK+EFTA) 1.091.904 autovetture con una crescita rispetto allo stesso mese del 2024 del 4,9% e con un calo rispetto alla situazione ante-pandemia, cioè al 2019, del 10,1%. Il consuntivo dei primi dieci mesi dell’anno chiude invece con 11.020.514 immatricolazioni e con un incremento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso dell’1,9%, ma con un calo rispetto alla situazione ante-crisi del 2019 di ben il 17,3%. E ciò mentre nel resto del mondo il mercato dell’auto ha già ampiamente superato i livelli ante-crisi. Le ragioni di questa situazione, come è ben noto, vanno ricercate nella politica per l’auto dell’Unione Europea e in particolare nei gravosi impegni imposti all’industria dell’auto in vista della transizione energetica, impegni di cui da più parti si sollecita una revisione significativa.
La situazione insoddisfacente del mercato dell’auto riguarda tutti i paesi dell’Europa Occidentale compreso il Regno Unito, che della UE non fa più parte, ma che continua a mantenerne gli orientamenti politici in materia di transizione energetica. Considerando i cinque maggiori mercati dell’Europa Occidentale, che complessivamente assorbono il 69,5% delle vendite nell’area, nel periodo gennaio-ottobre di quest’anno il risultato migliore lo fa registrare la Spagna con un incremento sullo stesso periodo dell’anno scorso del 14,9% e con un calo sulla situazione ante-crisi del 10,2%. Segue il Regno Unito con una crescita del 3,9% e un ritardo del 14,1% rispetto alla situazione ante-crisi. Anche la Germania è in crescita nel confronto con l’anno scorso ma con un incremento molto contenuto (+0,5%), mentre particolarmente pesante è il confronto con la situazione ante-crisi (-22,0%). Venendo all’Italia il confronto è negativo sia rispetto all’anno scorso (-2,6%) che rispetto alla situazione ante-crisi (-20,4%). Ultima nella classifica dei primi cinque mercati dell’area è la Francia con un calo del 5,4% nel gennaio-ottobre scorsi e di ben il 27,5% sulla situazione ante-crisi. Le ragioni di questa situazione vanno ricercate nelle penalizzazioni imposte al settore dell’auto dalla politica per la transizione energetica dell’Unione Europea, politica che nessun paese del mondo al di fuori dell’Europa Occidentale ha mai pensato di adottare.
A tutto ciò si aggiunge che i risultati ottenuti nella transizione all’auto elettrica non sono particolarmente significativi a parte pochi casi particolari come quello della Norvegia dove la quota delle auto elettriche sulle immatricolazioni ha toccato in ottobre il 97,4%, mentre all’estremo opposto della graduatoria si colloca l’Italia con il 5%, Italia che è battuta nella classifica negativa soltanto dalla Croazia (4,1%) e dalla Svolacchia (4,9%).
Per quanto riguarda in particolare la politica europea per la transizione energetica, come è noto, da più parti se ne richiede una radicale revisione che attenui le penalizzazioni per i cittadini, per l’industria dell’auto e per l’economia in generale.
Fonte: Centro Studi Promotor
25 Novembre 2025
Noleggio a lungo termine 2025: flotta a 1,3 milioni di auto in Italia
24 Novembre 2025
Telematica: leggere il presente, prevedere il futuro
24 Novembre 2025
Convocazione Assemblea Sezione Digital Automotive Lunedi 24 novembre 2025 - Presentazione Assemblea del 13 novembre 2025
Confermiamo che l’Assemblea si svolgerà presso la sede associativa, con possibilità di partecipazione anche da remoto, utilizzando la piattaforma Zoom (necessità informazione preventiva partecipazione entro il 21 novembre 2025 con email a g.scarfo@aniasa.it).
https://us02web.zoom.us/j/87866286391?pwd=kPpcYsWG7UlsJesHHl1xLbCNyDaJZI.1
ID riunione: 878 6628 6391 - Codice d’accesso: 895229
Ricordiamo che
• per le previste votazioni l’Assemblea del 13/11 ha deliberato all’unanimità di adottare la modalità di votazione a scrutinio palese (con chiamata ed alzata di mano).
Pertanto, in occasione dell’Assemblea del 24 novembre p.v., anche le associate partecipanti da remoto potranno esercitare il diritto di voto (Titolo II, Capo II e III del Regolamento);
• a norma dello Statuto hanno diritto al voto le imprese in regola con i contributi 2025:
• è possibile delegare altra associata, che potrà rappresentare ed esercitare il voto anche per l’azienda delegante (massimo una delega).
Nel ringraziare per la vostra partecipazione, cogliamo l’occasione per inviare la presentazione della scorsa Assemblea del 13 c.m.
21 Novembre 2025
Noleggi auto, l’Aniasa: “Boom di microaziende. Attenzione alle offerte troppo allettanti”
21 Novembre 2025ANIASA 20 novembre 2025
20 Novembre 2025
In autunno cadono.. gli eventi
18 Novembre 2025
NLT continua la crescita
18 Novembre 2025
Convocazione Assemblea Sezione Digital Automotive Lunedi 24 novembre 2025 - Verbale assemblea del 13 novembre 2025
Prot. n. p. 1898 Roma, 17 novembre 2025
ALLE ASSOCIATE SEZIONE DIGITAL AUTOMOTIVE
Pc Organismo di Vigilanza
Oggetto: Convocazione Assemblea Sezione Digital automotive - Roma 24 novembre 2025
Come deliberato nel corso dell’Assemblea del 13 c.m., d’intesa con il Presidente ANIASA, l’Assemblea della Sezione Digital Automotive è convocata per il giorno 24 novembre 2025 ore 14:30-17:00 presso la sede ANIASA in Roma, Via del Poggio Laurentino, 11 con il seguente argomento unico all’ordine del giorno:
Elezione del rappresentante della Sezione nel Consiglio Generale ANIASA (artt. 9 e 10 Statuto).
Il tema all’ordine del giorno è stato oggetto di dibattito nel corso dell’Assemblea tenutasi il 13 c.m. (riportato di seguito alla presente convocazione).
In merito evidenziamo che, considerata l’opportunità del più ampio coinvolgimento delle associate nell’importante decisione di settore, l’Assemblea del 13 c.m. ha deliberato all’unanimità:
a) di adottare la modalità di votazione a scrutinio palese (con alzata di mano); pertanto, in occasione dell’Assemblea del 24 novembre p.v., anche le associate partecipanti da remoto potranno esercitare il diritto di voto (Titolo II, Capo II e III del Regolamento).
b) di concedere maggior tempo, affinchè le candidature alla carica associativa possano disporre del c.d. doppio inquadramento confederale (adesione anche ad associazione territoriale).
L’Assemblea si svolgerà quindi presso la sede associativa, con possibilità di partecipazione anche da remoto, utilizzando la piattaforma Zoom (necessità informazione preventiva partecipazione entro il 21 novembre 2025 con email a g.scarfo@aniasa.it).
https://us02web.zoom.us/j/87866286391?pwd=kPpcYsWG7UlsJesHHl1xLbCNyDaJZI.1
ID riunione: 878 6628 6391 -. Codice d’accesso: 895229
Nel trasmettere di seguito il verbale della riunione assembleare del 13 cm., ricordiamo che è possibile delegare al voto altra associata: in tal caso è necessario trasmettere prima dell’Assemblea l’atto di delega.
A disposizione per ogni evenienza, inviamo cordiali saluti.
17 Novembre 2025
Furti d’auto in crescita in tutta Europa: la risposta arriva dalla cooperazione internazionale
LoJack protagonista al Forum internazionale dei massimi esperti in tema di furti d’auto.
I furti d’auto continuano a crescere in tutta Europa, spinti da tecniche sempre più sofisticate e strumenti digitali che agevolano l’operato dei criminali e complicano il recupero dei veicoli. In questo scenario, la cooperazione internazionale diventa la leva decisiva per contrastare reti organizzate ormai attive senza confini.
L’allarme è stato lanciato da Maurizio Iperti, President Connected Car Solutions di LoJack International, in occasione del suo intervento al “Vehicle Crime Investigators (VCI) Event 2025”, il Forum europeo che riunisce ogni anno forze dell’ordine, esperti e settore industriale per analizzare i trend dei furti di veicoli e le soluzioni più avanzate per la prevenzione e il recupero dei furti d’auto.
“La lotta ai furti d’auto non può più essere affrontata su base nazionale. Le reti criminali operano senza confini e si sono professionalizzate: hacking elettronico, relay attack, clonazione delle chiavi e jammer GPS sono ormai strumenti comuni in un mercato sempre più strutturato. Tale livello richiede risposte coordinate e integrate”, ha spiegato Maurizio Iperti, President Connected Car Solutions, LoJack International, nel corso suo intervento.
Aumentano i “furti transfrontalieri”
Oggi i veicoli rubati in Europa vengono rapidamente nascosti, reimmatricolati o smontati, per poi essere spediti in container verso l’Europa orientale, l’Africa occidentale e il Marocco. Dietro questo traffico opera una rete criminale transnazionale, composta da gruppi marocchini e spagnoli, attiva nel furto di veicoli in Francia, Italia e Paesi Bassi, con transito attraverso il sud della Spagna. La mobilità in area Schengen e l’espansione del mercato nero dei ricambi complicano ulteriormente le indagini e allungano i tempi dei procedimenti giudiziari. Per fronteggiare questo scenario, le forze dell’ordine europee stanno intensificando la collaborazione internazionale in un quadro comune che unisce autorità, costruttori, assicuratori e operatori tecnologici per riconoscere e bloccare ogni fase della catena del furto organizzato.
“In un contesto in cui la criminalità evolve più rapidamente delle normative, la cooperazione internazionale è indispensabile”, ha aggiunto Iperti, “LoJack è oggi un partner affidabile per forze dell’ordine, istituzioni e settore privato, connettendo sistemi, dati e competenze in un unico ecosistema operativo”.
Mesh: la tecnologia LoJack che moltiplica i punti di rilevamento in Europa
Durante il Forum, LoJack ha presentato la propria tecnologia Mesh, attiva in tutta Europa, una vera estensione del lavoro delle forze dell’ordine. Grazie all’interconnettività, ogni veicolo dotato di dispositivo LoJack (oggi 1,1 milioni di utenti attivi in Europa) può rilevare, anche in movimento, la presenza di un veicolo rubato equipaggiato con lo stesso sistema e segnalarne istantaneamente la posizione alla centrale operativa. Il risultato? Una rete diffusa, dinamica e capillare, che trasforma ogni auto in un anello di una grande catena europea di sicurezza collettiva e rende il recupero dei mezzi molto più rapido ed efficace.
Operazione record: recuperati 18 veicoli grazie alla tecnologia LoJack e alla cooperazione di 6 Paesi
Nelle scorse settimane, l’unicità delle tecnologie LoJack, unite alla collaborazione con le autorità e alla presenza operativa in oltre 25 Paesi, ha permesso di portare a termine un recupero internazionale straordinario: 18 veicoli rubati (16 auto e 2 moto) sottratti in Germania, Italia, Belgio, Francia e Paesi Bassi sono stati individuati al porto di Algeciras (Spagna) dalla Guardia Civil spagnola, con un valore complessivo di 650.000 euro. Ventisei persone sono state coinvolte nell’operazione. In pochi minuti, la triangolazione delle rilevazioni Mesh ha consentito alle autorità di localizzare con precisione i mezzi, dimostrando l’efficacia della tecnologia nel contrasto al traffico internazionale.
17 Novembre 2025
Hertz rivoluziona l’esperienza di noleggio con la nuova App: “Hertz is Better on the App”.
Hertz lancia la sua nuova applicazione mobile, un passo decisivo per rendere l’esperienza di noleggio ancora più semplice, veloce e intuitiva. “Hertz is Better on the App” è il messaggio con cui l’azienda presenta una soluzione completamente rinnovata e compatibile con i sistemi Android e Apple, che vanta già un gradimento e un rating elevato.
La nuova app, disponibile sia su Apple Store che Play Store per tutti gli smartphone e tablet, è stata progettata per guidare l’Ospite Hertz attraverso un percorso di noleggio semplice e intuitivo, garantendo una gestione completa del servizio direttamente dal proprio dispositivo mobile. L’obiettivo è offrire una rinnovata esperienza all’Ospite, arricchita da vantaggi esclusivi prima, durante e dopo il noleggio. La registrazione alla app è particolarmente semplificata, la registrazione Gold avviene così in maniera ultra rapida e in soli tre click, è sufficiente inserire il proprio nome, cognome e indirizzo email, e il sistema completerà poi i restanti dati tratti dal contratto di noleggio.
Vantaggi Esclusivi e Nuove Funzionalità
I membri Gold Plus Rewards (GPR) sono i veri protagonisti di questa innovazione. A loro è riservato uno sconto immediato fino al 10% su molti noleggi. Ma i vantaggi sono per tutti i clienti, la nuova app apre le porte al mondo Hertz 24 ore su 24, 7 giorni su 7, con una vasta gamma di servizi aggiuntivi:
• Sicurezza: l’app è integrata con le funzioni biometriche del cellulare per garantire elevati standard di sicurezza all’utente.
