ANIASA 24 aprile 2024

Car sharing, cosa succede in Italia?

Gazzetta dello Sport.it

Attività di locazione veicoli senza conducente - Semplificazione procedura revisione ex art. 80 C.d.S.- Accoglimento tesi ANIASA

Prot. n. p. 1755 Roma, 23 aprile 2024

A TUTTE LE ASSOCIATE

Oggetto: Attività di locazione veicoli senza conducente – Semplificazione procedura revisione ex art. 80 C.d.S.- Accoglimento tesi ANIASA

Con riferimento alle attività intercorse nel Gruppo di Lavoro Normativa Trasporti, l’Associazione è intervenuta presso gli Uffici competenti, evidenziando la necessità, per ovviare alle notevoli difficoltà e rischi nella presentazione della carta di circolazione in originale, di semplificare le procedure di revisione dei veicoli ai sensi dell’art. 80 del C.d.S.

Sul punto siamo lieti informare che la Direzione Generale per la Motorizzazione con nota odierna, accogliendo le nostre tesi miranti anche ad una riduzione dei costi delle associate, ha ravvisato la possibilità di utilizzare per la procedura di revisione la copia conforme della carta di circolazione, agevolazione prevista dall’articolo 180, comma 4 del C.d.S. per i veicoli in locazione senza conducente.

Pertanto, ove la revisione abbia esito positivo, la rilasciata etichetta adesiva che ne riporti l’esito potrà essere applicata direttamente sulla copia autentica della carta di circolazione/documento unico.

Gli Uffici hanno infine puntualizzato, considerato che l’esito della revisione e la relativa data sono acquisite nell’Archivio Nazionale dei Veicoli, che il DU o la carta di circolazione originali possono, in qualunque momento, essere aggiornati mediante richiesta di duplicato ovvero in occasione della emissione di un nuovo DU (es. a seguito di trasferimento della proprietà del veicolo).

Sulla tematica in oggetto è stato richiesto l’interessamento del Ministero dell’Interno – Servizio di Polizia Stradale, al fine di opportuno coordinamento con tutte le Autorità di Polizia.

Furti veicoli: con “Smart Vehicle Protector” di Targa Telematics oltre il 30% in meno rispetto all’incidenza media nazionale nel 2023

In un contesto in cui i veicoli rappresentano un asset fondamentale per le aziende e i gestori di flotte, Targa Telematics e Viasat annunciano un risultato particolarmente significativo nel contrasto al fenomeno dei furti.

Secondo le statistiche ottenute dai dati raccolti dalla rete di Centrali Operative di Targa Telematics e Viasat, nel corso del 2023, l’incidenza dei furti all’interno delle flotte con veicoli monitorati di anzianità inferiore a 5 anni – pari in totale a oltre 1 milione di veicoli – è stata ridotta di oltre il 30% rispetto all’incidenza media nazionale. Un risultato significativo ottenuto grazie all’implementazione in flotta di Smart Vehicle Protector, la soluzione tecnologica basata sull’Intelligenza Artificiale e caratterizzata da funzionalità predittive.

La minor incidenza di furti è data principalmente dall’attività preventiva effettuata grazie alle soluzioni tecnologiche di Targa Telematics e Viasat, che permettono di individuare un elevato numero di situazioni ritenute a rischio furto, attraverso lo sviluppo di algoritmi di Artificial Intelligence e Machine Learning, basati su data collection e know-how consolidato in 20 anni di attività in questo settore, e nelle azioni intraprese proattivamente, anche giorni prima che l’evento si verifichi.

L’adozione di Smart Vehicle Protector comporta vantaggi tangibili per i clienti: per una flotta di circa 100 mila veicoli è prevedibile un risparmio di costi di circa 7 milioni di euro per non dover sostituire i mezzi rubati; un minor costo di ripristino sui veicoli recuperati tempestivamente (a volte anche prima della denuncia del cliente), quantificabile in circa 475.000 €**; non ultimo, il maggior numero di truffe individuate, che consentono ai clienti di avere maggiori informazioni, e di stilare un indice sull’affidabilità di coloro che noleggiano una vettura.

“Mettiamo a disposizione dei nostri clienti un servizio completo di protezione degli asset”, ha dichiarato Massimiliano Balbo di Vinadio, Vice President Sales Large Account di Targa Telematics e Viasat. Con la nostra pluriennale esperienza acquisita con clienti di grandi flotte, come per esempio i noleggiatori ma non solo, abbiamo acquisito notevoli competenze in questo settore, e abbiamo realizzato pattern comportamentali sempre in costante aggiornamento, tramite lo sviluppo di algoritmi di Intelligenza Artificiale e Machine Learning, che ci permettono di costruire numerosi modelli di rischio, incrociando varie tipologie di dati puntuali e contestuali, con la finalità di poter intervenire in maniera preventiva, onde evitarne il furto”.

Le medesime componenti hardware installate a bordo svolgono una vasta gamma di funzioni simultaneamente, integrando la prevenzione dei furti con una varietà di servizi progettati per ottimizzare i processi operativi aziendali. Inoltre, consentono alle aziende di diversificare e innovare le loro offerte di mercato attraverso contratti sempre più sofisticati e personalizzati, adeguati alle esigenze specifiche dei clienti finali.

OCTO Telematics: Corrado Sciolla è il nuovo CEO

Dal 18 aprile, l’ingegnere Corrado Sciolla è il nuovo Chief Executive Officer (CEO) e membro del Consiglio di Amministrazione di OCTO, azienda leader nei servizi telematici e di data analytics per il settore Assicurativo, il Fleet Management e la Mobilità Intelligente.

Corrado Sciolla, in precedenza direttore generale di Wind, Presidente di BT Group Europe e CEO di Cedacri, guiderà l’azienda in Italia e all’estero, con l’obiettivo di consolidare la leadership nel settore della mobilità connessa. La vasta esperienza alla guida di organizzazioni di rilievo internazionale, focalizzate sullo sviluppo tecnologico e sulla gestione dei dati, unitamente alle competenze acquisite in oltre 20 anni di sviluppo servizi nei mercati verticali, saranno fattori chiave per il successo dell’azienda.

Fabio Sbianchi, Fondatore e Presidente di OCTO, dichiara: “Siamo felici di dare il benvenuto all’Ingegnere Sciolla e di affidargli la missione di voltare pagina dopo un periodo difficile di cambiamenti. Corrado è un manager solido, che ha già dimostrato di saper gestire al meglio aziende Tecnologiche e di Servizi Digitali. Contiamo sulle sue capacità per far crescere la nostra Società e raggiungere tutti i nostri obiettivi.”

Multe miliardarie

Le immatricolazioni rallentano, ma la frenata non preoccupa

Affari e Finanza de la Repubblica

Hertz Team JOTA sulla pista di Imola per il WEC 2024

Il 2024 segna un nuovo anno di successi per Hertz Team JOTA. Dopo un esordio vincente alla prima gara del campionato WEC, domenica 21 una nuova sfida sul circuito di Imola per la Porsche 963 LMDh.

Nuovo anno, nuovo campionato, rinnovata grinta per l’Hertz Team JOTA, la scuderia sponsorizzata da Hertz e Singer Group, e BRADY™ di Tom Brady come Official Apparel Partner, che ha fatto il suo debutto esattamente un anno fa al circuito di Spa nella classe Hypercar con la Porsche 963 LMDh, vestita con la livrea Hertz Racing Gold e che anche quest’anno sta dimostrando inalterata la sua grinta.

Nel 2023 la vettura è stata anche protagonista della 24 Ore di Les Mans.

Dopo le vittorie ottenuta in Qatar, le aspettative sono elevate per le 963 del team su questa pista veloce e scorrevole che metterà alla prova i piloti dell’Hertz Team JOTA a cui per la stagione appena iniziata si è unito Jenson Button che completa gli equipaggi al fianco di Oliver Rasmussen e Philip Hanson.

Massimiliano Archiapatti, Amministratore Delegato di Hertz Italia ha commentato: “Siamo molto orgogliosi di essere title sponsor del Team Jota nella classe Hypercar del WEC, un campionato all’insegna della competizione in cui il team anche quest’anno si sta cimentando con successo. La prossima domenica l’emozione sarà ancora più grande per noi che vivremo così da vicino questo emozionante appuntamento. Hertz ha sempre avuto un debole per gli sport motoristici e per le prestazioni.”.

ANIASA 18 aprile 2024

Ancora lontani i livelli ante-crisi e auto elettrica in frenata. Battuta d’arresto per l’auto in Europa occidentale: marzo -2,8%

Battuta d’arresto in marzo per il mercato delle autovetture in Europa Occidentale (UE+EFTA+UK). Le immatricolazioni nel mese hanno toccato quota 1.383.410 con un calo rispetto a marzo 2023 del 2,8% e con una contrazione decisamente severa (-21,9%) rispetto al livello dell’ultimo marzo ante-pandemia, che è quello del 2019. La ripresa del mercato delle autovetture nell’area iniziata in agosto 2022, dopo un primo calo nel dicembre scorso (-3,8%) e un recupero in gennaio e febbraio di quest’anno, si è quindi interrotta nel mese scorso. Resta comunque positivo il consuntivo dei primi tre mesi di quest’anno che, con 3.395.049 immatricolazioni, fanno registrare una crescita del 4,9% sul gennaio-marzo del 2023, ma un calo di ben il 18,1% rispetto al gennaio-marzo 2019, cioè rispetto ai livelli ante-crisi.

Le cause della frenata di marzo, che tra l’altro ha interessato quattro dei cinque maggiori mercati europei e cioè quello tedesco (-6,2%), quello spagnolo (-4,7%), quello italiano (-3,7%) e quello francese (-1,5%), vengono indicate dai principali commentatori europei nella debolezza della domanda dei privati, che appaiono fortemente penalizzati dagli aumenti di prezzi degli ultimi anni, ma anche nella frenata nelle immatricolazioni di autovetture elettriche (BEV). In marzo 2024 le immatricolazioni di auto elettriche nell’area sono state infatti 196.411 contro le 220.778 di marzo 2023, con un calo dell’11% dovuto anche a contrazioni particolarmente significative in Germania (-28,9%) e in Italia (-34,4%).

Il mercato dell’auto elettrica (BEV) appare sempre più fortemente condizionato dalla presenza e dall’entità di incentivi all’acquisto, anche se incominciano a manifestarsi perplessità a livello del pubblico sulla opportunità delle scelte politiche dell’Unione Europea e del Regno Unito sulla transizione energetica nel settore della mobilità e ciò anche perché nel resto del mondo si prevedono incentivi all’auto elettrica, ma al momento non si prevede la messa al bando dei motori a combustione interna.

Per quanto riguarda in particolare l’Italia che, come si è detto, in marzo ha accusato un calo di immatricolazioni di auto elettriche del 34,4%, Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, sostiene che sulla domanda sta influendo certamente l’attesa dei nuovi incentivi ripetutamente annunciati dal Governo, ma non ancora operativi. E in ogni caso forti perplessità stanno emergendo sulla tenuta delle quotazioni delle auto elettriche usate, che non beneficiano (o non beneficiano ancora) di incentivi. A ciò si aggiunge poi ovviamente la nota circostanza che l’auto elettrica, per il suo costo elevato, senza incentivi generosi al momento non è alla portata della maggioranza degli automobilisti italiani.

Hertz Italia e This Unique Insieme per sostenere le donne in ogni giorno del mese.

Hertz Italia sceglie la proposta di This Unique per supportare le esigenze femminili in ogni giorno del mese, anche in quelli più delicati. Nata da una proposta del team, l’idea è diventata una vera e propria partnership. Hertz, attenta al benessere aziendale e ambientale, ha stretto l’accordo con la start up italiana che ha lanciato questo innovativo progetto per offrire a tutte le donne un supporto con prodotti per l’intimità realizzati in materiale totalmente compostabile e plastic-free.

Hertz Italia ha scelto This Unique, la start up italiana che ha lanciato un ambizioso progetto per supportare le donne nei giorni più delicati del mese, da sempre un tema tabù che può diventare un disagio, soprattutto sul luogo di lavoro.

Hertz Italia, azienda leader del noleggio a breve termine, è una realtà molto attenta al benessere della popolazione aziendale e oltre a promuovere l’inclusività e il rispetto, favorisce quei progetti che concretamente facilitino la quotidianità dei collaboratori sia negli uffici direzionali che nella rete delle agenzie.

Questa iniziativa in particolare ha visto una genesi tale da fargli assumere una valenza ancora più significativa. Infatti, l’idea è nata da un’esigenza di Simona Romeo, HR manager di Hertz Italia, che con la sua sensibilità ha portato all’attenzione del management aziendale una proposta per porre il focus su un tema particolare e ancora oggi fortemente stigmatizzato, come quello del ciclo mestruale, un vero e proprio tabù, che però impatta quotidianamente un numero importante di persone. Nasce così il contatto con This Unique, una giovane realtà che ha fatto del tema dell’inclusività e del rispetto una vera e propria attività di informazione, comunicazione e azione per cambiare gli atteggiamenti negativi che ancora esistono nei confronti di questa situazione così naturale. Questo è stato l’elemento che ha fortemente colpito l’attenzione di Hertz e convinto il management.

Hertz Italia, ha all’attivo diverse iniziative nell’ambito della responsabilità sociale, di cura e attenzione sia verso l’utenza esterna che interna all’azienda e cerca di attivare azioni concrete e durature selezionando partner di riconosciuta serietà.

Daniela Catalani, HR Director di Hertz Italia ha espresso la sua soddisfazione con queste parole: “Siamo rimasti molto colpiti dall’approccio di This Unique a temi delicati ma quotidiani e dalla scelta libera ma rispettosa di trattare questi temi con un linguaggio fresco, attuale, disinibito pur con grande delicatezza. La stessa delicatezza con cui anche noi da sempre abbiamo scelto di affrontare e trattare temi di attualità che hanno un impatto significativo per la società e con cui dobbiamo inevitabilmente confrontarci. Sono molto orgogliosa che l’azienda in cui lavoro si sia mostrata così aperta e disponibile ad accogliere la proposta di mettere a disposizione di tutta la popolazione aziendale interessata, agenzie incluse, una fornitura di assorbenti e tamponi igienici. In particolare sono due i valori che ci accomunano a This Unique: l’inclusività e il rispetto che per Hertz sono elementi fondanti sia verso le persone che anche verso l’ambiente. Infatti, questo progetto ha anche una forte valenza ambientale perché i prodotti offerti sono compostabili e plastic-free e questo ha reso il valore progetto ancora più grande. Vogliamo così unirci alla voce di This Unique e della sua community per abbattere gli atteggiamenti negativi che ancora esistono intorno a un tema così naturale come quello delle mestruazioni.”