• Gestione Flessibile: possibilità di richiedere e gestire facilmente un upgrade del veicolo in qualsiasi momento.
• Coperture e Servizi Aggiuntivi: accesso rapido e semplice a opzioni e coperture assicurative del proprio noleggio.
Oltre ai benefici immediati, la piattaforma introduce funzionalità essenziali per una gestione agevole del profilo e del noleggio:
• Digital Wallet: aggiornamento e modifica immediata della modalità di pagamento nel proprio wallet.
• Gestione Profilo: accesso rapido e semplificato al proprio profilo Gold e saldo punti, con possibilità di aggiornamento veloce delle informazioni personali.
• Cronologia e Punti GPR: My Rentals permette la visualizzazione della cronologia dei noleggi effettuati e conversione immediata dei punti GPR in premi.
• Reminder Intelligenti: ricezione di promemoria in tempo reale sulle scadenze e i dettagli della prenotazione.
Massimo Scantamburlo, Amministratore Delegato di Hertz Italia ha commentato con queste parole: “Il lancio della nuova app rappresenta un investimento cruciale per il futuro di Hertz, ponendo i nostri Ospiti e la tecnologia al centro della nostra offerta. Il punteggio di 4/5 ottenuto finora dalla nuova app conferma che siamo sulla strada giusta. ‘Hertz is Better on the App’ non è solo uno slogan: è la nostra promessa di offrire un servizio più semplice, veloce e ricco di benefici. Vogliamo che ogni interazione, dalla prenotazione al drop-off, sia fluida e personalizzata.”
13 Novembre 2025
Incidenti stradali - Primo semestre 2025: stime
Gennaio-giugno 2025/gennaio-giugno 2024
Calano incidenti (-1,3%), morti (-6,8%) e feriti (-1,2%)
Media giornaliera: 455 incidenti - 7,2 decessi - 614 feriti
Vittime in calo su urbane (-8,4%) ed extraurbane (-7,1%) In aumento (+4,4%) sulle autostrade
Rispetto al primo semestre 2019:(anno di riferimento decennio 2021-2030 per sicurezza stradale)
Incidenti -1,5%, morti -14,6% e feriti -5,0%
Secondo le stime preliminari diffuse oggi da ACI e Istat, nel primo semestre del 2025, in Italia, si è registrata una diminuzione degli incidenti stradali con lesioni a persone, dei feriti e, soprattutto, delle vittime entro il trentesimo giorno dall’evento. Tra gennaio e giugno 2025 si sono verificati 82.344 incidenti con lesioni a persone (-1,3% rispetto allo stesso periodo del 2024), con 111.090 feriti (-1,2%) e 1.310 decessi (-6,8%). In media, ogni giorno si sono contati 455 incidenti, 614 feriti e oltre 7 vittime, pari a quasi 19 incidenti e quasi 26 feriti ogni ora, una vittima ogni tre ore e mezza.
OBIETTIVI EUROPEI: TRAGUARDO LONTANO
Guardando agli ultimi due decenni, le vittime di incidenti stradali si sono ridotte del 60,1% rispetto al primo semestre 2001. Negli ultimi anni, tuttavia, il progresso appare rallentato. Rispetto al primo semestre del 2019 — anno di riferimento scelto dalla Commissione Europea per il programma “Road Safety Policy Framework 2021-2030”, che punta a ridurre del 50% le vittime e i feriti gravi entro il 2030 — si osserva, infatti, un calo contenuto di incidenti (-1,5%) e feriti (-5,0%) e una più marcata riduzione dei decessi (-14,6%). La diminuzione delle vittime rappresenta un progresso verso gli obiettivi europei, ma il percorso per dimezzare i morti sulle strade entro il 2030 resta ancora impegnativo.
VITTIME IN CALO SU URBANE (-8,4%) ED EXTRAURBANE (-7,1%); IN AUMENTO (+4,4%) SULLE AUTOSTRADE
Rispetto al primo semestre del 2024, le vittime aumentano sulle autostrade (+4,4%), mentre diminuiscono sulle strade urbane (-8,4%) e su quelle extraurbane (-7,1%). Nel complesso, gli incidenti avvengono più spesso sulle strade urbane (73,3%), ma quasi la metà delle vittime (49,1%) si registra sulle strade extraurbane, dove gli impatti risultano mediamente più gravi. Il confronto con il 2019 mostra, tuttavia, una situazione più favorevole per tutte le tipologie di strada: le vittime sulle autostrade risultano inferiori del 33,4%, mentre il calo si attesta al 12,4% sulle strade extraurbane e al 12,2% su quelle urbane.
TRAFFICO STABILE SU STRADE E AUTOSTRADE
Nei primi quattro mesi del 2025, il traffico autostradale complessivo (circa l’80% della rete) è aumentato dello 0,3% rispetto allo stesso periodo del 2024: +0,4% per i veicoli leggeri e sostanziale stabilità per i pesanti (-0,04%). Sulle strade extraurbane principali il traffico è rimasto pressoché invariato, con un incremento del 2% per i veicoli pesanti e un calo analogo per quelli leggeri.
13 Novembre 2025ANIASA 13 novembre 2025
13 Novembre 2025
Una piattaforma comune per rilanciare il settore dell’ automotive in tutta Italia
12 Novembre 2025
A tutto gas
Parts
12 Novembre 2025
Assemblea Sezione Digital Automotive - Candidature Consiglio Generale ANIASA
Prot. n. p. 1896 Roma, 11 novembre 2025
ALLE ASSOCIATE SEZIONE DIGITAL AUTOMOTIVE
Pc Organismo di Vigilanza
Oggetto: Assemblea Sezione Digital Automotive – Candidature Consiglio Generale ANIASA
Diamo seguito alle precedenti nostre del 2 e del 31 ottobre u,s sul tema in oggetto.
Come noto, ANIASA è Associato effettivo di Confindustria, secondo quanto previsto dall’art. 4 dello Statuto confederale, con i diritti e gli obblighi conseguenti, tra cui l’osservanza dello Statuto e del Regolamento di riferimento.
In relazione a tali basilari normative, l’Associazione è impegnata a valorizzare la propria attività verso le aziende aderenti, esprimendo azioni di rappresentanza coerenti e condivise, sostenendo i processi decisionali attraverso una partecipazione quanto più ampia ed unitaria di tutte le espressioni organizzative del sistema associativo.
In base a tale fondamentale principio dell’attività istituzionale e nel notevolmente apprezzare la partecipazione sempre più attiva e sinergica delle aziende della Sezione, sono state registrate nelle scorse settimane varie candidature alla carica di rappresentante della Sezione Digital Automotive nel Consiglio Generale ANIASA.
Con nota del 21 ottobre u.s. informavamo le associate delle seguenti candidature:
• Ing. Giovanni Maggiore CEO - FairConnect Spa
• Dott.ssa Tina Martino – Responsabile Relazioni Esterne - OCTO Telematics Spa
• Ing. Franco Viganò - AVP EMEA & Italy Country Manager Geotab Gmbh
Come espressamente indicato nelle comunicazioni di convocazione del 2 e del 31 ottobre u.s., primario requisito per l’accesso alle cariche associative è il possesso del completo inquadramento a livello di Statuto confederale.
L’associata deve pertanto risultare aderente sia all’associazione di categoria che all’associazione territoriale di riferimento, come previsto dal Regolamento ANIASA Titolo III, Capo I in considerazione della corrispondente normativa di Confindustria.
In tale premessa informiamo che dalla consultazione del Registro delle Imprese di Confindustria le aziende Geotab Gmbh e Octo Telematics Spa risultano aderenti esclusivamente ad ANIASA e che, pertanto, la candidatura dei loro rappresentanti necessita dei completi requisiti di accesso alle cariche associative.
Con riserva di eventuali ulteriori comunicazioni, anche in sede di apertura dell’Assemblea convocata per giovedì 13 ore 14.30, restiamo a disposizione per ogni evenienza in merito ed inviamo cordiali saluti.
11 Novembre 2025
Hunter e LoJack rinnovano la loro alleanza strategica per rafforzare la sicurezza veicolare in America Latina
• Hunter e LoJack rinnovano la loro alleanza strategica per offrire soluzioni avanzate di recupero e localizzazione dei veicoli rubati
• L’accordo segna il ritorno della tecnologia LoJack a Hunter, azienda pioniera nello sviluppo di sistemi di tracciamento in America Latina
• La collaborazione rappresenta un impulso significativo per l’espansione internazionale di LoJack
Hunter, azienda leader nelle soluzioni di controllo e sicurezza tecnologicamente avanzate, con oltre 31 anni di esperienza nei mercati di Ecuador e Perù, ha annunciato il rilancio ufficiale della tecnologia LoJack. Questo accordo rinnova un’alleanza storica che consolida entrambe le aziende come punti di riferimento nella lotta contro il furto di veicoli e nella protezione dei beni.
La tecnologia LoJack messa a disposizione di Hunter si è evoluta e oggi garantisce performance nel tracciamento e nel recupero dei veicoli rubati ancora migliori grazie alla combinazione delle tecnologie radiofrequenza (VHF), GPS e GSM. Questa architettura ibrida supporta inoltre funzionalità avanzate quali MESH e Jamming detection, aumentando l’efficacia operativa anche in scenari ostili o in presenza di tentativi di interferenza dei segnali.
Con questa nuova fase, Hunter torna a essere distributore ufficiale di LoJack in Ecuador e Perù, integrando nel proprio portafoglio prodotti le soluzioni di radiofrequenza (VHF) e telematiche di ultima generazione, sviluppate da LoJack International, all’interno delle divisioni Hunter RF e Hunter Telematics. Questa collaborazione permetterà di offrire una protezione avanzata sia ai clienti privati sia alle imprese, con servizi di tracciamento e recupero dei veicoli, monitoraggio delle flotte e localizzazione di beni di alto valore.
Maurizio Iperti, Presidente Connected Car Solutions di LoJack International, Gruppo CalAmp, ha dichiarato:
“Siamo estremamente lieti di annunciare il ritorno di LoJack in Hunter, un’azienda che condivide i nostri valori di innovazione, affidabilità e impegno per la sicurezza. L’America Latina rappresenta un mercato strategico nella nostra espansione globale e poter contare su un partner del prestigio e dell’esperienza di Hunter ci consente di offrire un servizio di altissimo livello ai clienti della regione, proteggendoli da una problematica così rilevante.”
Guido Jalil, CEO di Hunter, ha aggiunto: “Il ritorno di LoJack nella nostra rete rappresenta molto più di un’alleanza tecnologica: è il recupero di una storia condivisa di leadership e fiducia, un ritorno alle nostre origini. Con questa nuova fase, rafforziamo il nostro impegno nel fornire soluzioni sempre più efficaci per la protezione dei veicoli e delle flotte in Ecuador e Perù, ed esplorare nuove opportunità future con LoJack Messico”.
Un’alleanza che unisce esperienza locale e tecnologia globale.
Hunter ha iniziato la propria attività commercializzando sistemi di tracciamento basati sulla tecnologia LoJack, diventando una delle aziende pioniere nel recupero dei veicoli rubati nella regione. Con il progresso delle telecomunicazioni e la crescente domanda di soluzioni connesse, Hunter ha ampliato la propria offerta con servizi di monitoraggio e controllo basati su IoT, fino ad affermarsi come punto di riferimento regionale nel campo della sicurezza elettronica.
Da parte sua, LoJack è il marchio leader mondiale nel recupero dei veicoli rubati, con oltre quattro decenni di esperienza e presenza in più di 20 Paesi. Integrando oggi in modo sinergico le tecnologie VHF, GPS e GSM e introducendo funzionalità quali MESH e Jamming detection, LoJack assicura livelli di affidabilità e copertura migliorati, anche in ambienti dove il segnale satellitare o mobile risulta debole. Questo ha reso possibile il recupero di veicoli rubati per un valore complessivo superiore a 1,8 miliardi di euro negli ultimi anni, offrendo un sostegno fondamentale alle forze dell’ordine di tutto il mondo, superando 1,1 milioni di utenti attivi in Europa ad agosto 2025.
11 Novembre 2025
Fondazione Puzzilli - Contrastare fragilità e disuguaglianze
La Fondazione Puzzilli nasce da una scintilla d’amore tra Daniele Puzzilli e Giorgia Alese, partner sul lavoro e nella vita, che hanno deciso di creare un network solidale per contrastare fragilità e disuguaglianze.
La Fondazione sostiene progetti solidali con azioni concrete e con l’obiettivo di regalare sorrisi a chi lo ha perso, agendo con amore, integrità, trasparenza e concretezza.
La Fondazione svolge attività di interesse generale tra cui beneficenza, organizzazione e gestione di eventi culturali, artistiche e ricreative, sostegno a distanza con l’esclusivo perseguimento di finalità di solidarietà sociale e dirette ad arrecare benefici a persone svantaggiate con problemi fisici, psichici, economici, sociali o familiari.
Per maggiori informazioni visita il sito web www.fondazionepuzzilli.org
11 Novembre 2025
ACI: mercato dell’usato stabile a ottobre (+0,5%) radiazioni auto in calo (-10%)
Il mercato italiano dei veicoli di seconda mano segna il passo in ottobre. I passaggi di proprietà delle quattro ruote al netto delle minivolture (trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale) hanno segnato un incremento dello 0,5% rispetto allo stesso mese 2024 con 312.181 pratiche contro le 310.500 del medesimo periodo nell’anno passato.
Più stabile il trend per i passaggi di proprietà dei motocicli che, sempre al netto delle minivolture, hanno chiuso il bilancio di ottobre con una crescita del 2,4% (52.461 cambi di mano rispetto a 51.243 di un anno fa).
Nei primi dieci mesi del 2025 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, i trasferimenti netti di proprietà hanno segnato incrementi del 2,4% per le autovetture e del 3,4% per i motocicli. Complessivamente il comparto ha registrato una crescita del 2,6% per tutti i veicoli con un totale di 3.698.235 pratiche contro le 3.606.140 dell’anno precedente.
ALIMENTAZIONI USATO
Sul fronte alimentazioni, nei passaggi al netto delle minivolture prevalgono ancora una volta le classiche (benzina e diesel), pur fronteggiando una contrazione dello 0,3%% e dell’8,3% rispettivamente in ottobre. Si conferma anche un aumento sostanziale delle ibride a benzina (+29,3%) che diesel (+45,8% ma con una quota ancora al 2%).
Prosegue anche la crescita dell’elettrico che, rispetto a ottobre 2024, vanta una salita del 39,9%. Il numero, tuttavia, incide ancora poco sulla quota di mercato, che si ferma all’1,3%.
RADIAZIONI IN DISCESA
Meno buoni i dati che giungono dal settore delle radiazioni che hanno registrato in ottobre un calo del 10% per le autovetture (107.310 invece di 119.279) e dell’8,5% per tutti i veicoli (130.777 a fronte di 142.884).
In netta controtendenza i motocicli che archiviano una crescita del 6,9% registrando 11.780 radiazioni a fronte delle 11.024 di un anno fa.
Da gennaio a ottobre 2025, rispetto allo stesso periodo del 2024, le radiazioni hanno archiviato calidel 7,7% per le autovetture con 966.808 pratiche a fronte di 1.047.845 e dello 0,9% per i motocicli. (103.090 operazioni contro le 104.043 dello stesso periodo 2024). Nel complesso, il calo è stato del 6,9% con 1.173.357 attività a fronte di 1.260.954 per tutti i veicoli.
I dati sono riportati nell’ultimo bollettino mensile “Auto-Trend”, l’analisi statistica realizzata dall’Automobile Club d’Italia sui dati del PRA, consultabile sul sito www.aci.gov.it.
Fonte: ACI
10 Novembre 2025
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Da proprietà a utilizzo
04 Novembre 2025
Immatricolazioni in Italia: -0,6% in ottobre, -2,7% nel gennaio-ottobre
Sempre in rosso il bilancio dell’auto in Italia
Ottobre fiacco per il mercato automobilistico italiano. Nel mese sono state immatricolate in Italia 125.826 autovetture con un calo dello 0,6% su ottobre 2024. Peggiore è la situazione nei dieci mesi che vanno da gennaio ad ottobre in cui le immatricolazioni hanno toccato quota 1.293.366 con un calo sullo stesso periodo dello scorso anno del 2,7% e del 20,4% rispetto alla situazione ante-pandemia, cioè rispetto al gennaio-ottobre del 2019. Proiettando i risultati dei primi dieci mesi sull’intero anno sulla base della stagionalità delle vendite si ottiene un volume di immatricolazioni di 1.502.836 unità con un calo del 3,6% sul 2024 e del 21,6% sul 2019.
In questo quadro va segnalato che il peso delle auto elettriche resta marginale con la conseguenza che il nostro paese si mantiene in coda nella graduatoria europea per immatricolazioni di questo tipo di auto. Un contributo per sostenere la quota delle elettriche verrà certamente nei prossimi mesi dalle immatricolazioni delle auto di questo tipo prenotate con gli incentivi che si sono esauriti tra il 22 e il 23 ottobre con 55.680 prenotazioni: un numero compatibile con le immatricolazioni delle auto elettriche registrate annualmente, ma indubbiamente una goccia nel mare per quello che riguarda la transizione all’elettrico, se si considera che il parco circolante italiano di autovetture, secondo gli ultimi dati, ha toccato quota 41.340.516.
La strada verso la transizione all’elettrico è dunque ancora molto lunga e piena di ostacoli. D’altra parte, da alcune domande speciali inserite nell’ultima inchiesta congiunturale mensile condotta dal Centro Studi Promotor sui concessionari auto emerge che l’auto elettrica viene acquistata (dai pochi che la acquistano) essenzialmente come una seconda auto perché nella considerazione della gente pesa la convinzione della minore flessibilità di impiego di questa soluzione rispetto a quelle tradizionali a combustione interna.
Per quanto riguarda le prospettive per i prossimi mesi dalla già citata inchiesta congiunturale del Centro Studi Promotor emerge poi che solo il 6% degli interpellati prevede nei prossimi mesi un aumento delle vendite di auto, mentre il 28% si attende stabilità e ben il 66% prevede vendite in calo.
Il quadro non è certo dei migliori, commenta Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, e non conforta certo il fato che non vi siamo segnali che indichino che l’Unione Europea voglia assumere nel prossimo futuro provvedimenti utili per rilanciare l’industria automobilistica europea (ammesso che sia ancora possibile) dopo gli effetti catastrofici prodotti proprio dalla politica dell’Unione Europea per la transizione energetica nell’auto.
Fonte: Centro Studi Promotor
04 Novembre 2025
Su Shift i dati ANIASA
Radio 24
03 Novembre 2025
Convocazione Assemblea Sezione Digital automotive - Roma 13 novembre 2025
Prot. n. p. 1888 Roma, 31 ottobre 2025
ALLE ASSOCIATE SEZIONE DIGITAL AUTOMOTIVE
Pc Organismo di Vigilanza
Oggetto: Convocazione Assemblea Sezione Digital automotive - Roma 13 novembre 2025
Come deliberato nel corso dell’Assemblea del 23 c.m., l’Assemblea della Sezione Digital Automotive è convocata per il giorno 13 novembre 2025 ore 14:30-17:00 presso la sede ANIASA in Roma Via del Poggio Laurentino, 11 con il seguente argomento all’ordine del giorno:
Elezione del rappresentante della Sezione nel Consiglio Generale ANIASA (artt. 9 e 10 Statuto).
L’Assemblea si svolgerà con la partecipazione delle associate preferibilmente in presenza, con possibilità anche da remoto utilizzando la piattaforma Zoom (necessità informazione preventiva presenza/remoto entro il 6 novembre 2025 con email a g.scarfo@aniasa.it).
https://us06web.zoom.us/j/89018981830?pwd=cTT3tZmjbNmiIm8H1fiziTnHk86Wac.1
ID riunione: 890 1898 1830 Codice d’accesso: 828891
Riguardo il punto 1), in base allo Statuto ed al Regolamento ANIASA ed in relazione alla regolamentazione di Confindustria, specifichiamo quanto segue:
• la procedura di votazione sarà a scrutinio segreto e potrà essere effettuata unicamente con partecipazione in presenza, con possibilità di delega ad altra associata (Titolo II e Capo II Regolamento);
• l’Assemblea potrà tuttavia deliberare all’unanimità la votazione a scrutinio palese (con alzata di mano). In tal caso potranno effettuare la votazione anche le associate partecipanti da remoto (Capo II Regolamento);
• per la carica di rappresentante della Sezione nel Consiglio Generale ANIASA occorre possedere il requisito del completo inquadramento a livello di Statuto confederale (associazione anche ad associazione territoriale Titolo III, Capo I Regolamento);
• hanno diritto di voto i soci effettivi in regola con il versamento delle quote associative 2025 (per ogni informazione contattare gli uffici amministrativi (Rita D’Amato r.damato@aniasa.it).
31 Ottobre 2025
Cresce la flotta del NLT- I dati ANIASA
Radio 24
31 Ottobre 2025
Cresce la flotta del long term
ANSA, Auto Tecnica, Auto Aziendali Magazine, Carrozzeria Autorizzata, HD Motori, Fleetime, Dna Corse, Inforicambi, Motorin online, Motori No Limits, Quotidiano.net, Affari Italiani
30 Ottobre 2025
Intervista al Presidente Viano su DealerLink
Dealer Link
30 Ottobre 2025ANIASA 30 ottobre 2025
30 Ottobre 2025
Cresce la flotta del noleggio a lungo termine in Italia
Adn Kronos, Auto, SkyTg24, Il Secolo xix, Quality Travel, Lulop Magazine, Le Styradde dell’Informazione, Insurance Trade, il Giornale del Meccanico, Formula Motori, Strade e Autostrade, Intermedia Channel
30 Ottobre 2025
Cresce la flotta del noleggio a lungo termine
ANSA – LaPresse – Teleborsa, la Repubblica, Il Messaggero, La Stampa, MF, Il Fatto Quotidiano, Quattroruote, Il Mattino, Leggo, Affari Italiani, Il Gazzettino, Tiscali.it, Rinnovabili.it, Fleet Magazine, Crisalide Press, Quotidiano di Puglia, Corriere Adriatico, Adriaeco, PneusNews
28 Ottobre 2025
Auto: corre il noleggio a lungo termine Superata quota 1 milione e 300 mila veicoli sulle strade italiane
Tra le motorizzazioni crescono benzina e ibride, cala il diesel. Sempre più aziende e privati scelgono l’auto “in abbonamento”.
Roma, 27 ottobre 2025 –Il noleggio a lungo termine continua la sua corsa e conquista sempre più spazio nel panorama automobilistico italiano: nei primi sei mesi del 2025 la flotta complessiva ha raggiunto 1.327.000 veicoli, con un incremento del 3% rispetto a dicembre 2024. Oltre 40 mila nuovi driver hanno scelto di dire addio alla proprietà per abbracciare un modello di mobilità più flessibile, sostenibile (dal punto di vista ambientale ed economico) e senza pensieri. Crescono in particolare i segmenti delle aziende e delle PA. Privati con partita IVA o solo codice fiscale a quota 165 mila.
Sono questi i principali dati che emergono dall’analisi semestrale realizzata da ANIASA, l’Associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità, sugli utilizzatori dei servizi di noleggio long term che fornisce uno spaccato dei nuovi scenari del mercato dell’auto sempre più proiettato all’uso rispetto alla proprietà.
A trainare il mercato del lungo termine sono le aziende, con oltre 1 milione di vetture noleggiate (+4,6% sull’anno precedente), seguite dalle Pubbliche Amministrazioni, che superano quota 116 mila mezzi. Si consolida anche la platea dei privati e professionisti, ormai 165 mila, che scelgono sempre più spesso il noleggio per evitare costi imprevisti, burocrazia e incertezze legate al valore residuo dell’usato.
Motorizzazioni: cala il diesel, accelerano benzina e ibride
Prosegue il cambio di rotta nelle scelte delle alimentazioni: il diesel continua a perdere terreno, scendendo dal 48% al 44% del parco in un anno (era al 55% nel 2023). A guadagnarci sono le benzina (13% di quota) e le ibride HEV, ormai al 30%. Stabili invece le elettriche pure (4%) e le plug-in hybrid (7%), che confermano la loro presenza in un contesto di transizione energetica in continua evoluzione.
Una soluzione efficace per la mobilità di aziende, privati e PA
Ha superato quota 1 milione (1.045.912) la flotta di veicoli noleggiata a lungo termine dalle aziende, in crescita del 4,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; si consolida anche il parco delle PA che oggi conta oltre 116 mila mezzi, mentre resta stabile quello di privati con partita IVA (94.240) e codici fiscali (71.184), una platea di circa 165 mila automobilisti che continua a preferire i vantaggi del noleggio rispetto alla proprietà soprattutto in una delicata fase di transizione ecologica come quella attuale.
“I nostri dati confermano la curva di crescita continua delle attività di noleggio a lungo termine”, evidenzia il Presidente ANIASA – Alberto Viano, “un settore che, in un momento forte incertezza congiunturale, significativo aumento dei costi di listino delle vetture e confusione sul tema delle alimentazioni, offre a imprese, privati cittadini, partite IVA e pubbliche amministrazioni la certezza di un costo mensile fisso e la libertà dalla complessità della gestione dell’auto, dalle spese impreviste e dalle incognite sulla rivendita. Il noleggio sta inoltre dimostrando una grande flessibilità proprio in un momento in cui anche gli utilizzatori preferiscono estendere i contratti esistenti, anche a fronte dell’incertezza ed inasprimento della tassazione sul fringe benefit”. “Il settore”, ha concluso Viano, “è ancora oggi regolamentato da un articolo del Codice della Strada di oltre 30 anni fa (1992), quando nel nostro Paese circolavano poche migliaia di vetture a nolo, e da una serie di altre diversificate fonti normative e ora necessita di una normativa specifica e unitaria, che regolamenti in modo omogeneo e stabile tutti gli aspetti, dall’immatricolazione alla circolazione, con particolare focus sulla fiscalità”.