Hertz promuove da sempre un approccio aperto al dialogo e un’attenzione crescente ai temi di maggiore attualità e agli stimoli nuovi. In questo specifico caso infatti, la giovane storia di This Unique ha contribuito a far scattare la scintilla con Hertz.

Alice Carbonara, co-founder & COO di This Unique - “Con This Unique stiamo cercando di diffondere quello che è a tutti gli effetti un diritto, trovare all’interno dei bagni assorbenti che siano gratuiti per le persone che frequentano gli spazi. Partiamo sempre da un esempio semplice ma d’effetto: in 8 casi su 10, quando entriamo in un bagno, è comune trovare carta igienica e sapone, utili all’igiene personale. Col nostro progetto proviamo a conferire lo stesso status all’assorbente. Siamo lieti di collaborare con Hertz, che da subito ha appoggiato la nostra idea decidendo di inserire all’interno di ciascuna sede assorbenti per tutte la popolazione aziendale, sostenendo i nostri progetti di inclusività e al contempo di rispetto dell’ambiente”.

Furti in Italia, in 10 anni sparito nel nulla quasi 1 milione di veicoli

• Dal 2013 ad oggi sono stati rubati oltre 1 milione e 550mila veicoli (di cui oltre 1.100.000 sono auto).

Ne sono stati ritrovati solo 609mila (il 39%)

• L’Italia è maglia nera dei furti nell’UE, preceduta dalla sola Francia. Seguono Germania e Spagna

• Nel 2023 i furti di veicoli sono cresciuti del 7%. Boom in Campania, Lazio e Lombardia

• Panda e 500 le auto più rubate. 500X e Renegade i SUV più ambiti

• Avanza la minaccia hacker alla sicurezza dei veicoli.

Il 2023 ha registrato una nuova crescita dei furti di veicoli in Italia: +7%. Dal 2013 ad oggi sono stati rubati 1 milione e 550mila veicoli: solo 609mila sono stati ritrovati, di quasi 940mila si sono perse le tracce, instradati su mercati esteri o cannibalizzati e utilizzati per alimentare il mercato nero dei pezzi di ricambio. A livello europeo il nostro Paese è secondo alla sola Francia, dove però i furti sono in deciso calo. In tutti gli altri stati membri dell’UE si rubano meno di 40mila veicoli l’anno. E intanto la minaccia degli hacker si fa strada e vede sempre più veicoli colpiti da attacchi che ne mettono a rischio la sicurezza e la privacy del conducente.

Sono questi i principali trend che emergono dal “Dossier sui Furti di veicoli 2024”, elaborato da LoJack Italia, società del Gruppo CalAmp (Nasdaq: CAMP) leader nelle soluzioni telematiche per l’Automotive e nel recupero dei veicoli rubati, che ha raccolto e analizzato i dati forniti dal Ministero dell’Interno sul 2023 e li ha integrati con quelli provenienti da elaborazioni e report nazionali e internazionali sul fenomeno.

Lo scorso anno si è registrata una nuova evidente crescita dei furti di veicoli (+7% vs 2022), che hanno raggiunto quota 131.679 unità nel nostro Paese. L’incremento ha toccato praticamente tutte le categorie di veicoli, vetture/SUV, moto/scooter. Un aumento ancora più significativo ha riguardato nello specifico gli autoveicoli (+11%), ritornati vicini alle 100mila sottrazioni annue, mentre hanno registrato solo un leggero incremento i motoveicoli (+2%). Rimane ben sotto la metà del totale rubato, al 44%, la percentuale di veicoli recuperati e restituiti al legittimo proprietario a seguito del furto. Il dato conferma le difficoltà di contrasto di questo crimine e come queste attività siano oggi prerogativa di vere e proprie holding di smercio e/o di smontaggio dei veicoli sottratti, in grado di agire con grande tempestività e di instradare i veicoli oppure le singole componenti disassemblate lungo le direttrici balcaniche dell’Est Europa oppure verso il Nord Africa e perfino in Medio Oriente.

Dal post COVID in poi questo business criminale ha vissuto una fase di continua crescita, tale da aumentare il livello di allerta registrato soprattutto in alcune aree del nostro Paese, in special modo per i possessori dei veicoli più gettonati dai ladri di auto.

Osservando il trend degli ultimi dieci anni, dal 2013 al 2023 i dati si rivelano decisamente allarmanti, nonostante il quasi totale fermo delle attività nel 2020: 1 milione 550mila sono stati i veicoli (auto, SUV/Crossover, VAN, mezzi pesanti, motoveicoli) rubati in Italia. Di questi solo 609mila sono stati recuperati (il 39% del totale), 939.500 sono spariti nel nulla. Se guardiamo alle sole quattro ruote, dal 2013 a oggi le sottrazioni ammontano a oltre 1 milione e 113mila, poche centinaia di migliaia di unità in meno rispetto alle immatricolazioni di vetture registrate nel 2023.

Ma quali sono i trend che stanno guidando questa crescita? Senza dubbio incide l’utilizzo sempre più frequente da parte dei ladri di dispositivi hi-tech in grado di agevolare e rendere più rapida e meno vistosa la violazione delle auto di ultima generazione e la loro sottrazione. LoJack stima che oggi oltre 1 sottrazione su 3 di veicoli dotati di sistemi di apertura contactless (con apertura e chiusura dell’abitacolo senza l’inserimento della chiave) venga portato a termine anche grazie all’impiego di device tecnologici, spesso acquistabili online per pochi euro. La crescente attenzione verso gli Sport Utility Vehicles è il secondo fattore trainante degli ultimi anni. Oggi oltre 1 furto di autoveicolo su 5 riguarda i SUV/Crossover, una categoria sempre più attrattiva per questo business sia grazie alla crescente diffusione sul mercato nazionale (e alla conseguente ampia richiesta di pezzi di ricambio), sia grazie all’appeal che questa categoria registra su mercati esteri in cui vengono “piazzati” i mezzi prelevati nel nostro Paese.

Nelle grandi città come Milano e Roma e in alcune aree del nostro Paese (soprattutto se vicino a porti o a frontiere), il furto è spesso finalizzato al riciclaggio internazionale. Un traffico redditizio in cui sono coinvolti i ladri che sottraggono fisicamente l’auto, i proprietari di garage o magazzini in cui l’auto solitamente viene lasciata a “decantare” alcune ore/giorni prima di essere smontata o caricata in container o veicoli commerciali, i trasportatori e infine i broker criminali che presidiano i vari passaggi e governano le operazioni fino alla vendita nel Paese di destinazione. Secondo gli esperti, chi sottrae fisicamente una utilitaria può assicurarsi un guadagno immediato di poco inferiore ai 1.000 euro, provento che può salire fino a 5mila euro per le vetture di lusso del valore di 100mila €. Il costo del trasporto si aggira attorno ai 2-3mila €, se la vettura viene spostata verso l’Est, mentre l’intera operazione che comprende il trasporto del veicolo a bordo di una nave (all’interno di un container) può variare tra i 10.000 e i 15.000 €. Decisamente meno oneroso risulta spostare la vettura affidandosi a una staffetta di autisti che si danno il cambio alla guida dell’auto sottratta fino a destinazione: tra i 500 e i 1.000 euro il loro profitto.

“I dati relativi al 2023 e ai primi mesi dell’anno in corso certificano e consolidano i segnali registrati negli scorsi anni di recrudescenza del business criminale dei furti di auto”, ha osservato Maurizio Iperti, Presidente EMEA LoJack, “Un fenomeno che in alcune aree del nostro Paese assume contorni decisamente allarmanti. Solo un intervento rapido ed efficace può ridurre le possibilità che del veicolo si perdano le tracce per sempre. Grazie alla nostra tecnologia e a un team di esperti che supporta sul campo le Forze dell’Ordine nella ricerca, oggi possiamo contare su percentuali di recupero doppie rispetto a quelle del mercato”.

Come se non bastasse ai furti di veicoli si è aggiunta negli ultimi anni un’ulteriore piaga, quella dei furti parziali di specifiche componenti (navigatori satellitari, pneumatici, marmitte/catalizzatori, attuatori della frizione, fari LED, batterie elettriche, etc…), alimentata dalla crisi produttiva del mercato automotive e dalle strette commerciali determinate dai conflitti sviluppatisi di recente in Ucraina e nel Canale di Suez che li ha resi ancora più cari e ricercati. Una volta sottratti, i pezzi vengono poi instradati sul mercato nero nazionale della ricambistica oppure stipati all’interno di container e caricati su navi in partenza dai porti del Mar Tirreno.

Modelli - Panda e 500 le auto più rubate. 500X e Renegade i SUV/Crossover più ambiti

La classifica dei modelli di vetture più rubate riserva poche sorprese rispetto allo scorso anno, con quelli del Gruppo Stellantis che presidiano le posizioni di vertice. In testa la FIAT Panda con 12.571 sottrazioni (1 autoveicolo rubato su 10 è una Panda), seguita dalla FIAT 500 (5.889), dalla FIAT Punto (4.604), dalla Lancia Ypsilon (4.472), dalla FIAT 500 L (2.637) e dalla Alfa Romeo Giulietta (2.075). Le ultime quattro posizioni sono occupate dalla Smart Fortwo (1.976), dalla Citroen C3 (1.741), dalla Volkswagen Golf (1.465) e dalla Renault Clio (1.365). Oltre la metà dei furti di auto, il 54%, riguarda questi modelli. Una curiosità: in questa particolare graduatoria le tre vetture che più difficilmente vengono ritrovate sono, nell’ordine, Golf (la si recupera solo nel 35% dei casi), C3 (36%) e Fortwo (37%).

Nella categoria SUV/Crossover, i più ambiti sono la FIAT 500X (1.997 unità sottratte nel 2023, il 10% del totale SUV), seguito dalla Jeep Renegade (1.653), dalla Peugeot 3008 (778), Jeep Compass (713) e dalla Renault Captur (663).

Campania, Lazio, Puglia, Sicilia e Lombardia le aree a “bollino rosso”

L’incremento dei furti di autoveicoli (vetture + furgoni + SUV/Crossover) ha riguardato in modo abbastanza uniforme tutte le aree del Paese, ma, guardando alla distribuzione geografica del fenomeno, si conferma la totale polarizzazione sulle consuete cinque regioni a bollino rosso: nell’ordine Campania, Lazio, Puglia, Sicilia e Lombardia. Qui si registrano 80.559 delle 99.153 sottrazioni totali nazionali: 8 furti su 10 di fatto si concentrano in questi territori. Il dato non sorprende, visti i trend degli anni passati e conferma una volta di più come le organizzazioni criminali privilegino operare all’interno delle grandi metropoli o in alcuni contesti del Sud Italia in cui queste hanno tradizionalmente radicato le proprie attività.

Il primato negativo della Campania resta irraggiungibile con 26.045 furti (+9% rispetto al 2022), seguita con distacco da Lazio, con 16.912 episodi (anch’esso in crescita lo scorso anno, del 12%), Puglia (14.978), Sicilia (13.174) e Lombardia (9.750 e +15% vs 2022).

Campania e Lazio sono anche le Regioni in cui le percentuali di recupero restano più basse, rispettivamente al 36% e al 35%. In queste aree le speranze di rientrare in possesso della propria auto rubata si assottigliano: in quasi 2 casi su 3 la vettura rubata sparisce nel nulla dopo il furto. Nel cuore della Puglia, invece, la sfida dei ritrovamenti di vetture rubate assume una sfumatura particolare. Qui, i già bassi tassi di recupero si traducono spesso in ritrovamenti che lasciano un’amara traccia: i veicoli recuperati sono spesso ridotti a relitti, smantellati in meno di 24 ore per la vendita dei pezzi di ricambio. Diverse, invece, sono le Regioni in cui i proprietari di un’auto possono dormire possono tranquilli. Restano, infatti, otto le Regioni in cui le sottrazioni non raggiungono i 600 casi l’anno: Basilicata, Valle D’Aosta, Liguria, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Molise, Trentino-Alto Adige e Umbria.

Furti di moto/scooter in leggera crescita: SH, Liberty e Vespa i più rubati

Anche il business dei furti di moto e scooter continua la propria crescita registrata negli ultimi anni, sebbene con tasso di incremento inferiore (+2%) rispetto a quello registrato da altre categorie di veicoli. Lo scorso anno sono state rubate 31.856 due ruote a motore. Di queste, poco più di 13mila (il 42%) sono state restituite ai legittimi proprietari, la restante parte (28mila unità) è sparita nel nulla, per essere rivenduta soprattutto in Paesi dell’Est Europa o per alimentare il mercato nero dei pezzi di ricambio usati.

Approfondendo la distribuzione delle sottrazioni, emergono alcune peculiarità di questo business criminale. Se, infatti, si conferma il primato di Campania e Lazio, rispettivamente con 6.272 e 5.842 sottrazioni, al terzo posto, sul gradino più basso del podio si colloca la Sicilia (5.298), seguita dalla Lombardia (4.613), Toscana (2.061) e Puglia (1.541). Gli aumenti più significativi dei furti si sono registrati lo scorso anno nel Lazio (+12%) e in Lombardia (+11%), mentre il calo del 10% in Campania non ne ha compromesso la leadership.

La top 5 dei modelli più rubati vede il primato incontrastato dell’Honda SH (7.226 unità rubate nel 2023, quasi 1 moto/scooter rubata su 4 è SH), seguito dal Piaggio Liberty (2.332, in forte crescita), dalla Piaggio Vespa (1.878), dallo Aprilia Scarabeo (1.840) e dal Agility Kymco che entra nella top five con 1.382 sottrazioni.

SH e Vespa, rispettivamente con il 38% e il 34%, sono i mezzi più difficili da ritrovare.

Francia e Italia leader indiscusse nei furti di veicoli a livello europeo. Seguono a distanza, Germania e Turchia

Il Dossier LoJack 2024 si arricchisce di una overview europea sul business dei furti, riportando alcuni dati e valutazioni tratti dal Rapporto “Organized Vehicle Crime in Europe” del Vehicle Crime Barometer che analizza il fenomeno dei furti in sei Paesi europei (Germania, Francia, Italia, Bulgaria, Olanda e Belgio) dal 2000 al 2021 e dai dati rilevati da Eurostat (anno 2021).