Costituzione GDL ANIASA Veicoli Commerciali - Ordine del giorno - 28 ottobre 2025
A TUTTE LE ASSOCIATE
Pc Organismo di Vigilanza ANIASA
Oggetto: Costituzione Gruppo di Lavoro Veicoli commerciali – Save the date - 28 ottobre 2025
Come da preconvocazione del 18 settembre u,s, le associate sono invitate a partecipare alla riunione di costituzione del Gruppo di Lavoro Veicoli Commerciali che si terrà martedi 28 c.m. ore 10.30-13.00 presso la sede dell’ANIASA in Roma con il seguente ordine del giorno:
1) Costituzione Gruppo di lavoro
2) Presentazione Survey Fleet Pro
3) Comunicazione Commissione EU su decarbonizzazione delle flotte aziendali
4) Sublocazione veicoli per il trasporto merci: aspetti normativi e amministrativi, iniziative associative
5) Codice della Strada: infrazioni commesse dai locatari
6) Sottogruppi di lavoro su specifiche tematiche e nomina referenti
Le associate sono richieste di trasmettere via email il loro interesse a partecipare (attenzione Dott.ssa Giulia Scarfò g.scarfo@aniasa.it, indicando nominativo, incarico aziendale, riferimenti di contatto) entro il 27 ottobre pv.
Alla riunione sarà possibile partecipare anche da remoto con la piattaforma Zoom (segnalare in anticipo)
Ora: 28 ott 2025 10:30 AM Roma
https://us06web.zoom.us/j/88006959220?pwd=4fcV99kXkWlUy32zOatdgT5F0jeWOJ.1
ID riunione: 880 0695 9220
Codice d’accesso: 709097
L’incontro sarà occasione per avviare un dibattito e confronto tra le associate per individuare le maggiori tematiche di interesse, anche con la costituzione di sottogruppi per esaminare specifiche tematiche.
Sul punto desideriamo evidenziare, a mero scopo indicativo, gli aspetti generali attinenti gli allestimenti, il trasporto isotermico, i veicoli ad uso speciale.
Il confronto tra le associate, che potranno avvalersi dell’attività di consulenti esterni, sarà pertanto fondamentale per delineare una prima serie di temi da discutere, anche in sede istituzionale.
27 Ottobre 2025
Segnali positivi per le vendite auto in Europa Occidentale. Immatricolazioni auto: settembre +10,7%, gennaio/settembre +1,5%
In settembre sono state immatricolate in Europa Occidentale (UE+EFTA+UK) 1.236.876 autovetture con un incremento sullo stesso mese del 2024 del 10,7%. Questo buon risultato si inserisce nel quadro di sostanziale stagnazione che ha caratterizzato la prima parte dell’anno e consente di chiudere il consuntivo dei primi 9 mesi del 2025 con un piccolo avanzo rispetto all’anno precedente, cioè a quota 9.928.527 immatricolazioni con una crescita dell’1,5% sullo stesso periodo del 2024.
È indubbiamente una buona notizia a cui se ne accompagna un’altra che riguarda l’auto elettrica che nel periodo gennaio-settembre ha visto le immatricolazioni in Europa Occidentale attestarsi a 1.796.688 con un incremento sullo stesso periodo dell’anno scorso di ben il 25,4% e con il raggiungimento della quota di mercato del 18,1% contro il 14,7% del 2024.
Dispiace però dover segnalare che il contributo dell’Italia a questo risultato è stato modesto. Nonostante che le immatricolazioni di auto elettriche nel nostro Paese siano cresciute nel periodo gennaio-settembre del 26,6% sullo stesso periodo del 2024, la quota delle elettriche è passata soltanto dal 4% dei primi 9 mesi del 2024 al 5,2% dello stesso periodo del 2025 senza aggiudicarsi la maglia nera nell’area, ma solo per un pelo.
Tornando ai dati europei, decisamente interessanti sono i risultati che ha conseguito nei primi 9 mesi dell’anno l’auto ibrida plug-in, le cui immatricolazioni sono cresciute del 32% mentre la quota sul totale delle immatricolazioni è passata dal 7,1% dei primi 9 mesi del 2024 al 9,3%.
Come è noto, l’ibrido plug-in è un veicolo ad alimentazione tradizionale, che, non solo, come tutti gli ibridi, può generare energia elettrica a bordo utilizzabile per la propulsione, ma può anche essere ricaricato di energia elettrica dall’esterno attraverso una spina (plug-in). Va segnalato che l’attenzione crescente da parte di pubblico e costruttori per l’ibrido plug-in sembra candidare questa soluzione ad essere una soluzione ponte o addirittura una autorevole alternativa all’auto elettrica almeno nel breve termine.
È un elemento di riflessione – sostiene Gian Primo Quagliano, Presidente del Centro Studi Promotor – da considerare quando l’Unione Europea deciderà di dare finalmente una risposta soddisfacente a tutti coloro che vedono il loro salario o il loro business fortemente in pericolo per l’intransigenza dell’Unione Europea nel difendere la politica per l’auto elettrica sin qui imposta manu militari, costi quel che costi.
Fonte: Centro Studi Promotor
27 Ottobre 2025
Hertz torna al WOBI di Milano. Focus su Organizzazione e Trasformazione.
• Hertz ancora partner del WOBI. La 22° edizione si terrà a Milano l’11 e 12 novembre per trarre ispirazioni ancora nuove e incisive per affrontare le sfide sempre più urgenti.
• L’evento 2025 si propone come rinnovato stimolo verso una leadership ispirazionale che possa trovare negli interventi dei leader aziendali di fama mondiale. Sarà Gary Hamel, esperto di business e innovatore lo speaker di apertura dei lavori sul tema: Strategia. Sarà presente Federica Pellegrini per trattare il tema High Performance, opportunamente affidato ad una esperta atleta che ha fatto di questo approccio il suo successo.
• Hertz Italia interviene in questo importante momento di confronto con il rinnovato obiettivo di ispirare il suo team, concentrandosi sul tema di Organizational Transformation presentato da Mary C. Murphy, psicologa sociale massima esperta di cultura della crescita nelle organizzazioni.
Hertz Italia ancora partner del World Business Forum che si terrà al MICO di Milano l’11 e 12 novembre per offrire al proprio Team un momento di ispirazione e crescita attraverso l’ascolto delle esperienze dei leader di fama mondiale sui temi più rilevanti per affrontare le sfide di oggi nel mondo del business.
Un appuntamento che mette al centro i temi di maggiore attualità e i personaggi che nella loro esperienza hanno maggiormente incarnato i valori: Talent, Leadership, AI & Innovation, Leading Change, Strategy, Economy, Organizational Transformation, Change Management e Creatività. che sono gli aspetti che verranno trattati nella due giorni con esempi ed esperienze cruciali nel coinvolgimento dei partecipanti.
Hertz rinnova la partnership e il suo interesse ad approfondire temi centrali per la gestione e lo sviluppo del business in un momento in cui le sfide appaiono sempre più impegnative e alcuni aspetti sono diventati particolarmente urgenti.
L’evento rappresenta anche l’opportunità per Hertz di portare la propria visione e apprendere dall’esperienza di grandi leader, in particolare Mary C. Murphy che presenterà il tema Organizational Transformation, su cui Hertz ha scelto di concentrare il proprio interesse.
La psicologa sociale Mary C. Murphy è una delle maggiori esperte di cultura della crescita delle organizzazioni e col suo intervento potrà condurre i presenti in un viaggio attraverso tutti gli elementi più rilevanti per creare le condizioni per lo sviluppo e la crescita dell’organizzazione.
Un tema che Hertz sente particolarmente vicino e urgente, il mondo della mobilità è forse il settore che negli ultimi dieci anni ha vissuto la maggiore trasformazione, soprattutto grazie alla velocità con cui l’innovazione impatta su questo business.
Molti i nomi di picco anche in questa edizione, dall’atleta Federica Pellegrini a Alondra De la Parra, la direttrice d’orchestra messicana, fondatrice dell’Orchestra Filarmonica delle Americhe, un’orchestra di giovani talenti. E poi ancora Gary Hamel per la Strategia e Amal Clooney che porterà la sua visione su come guidare il cambiamento.
Una due giorni di lavori intensa e coinvolgente in cui Hertz anche quest’anno ha voluto portare il proprio contributo.
Massimo Scantamburlo, AD di Hertz in Italia ha commentato con queste parole: ”Abbiamo deciso di rinnovare la partecipazione al WOBI perché vogliamo che il Team Hertz possa trarre ancora una volta ispirazione dal concentrato di stimoli e di spunti di altissimo livello che i leader di fama mondiale sapranno dispensare. Quest’anno vogliamo legare la nostra presenza al tema del cambiamento nell’organizzazione, Mary C.Murphy potrà guidarci verso il mindset della crescita. La nostra organizzazione in oltre cento anni di storia, ha sperimentato grandi cambiamenti e ha sempre messo al centro il potenziale delle risorse, vogliamo portare a casa stimoli nuovi per rinnovare questo approccio. Siamo un’azienda aperta al nuovo, l’innovazione è nel DNA di Hertz, e ci guida ogni giorno, siamo convinti che sia un elemento chiave per migliorare la vita delle persone. Il nostro business si sta trasformando velocemente e noi cavalchiamo il processo di trasformazione che è in atto grazie agli strumenti sempre più innovativi di cui ci dotiamo e grazie alla flessibilità che caratterizza la nostra organizzazione e che alimenta la sostenibilità del business. Mary C Murphy concentra la propria attività e pensiero sulla scienza del mindset, è attraverso la trasformazione e la dinamicità che si attua la crescita dell’azienda.”.
Dunque è in questo approccio flessibile che Hertz riconosce le chiavi per la crescita del business, una crescita costante, per migliorare la mobilità delle persone.
Mobilità è anche libertà e offrire la migliore esperienza di viaggio rappresenta uno degli obiettivi principali di Hertz.
23 Ottobre 2025
La tecnologia WAY al servizio della mobilità elettrica e della sostenibilità
L’adozione dei veicoli elettrici è una delle misure chiave previste dall’Unione Europea per ridurre le emissioni di CO₂ nel settore dei trasporti, responsabile di circa il 25% delle emissioni totali in Europa, secondo l’Agenzia Europea per l’Ambiente (AEA). Il trasporto su strada da solo contribuisce per oltre il 70% di questa quota. In Italia, i trasporti generano il 26,6% delle emissioni totali di gas serra (dati ISPRA 2022) e il 91,5% è attribuibile al traffico su strada. Tra il 1990 e il 2021, le emissioni totali italiane sono calate del 23%, ma quelle specifiche del trasporto stradale sono aumentate del 2%, dimostrando quanto il settore sia ancora distante dagli obiettivi climatici. Per centrare i target del pacchetto Fit for 55, il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS) considera l’elettrificazione del trasporto stradale una priorità strategica. Soluzioni come biometano, idrogeno verde e combustibili sintetici saranno invece riservate ai settori meno elettrificabili, come il trasporto marittimo e aereo.
Soluzioni tecnologiche per una mobilità elettrica efficiente
WAY si posiziona come un attore chiave nella gestione intelligente delle flotte aziendali, offrendo soluzioni per una migliore efficienza, anche in ottica di sostenibilità, dal più piccolo furgone ai parchi veicolari aziendali di grandi dimensioni.
L’ecosistema tecnologico WAY, basato sulla piattaforma in cloud WAY4Web, offre una soluzione completa per la gestione di flotte aziendali, corporate car sharing, noleggio veicoli a medio e lungo termine e trasporto merci, con un focus sull’ottimizzazione dell’ultimo miglio.
Il monitoraggio in tempo reale dello stato della batteria, dell’autonomia residua e dei consumi consente alle aziende di migliorare l’efficienza operativa e ridurre l’impatto ambientale.
WAY4Web: controllo dettagliato per una gestione efficiente
La piattaforma WAY4Web è il cuore dell’ecosistema tecnologico di WAY. Permette di monitorare i consumi e l’evoluzione delle emissioni di CO₂ dei veicoli (sia elettrici che endotermici), trasformando dati telemetrici in informazioni fruibili.
In particolare, permette di monitorare l’evoluzione della CO2 prodotta dai veicoli, un aspetto fondamentale per tenere sotto controllo l’andamento delle emissioni e misurare i progressi nella loro riduzione. Questo strumento diventa così indispensabile per rispondere agli obiettivi ambientali e per il bilancio di sostenibilità dell’azienda.
Per i veicoli a combustione interna, la piattaforma fornisce un quadro dettagliato sui consumi e sulla percorrenza, permettendo al gestore della flotta di ottimizzare le attività e ridurre i costi operativi. Il sistema visualizza informazioni fondamentali per la gestione efficiente del mezzo, oltre al consumo di carburante:
• autonomia del veicolo, con indicazione della capacità del serbatoio, il livello attuale in litri e in percentuale, e la stima della distanza residua percorribile;
• dati di percorrenza, tra cui chilometri percorsi, litri di carburante consumati, rendimento in km/l e il tempo di motore acceso, sia durante il viaggio che nelle soste a motore acceso.
• impatto ambientale, con la quantità di CO₂ prodotta, per una valutazione più consapevole della sostenibilità della flotta.
Per le flotte elettriche, il sistema accede ai dati del Battery Management System (BMS) tramite CAN Bus per monitorare in tempo reale stato di carica, autonomia residua, consumo medio e altri KPI strategici.
Sulla piattaforma web sono visualizzabili le informazioni relative alle flotte di veicoli endotermici e, in modo simile, quelle dei veicoli elettrici.
Viene fornita un’analisi dettagliata dei rifornimenti e dei consumi per i veicoli endotermici e delle ricariche e dei consumi per i veicoli elettrici con la visualizzazione su mappa con Street View della stazione di servizio o del punto di ricarica.
Questo permette di ottenere una panoramica completa per monitorare i rifornimenti e le ricariche e pianificare le soste in modo più efficiente.
WAY4Web è in grado di elaborare e integrare informazioni provenienti dai veicoli, indipendentemente dal tipo di alimentazione, siano essi a combustione interna o elettrici. Questo permette di fornire una visione completa e dettagliata, fondamentale per supportare decisioni operative e strategiche.
Tali funzionalità non solo aiutano a ottimizzare le risorse, ma contribuiscono anche al raggiungimento degli obiettivi legati alla sostenibilità ambientale, rispondendo alle esigenze di un mercato sempre più orientato a ridurre l’impatto ecologico.
La capacità di WAY4Web di adattarsi a diverse tipologie di flotte e alimentazioni la rende una soluzione ideale per aziende che vogliono coniugare efficienza operativa e sostenibilità in modo concreto e strategico.
23 Ottobre 2025ANIASA 23 ottobre 2025
23 Ottobre 2025
Indagine Geotab: in Italia, il 94% dei conducenti di veicoli commerciali è favorevole al coaching basato sull’AI
• Il nuovo studio paneuropeo evidenzia l’interesse degli autisti del Bel Paese verso l’utilizzo di tecnologie emergenti, come le funzionalità abilitate dalle dash cam basate sull’intelligenza artificiale, per migliorare abitudini di guida e sicurezza
• Privacy o Protezione? Oltre 9 intervistati su 10 nutrono ancora dubbi sull’uso delle telecamere, ma le accetterebbero per dimostrare la propria innocenza in caso di incidenteIl nuovo studio paneuropeo evidenzia l’interesse degli autisti del Bel Paese verso l’utilizzo di tecnologie emergenti, come le funzionalità abilitate dalle dash cam basate sull’intelligenza artificiale, per migliorare abitudini di guida e sicurezza
Una nuova analisi condotta a livello paneuropeo* da Geotab, leader globale nelle soluzioni per i veicoli connessi, svela che i conducenti di veicoli commerciali hanno una visione chiara del futuro della tecnologia in cabina: in materia di dash cam, l’87% dichiara infatti che preferirebbe il supporto di sistemi volti ad offrire funzionalità di coaching vocale immediato e basato sull’intelligenza artificiale, piuttosto che la registrazione di filmati dell’interno del veicolo e memorizzati per essere rivisti in un secondo momento. L’entusiasmo degli autisti italiani verso questo tipo di soluzioni è ancora più marcato: ben il 94% (la percentuale più elevata, ben 7 punti sopra la media europea) si dichiara a proprio agio nell’accettarle, per ricevere istruzioni immediate finalizzate a migliorare il proprio stile di guida.
Lo studio, condotto coinvolgendo oltre 3.500 autisti professionisti in sette Paesi europei, di cui 500 in Italia, mette in luce una questione fondamentale: la delicata mediazione tra privacy e protezione. Da un lato, il 92% degli intervistati europeo esprime infatti riserve sull’uso delle telecamere in cabina; dall’altro, la stessa percentuale sarebbe disposta a superare tali timori se le riprese potessero dimostrare l’assenza di colpa in caso di incidente. In Italia, questo equilibrio si modifica leggermente: ben il 95% degli autisti è disposto a mettere da parte i propri dubbi nel caso in cui i filmati consentissero loro di essere scagionati nell’eventualità di un sinistro. Questi dati sottolineano come i conducenti valutino attentamente i potenziali benefici della tecnologia, seppur bilanciandoli con le preoccupazioni legate alla riservatezza.
Focus sull’Italia
Gli autisti della Penisola, benché più propensi verso l’innovazione rispetto ai colleghi del continente, si trovano particolarmente combattuti tra i benefici pratici offerti dalle dash cam e la forte sensibilità nei confronti del controllo sul proprio lavoro. Le telecamere di bordo sono infatti percepite positivamente soprattutto per la loro utilità nella gestione delle pratiche assicurative, con il 44% degli intervistati che ne riconosce il valore nella risoluzione più rapida dei sinistri. Seguono il supporto nella dimostrazione dell’assenza di colpa in caso di incidente (43%) e il miglioramento degli standard di guida attraverso il coaching (43%).
Tuttavia, questa apertura è accompagnata da varie preoccupazioni, che emergono in maniera equa. I dubbi sono connessi prevalentemente al rischio di errata interpretazione del materiale raccolto (38%), seguito dalla percezione di sfiducia da parte del datore di lavoro (36%) e dalla tutela della privacy pubblica, vale a dire degli altri utenti della strada che potrebbero venire filmati (32%).
Il divario educativo in Europa
Il gap emerso dallo studio è trasversale a livello europeo, e i gestori di flotte sono chiamati a colmarlo. Le preoccupazioni degli autisti risultano infatti ampie e diversificate, senza che una in particolare emerga con forza. In Europa come in Italia, rispetto all’impiego delle dash cam , tra le resistenze più rilevanti figurano il timore che le riprese vengano estrapolate dal contesto (38%), il loro possibile utilizzo a fini disciplinari (34%) e le preoccupazioni legate alla sicurezza dei dati (34%). Questi elementi rappresentano ostacoli concreti all’adozione delle telecamere a bordo, sottolineando l’importanza di investire in formazione e comunicazione per favorirne una comprensione più consapevole e condivisa.
“I dati dimostrano che i conducenti sono pragmatici e lungimiranti. Lo studio evidenzia una tensione tra privacy e protezione, ma al tempo stesso ne suggerisce la soluzione”, ha affermato Edward Kulperger, Senior Vice President EMEA di Geotab. “L’idea che gli autisti siano contrari alla tecnologia è ormai superata: il loro livello di accettazione cresce quando comprendono i reali vantaggi delle nuove soluzioni. Il settore ha l’opportunità di migliorare la comunicazione sul contributo che questi sistemi possono dare alla sicurezza. Si tratta di un approccio che può favorire la nascita di una cultura della fiducia e portare a strade più sicure per tutti”.
Tecnologia e formazione dei conducenti
In un contesto di persistente carenza di autisti e di crescenti pressioni operative, l’adozione di tecnologie a supporto dei conducenti, chiamati ad affrontare sfide sempre più complesse sulla strada, rappresenta una priorità strategica per i gestori di flotte. Strumenti come il coaching basato sull’intelligenza artificiale e la possibilità di esonero da responsabilità in caso di incidente, infatti, si rivelano elementi chiave per promuovere lo sviluppo professionale e il benessere degli autisti.
Forse anche per questi motivi, l’indagine conferma quanto emerso da una precedente ricerca condotta da Geotab: quasi il 70% dei conducenti è favorevole all’adozione di tecnologie che possono contribuire a migliorare le proprie prestazioni. In particolare, i nuovi dati mostrano che il 67% degli intervistati sostiene l’utilizzo delle riprese video ai fini della formazione, purché siano impiegate in modo costruttivo e collaborativo. Al contrario, solo meno dell’1% non riconosce alcun beneficio nell’uso delle dash cam. Alla domanda sui principali vantaggi, i conducenti hanno indicato il miglioramento degli standard di guida attraverso la formazione, una maggiore sicurezza e la possibilità di dimostrare la propria innocenza in caso di sinistro, evidenziando un duplice interesse: crescita professionale e protezione personale.
22 Ottobre 2025
Targa Telematics pubblica il terzo report di sostenibilita’ e ottiene la certificazione ESG Synesgy
Targa Telematics – uno dei principali player globali nel campo dell’IoT e nello sviluppo di soluzioni e piattaforme digitali per la mobilità connessa e la digital transformation – ha pubblicato il terzo Report di Sostenibilità; inoltre ha ottenuto la certificazione ESG Synesgy (Level B), conforme agli standard globali per la valutazione delle performance ambientali, sociali e di governance delle imprese e riconosciuta a livello internazionale.
Il nuovo Report conferma l’impegno della società verso una gestione responsabile dei propri impatti sulle tre aree di azione ESG: Persone, modello di Business e Ambiente.
Diversi gli obiettivi raggiunti e le novità introdotte nel 2024 a sostegno del Piano di Azione in cui confluiscono le scelte di investimento e le attività di Targa Telematics, che hanno come comune denominatore il fatto di assicurare impatti positivi e misurabili.
Tra le principali novità, l’introduzione dell’Analisi di Doppia materialità condotta secondo le direttive della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) e che ha come obiettivo l’identificazione degli impatti, dei rischi e delle opportunità (IROs) generate dall’azienda verso l’esterno e ritenute significative per la stessa e per i suoi stakeholder, anche in termini economici e finanziari.
Più nel dettaglio, per ognuno dei tre pilastri, Targa Telematics ha raggiunto i seguenti obiettivi:
Persone
Nel corso del 2024 sono state erogate a livello di Gruppo più di 17.700 ore di formazione, con un incremento del 7,4% rispetto al 2023, superando l’obiettivo ESG annuale. Inoltre, sono stati attivati 10 stage e, nel segno dell’inclusione di genere, le nuove assunzioni femminili hanno visto un incremento del 19% rispetto al 2023.
Targa Telematics ha anche ottenuto la certificazione UNI PdR 125 che promuove l’inclusione, l’equità e la parità di genere nei luoghi di lavoro, incrementando le politiche mirate alla tutela della maternità e della paternità, nonché alla rappresentanza di genere in panel ed eventi aziendali.
Per continuare a favorire il dialogo e la trasparenza interna, nell’ultimo anno Targa Telematics ha implementato un nuovo metodo di valutazione delle performance, estendendo la cultura del feedback anche alle aziende partecipate, e ha introdotto una survey interna – condotta per il momento sul team di R&D – per valutare il grado di soddisfazione rispetto al lavoro svolto e al contesto aziendale.
Business
Numerose sono le certificazioni ottenute da Targa Telematics nel 2024, un impego strettamente legato alla gestione responsabile e innovativa dell’impresa, con un focus particolare su qualità e sicurezza.
Oltre al certificato ISO 27001 di gruppo con le estensioni 27017 e 27018 per le sedi di Targa Telematics e Viasat, il TISAX (Trusted Information Security Assesment eXchange) label per la valutazione della sicurezza delle informazioni, pensato specificamente per le esigenze del settore automobilistico, e la riconferma della qualifica dell’Agenzia Italiana per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) sui servizi, App e Piattaforme offerte da Targa Telematics, che consente alla società di essere un fornitore accreditato per operare nel settore pubblico.
Non da ultimo, Targa Telematics ha superato l’obiettivo prefissato per il 2024 di avere almeno il 35% dei propri fornitori materiali firmatario del Codice di Condotta, perseguendo l’impegno di promuovere una strategia per la qualità, la responsabilità sociale e la sostenibilità ambientale lungo tutta la supply chain.
Ambiente
Prosegue l’impegno verso la riduzione delle emissioni di gas serra e l’efficienza energetica: nel 2024 l’azienda ha incrementato la quota di energia elettrica da fonti rinnovabili nelle proprie sedi operative e continua a promuovere soluzioni di fleet management e smart mobility che contribuiscono alla riduzione delle emissioni dei clienti finali.
Una adozione sempre più diffusa delle tecnologie e delle soluzioni di fleet management e smart mobility rappresenta una risposta concreta per ottimizzare la mobilità dei clienti e degli utilizzatori finali e contribuire positivamente alla tutela del clima.
“Il nostro impegno per la sostenibilità è continuo, così come la determinazione nel perseguire programmi ambiziosi per posizionare Targa Telematics come azienda in grado di crescere e sviluppare il proprio business, nel pieno rispetto della responsabilità nei confronti delle Persone, dell’Ambiente e del Contesto in cui operiamo” ha commentato Elena Bellini, Head of Marketing di Targa Telematics.