Dall’incrocio tra i dati continentali e quelli nazionali emerge la poco invidiabile leadership del nostro Paese nel ranking delle nazioni con il più alto numero di furti di veicoli, con oltre 110mila veicoli rubati, nel 2021, preceduta dalla sola Francia con 122.000 episodi. Il Belpaese è seguito poi, a distanza siderale, dalla Germania con 39mila furti e da Turchia (33.000), Olanda (22.000) e Spagna (20.000). In gran parte dei Paesi UE il numero dei furti non raggiunge le 1.000 unità.

Sono tre le principali tendenze rilevate dallo studio Del Vehicle Crime Barometer a livello continentale negli ultimi 20 anni:

• un significativo calo del numero di veicoli rubati in quasi tutti i Paesi analizzati, cui fa da contraltare il recente boom dei furti parziali di componenti come airbag, navigatori satellitari, volanti, pneumatici e molto altro;

• l’aumento dei furti di SUV, auto di lusso e veicoli di ultima generazione messi a segno grazie all’utilizzo di strumenti hi-tech, come la riprogrammazione della smart key e il relay attack;

• la professionalizzazione del business, appannaggio non più di ladri improvvisati, ma di vere e proprie bande criminali in grado di articolare un sistema a livello internazionale che utilizza i grandi hub portuali europei per il trasporto di mezzi e componenti rubati verso i mercati di destinazione.

Nel 2021 in Francia sono stati circa 122mila i veicoli rubati, un numero decisamente significativo, ma crollato rispetto agli oltre 211mila del 2008. Le auto più rubate sono la Toyota Prius, la DS7 Crossback e la Renault Megane. Al calo dei furti si contrappone un brusco aumento dei furti parziali.

Il mercato dell’auto tedesco vede un’ampia presenza di brand premium come AUDI, BMW, Mercedes e Porsche e ha registrato un forte calo dell’incidenza dei furti negli ultimi 30 anni. Si è così passati dagli oltre 200mila furti annui degli anni ’90 ai circa 39.000 avvenuti nel 2021 – 2022. Le auto rubate vengono instradate soprattutto verso l’Europa dell’Est, l’Asia centrale e il Nord Africa.

Il Belgio è considerato come un Paese di transito per il business internazionale dei furti di veicoli, grazie ai porti disponibili e in quanto consente una via facile d’accesso a diversi Paesi europei. Qui la contrazione del fenomeno ha portato dagli oltre 10mila del 2013 ai 4.745 del 2021. Tra gli autoveicoli più rubati Toyota RAV4 – Land Rover Velar – Lexus Landcruisers.

Anche l’Olanda rappresenta per le organizzazioni criminali internazionali un importante hub portuale attraverso il quale trasportare i mezzi rubati, interi o disassemblati in pezzi di ricambio, verso altri Paesi e in particolare verso i paesi baltici, il centro ed est Europa e le nazioni africane. Nel 2012 oltre 11mila vetture sono state rubate, ma oggi il trend in calo e si registrano circa 9mila sottrazioni di veicoli. I brand preferiti dai ladri sono Volkswagen, Toyota e BMW.

Tra i Paesi in cui il rischio furto è più basso c’è anche la Bulgaria dove si è passati dai circa 12mila furti del 2000 ai 1.351 del 2021, gran parte dei quali commessi nella capitale Sofia, dove vengono prese di mira auto di segmento elevato e di lusso. Anche in questo caso, tra i metodi hi-tech più utilizzati per sottrarre le vetture di ultima generazione figurano la riprogrammazione della chiave, il relay attack e l’utilizzo di jammer sofisticati per bloccare il segnale GPS. Nonostante una diminuzione dei furti di auto in Bulgaria, i ladri hanno raffinato una pratica subdola: chiedere il riscatto non solo per l’intera vettura rubata, ma anche esclusivamente per i pezzi di ricambio. Questo approccio mette in luce un’evidente evoluzione nelle strategie criminali, poiché i ladri sfruttano la domanda di componenti di ricambio sul mercato nero, rendendo redditizio persino il furto parziale di veicoli.

Affrontare le minacce Cyber nel settore automobilistico

Il dossier si arricchisce di una nuova sezione che riprende i principali spunti della relazione fornita da Upstream sulla sicurezza informatica nel settore automobilistico con focus sui nuovi livelli di attacchi cyber

La connettività continua a rivoluzionare l’ecosistema dell’Automotive e della Mobilità Intelligente, incrementando i rischi di cybersecurity mano a mano che le funzionalità aumentano e diventano più esposte. Il 2023 ha segnato l’inizio di una nuova era nella cybersecurity automobilistica. Ogni attacco oggi assume una rilevanza maggiore e può generare conseguenze finanziarie e operative globali per diversi attori coinvolti. Il Rapporto Globale Annuale sulla Cybersecurity 2023 di Upstream ha esaminato come i rischi di cybersecurity si siano evoluti, passando da attacchi sperimentali a rischi su larga scala, focalizzandosi sulla sicurezza e sulla fiducia, sulla disponibilità operativa, sulla privacy dei dati e sulle implicazioni finanziarie correlate.

Nel 2023, la cybersecurity dell’Automotive e della Mobilità ha subito un repentino spostamento verso applicazioni su larga scala, con un aumento significativo degli incidenti con impatto “alto” o “massiccio”, che hanno rappresentato quasi il 50% del totale. Il 95% di tali attacchi è stato condotto da remoto, evidenziando la crescente sofisticazione delle minacce. Inoltre, il 64% degli attacchi è stato perpetrato da attori “black hat” (categoria di hacker considerati dei criminali informatici che violano le reti con intenzioni malevole, distribuendo malware, sottraendo dati sensibili e causando gravi danni, spesso mossi da motivazioni opportunistiche, come il guadagno, la vendetta o per ragioni ideologiche), sottolineando la complessità e la diversità delle minacce affrontate dall’industria automobilistica.

Parallelamente, la motivazione degli hacker si è spostata verso una scala e un impatto sempre più massicci, con il 65% delle attività cyber nel deep e dark web che ha il potenziale per colpire migliaia o addirittura milioni di asset di mobilità. Il 37% di tali attività ha la capacità di influenzare più portatori di interesse su scala globale, aumentando ulteriormente il livello di rischio per l’intera industria.

Le case costruttrici (OEM) stanno adottando un approccio poliedrico per proteggere i veicoli connessi e i software-defined, nonché gli asset IoT/OT. Questo include frequenti aggiornamenti OTA (Over the Air) e l’evoluzione continua dell’SBOM (Software Bill of Materials), che ora si adatta dinamicamente anche dopo che un veicolo ha lasciato la fabbrica, modificando costantemente i profili di rischio.

La crescente dipendenza dai sistemi back-end sottolinea quindi l’urgente necessità per i produttori di veicoli di garantire la sicurezza sia dei componenti software che dei dati sensibili. GenAI (Generative Artificial Intelligence) emerge come una potenziale soluzione per trasformare le operazioni di cybersecurity automobilistica, consentendo indagini agili, automatizzando i flussi di lavoro vSOC e generando insights avanzati basati sui dati del deep e dark web e su valutazioni approfondite del rischio.

Nel contesto sempre più interconnesso dell’industria automobilistica, la sicurezza informatica riveste un ruolo cruciale nella protezione dei veicoli, dei dati sensibili e della privacy degli utenti. Attraverso una serie di impatti e minacce, l’ambiente digitale dei veicoli presenta sfide uniche che richiedono una risposta robusta e multi-livello. Di seguito sono riportati gli impatti principali delle vulnerabilità informatiche nel settore automobilistico, insieme ai relativi metodi utilizzati dagli hacker per compromettere la sicurezza e la reputazione dei produttori e degli utenti.

• Sicurezza del veicolo, operazioni e richiamo

o Descrizione: manipolazioni remote o locali che possono modificare il normale comportamento di un veicolo, mettendo in pericolo la sicurezza del conducente e portando ad un richiamo. Le vulnerabilità della sicurezza informatica nei componenti software di un veicolo possono richiedere ai produttori di emettere richiami per aggiornare e risolvere i problemi, garantendo la sicurezza e il corretto funzionamento dei veicoli interessati.

o Metodi: sfruttamento API (Application Programming Interface); comandi di invocazione da remoto; aggiornamento software dannoso; vulnerabilità della sicurezza informatica.

• Violazione dei dati e della privacy

o Descrizione: divulgazione di informazioni come PII del cliente, dati sulle prestazioni del veicolo o dati sulla proprietà intellettuale (IP), che compromettono individui o organizzazioni.

o Metodi: violazione dei dati; perdita di dati; ransomware; injection attack.

• Furto di veicoli ed effrazioni

o Descrizione: ingresso non autorizzato o furto di un veicolo, spesso attraverso lo sfruttamento della vulnerabilità dei sistemi di sicurezza del veicolo o servizi remoti.

o Metodi: keyless entry/start engine attack; Relay attack; disturbo del segnale con jammer; attacchi API.

• Service & Business Disruption

o Descrizione: impatto sulle operazioni di un’organizzazione e sulla capacità di fornire beni o servizi a seguito di un incidente informatico. Questo impatto può variare da interruzioni parziali del sistema a arresti completi, con conseguente perdita di produttività, entrate e fiducia dei clienti.

o Metodi: arresto della linea di produzione a causa di ransomware sui sistemi di produzione.

• Questioni legali e di conformità normativa

o Descrizione: minacce informatiche che comportano violazioni di leggi, regolamenti o standard di settore.

o Metodi: cause legali; sanzioni

• Frode

o Descrizione: azioni ingannevoli da parte di un individuo o di un’entità, effettuate con dolo per guadagno personale o finanziario, come il furto di identità, la manomissione dell’odometro e l’hacking dell’account.

o Metodi: manomissione contachilometri; furto di identità della Mobile companion app (utente).

• Danni al marchio e alla reputazione

o Descrizione: un impatto negativo sulla valutazione finanziaria (capitalizzazione di mercato), la fiducia e la percezione da incidenti informatici segnalati pubblicamente, con un conseguente danno alla reputazione.

o Metodi: la diffusa copertura negativa della stampa erode la fiducia dei consumatori e degli investitori.

Previsioni per il 2024

Il vantaggio competitivo nell’industria automobilistica sarà guidato dalla trasformazione digitale, richiedendo agli stakeholder di proteggere le API ed espandere la copertura vSOC per monitorare le minacce legate alle API.

L’IA generativa avrà un profondo impatto sulla cybersecurity automobilistica, introducendo nuovi metodi di attacco su larga scala, ma dotando anche gli stakeholder di capacità avanzate di rilevamento, indagine e mitigazione.

Si osservano segni iniziali di stanchezza normativa, con la necessità per i produttori di veicoli (OEM) di conformarsi alla R155 (UNECE WP.29 R155) per ottenere l’omologazione dei veicoli, in vigore da luglio 2022, e all’abbondanza di nuove normative emergenti in tutto il mondo, soprattutto in Cina.

I produttori di veicoli (OEM) e gli operatori di punti di ricarica (CPO) continuano ad approfondire le valutazioni del rischio di cybersecurity e a implementare soluzioni in grado di proteggere l’infrastruttura di ricarica dei veicoli elettrici (EV).

ANIASA al Fleet Motor Day e a Campo Base

Quattroruote, ANSA, Adn Kronos, il Giornale, Crisalide Press, il Millimetro, La Ragione, Libero, Corriere.net, Virgilio Motori, MobiMag, il Bollettino, Il Centro, il Giornale d’Italia, Giornale di Vicenza Car Carrozzeria, Time Magazine, il Giornale di Torino, il Giornale di Bologna, Cittàdi, Corriere di Bologna, Fleet Magazine, Energia Mercato, Campania Press, Corriere di Firenze, Città di Napoli, Venezia 24, Report Motori, Corriere Flegreo, PneusNews, Onda Azzurra, Accade Ora, Corriere di Milano, Cronache di Bari, Cronache del Mezzogiorno

Le preferite del noleggio

il Giornale

Hertz Italia al fianco di Komen Italia. Insieme ancora nella Race for the Cure 2024

Il 2024 segna un nuovo anno di partnership tra Hertz Italia e Susan G. Komen Italia, attiva nella sensibilizzazione sul tema del tumore al seno e nella raccolta fondi per la ricerca e la prevenzione in Italia e nel mondo. Durante le gare e nella Carovana della Prevenzione, il programma nazionale itinerante di promozione della salute femminile, Hertz darà il suo contributo con una flotta di veicoli commerciali.

Hertz Italia è orgogliosa di rinnovare il proprio supporto all’associazione Susan G. Komen Italia anche nel 25° anniversario dell’associazione. La compagnia di noleggio rinnova il suo contributo nelle Race for the Cure del 2024 e nella Carovana della Prevenzione, il programma nazionale itinerante di promozione della salute femminile.

Al fianco dell’organizzazione dal 2015, Hertz metterà a disposizione alcuni veicoli commerciali della sua flotta che supporteranno le attività logistiche legate sia alle Race for the Cure che alla Carovana della Prevenzione.

Gli eventi e le iniziative gratuite per la salute, lo sport e il benessere organizzate da Susan G. Komen Italia hanno l’obiettivo di richiamare l’attenzione di tutti su questo tema cruciale e ribadire l’importanza della prevenzione del tumore del seno, oltre che manifestare solidarietà a tutte le donne costrette ad affrontare questa patologia.

Hertz Italia sarà partecipe della tappa romana della Race con la squadra sportiva amatoriale composta dai suoi dipendenti, un team appassionato che, sempre più numeroso, rappresenta l’azienda. Race for the Cure è una manifestazione unica e aperta a tutti, che ha la capacità di coniugare al meglio sport, divertimento, emozioni ed impegno sociale e Hertz Italia sostiene con orgoglio questa iniziativa.

Tutti gli iscritti alla Race avranno a disposizione una speciale promozione noleggio messa a disposizione da Hertz.