Il Report di Sostenibilità 2024 di Targa Telematics è disponibile su targatelematics.com/it-it/azienda/sostenibilità/
21 Ottobre 2025
Boom di furti parziali di auto in Italia
• I veicoli più colpiti: le utilitarie e i modelli dei brand premium. La Lombardia guida la classifica delle Regioni più a rischio, seguita da Lazio e Campania.
• Telecamere, gruppi ottici, paraurti, fari led e monitor di bordo, le componenti più ricercate.
• I ladri più esperti impiegano in media 80 secondi per mettere a segno un furto parziale.
• LoJack, nei primi 6 mesi del 2025 registrati oltre mille recuperi di veicoli rubati.
Cresce in Italia il fenomeno dei furti parziali di autovetture, che colpisce principalmente le utilitarie, ma anche le auto di segmento più elevato, producendo danni elevati (fino a oltre 5mila euro per vettura) per i proprietari dei mezzi e alimentando il mercato illegale dei pezzi di ricambio, nel nostro Paese e in Nord Africa, Emirati Arabi e Sud Africa. Grazie a LoJack sono stati recuperati nei primi 6 mesi dell’anno 1.032 veicoli, per un valore complessivo di 33,4 milioni di €.
Sono questi i principali dati e trend che emergono dal report sui furti parziali e sui recuperi di veicoli sottratti nel primo semestre del 2025, elaborato da LoJack Italia, società del Gruppo CalAmp leader nelle soluzioni telematiche per l’Automotive e nel recupero dei veicoli rubati. L’analisi raccoglie e analizza i dati provenienti da elaborazioni e studi nazionali e internazionali sul fenomeno e li integra con le statistiche provenienti dagli oltre un milione di dispositivi installati a bordo di veicoli in circolazione sulle nostre strade.
I furti parziali di componenti di auto rappresentano oggi una minaccia crescente per i proprietari di veicoli in Italia: nel 2024 sono stati registrati quasi 14mila interventi per riparare danni causati da furti parziali o tentativi di furto, in crescita del 3,5% rispetto all’anno precedente (fonte: Osservatorio Car Clinic). Questo fenomeno, noto come “cannibalizzazione” delle auto, colpisce principalmente veicoli di età compresa tra i 4 e i 6 anni (1 su 3 degli episodi totali), ma anche quelli di più recente immatricolazione, fino a 3 anni (28% del complessivo). Tali crimini causano ingenti danni economici ai proprietari dei mezzi e alimentano il mercato nero internazionale dei pezzi di ricambio.
I veicoli più “depredati”
Sebbene non esistano dati precisi sui brand più colpiti, i modelli maggiormente coinvolti sono quelli più diffusi sul mercato, che generano maggiori richieste di pezzi di ricambio, ma anche quelli che consentono di ottenere ricambi con un maggior valore economico. Tra i più vandalizzati ci sono, infatti, alcuni modelli del Gruppo Stellantis (Fiat Panda, 500, Punto, Lancia Ypsilon, 500X e Jeep Renegade), ma anche i modelli dei brand Audi, Smart, Alfa Romeo, Ford, Peugeot, Renault, Citroen, Toyota, Lexus (prese di mira per le batterie), Range Rover e Volkswagen. Come per i furti di intere autovetture, il fenomeno assume particolari peculiarità a seconda della latitudine della Penisola in cui si verifica: al Sud le più colpite sono le Fiat Panda e le 500, mentre al Nord a prevalere sono i modelli dei marchi Toyota, Lexus, Range Rover e Volkswagen.
Le Regioni a “bollino rosso”
La geografia dei furti parziali appare leggermente diversa da quella delle sottrazioni di veicoli: la Lombardia è oggi la regione italiana più colpita da queste sottrazioni; su questo territorio si verifica quasi la metà dei casi (40%), seguono Lazio (27% dei casi totali) e Campania (18%). Il fenomeno si concentra particolarmente all’interno delle grandi città: a Roma e Milano si registra circa il 28% dei danneggiamenti totali. La Puglia, e in particolare l’area tra Manfredonia e Cerignola (nota come “triangolo delle Bermuda dei furti d’auto”), rappresenta il luogo in cui le vetture corrono il maggior rischio di essere oggetto furto di componenti, con vere e proprie centrali di smontaggio sparse nelle campagne e officine e autoparchi spesso compiacenti che rivendono i pezzi rubati. Anche la Campania sta registrando un significativo aumento di questi episodi.
Le componenti più rubate
Ma quali sono i pezzi di ricambio più ambiti? Dalle statistiche emerge chiaramente come questo business si concentri in modo particolare su alcuni elementi del veicolo, il cui valore può variare sensibilmente a seconda del mezzo da cui vengono sottratti: telecamere di bordo, paraurti (con valore che oscilla dai 45 agli 800 €), monitor (dai 180 ai 920 €), fanali (dai 500 ai 2.500 €) , cerchi in lega (dai 450 ai 1.500 €) e catalizzatori, particolarmente ambiti per la presenza di metalli preziosi come platino e palladio, molto richiesti sul mercato nero in Europa e non solo. Altri componenti particolarmente ricercati sono i gruppi ottici avanzati (fari LED, laser e sistemi di orientamento automatico), che possono valere oltre 5.000 €, nonché motori, portiere, cruscotti, centraline, pneumatici e parti di carrozzeria.
Metodi e tecniche utilizzate dai ladri
Come per i furti di veicoli, dietro questo particolare business spesso si celano gli interessi di organizzazioni criminali che si muovono in modo organizzato e gestiscono il mercato nero dei pezzi di ricambio, agendo in modo tradizionale o con tecniche più sofisticate e veloci, avvalendosi delle più avanzate tecnologie. Mediamente per portar a termine un furto parziale un ladro esperto impiega dai 50 ai 90 secondi.
I colpi vengono studiati a tavolino sulla base delle richieste ricevute dal mercato, spesso agendo lungo le strade meno trafficate e più buie. In alcuni casi ad alimentare il mercato dei pezzi di ricambio sono intere autovetture, trascinate con cavi o spinte da altri veicoli oppure rubate clonando la chiave, o ancora sottratte in meno di due minuti tramite la connessione alla rete CAN bus (soprattutto per veicoli come Alfa Romeo Stelvio e Giulia, Jeep Renegade e Compass). Una volta portate in capannoni per lo smontaggio, le vetture vengono cannibalizzate nell’arco di 3-4 ore da specialisti e i pezzi rivenduti su mercati illegali, spesso in Nord Africa, Emirati Arabi o Sud Africa.
“Oltre ai 136mila veicoli che ogni anno vengono rubati nel nostro Paese, esiste un fenomeno che quotidianamente colpisce un numero crescente di automobilisti italiani, il cosiddetto furto parziale, cioè la sottrazione di componenti dalle vetture parcheggiate. Un business che, gestito da organizzazioni criminali, ha ormai assunto dimensioni significative e che alimenta stabilmente il mercato nero dei pezzi di ricambio. I ladri sono oggi sempre più tecnologici e spesso impiegano attrezzature all’avanguardia che consentono anche in pieno giorno di sottrarre componenti della vettura o di far sparire l’intera auto per poi procedere rapidamente allo smontaggio e alla commercializzazione dei pezzi ottenuti, provocando danni anche di diverse migliaia di euro per i malcapitati proprietari. Per questo è oggi ancora più importante tutelarsi dal furto con adeguati strumenti tecnologici che lo prevengano e, nel peggiore dei casi, ne agevolino il recupero.”, ha osservato Maurizio Iperti, Presidente Automotive LoJack International.
Oltre mille veicoli recuperati da LoJack nei primi 6 mesi del 2025
Nei primi 6 mesi del 2025 LoJack, grazie alla tecnologia in radiofrequenza unica sul mercato, a una centrale sempre operativa e al team esperti che sul campo supporta le attività di ricerca delle Forze dell’Ordine, ha portato al recupero di oltre mille veicoli (1.032), per un valore complessivo di circa 33 milioni e 400mila euro. I ritrovamenti hanno riguardato nel 54% dei casi i SUV (su tutti il Toyota RAV4), nel 32% le auto (in testa la FIAT Panda). Teatro del maggior numero di ritrovamenti sono state le Regioni che a tutt’oggi vedono una più ampia concentrazione di episodi criminali, con in testa il Lazio, seguito da Campania, Puglia, Lombardia e Sicilia.
Dati ANIASA - Dataforce e tavolo interassociativo
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Veicoli commerciali leggeri, a “Fleet Pro 2025” lo studio inedito: vincono diesel e noleggio. Al via la graduale elettrificazione della flotta.
Nel corso dell’evento tenutosi a Modena l’esposizione di mezzi commerciali e allestiti, workshop e test drive.
In un mercato dei veicoli commerciali in calo nel 2025 (-6,5%), il settore del noleggio ha consolidato il 40% di quota nelle immatricolazioni, che per oltre l’80% presentano motorizzazione diesel. Il 66% delle aziende ha però già avviato una graduale elettrificazione della flotta inserendo nel parco veicoli elettrici o ibridi. Sono sempre più diffusi i veicoli allestiti, mentre resta ancora poco utilizzata la telematica di bordo.
Sono questi i principali dati e trend sul mercato dei veicoli commerciali leggeri che emergono dalla ricerca “Veicoli commerciali leggeri, un mondo a parte?”, presentata oggi nel corso della manifestazione Fleet Pro, due giorni di incontri e di confronti dedicati alla filiera, promossa da LabSumo e Best Mobility presso l’Autodromo di Modena cui ha preso parte anche il Direttore area fisco ed economia Pietro Teofilatto. Lo studio ha preso in considerazione fleet e mobility manager di 41 primarie aziende, con una flotta complessiva di circa 40.000 veicoli commerciali leggeri, di cui oltre 30.000 allestiti e altrettanti a noleggio.
A noleggio il 40% delle immatricolazioni di questi mezzi
Secondo gli ultimi dati ANIASA, nei primi 9 mesi del 2025 il settore del noleggio ha immatricolato 54.720 veicoli commerciali leggeri, pari a poco più del 40% del totale LCV: di fatto 2 veicoli nuovi su 5 sono a noleggio. I più noleggiati sono Fiat Doblò - Fiat Ducato - Ford Transit - Fiat Scudo - Ford Transit Custom. L’83% dell’immatricolato è diesel, il 9% benzina, il 5% elettrico e il 2% ibrido, quelli a gas sono poco sotto l’1%.
Al via l’elettrificazione delle flotte di LCV
Partendo da questi numeri relativi alle immatricolazioni che fotografano la larga prevalenza dei motori endotermici, un dato interessante emerge con riferimento al numero di aziende che ha avviato il processo di elettrificazione della flotta di questi veicoli: quasi 2 imprese su 3 hanno intrapreso questa strada (il 65%). Metà di queste lo hanno fatto inserendo in flotta veicoli ibridi, il 31% dotandosi di mezzi full electric, il 15% acquisendo veicoli con entrambe le motorizzazioni.
Allestiti in crescita, la telematica resta off line
Lo studio rivela come l’80% dei fleet e mobility manager intervistati abbia già oggi in parco veicoli allestiti. Per richiedere gli allestimenti quasi la metà del campione si rivolge agli allestitori (48%), il 35% al noleggiatore, il 9% al concessionario e solo il 4% alla Casa automobilistica. Gli allestimenti più richiesti? Cassoni (31% del totale), officina meccanica (19%), gru (19%), piattaforme (19%) e unità frigorifere (12%).
Sei fleet manager su dieci non usano ancora gli strumenti telematici per gestire questi mezzi e ciò accade principalmente in quanto non sono stati raggiunti accordi sindacali oppure perché il rapporto costi/benefici non spinge in questa direzione. Chi li usa lo fa principalmente per le funzioni di geolocalizzazione, per verificare le percorrenze dei veicoli in tempo reale e per la rilevazione delle temperature.
Un focus dello studio ha riguardato le iniziative promosse per la sicurezza del driver: il 55% si affida a corsi di guida sicura, il 25% al monitoraggio della stanchezza del conducente, il 10% alla formazione e il restante 10% equamente diviso tra dotazione di radio bluetooth per evitare l’uso degli auricolari e la dash cam interna.
“Fleet Pro ha consentito di toccare con mano soluzioni innovative riguardanti la mobilità collegata al mondo del lavoro. Telematica, sicurezza, sostenibilità e allestimenti sono stati i temi centrali di questa edizione che ha rappresentato anche un momento formativo per i tanti fleet e mobility manager che hanno partecipato all’evento. Proprio la formazione rappresenta infatti uno dei principali obiettivi dell’Associazione Best Mobility, che intende affrontare e risolvere problematiche comuni a chi opera nel settore e deve gestire la flotta aziendale con tutte le sue complessità”, ha commentato Federico Vignolo, Consigliere Best Mobility.
I risultati emersi dallo studio sono stati poi approfonditi in tre workshop che hanno messo a confronto fleet manager ed esperti su temi di stretta attualità: “Sicurezza e sostenibilità”, “L’arte di allestire (e omologare)”, “Gestione con la telematica”. Circa 30, infine, sono stati i veicoli commerciali leggeri, veicoli operativi, allestiti e speciali in esposizione all’autodromo per i numerosi fleet e mobility manager che hanno partecipato all’evento.
17 Ottobre 2025ANIASA 16 ottobre 2025
16 Ottobre 2025
Allarme furti di macchine da cantiere. Soluzioni LoJack al servizio della sicurezza e della protezione dei mezzi
Presentate nel corso del congresso Assodimi le soluzioni per proteggere i mezzi da cantiere dalla piaga dei furti totali e parziali e per migliorare l’efficienza della flotta.
Non conosce soste il fenomeno dei furti di macchine da cantiere, sempre più al centro delle mire delle organizzazioni criminali che le sottraggono per poi portarle all’estero dove vengono rivendute oppure per cannibalizzarle e collocare le preziose componenti ottenute sul redditizio mercato nero dei pezzi di ricambio.
L’allarme è stato lanciato da LoJack Italia, società del Gruppo CalAmp leader nelle soluzioni telematiche per l’Automotive e nel recupero dei veicoli rubati, nel corso del Congresso Assodimi in corso in Puglia.
La crescita delle denunce di furti di questi mezzi si accompagna ai numerosi ritrovamenti da parte delle Forze dell’Ordine di vere e proprie centrali di smontaggio, all’interno delle quali i mezzi vengono ricoverati prima di essere smembrati e depredati di benne, pale di caricamento, ganci collegati ai sollevatori telescopici e di molte altre componenti. In altri casi i furti parziali avvengono, invece, presso le strutture dei noleggiatori di questi mezzi.
Ogni furto di una macchina movimento terra provoca un danno pari al valore del veicolo, che può variare dagli 80mila ai 300mila euro, e compromette l’operatività del cantiere in cui è impiegata, con l’interruzione della produzione, senza contare i costi indiretti legati al fermo macchina e alla perdita di giornate di lavoro per gli addetti, con relativi ritardi nell’implementazione dei progetti.
Per contrastare questa piaga LoJack ha consolidato nuove soluzioni che l’hanno portata a triplicare la propria penetrazione in questo segmento di mercato e che sono in grado di garantire maggiore sicurezza e protezione grazie a: sistemi installati a bordo delle macchine dotati di tecnologia in radio-frequenza, non schermabile, in grado di rilevare i veicoli in luoghi in cui gli altri sistemi sono meno efficaci (garage, container, sotterranei); una centrale sempre operativa, al servizio del cliente in ogni momento della giornata; un team sicurezza LoJack che supporta sul campo le Forze di Polizia nelle attività di localizzazione, recupero e restituzione del veicolo al proprietario.
“A rafforzare ulteriormente la protezione ci pensa poi la copertura paneuropea di LoJack che garantisce interventi anche oltre i confini nazionali e l’integrazione con le nostre soluzioni telematiche che aumentano anche la sicurezza sul lavoro, consentendo di monitorare in maniera costante e preventiva parametri vitali delle singole macchine come le ore di effettivo utilizzo; un elemento, questo, che si rivela essenziale sul fronte della manutenzione preventiva, consentendo di pianificare per tempo i tagliandi di revisione e anche di ricevere alert al raggiungimento del limite entro il quale avviare la fase manutentiva, evitando guasti e fermi oppure ricevendo notifiche in caso di allarmi o di anomalie rilevate”, afferma Claudio Martignoni, Senior Business Development Manager di LoJack Italia.
Grazie alla tecnologia LoJack, è inoltre possibile verificare in qualsiasi istante la localizzazione puntuale di ogni mezzo della propria flotta, operazione che consente di aumentarne l’efficienza operativa e la sicurezza, ottimizzando l’impiego delle risorse.
“Il nostro recente studio sentiment tra i noleggiatori mette in rilievo alcune preoccupazioni specifiche riguardo la tutela del patrimonio tecnico – sostiene Oliviero Cresta, Coordinatore dell’Osservatorio Rental Blog e Principal Consultant di Trade Lab. – I dazi stanno facendo lievitare sensibilmente i costi delle macchine e della componentistica e porteranno a nuovi shortage. L’efficace protezione dei mezzi emerge quindi come una priorità per salvaguardare il valore del proprio parco. Non più un optional, ma un investimento strategico”.
In Puglia il recupero record di mezzi e attrezzature per un valore di oltre 250 mila euro
Sono molteplici i casi che negli ultimi mesi hanno visto il recupero di mezzi rubati grazie all’intervento di LoJack. Un episodio, emblematico dell’emergenza in corso, si è verificato alcune settimane fa quando di notte, presso la sede di un’azienda di Modugno (BA) una banda di ladri è riuscita a introdursi nell’area nonostante il cancello fosse regolarmente chiuso, sottraendo mezzi d’opera e attrezzature di grande valore, tra cui cinque escavatori, martelli, troncatrici, martelli demolitori, frese e numerosi altri strumenti professionali, per un valore complessivo di oltre 250.000 euro.
Grazie al sistema di tracciamento LoJack installato sui mezzi rubati, è stato possibile avviare immediatamente le ricerche, con i segnali trasmessi che hanno condotto le forze dell’ordine in tempi rapidi nei pressi di un capannone a Mola di Bari (BA), dove era stato nascosto l’intero bottino. Oltre ai beni sottratti, i Carabinieri hanno rinvenuto anche quattro camion con targhe contraffatte, chiara dimostrazione di una preparazione accurata finalizzata al trasporto illecito della merce.
16 Ottobre 2025
Attività istituzionale ANIASA - Aggiornamenti.
Prot. n. p. 1882 Roma, 13 ottobre 2025
A TUTTE LE ASSOCIATE
Oggetto: Attività istituzionale ANIASA - Aggiornamenti
Indichiamo di seguito le più recenti attività associative in sede istituzionale.
Tavola rotonda su fiscalità auto aziendale
ANIASA ha partecipato alla Tavola Rotonda “Trasporti, fiscalità e transizione ecologica” indetta da Transport & Enviroment, associazione ambientalista a livello EU, presenti vari parlamentari, Confindustria e numerosi stakeholder automotive.
I lavori sono stata occasione, tra l’altro, per la presentazione delle proposte di T&E in merito alle politiche fiscali green per le flotte, in una logica di progressiva elettrificazione. Nello specifico T&E ha proposto un sistema di detraibilità dell’IVA, di deducibilità dei costi, di tassazione del fringe benefit con aliquote al 100% a partire dal 2026 e successiva graduale applicazione del criterio bonus malus.
ANIASA, in sintonia con le considerazioni espresse da Confindustria e riservandosi comunque di approfondire il tema, ha espresso forti perplessità e critiche su interventi normativi, che appesantiscano ulteriormente i costi di mobilità delle aziende nazionali.
In particolare è stato evidenziato il ruolo ambientale insito nel noleggio attraverso il turn-over della flotta, con livelli di Co2 e climalteranti inferiori del 30% alla media del parco circolante nazionale, e la progressiva immissione nella flotta di veicoli a zero e basse immissioni, in base alle esigenze della clientela. ANIASA ha sottolineato l’essenziale osservanza del principio della neutralità tecnologica alla base di ogni normativa, tutelando l’attuale
Riguardo le imminenti decisioni della Commissione sul tema della decarbonizzazione delle flotte, l’Associazione ha espresso totale contrarietà a ipotesi di quote obbligatorie, che possano cioè vincolare le politiche di acquisto dei veicoli a noleggio. Sul punto è stata rimarcata sia la complessità delle esigenze della clientela NLT (270.000 soggetti), sia l’importantissima funzione del noleggio a breve termine nella promozione del turismo, grazie agli oltre3,5 ml di contratti stipulati a tal fine.
ANIASA ha nuovamente stigmatizzato l’attuale normativa sul fringe benefit per le auto ad uso promiscuo, che se da una parte ha promosso l’immissione in flotta di circa 20.000 veicoli ad alimentazione elettrica/plug-in, dall’altra ha causato la proroga di circa 50.000 contratti relativi ad auto endotermiche con mancati introiti per le casse erariali pari a circa 70 milioni.
Tavolo automotive
Come noto ANIASA ha sottoscritto insieme ad ANFIA, ACI, Federauto, Motus E, UNRAE una lettera alle istituzioni (Presidenza del Consiglio, Ministeri, Parlamento) rimarcando la necessità di un azione strutturata sull’intero comparto dell’automotive.
Tra i punti principali è stato indicato l’allineamento del sistema fiscale alle best practices europee in tema di deducibilità, detraibilità e tempi di ammortamento, con regole che favoriscano, il rinnovo delle flotte aziendali e del parco veicoli da lavoro.
E’ obiettivo associativo, di concerto con UTOPIA, verificare le possibilità offerte dalla manovra di fine anno, il cui testo non è stato reso ancora ufficiale e su cui facciamo riserva di successive comunicazioni.
Consultazione Commissione EU target di riduzione emissioni di CO2
ANIASA ha partecipato alla consultazione pubblica indetta dalla Commissione EU per la revisione del regolamento sui target di riduzione delle emissioni di CO2 per le auto e i veicoli commerciali leggeri. Aperta a cittadini, imprese e associazioni di categoria, l’iniziativa si è conclusa venerdì scorso e rappresenta uno strumento utile per inviare un segnale forte e condiviso alla Commissione.
ANIASA, in sintonia con il sistema confindustriale, ritiene infatti necessaria la piena osservanza del principio della neutralità tecnologica e l’adozione di un approccio differenziato tra autovetture e veicoli commerciali leggeri, considerando, per questi ultimi, le difficoltà di adozione della tecnologia elettrica per il mercato B2B (derivante in particolare dall’elevato Tco).
Per ANIASA si rende pertanto necessario un intervento a livello EU volto a definire un quadro politico stabile, coerente con il percorso di decarbonizzazione, in grado di favorire un parco circolante più sicuro e sostenibile, nel pieno rispetto di una reale neutralità tecnologica e della domanda del mercato.
Nella partecipazione alla consultazione è stato sottolineato come i dati di mercato confermino quanto il settore del noleggio veicoli sempre più rappresenti un motore strategico per la transizione ecologica del parco circolante e un attore centrale nella mobilità aziendale e turistica.
Partecipazione a convegni
La rappresentanza del settore e l’esposizione delle problematiche di maggior rilevanza oltre che sui media avviene anche e specialmente in occasione di convegni, a cui l’Associazione è invitata come relatore. Di seguito brevi indicazioni sui principali eventi per i mesi settembre-novembre.
15 Ottobre 2025
Geotab aggiorna la sua soluzione per il trasporto refrigerato con nuovo hardware e software potenziato
Il nuovo hardware e le funzioni software avanzate offrono visibilità e controllo per la logistica termosensibile, riducendo le perdite significative della catena di approvvigionamento
Con una stima globale di 526 milioni di tonnellate di prodotti alimentari persi ogni anno a causa dell’inefficienza dei sistemi di refrigerazione, è fondamentale affrontare il problema degli sprechi all’interno della catena di approvvigionamento a temperatura controllata. Geotab Inc. e le sue affiliate (“Geotab”), leader globale nelle soluzioni per i veicoli connessi, ha annunciato un importante aggiornamento della sua soluzione per la catena del freddo, con nuovo hardware e funzioni software avanzate progettate per offrire alle aziende maggiore visibilità, controllo e conformità per le loro spedizioni termosensibili.
La soluzione avanzata di Geotab per il trasporto refrigerato risponde alle crescenti esigenze del mercato, dettate da normative più severe e da aspettative più elevate da parte dei clienti, tra cui la necessità di un monitoraggio della temperatura più completo, semplice e granulare. Il rilancio introduce i dispositivi hardware avanzati IOX-COLD (in cabina) e IOX-COLD RUGGED (con grado di protezione IP67 per il montaggio esterno). Questi dispositivi offrono un’integrazione più avanzata con le unità di refrigerazione dei principali OEM, semplificando l’installazione, migliorando l’accuratezza dei dati e riducendo i potenziali punti di criticità rispetto alle soluzioni che richiedono più sensori.
A complemento del nuovo hardware, sono state apportate diverse modifiche alla piattaforma MyGeotab per semplificare ulteriormente i processi:
● Monitoraggio in diretta: ottieni informazioni aggiornate sulle condizioni del carico per processi decisionali proattivi.
● Supporto per la temperatura multi-zona: assicura l’integrità dei carichi multi-temperatura monitorando ogni zona direttamente dall’unità di refrigerazione, riducendo la necessità di sensori aggiuntivi.
● Avvisi avanzati e comandi remoti: imposta avvisi personalizzati sulla temperatura e utilizza le funzionalità di comando da remoto (per le unità supportate) per intraprendere azioni correttive immediate.