Massimiliano Archiapatti, Amministratore Delegato di Hertz Italia ha commentato: “Sono molto orgoglioso che la nostra squadra indissi anche quest’anno il rosa della Race for the Cure. Essere al fianco di Komen Italia è un piccolo gesto da parte nostra ma che ci fa sentire bene e ci rende parte di questa iniziativa. Siamo particolarmente affezionati all’Associazione e sono davvero felice di rinnovare questo impegno. Siamo orgogliosi di dare un contributo concreto a sostegno dell’attività che Komen Italia svolge da 25 anni per sensibilizzare sul tema del tumore del seno e nella raccolta fondi da destinare alla ricerca. Vogliamo manifestare anche la nostra vicinanza alle donne che si confrontano con questa patologia e che grazie ai passi avanti fatti dalla ricerca sta diventando sempre più guaribile. Ci sentiamo molto vicini a questa causa e condividiamo appieno i valori attraverso cui viene promossa: sport, divertimento, emozioni ed impegno sociale.”.


I dati trimestrali ANIASA su Radio 24

​Radio 24

E-TECH EUROPE 2024,

Torna E-TECH EUROPE 2024, l’evento internazionale specializzato nell’industria delle batterie, delle tecnologie per l’automotive e della produzione dei veicoli elettrici. Un importante appuntamento in programma martedì 7 e mercoledì 8 maggio negli spazi di Bologna Fiere, realtà inserita nel cuore vivo e pulsante della Motor Valley. Arrivata alla terza edizione, la fiera ospiterà 300 aziende e professionisti su una superficie espositiva di 23.000 mq.

Tra le novità di quest’anno l’ampliamento del ventaglio di proposte grazie ad una gamma di cinque saloni tematici verticali, distribuiti in tre padiglioni, capaci di riunire in un unico appuntamento l’intera filiera della mobilità elettrica on-board e off-board. In contemporanea con E-TECH EUROPE si svolgerà, infatti, la seconda edizione di E-CHARGE, evento interamente incentrato sulle tecnologie e sui servizi per la ricarica per i veicoli elettrici.

La fiera offrirà ai visitatori anche la possibilità di partecipare a numerose conferenze di approfondimento e di visitare la mostra sulla storia dell’auto elettrica.

Anche quest’anno ANIASA sosterrà la manifestazione concedendo il patrocinio.

Per pre-registrarsi e scaricare il biglietto omaggio: PRE-REGISTRATION & ENTRY PASS - E-TECH EUROPE 2024

Date e orari d’apertura: OPENING HOURS AND CONDITIONS - E-TECH EUROPE 2024

Elenco espositori: EXHIBITORS LIST - E-TECH EUROPE 2024

Programma conferenze: Programme - E-TECH EUROPE 2024

Immatricolazioni in crescita

Fleetime Magazine

Flotte aziendali più sicure ed efficienti grazie alla telematica

Con LoJack Connect, il fleet manager può tenere sotto controllo attraverso un’unica piattaforma i dati raccolti dai dispositivi nativi delle auto e quelli provenienti dai sistemi LoJack per un monitoraggio in tempo reale dei parametri vitali delle flotte aziendali.

Si rafforza l’attività di intelligence, monitoraggio e analisi degli indicatori strategici delle flotte aziendali, grazie a una piattaforma unica che integra i dati OEM, provenienti dai dispositivi telematici montati a bordo delle vetture dalle Case automobilistiche, con quelli registrati dai sistemi avanzati di LoJack. Risultato: un controllo costante e puntuale sul parco veicoli e sulle singole auto, che ne rafforza la sicurezza e aumenta l’efficienza.

Con questo obiettivo nasce la nuova versione della piattaforma LoJack Connect, annunciata oggi da LoJack, Gruppo CalAmp (NASDAQ: CAMP), società leader nelle soluzioni telematiche per la mobilità e nel recupero dei veicoli rubati.

Le nuove soluzioni offerte da LoJack Connect consentono infatti di tenere sotto controllo in una piattaforma di facile accesso e consultazione, i dati rilevati dagli apparecchi installati nativamente sulla vettura che forniscono precise informazioni sulla diagnostica di bordo, sui chilometri percorsi, sul consumo di carburante e sul livello di carica della batteria.

A questi dati preziosi, disponibili in tempo reale, si aggiungono quelli rilevati dai device LoJack, che vanno dal rilevamento del driving behaviour alla posizione esatta, dalla funzione di geofence alla gestione di eventuali crash, con il sistema CrashBoxx® che permette alle società di noleggio e ai fleet manager di essere informati istantaneamente sui sinistri che vedono coinvolti le auto del proprio parco, il tutto in un’unica dashboard.

“Oggi siamo in grado di offrire al mercato una proposta flessibile, adattabile alle specifiche esigenze della singola flotta e in costante evoluzione. Verificare in tempo reale un incidente, ricevere la segnalazione di un guasto dei veicoli, pianificare in modo smart le attività di manutenzione predittiva, rendono più sicuro il parco auto e consentono di ridurre i costi di gestione,”, osserva Massimo Braga –Vice President e Direttore Generale LoJack Italia, “Con le nostre soluzioni permettiamo ai gestori delle flotte di visualizzare e analizzare rapidamente i KPI e controllarne l’utilizzo per identificare opportunità e ottimizzare l’efficienza”.

Le soluzioni LoJack per le flotte aziendali non riguardano solo auto e veicoli commerciali leggeri, ma si estendono anche a truck, trattori, macchine movimento terra, veicoli speciali. In questi casi il monitoraggio si amplia alle ore di utilizzo, alle durate e soste, al tempo di accensione motore, fino al monitoraggio costante della temperatura e dei parametri ambientali per il trasporto di beni deperibili, anche all’interno di semirimorchi e cargo.

ANIASA 11 aprile 2024

Per ANIASA il noleggio è destinato a uno sviluppo interessante. L’attuale 20% del mercato presto raggiungerà il 25% per poi crescere anche oltre

ANIASA–Dataforce, noleggio veicoli: per le immatricolazioni una “crescita frenata”

la Repubblica, Quattroruote, Motor1, Tecno Motori, Quotidiano di Sicilia, MotorZoom, InterMediaChannel, CanaleUno, Adriaeco, Fleet Magazine, Auto Aziendali Magazine

“La mobilità automobilistica a Roma”

Parco circolante sempre più datato, insicuro e inquinante 60% veicoli ha più di 10 anni; 20% più di 20. Euro 0–3 = 24% del circolante

Sicurezza stradale 13mila incidenti l’anno: 8% del totale nazionale 35 al giorno - 1,5 ogni ora

Qualità dell’aria sostituzione euro 0-3 con euro 6 = -70% particolato, -56% ossidi di azoto eliminazione euro 0-3 = -74% pm, -65% ossidi di azoto

Un parco circolante in continua crescita (radiazioni sempre inferiori alle immatricolazioni), sempre più datato, inquinante (quasi il 60% dei veicoli ha più di 10 anni di età e il 20% oltre 20 anni. Le auto Euro 0–3 costituiscono ancora il 24% del circolante romano) e insicuro: oltre 13.000 incidenti stradali all’anno (35 al giorno; 1,5 ogni ora), quasi l’8% del totale nazionale: l’equivalente della somma degli incidenti che si verificano a Milano, Genova e Bari.

L’auto assolve a un ruolo centrale negli spostamenti a Roma (il 77% dei partecipanti all’indagine condotta presso i soci dell’AC Roma utilizza l’auto privata). La distribuzione territoriale delle auto mostra che i veicoli di ultima generazione sono concentrati nei municipi a maggiore reddito familiare e individuale, mentre quelli più vetusti sono presenti nei municipi a condizioni economiche meno favorite. Aspetti che devono rappresentare un punto di attenzione nel governo della mobilità, nell’ottica di garantire l’esercizio del diritto di spostamento dei romani e della tutela delle classi economicamente più fragili.

In termini ambientali, la sostituzione delle auto da Euro 0 a Euro 3 con veicoli Standard Euro 6 porterebbe a una riduzione significativa delle emissioni inquinanti: il particolato si ridurrebbe complessivamente di oltre il 70%, mentre la riduzione degli ossidi di azoto (NOx) potrebbe essere quantificata in circa il 56%.

L’eliminazione dei veicoli più vetusti comporterebbe invece una riduzione del 74% del PM e del 65% degli ossidi di azoto.

Sono questi alcuni dei risultati più rilevanti del quadro che emerge da “La mobilità automobilistica a Roma”, lo Studio - realizzato dalla Fondazione Caracciolo, il Centro studi della Federazione ACI – presentato, questa mattina in Campidoglio dall’Automobile Club Roma, alla presenza dell’Assessore alla mobilità di Roma Capitale.

“La mobilità automobilistica a Roma” (https://fondazionecaracciolo.aci.it/studi-e-ricerche/1723/) è stato arricchito dall’analisi delle risposte a un questionario online - elaborato dagli esperti della Fondazione Caracciolo – proposto agli oltre 80 mila soci, utenti motorizzati, dell’Automobile Club Roma.

Roma insiste su un territorio vasto e composito – ha dichiarato Giuseppina Fusco, Presidente dell’Automobile Club Roma –, con una densità abitativa molto bassa e una popolazione di quasi 3 milioni di abitanti, sempre più interessati da dinamiche espansive verso le periferie e, quindi, con un pendolarismo sempre più accentuato, fattori che rendono arduo lo sviluppo di un servizio di trasporto pubblico capillare, efficiente ed economicamente sostenibile e, di conseguenza, rendono centrale l’uso dell’auto per le esigenze di lavoro e di vita quotidiana, con ricadute in termini di congestionamento e traffico veicolare. Un insieme di mezzi in gran parte vetusti, altamente inquinanti, privi dei più performanti sistemi di assistenza alla guida, che impone politiche di mobilità in grado di contemperare le esigenze individuali di spostamento con quelle, irrinunciabili, di mitigazione degli impatti negativi che la circolazione urbana determina sulla sicurezza, sull’ambiente e sulla inclusività sociale. L’adozione di una strategia di incremento qualitativo e quantitativo dell’offerta di strumenti di mobilità alternativi all’auto, in particolare il trasporto pubblico, a integrazione delle auspicabili misure strutturali di incentivo alla sostituzione dei veicoli, potrebbe accelerare il raggiungimento degli obiettivi di riduzione dell’incidentalità stradale e delle emissioni inquinanti”.

Fonte: ACI

La manutenzione auto tra passato e futuro

Assicurazioni che cosa è cambiato

ACI: in calo a marzo il mercato dell’usato su cui pesano due giornate lavorative in meno

Segno meno a marzo per il mercato dell’usato, condizionato dalla presenza di due giornate lavorative in meno rispetto all’analogo mese del 2023.

I passaggi di proprietà delle autovetture al netto delle minivolture (trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale) hanno messo a bilancio un calo del 2,1% rispetto a marzo 2023, che tuttavia in termini di media giornaliera si converte in un apprezzabile incremento del 7,3%. Per ogni 100 autovetture nuove ne sono state vendute 162 di seconda mano nel mese di marzo e 181 nel primo trimestre dell’anno.

Nessuna novità di rilievo per quanto riguarda le motorizzazioni. Sul mercato dell’usato anche a marzo continuano a prevalere le alimentazioni tradizionali (gasolio e benzina), mentre prosegue la rimonta delle vetture ibride a benzina, che con un aumento mensile del 41,3% hanno raggiunto una quota di mercato del 6,8%. In crescita anche le compravendite di elettriche (+48,4%) e ibride a gasolio (+70,6%), la cui incidenza resta sempre estremamente limitata (rispettivamente 0,7% e 1,2%). In cima alla classifica delle minivolture si confermano ancora una volta le motorizzazioni diesel (49,3% di quota a marzo 2024, in diminuzione rispetto a marzo 2023, quando era il 53,5%). L’incidenza delle ibride a benzina si attesta all’8,5% e quella delle auto a gpl al 7,5%. In evidenza, infine, il balzo del 71,9% delle ibride a gasolio, nonostante la loro percentuale sul totale delle minivolture resti ancora al di sotto del 2%.

Bilancio in rosso anche per i passaggi di proprietà dei motocicli che, al netto delle minivolture, hanno messo a segno un decremento mensile del 12,3% rispetto al marzo 2024, che resta in terreno negativo anche calcolando i due giorni lavorativi in meno (-3,9% la media giornaliera).

Nei primo trimestre 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023 i trasferimenti netti di proprietà hanno archiviato incrementi dell’8% per le autovetture, dello 0,7% per i motocicli e del 6,4% per tutti i veicoli.

I dati sono riportati nell’ultimo bollettino mensile “Auto-Trend”, l’analisi statistica realizzata dall’Automobile Club d’Italia sui dati del PRA, consultabile sul sito www.aci.it .

In aumento a marzo le procedure di radiazione nel settore delle quattro ruote. Le radiazioni di autovetture hanno registrato un aumento dell’8,3% rispetto a marzo 2023, che sale ulteriormente al 18,6% in termini di media giornaliera. Il tasso unitario di sostituzione mensile è pari a 0,59 (ogni 100 auto nuove ne sono state radiate 59), attestandosi a 0,73 nel primo trimestre dell’anno. In terreno negativo, al contrario, le radiazioni di motocicli, che a marzo registrano un decremento mensile del 6,8%, che tuttavia si converte in un aumento del 2,1% in termini di media giornaliera.

Fonte: ACI

Geotab punta sulle integrazioni OEM: insieme a Mobilisights, porta in Europa la partnership con Stellantis

Le flotte che lavorano con Geotab in Europa possono ora integrare facilmente in MyGeotab i dati dei veicoli di varie marche del gruppo Stellantis, come Opel, Fiat, Jeep, Alfa Romeo, Citroën o Peugeot

Geotab - leader globale nell’ambito della tecnologia per i veicoli connessi, annuncia un’espansione della partnership con Mobilisights, business unit di Stellantis, gruppo automobilistico e fornitore di soluzioni di mobilità leader a livello globale.

Stellantis, con sede nei Paesi Bassi, è produttore di marchi come Opel, Vauxhall, Abarth, Fiat, Jeep, Lancia, Alfa-Romeo, DS Automobiles, Citroën e Peugeot, che la rendono una potenza del settore automobilistico. Mobilisights è stata costituita lo scorso anno come unità aziendale indipendente, interamente dedicata alla crescita dell’attività di data service dell’azienda.

La partnership con Geotab porta il concetto di auto connessa ancora più vicino alla realtà. I dati provenienti dal dispositivo telematico incorporato direttamente nei veicoli Stellantis, infatti, possono ora essere facilmente integrati nella piattaforma MyGeotab, il software per le flotte aziendali di Geotab. Grazie a questa partnership, i gestori delle flotte con veicoli a marchio Stellantis possono ora beneficiare della combinazione tra le soluzioni Geotab e i dati provenienti dai sistemi telematici integrati di Stellantis.

Con Mobilisights abbiamo creato, sotto il cappello Stellantis, una nuova business unit in grado di offrire servizi basati sui dati e orientati al futuro. Siamo orgogliosi di collaborare con Geotab, consentendo ai Fleet Manager di ottimizzare l’efficienza dei veicoli di 14 marchi automobilistici”, afferma Sebastien Fraysse, Head of Sales EMEA di Mobilisights.

Grazie a questa integrazione, i clienti di Geotab possono ora accedere in modo semplice ai dati telematici dei loro veicoli Stellantis senza bisogno di hardware o software aggiuntivi”, aggiunge.

I moderni veicoli connessi, compresi i veicoli elettrici e i veicoli commerciali leggeri, consentono di analizzare e gestire un’ampia gamma di dati, tra cui posizione, velocità, frenata e accelerazione, pressione degli pneumatici e monitoraggio della carica della batteria. La nuova partnership consentirà a Geotab di sfruttare la vasta gamma di dati raccolti da Mobilisights per migliorare ulteriormente la propria offerta, con approfondimenti analitici sulle prestazioni della flotta relativi a tutte le tipologie di veicoli.

MyGeotab controlla lo stato e le complessità di una flotta mista, utilizzando le sue comprovate capacità di integrazione e analisi per fornire il massimo valore ai gestori delle flotte. Geotab è in grado di integrare, attraverso un’API multifunzionale (un’interfaccia software che supporta più operazioni o funzionalità all’interno di un unico sistema), non solo i dati raccolti dai diversi dispositivi telematici proprietari delle case automobilistiche, ma anche da più fonti differenti (come ad esempio strumenti di terze parti o il dispositivo telematico GO9 di Geotab).

La particolare capacità di Geotab di armonizzare i dati provenienti da più fonti, comprese le caratteristiche uniche dei veicoli elettrici, sottolinea il suo impegno nel sostenere la transizione verso l’elettrificazione. Questo contribuirà, in ultima analisi, a rendere le flotte più efficienti e sostenibili.

In particolare, la partnership offrirà agli utenti i seguenti vantaggi:

• risparmio di tempo: i gestori delle flotte non dovranno più passare da una piattaforma proprietaria all’altra, né estrarre e aggregare manualmente i dati.

• nessun hardware aggiuntivo: poiché i veicoli sono dotati di dispositivi telematici Stellantis già al momento della produzione, non sono necessari ulteriori integrazioni esterne.

• eliminazione dei tempi di inattività: quando si utilizzano dispositivi telematici preinstallati in fabbrica, i dati possono essere attivati da remoto, abbattendo così i tempi di inattività e la necessità di recarsi presso l’officina dell’installatore.

• integrazione di diversi sistemi di alimentazione: i dati relativi ai mezzi con motori a combustione interna, ai veicoli ibridi e a quelli elettrici sono ugualmente e istantaneamente disponibili.

• ampio set di dati: la connettività nativa di Stellantis fornisce dati in tempo utile; per alcuni segnali è infatti richiesto solo 1 secondo.

• strumenti di gestione avanzati: elaborazione di analisi e report relativi a vari aspetti, come l’attività della flotta e il comportamento dei conducenti, per esempio in termini di accelerazioni e frenate brusche, che possono contribuire alla sicurezza stradale.

• espandibilità: l’integrazione con le funzionalità per la gestione delle flotte di Geotab consente di accedere all’intero ecosistema dell’azienda, compresi il kit di sviluppo software (SDK), le API e il Marketplace con add-on hardware e add-in software di terze parti.

Christoph Ludewig, Vice President OEM Europe di Geotab, afferma: “La collaborazione con Stellantis, realtà di rilievo nell’industria automobilistica, rappresenta per noi un importante traguardo. I nostri clienti beneficeranno di una telematica ancora più efficiente e intuitiva. L’analisi avanzata dei dati è essenziale per il futuro della mobilità, con riferimento anche all’elettrificazione e all’integrazione dei veicoli a guida autonoma. Ecco perché le partnership tra produttori di veicoli e specialisti dei dati sono oggi così importanti, ed è per questo che continuiamo a espandere il nostro ecosistema.”

La partnership con Stellantis amplia le crescenti opzioni di integrazione di Geotab per la telematica integrata in tutta Europa.

*In una prima fase, l’integrazione Mobilisights per Geotab sarà disponibile in Europa per i principali marchi Stellantis Abarth, Alfa Romeo, Fiat, Citroën, DS-Automobiles, Jeep, Lancia, Peugeot e Opel/Vauxhall.

Arriva in Italia Ayvens, il nuovo brand globale della mobilità sostenibile, nato dall’unione di ALD Automotive e LeasePlan.

• L’Italia è il settimo dei 42 paesi del Gruppo a lanciare Ayvens, nato dall’integrazione di ALD Automotive e LeasePlan.

• L’obiettivo del brand è diffondere la mobilità a zero emissioni per guidare la trasformazione digitale e migliorare la vita di tutti i giorni, offrendo un’esperienza più semplice, intelligente e sostenibile.

• La nuova realtà conta su una flotta di 330 mila auto e veicoli commerciali e 120 mila clienti tra aziende, PA, liberi professionisti e privati.

Ridisegnare e migliorare la mobilità futura verso l’azzeramento delle emissioni e plasmare ulteriormente la trasformazione digitale del settore. È questo l’obiettivo di Ayvens, il brand globale della mobilità sostenibile, nato dall’acquisizione di LeasePlan da parte di ALD Automotive, lanciato oggi anche in Italia dopo essere stato presentato a livello globale.

Il nuovo marchio punta a rafforzare la competitività e il posizionamento delle due aziende, presenti sul mercato da oltre 40 anni, garantendo una crescita sostenibile grazie a una posizione unica sul mercato.

Ayvens rappresenta, dunque, una pietra miliare strategica nello sviluppo del Gruppo e sarà utilizzato per tutti i segmenti di clientela (corporate, PMI, professionisti e privati) e su tutti i canali e i touch point, in particolare attraverso l’ampio ecosistema digitale dell’azienda.

La mission del nuovo player è quella di migliorare la vita di tutti i giorni, offrendo una mobilità più semplice, intelligente e sostenibile, come riflette il payoff del brand, Better with every move, e il suo stesso nome. Particolarmente evocativo, semplice ma innovativo allo stesso tempo, indica la via da seguire per il progresso, frutto della combinazione di tre parole: way, advance ed heaven. La forma fluida, che tende verso l’alto, vuole essere il simbolo del progresso e del dinamismo e il nome dell’azionista di maggioranza, di fama mondiale ‒ Société Générale ‒ costituisce la base solida e stabile del nuovo brand.

L’identità grafica trasmette energia attraverso un carattere tipografico moderno, insieme a colori vivaci e unici ispirati all’ambiente naturale e realizzati per distinguersi sul mercato. L’iconografia cattura l’essenza della mobilità, mostrandola attraverso momenti della vita di tutti i giorni.

Ci aspettano mesi impegnativi ma allo stesso tempo entusiasmanti - ha dichiarato Philippe Valigny, Managing Director di Ayvens Italia - e siamo certi che i vantaggi saranno per tutti, clienti, fornitori, dipendenti e azionisti. Confidiamo che l’energia dei team del Gruppo, insieme al nostro talento, saranno in grado di produrre le migliori performance del settore. Siamo davvero orgogliosi di continuare questo meraviglioso viaggio con un nuovo brand e una nuova identità”.

Ayvens nasce per diventare il principale attore globale della mobilità sostenibile. Con la più grande flotta di veicoli elettrici multimarca al mondo, su una flotta totale di 3,4 milioni di veicoli gestiti a livello globale, l’azienda mira ad aprire la strada verso l’azzeramento delle emissioni nette e a plasmare ulteriormente la trasformazione digitale del settore”, ha concluso Alberto Viano, Deputy Managing Director di Ayvens Italia.

ANIASA–Dataforce, noleggio veicoli: immatricolazioni in “crescita frenata”

Il Sole 24 Ore, ANSA, Adn Kronos, Asaknews, MF Dow Jones e dai portali Fleet Magazine, Misssion online, Car Carrozzeria, Parts, TGCom 24, Top Delaer News, Autolink News, Buone Notizie, Instimenti News, Notiziedì, Ondazzurra, Primo Piano 24, Sicurauto, Campia Press, Città di Napoli, Cittàdì, Corriere Flegreo, PneusNews, Cronache del Mezzogiorno, AccadeOra, Italia-Informa

Aspettando gli incentivi il mercato italiano dell’auto va in rosso

Immatricolazioni: dopo 19 mesi in crescita, marzo -3,7% e futuro incerto

In marzo sono state immatricolate in Italia 162.083 autovetture con un calo del 3,7% su marzo 2023. Questa contrazione interrompe una serie di incrementi mensili che durava dall’agosto 2022 ed è un bruttissimo segnale perché il mercato dell’auto italiano per ritornare ai livelli ante-crisi, cioè a quelli del 2019, deve colmare ancora un vuoto molto consistente. Nel primo trimestre dell’anno le immatricolazioni sono state infatti 451.261 con una crescita del 5,7% sul primo trimestre del 2023, ma con un calo del 16,1% sullo stesso periodo del 2019.

Le attese del settore dell’auto non erano certo per una interruzione della ripresina in atto da agosto 2022, ma per una vigorosa intensificazione delle vendite. Il dato di marzo è invece una doccia fredda e a ciò si aggiunge che dall’indagine congiunturale mensile di marzo condotta dal Centro Studi Promotor emerge che il 62% dei concessionari intervistati segnala un basso livello di acquisizione di ordini, che per il 60% è stata bassa anche l’affluenza di visitatori nelle show room e, dulcis in fundo, che il 64% prevede per i prossimi mesi stabilità sui bassi livelli di marzo.

Per superare la temuta frenata di marzo si sperava in una tempestiva introduzione degli incentivi da troppo tempo annunciati dal Governo e a quanto risulta non ancora in rampa di lancio. Tra l’altro proprio l’attesa di incentivi ha contribuito al raffreddamento della domanda. Molti operatori hanno ora anche seri dubbi sulla possibilità che gli incentivi possano portare risultati significativi. Finora gli stanziamenti dedicati ad auto elettrica e dintorni sono stati sistematicamente snobbati dagli automobilisti, mentre quelli dedicati alle auto con alimentazioni tradizionali, ma con emissioni non superiori a 135 gr di CO2 al chilometro, sono sempre stati bruciati in pochi giorni. E questo perché gli stanziamenti per questo tipo di auto erano in genere decisamente modesti, il che non era certo positivo considerando che il loro impatto sull’ambiente sarebbe stato importante contribuendo a far rottamare molte auto vecchie, inquinanti e poco sicure che restano invece in circolazione e vanno ad alimentare un mercato dell’usato ipertrofico e in crescita anche nel primo trimestre di questo 2024 del 9,4%.

Tra l’altro in alcuni paesi all’avanguardia per la diffusione dell’auto elettrica si comincia a sostenere che per accelerare la transizione il ricorso agli incentivi sia uno strumento superato e che occorrerebbero ora misure strutturali come l’eliminazione dell’Iva sull’auto elettrica, e per l’Italia, sottolinea Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, anche l’allineamento della normativa fiscale sull’auto aziendale allo standard europeo che prevede Iva e costi di esercizio integralmente deducibili per le auto aziendali. L’Italia, continua Quagliano, è oggi il fanalino di coda per la diffusione dell’auto elettrica nell’Unione Europea. L’adozione di misure strutturali in materia di tassazione sulle auto, ed in particolare l’eliminazione dell’Iva sulle auto elettriche, potrebbe consentirci di recuperare il terreno perduto e di essere, una volta tanto, all’avanguardia nella transizione energetica.

Fonte: Centro Studi Promotor

A marzo il business travel in italia è a quota 89

L’indice BTT su base mensile a 89 punti, mentre le transazioni arrivano a 73

In crescita il car rental di 2 punti (118 vs 116)

Il Gruppo Uvet - polo italiano del turismo, leader nella fornitura di servizi e soluzioni innovative per viaggi leisure, mobility management ed eventi – comunica i dati relativi al mese di marzo 2024 del Business Travel Trend, Indice mensile sui dati del Business Travel in Italia realizzato con il Centro Studi Promotor (CSP) attraverso un campione rappresentativo delle più importanti aziende che operano nei più svariati settori dell’economia italiana.

Dopo il trend positivo dei viaggi d’affari evidenziato in questi mesi, nel mese di marzo il BTT registra rispetto a febbraio 8 punti in meno in volume (89 vs 97) e 3 punti in meno in transazioni (73 vs 76). La spesa media si attesta su valori più vicini al periodo pre pandemia (122 vs 128).

A marzo il travel value dei voli è 79 (vs 84 di febbraio), mentre ritorna a crescere il settore del Car Rental a 118 (vs. 116 di febbraio). Il settore alberghiero registra un netto calo con 107 (vs 121). Anche nella parte Rail si ha un calo di circa 3 punti attestandosi a 72. Per quanto riguarda le transazioni si rileva un calo a marzo con la parte voli a 68 (vs. 71), il rail a 66 (vs. 69) e il car rental a 87 (vs. 88). L’unica stabile rimane la parte Hotel. Le trasferte domestiche sono a 93, nel resto d’Europa salgono a 84 e 89 l’intercontinentale.

L’indice BTT di Uvet Global Business Travel si rapporta alla corrispondente estrazioni dati del 2019 considerando quest’ultima sempre a base 100. L’attribuzione 100 ai dati 2019 rappresenta un punto di partenza convenzionale, una sorta di unità di misura che BTT adotta per esprimere gli andamenti mensili attuali e per il prossimo futuro.

L’indicazione periodica di questo indice, nel tempo, si prefissa di delineare un trend strettamente correlato all’andamento dell’economia. Il BTT è quindi l’espressione di sintesi di un comportamento rispetto ad una scala che per convenzione è stata costruita sui dati del periodo pre pandemia ed all’interno di un cluster omogeneo e altamente rappresentativo.