● Storico dei dati dinamico: analizza le prestazioni delle spedizioni passate attraverso grafici, griglie e mappe interattive per identificare le tendenze e ottimizzare la logistica.
● Processo di installazione semplificato: uno strumento MyInstall aggiornato facilita il processo di configurazione e verifica.
“Ogni anno, centinaia di milioni di tonnellate di prodotti alimentari vengono perse a livello globale a causa di una refrigerazione insufficiente: una dato allarmante che evidenzia l’impatto concreto delle lacune nel monitoraggio della catena del freddo”, ha affermato Edward Kulperger, Vice President EMEA di Geotab. “Con la nostra soluzione aggiornata per il trasporto refrigerato, non solo offriamo strumenti migliori, ma forniamo alle aziende le informazioni e il controllo necessari per ridurre gli sprechi, proteggere le merci termosensibili, soddisfare le crescenti esigenze di conformità e, in definitiva, costruire una catena di approvvigionamento più resiliente e sostenibile. Si tratta di garantire la fiducia in ogni spedizione, dalla partenza alla consegna”.
La soluzione hardware e software integrata supporta le aziende di vari settori, tra cui quello food & beverage, per ridurre i rischi di deterioramento, contribuire a rispettare la conformità normativa, proteggere la reputazione del marchio e garantire la massima tranquillità.
La soluzione avanzata di Geotab per il trasporto refrigerato è attualmente disponibile tramite un programma beta, con disponibilità generale prevista per la regione EMEA nel terzo trimestre del 2025.
14 Ottobre 2025
ACI-ISTAT: gli incidenti stradali 2024 nelle 107 province italiane
Stabili le vittime (-0,3%)
In aumento incidenti (+4,1%) e feriti (+4,1%)
173.364 incidenti (475 al giorno) - 3.030 morti (8,3/g.)
233.853 feriti (641/g.)
Vittime (valori assoluti)
INCREMENTO MAGGIORE
NAPOLI (+23), CREMONA (+16), UDINE (+14)
DIMINUZIONE MAGGIORE:
MILANO (-30), VENEZIA E BOLOGNA (-29), ROMA (-27)
Indice mortalità
PIÙ DEL DOPPIO DELLA MEDIA NAZIONALE: 17,5 (NUMERO MORTI OGNI 1000 INCIDENTI)
SUD SARDEGNA, NUORO, RIETI, CATANZARO, ASTI, AVELLINO, POTENZA, FOGGIA, CASERTA, L’AQUILA E COSENZA
INFERIORE A 10 MORTI OGNI 1.000 INCIDENTI (INCIDENTI MENO GRAVI):
VERBANO CUSIO OSSOLA, GENOVA, MILANO, MONZA BRIANZA, GORIZIA
Mobilità dolce
(le differenze percentuali sono calcolate in rapporto al 2023)
MONOPATTINI: 3.895 INCIDENTI, 23 MORTI (+9,5%)
BICICLETTE TRADIZIONALI: 15.237 INCIDENTI, 165 MORTI (-19,1%)
BICICLETTE ELETTRICHE: 1.767 INCIDENTI, 20 MORTI (+66,7%)
PEDONI: 19.763 INCIDENTI, 470 MORTI (-3,1%)
Nel 2024, come riportato nei dati pubblicati il 25 luglio scorso, sulle strade italiane si sono registrati 173.364 incidenti con lesioni a persone (166.525 nel 2023, +4,1%; 172.183 nel 2019, +0,7%), che hanno causato 3.030 decessi (3.039 nel 2023 -0,3%; 3.173 nel 2019, -4,5%) e 233.853 feriti (224.634 nel 2023, +4,1%; 241.384 nel 2019, -3,1%). In media, rispettivamente, 475 incidenti, 8,3 morti e 641 feriti ogni giorno.
A livello provinciale rispetto al 2019 - anno scelto come riferimento per l’obiettivo 2030 (riduzione del 50% del numero di vittime e feriti gravi) - 44 province su 107 hanno fatto registrare un aumento del numero dei morti sulle strade. In altre 55, invece, tale numero è diminuito. In 8 Province, infine, il numero dei morti è rimasto stabile. In Italia, infine, nel 2024, la riduzione delle vittime rispetto al 2019 è ancora contenuta e pari al 4,5%.
Province: raggiunto obiettivo dimezzamento vittime vs 2019 (valori assoluti): Verbano Cusio Ossola, Campobasso, Gorizia
Nel 2024, le tre province in cui è stato già raggiunto l’obiettivo del dimezzamento delle vittime, rispetto al 2019, sono Verbano-Cusio Ossola, Campobasso e Gorizia.
Province: lontano obiettivo dimezzamento vittime vs 2019 (valori assoluti): Avellino, Sassari, Oristano
Le province che hanno registrato il maggior incremento percentuale, sempre rispetto al 2019 e che si allontanano dal target europeo, sono, invece, Avellino, Sassari e Oristano.
Province: diminuzione maggiore vittime vs 2023 (valori assoluti): Milano (-30), Venezia e Bologna (-29), Roma (-27)
Milano (-30 morti), Venezia e Bologna (-29), Roma (-27) sono state le Province nelle quali si è registrata la diminuzione più significativa - in valori assoluti - del numero dei morti.
Province: incremento maggiore vittime vs 2023 (valori assoluti): Napoli (+23), Cremona (+16), Udine (+14)
Napoli (+23 morti), Cremona (+16) e Udine (+14) sono state le Province nelle quali si sono registrati gli incrementi maggiori - in valori assoluti - di decessi sulle strade. Sassari, Sud Sardegna e Cagliari, invece, fanno della Sardegna la Regione con il più alto aumento di morti rispetto al 2019 (+42).
Regioni: diminuzione maggiore vittime vs 2023 (valori assoluti): Veneto (-40), Lazio (-27), Marche (-17)
Le Regioni con la più alta diminuzione - in valori assoluti – dei decessi sono state Veneto (-40), Lazio (-27) e Marche (-17).
Regioni: incremento maggiore vittime vs 2023 (valori assoluti): Campania (+41), Umbria e Friuli Venezia Giulia (+17)
Tra le Regioni il maggior aumento di vittime in valori assoluti è stato registrato in Campania, (+41), Umbria e Friuli Venezia Giulia (+17).
Indice di mortalità: in 11 Province, più del doppio rispetto al valore medio nazionale
In 11 province, l’indice di mortalità (morti per 1000 incidenti) è risultato almeno doppio rispetto al valore medio nazionale (17,5). Le situazioni più critiche in Sud Sardegna (59,6) e Nuoro (51,4).
Verbano Cusio Ossola, Genova, Milano Monza Brianza e Gorizia sono, invece, le province in cui gli incidenti risultano meno gravi. L’indice di mortalità, infatti, è inferiore a 10 morti ogni 1000 incidenti.
Mobilità dolce: le vittime aumentano nel 2024 per i conducenti di biciclette elettriche (+66,7%) e monopattini (+9,5%), in calo biciclette tradizionali (-19,1%) e pedoni (-3,1%)
Nel corso del 2024, sono deceduti 470 pedoni (-3,1%), 185 ciclisti (-12,7%,) – di cui 20 su bici elettrica (+66,7%) – e 23 conducenti di monopattino (+9,5%).
Nella provincia di Roma è stato rilevato il più alto numero di pedoni morti (65; -8,5% rispetto al 2023), seguita da Napoli (24; +9,1%) e Milano (23; -11,5%). Nella provincia di Milano il più alto numero di ciclisti morti (15; +36,4%), seguono Treviso (7; stabile) e Caserta (7; +16,7%). Dei 23 morti su monopattino, 3 sono concentrati nella provincia di Torino, 2 nelle Province di Roma, Milano, Bari, Catania, Ragusa.
Fonte: ACI
14 Ottobre 2025
Attività istituzionale ANIASA - Aggiornamenti
Prot. n. p. 1882 Roma, 13 ottobre 2025
A TUTTE LE ASSOCIATE
Oggetto: Attività istituzionale ANIASA - Aggiornamenti
Indichiamo di seguito le più recenti attività associative in sede istituzionale.
Tavola rotonda su fiscalità auto aziendale
ANIASA ha partecipato alla Tavola Rotonda “Trasporti, fiscalità e transizione ecologica” indetta da Transport & Enviroment, associazione ambientalista a livello EU, presenti vari parlamentari, Confindustria e numerosi stakeholder automotive.
I lavori sono stata occasione, tra l’altro, per la presentazione delle proposte di T&E in merito alle politiche fiscali green per le flotte, in una logica di progressiva elettrificazione. Nello specifico T&E ha proposto un sistema di detraibilità dell’IVA, di deducibilità dei costi, di tassazione del fringe benefit con aliquote al 100% a partire dal 2026 e successiva graduale applicazione del criterio bonus malus.
ANIASA, in sintonia con le considerazioni espresse da Confindustria e riservandosi comunque di approfondire il tema, ha espresso forti perplessità e critiche su interventi normativi, che appesantiscano ulteriormente i costi di mobilità delle aziende nazionali.
In particolare è stato evidenziato il ruolo ambientale insito nel noleggio attraverso il turn-over della flotta, con livelli di Co2 e climalteranti inferiori del 30% alla media del parco circolante nazionale, e la progressiva immissione nella flotta di veicoli a zero e basse immissioni, in base alle esigenze della clientela. ANIASA ha sottolineato l’essenziale osservanza del principio della neutralità tecnologica alla base di ogni normativa, tutelando l’attuale
Riguardo le imminenti decisioni della Commissione sul tema della decarbonizzazione delle flotte, l’Associazione ha espresso totale contrarietà a ipotesi di quote obbligatorie, che possano cioè vincolare le politiche di acquisto dei veicoli a noleggio. Sul punto è stata rimarcata sia la complessità delle esigenze della clientela NLT (270.000 soggetti), sia l’importantissima funzione del noleggio a breve termine nella promozione del turismo, grazie agli oltre3,5 ml di contratti stipulati a tal fine.
ANIASA ha nuovamente stigmatizzato l’attuale normativa sul fringe benefit per le auto ad uso promiscuo, che se da una parte ha promosso l’immissione in flotta di circa 20.000 veicoli ad alimentazione elettrica/plug-in, dall’altra ha causato la proroga di circa 50.000 contratti relativi ad auto endotermiche con mancati introiti per le casse erariali pari a circa 70 milioni.
Tavolo automotive
Come noto ANIASA ha sottoscritto insieme ad ANFIA, ACI, Federauto, Motus E, UNRAE una lettera alle istituzioni (Presidenza del Consiglio, Ministeri, Parlamento) rimarcando la necessità di un azione strutturata sull’intero comparto dell’automotive.
Tra i punti principali è stato indicato l’allineamento del sistema fiscale alle best practices europee in tema di deducibilità, detraibilità e tempi di ammortamento, con regole che favoriscano, il rinnovo delle flotte aziendali e del parco veicoli da lavoro.
E’ obiettivo associativo, di concerto con UTOPIA, verificare le possibilità offerte dalla manovra di fine anno, il cui testo non è stato reso ancora ufficiale e su cui facciamo riserva di successive comunicazioni.
Consultazione Commissione EU target di riduzione emissioni di CO2
ANIASA ha partecipato alla consultazione pubblica indetta dalla Commissione EU per la revisione del regolamento sui target di riduzione delle emissioni di CO2 per le auto e i veicoli commerciali leggeri. Aperta a cittadini, imprese e associazioni di categoria, l’iniziativa si è conclusa venerdì scorso e rappresenta uno strumento utile per inviare un segnale forte e condiviso alla Commissione.
ANIASA, in sintonia con il sistema confindustriale, ritiene infatti necessaria la piena osservanza del principio della neutralità tecnologica e l’adozione di un approccio differenziato tra autovetture e veicoli commerciali leggeri, considerando, per questi ultimi, le difficoltà di adozione della tecnologia elettrica per il mercato B2B (derivante in particolare dall’elevato Tco).
Per ANIASA si rende pertanto necessario un intervento a livello EU volto a definire un quadro politico stabile, coerente con il percorso di decarbonizzazione, in grado di favorire un parco circolante più sicuro e sostenibile, nel pieno rispetto di una reale neutralità tecnologica e della domanda del mercato.
Nella partecipazione alla consultazione è stato sottolineato come i dati di mercato confermino quanto il settore del noleggio veicoli sempre più rappresenti un motore strategico per la transizione ecologica del parco circolante e un attore centrale nella mobilità aziendale e turistica.
Partecipazione a convegni
La rappresentanza del settore e l’esposizione delle problematiche di maggior rilevanza oltre che sui media avviene anche e specialmente in occasione di convegni, a cui l’Associazione è invitata come relatore. Di seguito brevi indicazioni sui principali eventi per i mesi settembre-novembre.
14 Ottobre 2025
Una piattaforma comune per rilanciare il settore dell’automotive in tutta Italia
13 Ottobre 2025