Business Travel Trend anno 2020 - 2021- 2022 - 2023

Il BTT degli ultimi quattro anni mostra chiaramente la dimensione dell’impatto dovuto alla crisi pandemica. Le transazioni nel 2020 e 2021 hanno generato un indice 31 e 33 mentre quelle del 2022 e 2023 segnano la ripresa dei viaggi d’affari con 62 e 73. I prezzi medi sono quindi cresciuti costantemente, toccando il loro massimo nel 2022 (ind 127). Il 2023 mostra infatti i primi timidi segnali di riduzione della spinta inflattiva e speculativa. Lo scorso anno mostra un ulteriore crescita degli indici sia in volume che in valore.

Tutti gli indici derivano da un campione estremamente significativo ma, soprattutto, omogeneo. In sintesi fanno parte dell’analisi un mix di aziende grandi, medie e piccole che si sono costantemente avvalse dei servizi Uvet-GBT negli anni 2019-2024. Gli indici scaturiscono dall’analisi in volume e valore, nazionale e internazionale, del trasporto aereo e ferroviario, dei pernottamenti alberghieri e noleggio autovetture. Il campione esclude le variabili aziendali come ad esempio di crescita dovuta all’acquisizione di nuovi clienti o business. Per tale ragione il Business Travel Trend non mostra l’andamento di Uvet-GBT ma quello del Business Travel in generale.

Fonte: Centro Studi Promotor

Noleggio veicoli: immatricolazioni in “crescita frenata”

L’analisi condotta da ANIASA e Dataforce registra un rallentamento delle immatricolazioni a noleggio nel primo trimestre, che valgono comunque il 31% del mercato. Boom del noleggio a breve termine. Il settore immatricola il 35,2% delle elettriche e il 55,3% delle plug-in.

Pesa l’effetto annuncio degli incentivi.

Roma, 5 aprile 2024

Il settore del noleggio veicoli ha aperto il 2024 in leggera crescita sull’anno scorso: +5,46% nel primo trimestre. Un incremento trainato dall’importante recupero del noleggio a breve termine (+71,13%) e dal buon andamento del settore dei veicoli commerciali nel lungo termine (+33,83%). Fiacco, invece, il long term delle auto, in contrazione del 13,55%.

Sono questi i principali dati e spunti che emergono dall’analisi trimestrale sul settore del noleggio veicoli promossa da ANIASA e da Dataforce. Si tratta del primo di una serie di appuntamenti trimestrali, in occasioni dei quali l’Associazione che in Confindustria rappresenta il settore della mobilità pay-per-use e la società di analisi di mercato metteranno a disposizione di media, istituzioni, stakeholder e opinione pubblica un monitoraggio puntuale sull’andamento delle immatricolazioni del noleggio veicoli. L’obiettivo è evidenziare i principali trend in atto per i settori del lungo e del breve termine, analizzando (dati alla mano) le tematiche di più stretta attualità, come la diffusione delle alimentazioni a basse o zero emissioni, la suddivisione per utilizzatore e molto altro ancora. In chiusura il consueto focus, curato da Dataforce, sugli operatori del comparto.

Il noleggio veicoli quest’anno vale il 31% dell’intero mercato italiano. Una quota che, nonostante la flessione di auto registrata dal noleggio a lungo termine (NLT), ben 4,6 punti in meno dell’anno scorso che aveva però beneficiato di un ampio portafoglio ordini legato anche alle ritardate consegne del 2021 e 2022, è rimasta sostanzialmente inalterata rispetto al primo trimestre 2023. Un risultato determinato dalla forte crescita delle immatricolazioni NLT dei veicoli commerciali (oggi la soluzione d’acquisizione più diffusa per i veicoli da lavoro, persino più degli acquisti aziendali in proprietà diretta), nonché dall’impennata dell’inserimento di veicoli in flotta del rent-a-car, salito quest’anno oltre l’8,5% di quota di mercato (+3,2 punti), che riequilibra così la flessione del lungo termine.

Era da prima del COVID che non si registrava un aumento così forte nel breve termine, trainato principalmente dalle autovetture di piccola e media fascia/cilindrata, in vista della prossima stagione turistica. Sembra alle spalle il triennio 2021-2023 in cui si registravano non poche difficoltà nell’approvvigionamento di veicoli da parte di questo canale.

“I dati relativi all’andamento delle immatricolazioni a noleggio del primo trimestre evidenziano una crescita rallentata del settore. A frenare le immatricolazioni sta contribuendo decisamente l’effetto ‘annuncio incentivi’ del Governo che sta provocando nelle aziende clienti un rinvio del rinnovo delle flotte, in attesa che i nuovi incentivi (finalmente al 100% anche per il noleggio) entrino in vigore. Un ulteriore periodo di attesa rischia di azzerare le nuove immatricolazioni di veicoli a basse e zero emissioni anche nel mese di aprile. Occorre accelerare per evitare di interrompere la ripresa del mercato, come già il mese di marzo dimostra, e innescare un paradossale effetto di innalzamento dell’età media delle vetture in flotta”, osserva Alberto Viano – Presidente di ANIASA.

TOP 5 VEICOLI PIÙ NOLEGGIATI

Nel noleggio a lungo termine il modello più richiesto rimane la Fiat Panda, con un deciso rialzo delle immatricolazioni: +25,08% a fronte di un mercato autovetture del long rent in ribasso del 13,55%. A seguire Nissan Qashqai (+62,16%), Volkswagen T-Roc (sugli stessi volumi dello scorso anno), Toyota Yaris Cross (+68,77%) e Kia Sportage (+21,6%). Tra i veicoli commerciali leggeri, il modello più noleggiato è il Fiat Ducato (+31,05%, in linea con l’incremento medio del mercato che è del +33,83%). Nelle posizioni seguenti Fiat Doblo (+47,7%), Ford Transit (+507,82%), Fiat Panda (+25,44%) e Fiat Fiorino (-31,78%).

Nel noleggio a breve termine le immatricolazioni più consistenti riguardano, tra le auto, Lancia Ypsilon, che ha quasi quadruplicato il numero di nuove targhe, Fiat 500X (molto vicina a triplicare le immatricolazioni), Fiat Panda (in leggero regresso: -7,19%), Fiat 500 (+59,36%) e Jeep Renegade (-22,07%). In ambito LCV, consistenti incrementi per tutti i veicoli della Top 5. Dal primo al quinto posto: Iveco Daily, Fiat Ducato, Peugeot Boxer, Isuzu N Series e Renault Trafic.

L’ANALISI PER UTILIZZATORE

Nel noleggio a lungo termine, confrontando le quote di mercato del noleggio ai privati (con e senza P.Iva) e di quello aziendale del primo trimestre di quest’anno con i quattro anni precedenti, si nota che la quota dei privati, in crescita tra il 2020 e il 2021, si è poi ridotta di oltre 4 punti nel 2022, ritornando allo stesso livello del 2020, per poi scendere in modo ancora più significativo nel 2023 (-4,5%), e infine risalire al 16,7% quest’anno. Oltre 4 noleggi su 5 sono appannaggio dei clienti business. Anche in questo caso il relativo business è stato inficiato dalla carenza degli incentivi e dall’aumento dei prezzi dei veicoli commercializzati.

L’ANALISI PER ALIMENTAZIONE

Nel noleggio a lungo termine l’alimentazione più diffusa è quella a benzina (41,1% di market share, comprese le mild hybrid, in crescita complessiva di oltre 2,3 punti percentuali). A seguire il diesel (+mild hybrid), scavalcato quest’anno dal benzina, che nel primo trimestre ha conquistato una quota di mercato del 36,21%, però in calo di oltre 6 punti. Le “ibride vere”, ossia full e plug-in, sono cumulativamente al 18% del mercato. Mentre le full hybrid, con una quota dell’11,06%, sono in crescita significativa (di oltre 5 punti), le plug-in hybrid sono a meno del 7% di quota, in flessione di 2 punti. Auto elettriche stabili al 4%, con un volume di immatricolazioni identico al primo trimestre 2023; auto a gas in regresso (-18%), con una quota di mercato inferiore all’1%.

Nei veicoli commerciali leggeri, il diesel si mantiene costantemente ben al di sopra dell’80% di quota: anzi, quest’anno cresce di quasi 4 punti. Stabili i mezzi commerciali a benzina, attorno al 10%, mentre gli “ibridi veri” sono a circa l’1,5% di market share. I veicoli elettrici hanno fatto segnare una battuta d’arresto, dimezzando la quota, che ora non arriva al 3,4%.

Nel noleggio a breve termine, benzina (64,91% di quota) e diesel (28,42%) si spartiscono quasi tutto il mercato delle auto. Full hybrid al 3,49% di share (quasi 3 punti in più) e plug-in hybrid scesi sotto il 2% (2 punti in meno). Le auto elettriche sono quasi scomparse dal mercato dello short term (soltanto 309 immatricolazioni quest’anno). Idem per le auto a gas.

Tra i veicoli commerciali leggeri, il noleggio a breve termine evidenzia una “maggioranza bulgara” per il diesel: 94,5% di quota di mercato. Nemmeno il benzina è preso in considerazione da questo canale, con una quota market share dell’1,3%. Unica alternativa sono i veicoli commerciali a gas (3,35% di quota, stabili). Veicoli elettrici crollati sotto l’1% (quasi 4 punti in meno).

L’ANALISI PER FASCE DI EMISSIONI CO2

Nella fascia di emissioni più virtuosa (da 0 a 20 g/km di CO2, ossia le auto elettriche), un’auto su due è noleggiata dai privati. Ma il calo è evidente: quest’anno i privati hanno perso il 10% di quota. A seguire il noleggio a lungo termine che, viceversa, sale al 34,3%, con un recupero di quasi 9 punti. Le aziende che acquistano direttamente rappresentano in questa fascia di emissioni quasi il 13% degli acquisti: più del doppio della quota di mercato sul mercato nel suo complesso, in cui questo canale vale il 5%.

Nella fascia da 21 a 60 g/km di CO2, ossia quello delle auto prevalentemente con alimentazione plug-in hybrid, il noleggio a lungo termine conquista la maggioranza, con una quota del 51,18%. Anche in questo caso, però, la quota di mercato è diminuita di ben 8 punti abbondanti. I privati sono al 32% (+3 punti), mentre le aziende che acquistano direttamente sfiorano il 10%, con una crescita che rappresenta un raddoppio di quota.

Nella fascia da 61 a 135 g/km di CO2, l’ultima considerata dagli incentivi statali, è netto il predominio dei clienti privati (75,5%, in calo però di oltre 4 punti). Il noleggio a lungo termine è la seconda forza del mercato: 20% di market share, in crescita di quasi 6 punti percentuali. Anche nelle due fasce successive (136-160 g/km e 161-190 g/km) è evidente che la maggior parte delle auto sono acquistate dai privati. Però, più crescono i livelli di emissioni, più aumentano le immatricolazioni aziendali: nella fascia fino a 160 g/km la quota delle auto intestate ai clienti business è soltanto del 3,75%, in quella fino a 190 g/km questa quota sale fino a sfiorare il 16%. Costante, invece, l’apporto del NLT: attorno al 20% di market share. Nell’ultima fascia di emissioni, quella dei veicoli che superano i 190 g/km, la rilevanza dell’utenza business in proprietà è ancora più alta: 34% (in calo dell’1%) e quindi molto vicina al 41,5% dei privati (in flessione di 4,5 punti). Il noleggio a lungo termine vale in questo segmento il 16,4%, in crescita di 2,5 punti abbondanti.

Focus Noleggio per Operatore e Forecast a cura di Dataforce


NOTA METODOLOGICA:

Questa sezione sviluppata da Dataforce presenta l’analisi dei due comparti del Noleggio a Lungo e Breve Termine con la riclassificazione delle immatricolazioni di rent-to-rent che vengono correttamente imputate al reale utilizzatore, ovvero le società di Noleggio a Breve Termine. Per questo motivo, la lettura del mercato è profondamente diversa.

Nel primo trimestre 2024 il settore del noleggio ha targato 157.049 veicoli tra Passenger Cars e Light Commercial Vehicles, di cui 113.747 per il long rent e 43.302 per lo short rent. Complessivamente il noleggio vale il 31% del mercato. Differente è l’andamento dei due canali: in flessione il lungo termine (a causa del cedimento del comparto Passenger Cars, i cui motivi li spiegheremo tra breve, mentre per gli LCV le immatricolazioni sono in crescita) e in eccezionale rimbalzo il breve termine (anche se non è tutto oro ciò che luccica).

Il NLT ha immatricolato da gennaio a marzo, al netto del rent to rent, 94.130 Passenger Cars, quasi 10.000 in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (-9,3%). Se nel 2023 il long rent aveva performato eccezionalmente bene, soprattutto nella prima parte dell’anno, era perché aveva accelerato le consegne dei contratti stipulati da molto tempo, che in precedenza non era riuscito a evadere a causa delle difficoltà delle fabbriche nell’approvvigionamento dei microchip. Terminata l’emergenza industriale e tornata (quasi) a regime la capacità produttiva degli Oem, il noleggio a lungo termine aveva raggiunto risultati eccellenti nel primo semestre (sfiorando il +50%), per poi rallentare nella seconda parte del 2023. Quest’anno al ritorno alla normalità si è aggiunto l’effetto attesa per gli incentivi ricalibrati (al rialzo) dal Governo. Annunciati fin troppo tempestivamente a febbraio, non sono ancora entrati in vigore (dovrebbe essere questione di giorni, al momento in cui questo comunicato viene pubblicato). Il risultato concreto dell’annuncio anticipato è stato un brusco stop delle immatricolazioni destinate ai clienti (anche di noleggio) che possono usufruire dei bonus statali, che ha portato a marzo, per la prima volta dopo 19 mesi di crescita, al rosso.

Tutt’altra storia per il NLT dei veicoli commerciali leggeri: qui la situazione è largamente in attivo. Sempre escludendo il rent to rent (che in queste statistiche di Dataforce viene assegnato agli effettivi utilizzatori, cioè le società di rent-a-car) il noleggio a lungo termine ha immatricolato nel primo trimestre di quest’anno 19.829 unità, con un incremento di oltre 5.000 targhe (+36,36%).

Se il long rent marcia a due velocità, per lo short rent quest’inizio d’anno è spumeggiante: 40.397 immatricolazioni (rent to rent compreso), in crescita rispetto al periodo gennaio-marzo 2023 di un vistoso +42,63%.

Positivo, anche se non come nel comparto Passenger Cars, l’andamento delle immatricolazioni del noleggio a breve termine LCV: 2.693 nuove targhe nel primo trimestre di quest’anno, con un incremento del 18,63% sull’anno scorso.

Per concludere l’analisi sul comparto del noleggio del noleggio a breve termine di questo Q1, va aggiunta una considerazione: questo mercato in crescita, soprattutto nelle Passenger Cars, non è altro che il frutto di una forte accelerazione da parte di alcuni “big operator”: per esempio Europcar (+291%), Sixt (+424%), Locauto (+169%) e Sicily by Car (+143%), come vedremo meglio nel dettaglio nell’analisi delle classifiche degli operatori. Quello che è stato immatricolato in anticipo mancherà ovviamente all’appello nei prossimi mesi. Infatti il forecast di Dataforce per la fine dell’anno è nettamente più conservativo rispetto ai risultati del primo trimestre: anticipiamo che ipotizza una crescita dello short rent del 20,8% nelle Passenger Cars e un modesto incremento del 4,2% per i veicoli commerciali leggeri.

L’ANALISI DEL MERCATO LUNGO TERMINE PER OPERATORE

C’è un nuovo protagonista nel mercato del noleggio a lungo termine nel 2024: si chiama Ayvens ed è il colosso nato dalla fusione tra ALD Automotive e LeasePlan. A partire da questo Q1 del 2024 nelle statistiche di Dataforce i due player non compaiono più separatamente, ma uniti sotto il nuovo “cappello”. E, grazie ai numeri dei due giganti del NLT, Ayvens ha conquistato il primato nella classifica degli operatori, sia tra le Passenger Cars sia tra i Light Commercial Vehicles.

Nel caso delle auto, però, la distanza dal secondo in classifica, Arval, non è poi così siderale: Ayvens, che ha targato quasi 20.000 automobili, ha conquistato una quota di mercato del 21,2%, Arval, che ne ha targate circa 19.000, è a un’incollatura al 20,07% di share. Con un’ulteriore considerazione da esprimere: rispetto all’anno scorso, la quota di ALD+LeasePlan è scesa di oltre 1 punto, quella di Arval è cresciuta dell’1,6%. Il che, tradotto in volumi, in un mercato in contrazione di quasi 10 punti, significa che Arval ha immatricolato soltanto 260 vetture in meno (-1,36%), mentre Ayvens ne ha targate 3.180 in meno (-13,75%). Al terzo posto si è piazzata Volkswagen Leasing, protagonista di una crescita di volumi molto significativa: +42,48%. Che vale oltre 4.000 targhe in più. Leasys, invece, è scivolata al quarto posto, con una flessione del 44,84% (8.800 le targhe mancanti rispetto al Q1 2023). La flessione di Leasys, però, potrebbe essere una scelta tattica: forse sta attendendo a targare in modo da sfruttare tutte le opportunità offerte dall’aggiustamento degli ecobonus statali. Se così fosse, recupererà posizioni in classifica non appena verrà dato il via agli incentivi più consistenti.

Nelle posizioni a seguire, UnipolRental (-7,11%), Drivalia (-10,07%), Alphabet (+98,18%), Kinto Italia (+21,57%), il raggruppamento dei noleggiatori di piccole dimensioni (nella tabella compaiono con la denominazione “NLT Altro”, +165,69%), Gruppo Santander (SCR – Drive) in crescita esponenziale (+544,8%), Athlon (+15,03%), Rent2Go (+126,21%). Nelle posizioni di rincalzo tutti gli altri operatori che nel primo trimestre hanno immatricolato meno di 1.000 unità.

Come accennato in precedenza, anche nel comparto dei veicoli commerciali leggeri Ayvens ha conquistato il primato. In questo caso la distanza con Arval è un po’ più marcata: la quota di mercato del nuovo colosso sfiora il 24%, Arval si avvicina invece al 21%. A livello di volumi, per entrambi i player una crescita molto significativa: +68,95% per Ayvens, +49,85% per Arval. Sul gradino più basso del podio UnipolRental (+17%) e, a seguire, Leasys, che è tra i pochi operatori in rosso nel Q1: -6,77%, in un mercato che, giova ricordarlo, è cresciuto quest’anno del 37%. Leasys è l’ultimo dei player con volumi superiori alle 1.000 unità: nelle posizioni di rincalzo Athlon, Drivalia, Volkswagen Leasing (tutti in crescita), ES Mobility (-12,04%) e gli altri operatori che hanno immatricolato meno.

L’ANALISI DEL MERCATO NOLEGGIO BREVE TERMINE PER OPERATORE

Rivoluzionata completamente la classifica degli operatori del noleggio a breve termine (Passenger Cars) rispetto a quella del primo trimestre 2023: il leader di mercato dell’anno scorso nel Q1 era Avis Budget Italia, che quest’anno ha tirato un po’ il freno a mano e si è piazzato terzo, con volumi similari a quelli del Q1 2023 (-3,23%, in un mercato che, va ricordato ancora una volta, quest’anno è cresciuto di quasi il 43%). La posizione di testa va a Europcar, con un incremento delle immatricolazioni consistente (ha quasi quadruplicato le targhe). Seconda, come nel Q1 2023, Hertz (+53,68%). Quarta si piazza Sixt, che l’anno scorso aveva inflottato pochissimo da gennaio a marzo (+424,4% nel 2024). A seguire gli “Altri Operatori”, cioè l’insieme dei player dall’operatività locale: -13,77%, il raggruppamento del NBT dei Concessionari e delle Case Auto (+26,75%), Locauto Rent (+169,08%), Noleggiare (-19,72%), Sicily by Car (+142,57%), Autovia (-1,22%), Centauro Rent (+2,92%). Nelle posizioni di rincalzo i player ben al di sotto delle 1.000 unità.

Il mercato del NBT dei veicoli commerciali leggeri è, come negli anni precedenti, molto frastagliato: al vertice della graduatoria c’è l’insieme dei “piccoli” (“Altri Operatori”, +34,45%, con oltre la metà delle immatricolazioni complessive del comparto); a seguire, a distanza significativa, Avis Budget Italia (-17,04%), Sixt (che l’anno scorso era fermo a quota zero), l’insieme delle immatricolazioni di noleggio dei Concessionari e delle Case Auto (-8,72%), Hertz (-57,93%), Buy Fleet (+59,42%) ed Europcar, che è l’ultimo dei player a superare le 100 unità targate nel Q1 di quest’anno.

FORECAST 2024

La previsione di Dataforce per il 2024 vede un volume del noleggio a lungo termine, sia ai privati sia alle aziende, (ma al netto del rent to rent) molto simile a quello del 2023: 437.500, circa 7.000 veicoli in più. Si tratta di un incremento dell’1,6%. Migliore l’andamento ipotizzato per gli LCV: +3,2%, più del doppio rispetto al comparto Passenger Cars (+1,4%). Le vetture aggiuntive dovrebbero quindi essere circa 5.000 in più, mentre i veicoli commerciali attorno alle 2.000 unità.

Per Il breve termine, rent to rent incluso, invece è probabile un incremento più sostanzioso delle Passenger Cars: +20,8%. Un dato che però dimezza il valore effettivo consolidato nel primo trimestre. Più contenuto il saldo positivo ipotizzato per gli LCV: +4,2%. Complessivamente il NBT dovrebbe attestarsi su un volume di immatricolazioni di 102.800 unità, cioè oltre 16.000 in più, quasi tutte ascrivibili alle Passenger Cars.

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In caso di pubblicazione dei dati esposti, citare sempre

“Elaborazione Dataforce su fonte Ministero Infrastrutture e Trasporti e ACI”

Car sharing, il saccheggio continua

Quattroruote

I dati accelerano la decarbonizzazione nel trasporto connesso: il Report sulla sostenibilità di Geotab analizza progressi e sfide future

“Fiducia. Trasparenza. Trasformazione”: l’annuale bilancio di sostenibilità di Geotab prende in esame l’importanza degli approfondimenti analitici basati sui dati per la gestione e il monitoraggio degli obiettivi ambientali

Geotab – leader globale nell’ambito della tecnologia per i veicoli connessi, presenta il Report sulla sostenibilità e l’impatto ambientale 2023, che evidenzia come gli approfondimenti guidati dai dati stiano aiutando Geotab e le aziende di tutto il mondo a misurare e raggiungere in modo più efficiente gli obiettivi per la salvaguardia del clima. Inoltre, il report approfondisce le sfide più complesse legate all’urgenza di bilanciare l’impatto ambientale con le esigenze di business, come ad esempio l’aumento dei viaggi di lavoro e la necessità di una maggiore trasparenza in merito alle emissioni di Scope 3.

La crisi climatica richiede una risposta. L’industria dei trasporti è una dei principali responsabili delle emissioni di CO₂ e ha l’enorme opportunità di avere un impatto positivo nel breve termine. In qualità di partner che lavora a stretto contatto con le aziende che operano nel settore, abbiamo l’obbligo morale di fare la nostra parte per sostenere la riduzione delle emissioni di carbonio – non solo per noi stessi, ma anche per i nostri clienti. È necessario un approccio collaborativo: ci sono troppe sfide che non possono essere affrontate e risolte individualmente”, ha dichiarato Neil Cawse, Founder e CEO di Geotab.

Il principale contributo che Geotab può fornire consiste nello sfruttare l’analisi dei dati e l’intelligenza artificiale per guidare clienti e partner lungo il processo di trasformazione, consentendo loro di prendere decisioni informate, segnalando e tracciando i progressi in tutte le fasi del percorso verso la sostenibilità. I dati relativi al consumo di carburante, alle rotte, alla gestione delle emissioni, all’ottimizzazione del comportamento di guida (per esempio con la riduzione delle frenate brusche), oltre che all’integrazione dei veicoli elettrici nelle flotte, contribuiscono anche a contenere i costi e a migliorare i profitti.

Nell’ambito del suo impegno verso la creazione di mondo più sostenibile, Geotab si propone di raggiungere le zero emissioni entro il 2040 – quindi un decennio in anticipo rispetto a quanto richiesto dagli Accordi di Parigi – e punta a una riduzione del 50% delle emissioni di Scope 1, 2 e 3 entro il 2030.

I progressi raggiunti finora

L’edizione 2023 del report evidenzia come Geotab, nell’ultimo anno, abbia compiuto significativi progressi nella riduzione delle emissioni operative dirette e indirette.

• Nello Scope 1, che tiene conto delle emissioni provenienti da fonti controllate da Geotab o di sua proprietà, l’azienda ha visto una riduzione del 47% delle emissioni di gas serra nel 2023 (rispetto allo scenario di riferimento del 2019)

• Nello Scope 2, che traccia le emissioni indirette risultanti dall’acquisto di elettricità, l’azienda ha riscontrato una diminuzione del 35% delle emissioni di gas serra nel 2023 (rispetto allo scenario di riferimento del 2019)

Ulteriori risultati nel 2023

• Nuove collaborazioni per promuovere il cambiamento: formazione della Geotab Sustainability Alliance, composta da oltre 28 partner che offrono soluzioni integrate per aiutare le flotte a raggiungere i propri obiettivi di sostenibilità.

• Importanti progressi in ambito ricerca e sviluppo: inaugurazione del Geotab Automotive Innovation and Research Hub a High Wycombe, in Inghilterra, dedicato all’avanzamento nel campo dell’intelligenza dei dati, necessaria per favorire l’elettrificazione su scala nel settore dei trasporti. Geotab supporta oltre 300 marche e modelli di veicoli elettrici a livello globale.

• Migliore dirottamento dei rifiuti: nell’Unione Europea Geotab sta lavorando ad una serie di iniziative volte a soddisfare i requisiti di conformità alla direttiva RAEE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche.

• Riconoscimenti e premi per la leadership e i risultati ottenuti a favore dell’ambiente: medaglia di bronzo EcoVadis per la valutazione di sostenibilità e Bronze Stevie® Award nelle categorie Sustainability Product of the Year e leadership nella sostenibilità.

Le sfide da affrontare

Il report individua alcune aree di miglioramento che riflettono una serie di sfide condivise, in generale, con l’intero settore.

• Riguardo lo Scope 3, che traccia le emissioni indirette, come per esempio quelle legate alle attività della catena di approvvigionamento, Geotab ha registrato un aumento dell’11% nel 2023 (rispetto allo scenario di riferimento del 2019), dovuto principalmente a maggiori acquisti di beni e servizi e all’aumento dei viaggi di lavoro e del pendolarismo.

• Difficoltà nella raccolta di dati accurati e affidabili sulle emissioni di Scope 3 in tutta la filiera, principalmente a causa della diversa disponibilità di dati nelle varie regioni.

Tutto questo sottolinea l’importanza di un’ulteriore collaborazione con i partner della supply chain e i produttori per ottenere una tracciabilità completa, dalle materie prime alla fine del ciclo di vita; inoltre, un maggiore utilizzo dei dati contribuirà a garantire un più elevato livello trasparenza e una migliorata capacità di comprensione delle sfide da affrontare.

“Siamo orgogliosi dei risultati raggiunti finora, ma sappiamo che c’è ancora molto da fare se vogliamo portare a termine il nostro viaggio verso l’azzeramento delle emissioni, in particolare per quanto riguarda lo Scope 3. Accelereremo il passo per raggiungere l’obiettivo, sfruttando la potenza dei dati per realizzare le nostre ambizioni e quelle dei nostri clienti”, ha aggiunto Cawse.

Il Report sulla sostenibilità e l’impatto ambientale 2023 di Geotab

Il rapporto è stato redatto facendo riferimento agli standard della Global Reporting Initiative (GRI) e agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite.

Per stimolare la conversazione del settore sulle strategie di sostenibilità basate sui dati, il Report sulla sostenibilità e l’impatto ambientale 2023 di Geotab include un indirizzo e-mail ad hoc, a cui fare riferimento per fornire un feedback sulle sfide (e le relative soluzioni) riscontrate in materia di sostenibilità, catena di approvvigionamento e crescita.

Per accedere al report completo, visitare il sito: https://www.geotab.com/it/sostenibilita-aziendale/

ANIASA 4 aprile 2024

Video intervista al Presidente Viano su Fleetime Magazine

Fleetime Magazine

ANIASA 28 marzo 2024

Targa Telematics presenta le prime soluzioni di fleet management dopo l’acquisizione di Viasat

Grazie alle soluzioni Viasat Fleet Start e Advanced, Targa Telematics amplia il portafoglio di offerta per il mercato dei trasporti e della logistica

Targa Telematics – uno dei principali player globali nel campo delle tecnologie dedicate all’Internet of Things (IoT) e allo sviluppo di soluzioni e piattaforme digitali per la mobilità connessa – presenta le prime soluzioni dopo l’acquisizione di Viasat.

Viasat Fleet Start e Advanced trasformano in servizi per la gestione della flotta i dati raccolti in tempo reale dei mezzi, quali autovetture e veicoli commerciali leggeri, consentendo di ridurre i costi, migliorare i processi e, grazie al Stolen Vehicle Tracking, di proteggere i mezzi dai furti o dall’uso improprio; inoltre, permettono all’utente di visualizzare report sullo stile di guida e incidenti. La versione Viasat Fleet Advanced aggiunge la funzione di gestione delle manutenzioni e il monitoraggio dei consumi e delle emissioni di CO2 della flotta.

Si tratta delle prime soluzioni Viasat integrate con la piattaforma IoT di Targa Telematics. Entrambe sono rese disponibili in tutto il mercato europeo e Cile, confermando la volontà da parte della società di raggiungere un numero sempre maggiore di Paesi e di ampliare e rafforzare alcuni dei settori in cui già opera. Viasat Fleet Start e Advanced offrono una soluzione standard, che non necessita di particolari personalizzazioni assicurando un’alta qualità e uniformità, rese possibili dalla consolidata esperienza e dalla capacità di gestione di volumi significativi.

Viasat Fleet Start e Advanced sono il risultato dell’integrazione delle soluzioni Viasat nella piattaforma tecnologica di Targa Telematics” ha affermato Alberto Falcione, Vice President Sales di Targa Telematics. “Ciò è stato reso possibile, a meno di un anno dall’acquisizione, grazie all’affiatamento e alla sinergia tra i team commerciali e quelli di Go to Market, che hanno lavorato insieme per offrire una soluzione altamente innovativa. Da un lato, abbiamo beneficiato della competenza nei settori della logistica e del trasporto; dall’altro, l’innovazione tecnologica è stata costantemente alimentata da un impegno continuo in Ricerca&Sviluppo, permettendo di arricchire le soluzioni Viasat con nuove funzionalità”.

Le soluzioni Fleet Start e Advanced offrono una panoramica immediata della flotta, individuando in pochi secondi le opportunità di efficientamento attraverso una piattaforma web; se necessario, i flussi di dati possono essere integrati con i sistemi IT del cliente o piattaforme esistenti, in modo da consentire l’automatizzazione delle attività e il processo di fatturazione. L’installazione del dispositivo di bordo è rapida e non invasiva, per non incidere sulla produttività della flotta stessa.

Arval Italia e Gipa: analisi sul mercato dei veicoli usati in italia

Compatta, utilitaria o citycar, ad alimentazione diesel o benzina, con un’età media poco superiore ai 10 anni e con circa 77.000 chilometri già all’attivo: è questo l’identikit dell’auto usata acquistata dagli italiani. A dirlo è un’indagine* commissionata da Arval Italia, società del Gruppo BNP Paribas che opera nel settore del noleggio auto e nelle soluzioni di mobilità, e realizzata da GiPA, Automotive Market Intelligence, leader di mercato nel post-vendita automobilistico con una conoscenza approfondita in oltre 30 Paesi.

L’obiettivo dell’indagine, voluta dalla Direzione Remarketing che, all’interno di Arval, si occupa della rivendita delle auto giunte al termine del ciclo di noleggio, è approfondire il processo di acquisto di una vettura di seconda mano dei consumatori privati, per capirne le abitudini e gli elementi che condizionano le loro scelte.

L’analisi è quindi svolta su un comparto, quello delle auto usate, che riveste un’importanza significativa nel mercato auto italiano, costituendo oggi nel complesso il 37% del parco circolante, che si attesta a quasi 33 milioni di veicoli e che, nonostante i recenti anni difficili per le immatricolazioni di veicoli nuovi, è comunque cresciuto del 5% in 10 anni.

Chi sceglie l’usato e le caratteristiche dei veicoli

Il 37% dei rispondenti all’indagine è costituito da uomini e il 63% da donne, nel 39% dei casi si tratta di persone tra i 35 e i 49 anni, seguono gli ultra cinquantenni con il 34% e gli under 34 al 27%. Il 68% dei possessori di vetture di seconda mano, inoltre, è professionalmente attivo e il 50% abita nel Nord d’Italia.

Per quanto concerne invece le auto usate in loro possesso, queste hanno mediamente poco più di 10 anni ma sono oltre la metà quelle che hanno già più di 7 anni e il 20% supera addirittura i 20 anni di età, dato che sale al 29% se si considerano solamente le auto usate del campione che risiede nelle isole.

In media, le vetture di seconda mano del campione hanno percorso quasi 77.000 chilometri. Il 31% delle vetture ha già percorso più di 100.000 chilometri nella propria vita ma il 25% meno di 25.000.

Le auto ibride ed elettriche pesano tra le vetture di seconda mano rispettivamente il 6% e l’1%, come nel parco circolante totale. Il 43% è costituito da vetture diesel, una percentuale superiore di 3 punti rispetto al totale del parco circolante.

Il processo decisionale, il luogo di acquisto

Il 54% degli acquirenti ha scelto in autonomia l’auto usata da acquistare mentre il 42% ha delegato la scelta a un’altra persona.

Dall’indagine, emerge anche che la scelta dell’auto usata è definita fin dal principio del processo di acquisto, perché solo nel 13% dei casi, l’intenzione iniziale era l’acquisto di un’auto nuova. Tra le motivazioni per la scelta di un veicolo usato c’è il prezzo di acquisto, considerato troppo alto per un’auto nuova per il 64% del campione, la svalutazione rapida del mezzo (16%) e i tempi di consegna del nuovo ancora troppo lunghi (12%).

Il costo del veicolo è anche la motivazione principale di chi ha acquistato una vettura diversa da quella inizialmente desiderata, casistica che si è verificata nel 41% dei casi.

E se il 75% degli acquirenti ha cercato informazioni sull’auto prima di acquistarla (l’80% di questi su internet), soprattutto sul chilometraggio reale della vettura, sul rispetto della manutenzione programmata e su eventuali incidenti occorsi, il 66% di loro ha poi finalizzato l’acquisto in un luogo fisico e più di un quarto dichiara di aver acquistato in modalità mista (fisico+online). Per quanto concerne i luoghi fisici, si tratta in primis di transazioni tra privati (34% dei casi), poi di concessionari ufficiali (31%), di salonisti indipendenti (30%), quindi di autoriparatori (8%).

Coloro che invece hanno optato per i canali digitali si sono rivolti principalmente a portali di vendita di vetture usate, ai social media, o ai salonisti indipendenti e ai concessionari tramite App.

A orientare la scelta sul canale di acquisizione dell’auto è ancora una volta il prezzo di acquisto a cui segue la fiducia che si ripone nel venditore e l’esperienza di questo e quindi la ricerca di competenza nel settore. Nel complesso, gli acquirenti di auto usate risultano soddisfatti della propria esperienza nell’87% dei casi e nel 42% riacquisterebbero assolutamente una vettura usata in futuro. Nelle intenzioni per un prossimo acquisto, cresce la percentuale di coloro che opterebbero per acquistare l’auto in un luogo fisico, informandosi però prima online.

“Grazie alla collaborazione tra Arval Italia e GiPA, è stato possibile capire come si muovono i privati che scelgono di acquistare un veicolo usato. I dati emersi dalla ricerca ci confermano l’importanza del settore dei veicoli usati in Italia e noi siamo tra i principali “produttori” di usato, immettendo nel mercato oltre 50.000 veicoli ogni anno. Che si tratti di vetture destinate ai professionisti del settore o ai privati tramite i nostri partner, siamo in grado di mettere a disposizione mezzi attentamente selezionati” dichiara Emmanuel Lufray, Direttore Remarketing di Arval Italia. “Con Arval AutoSelect, la nostra selezione di veicoli dedicati ai clienti privati in vendita o a noleggio, offriamo vetture sottoposte a scrupolosi check-up tecnici, chilometraggio certificato, attestato manutentivo, garanzia di unico proprietario e assenza di incidenti gravi. In questo modo, vogliamo garantire un acquisto sicuro a tutti coloro che scelgono una vettura usata, con la serenità di avere un prodotto di qualità, allungando al contempo il ciclo di vita del veicolo”.

20 anni di ANIASA e di FLEET MAGAZINE

Continua il recupero del mercato dell’auto

Europa occidentale: immatricolazioni auto in febbraio +10,2%

Buone notizie per il mercato dell’auto in Europa Occidentale (UE+EFTA+UK). In febbraio nell’area sono state immatricolate 995.059 autovetture con un incremento su febbraio 2023 del 10,2%. Positivo è anche il consuntivo del primo bimestre dell’anno che con 2.012.136 immatricolazioni fa registrare una crescita del 10,9% rispetto allo stesso periodo del 2023. Continua quindi il recupero del mercato dell’auto dopo i guasti determinati dalla pandemia e dal complesso di fattori negativi che l’hanno seguita e che hanno inciso pesantemente sia sulla produzione (carenza di componenti essenziali) che sulle vendite (difficoltà economiche, forte crescita dei prezzi, transizione energetica). Nonostante il recupero in atto i livelli ante-crisi restano però ancora lontani. Il consuntivo dei primi due mesi del 2024 è infatti inferiore del 15,3% a quello del gennaio-febbraio 2019.

Le prospettive per i prossimi mesi – sostiene Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor - dovrebbero essere comunque positive anche perché nel primo bimestre di quest’anno quasi tutti i mercati dell’area, ed in particolare i più importanti, sono in crescita. Ovunque si segnala però che il mercato è sostenuto soprattutto dagli acquisti delle flotte aziendali e delle società di noleggio che, tra l’altro, per il noleggio a breve nel febbraio scorso hanno intensificato gli acquisti in vista delle prospettive positive per il noleggio a turisti generate dalla Pasqua precoce.

Particolarmente interessanti tra i dati diffusi oggi dall’Acea sono quelli relativi all’andamento delle vendite di auto elettriche (BEV). In febbraio in Europa Occidentale la quota delle elettriche è stata pari al 13,2% come nel febbraio 2023. Va però detto che nell’intero anno 2023 la quota delle elettriche aveva raggiunto il 15,7%. E’ in atto quindi una frenata per le immatricolazioni di auto elettriche legata a diversi fattori come la fine degli incentivi in paesi importanti e il fatto che la domanda continua ad essere sostenuta principalmente dalle flotte mentre è in sofferenza la richiesta di elettriche da parte dei privati per i prezzi mediamente più elevati rispetto alle auto tradizionali ed anche per la percepita minore versatilità di impiego.

Proprio in considerazione delle difficoltà di vendita delle auto elettriche, in tutta l’area alla richiesta di incentivi più corposi ed efficaci di quelli adottati finora si aggiunge (in particolare nel Regno Unito) la richiesta di agevolazioni fiscali per le auto elettriche costituite da una riduzione delle aliquote Iva. Nella battaglia delle case automobilistiche per ottenere per i loro clienti incentivi all’acquisto di auto elettriche si aggiunge quindi un nuovo tipo di rivendicazione: l’utilizzazione della leva fiscale.

Fonte: Centro Studi Promotor

ANIASA 21 marzo 2024

GDL Normativa Tributaria – Materiale riunione del 13 marzo 2024

A TUTTE LE ASSOCIATE

pc Organismo di Vigilanza ANIASA

Oggetto: GDL Normativa Tributaria – Materiale riunione del 13 marzo 2024

Il 13 c.m. si è svolta presso la sede dell’Associazione e in remoto la riunione del GDL Normativa Tributaria, incontro in cui sono intervenuti i dottori commercialisti Nicola Forte e Stefano Sirocchi e l’Avv. Arnaldo Salvatore, che seguono varie problematiche tributarie di interesse del settore.

I professionisti, che ringraziamo nuovamente per la partecipazione, si sono soffermati sui temi di seguito indicati, come da presentazioni allegate:

• La detrazione Iva per l’acquisto, il noleggio e il leasing di autoveicoli (intervento Dott. Nicola Forte)

• L’assegnazione di veicoli in uso promiscuo ai dipendenti: profili Iva e rettifica della detrazione (intervento Dott. Nicola Forte)

• Aggiornamento misure welfare aziendale (intervento Dott. Stefano Sirocchi)

• Normativa fringe benefit auto aziendale (intervento Dott. Stefano Sirocchi)

• Aggiornamento su contenzioso e problematiche tributi locali: bollo, IPT e tassa pubblicità (intervento Avv. Arnaldo Salvatore)

In occasione dell’incontro l’Associazione ha provveduto ad un aggiornamento su:

• regolamentazione degli incentivi automotive 2024

• situazione della Legge Delega per la riforma fiscale e misure di interesse settore.

Su tali ultime tematiche, tuttora in corso di definizione legislativa, facciamo riserva di ulteriori note informative.

Pietro Teofilatto

Direttore Area Fisco ed Economia

La spinta viene dalla transizione

Hey filiera automotive!

Non solo aziende: cresce il noleggio a lungo termine tra i privati

ANIASA 14 marzo 2024

Nel noleggio sale la quota dei privati

Il Sole 24 Ore

Legge Delega per la Riforma Tributaria - Riordino tasse auto - Problematica per il settore

Prot. n. p. 1732 Roma, 7 marzo 2024

A TUTTE LE ASSOCIATE

Oggetto: Legge Delega per la Riforma Tributaria - Riordino tasse auto - Problematica per il settore

Come da precedenti note, nell’ambito della Legge Delega al Governo per la riforma fiscale (Legge 9 agosto 2023, n. 111), oltre alle previsioni sulla deducibilità dei costi aziendali, è previsto all’art.10, lettera g) bis, il riordino delle tasse automobilistiche, anche nell’ottica della razionalizzazione e semplificazione del prelievo.

Il tema è di rilevante interesse per il settore, anche in relazione alla opportunità di semplificare la normativa sul pagamento del c.d. bollo auto, soggetta dal 2020 ad una profonda modifica che ha generato notevoli difficoltà per il settore.

Su tali argomenti sono in corso presso il MEF i lavori su uno schema di decreto attuativo, lavori che ANIASA sta seguendo in stretto collegamento con Utopia.

In merito, se abbiamo constatato il recepimento di nostre istanze migliorative di alcuni aspetti tecnici del pagamento della tassa, abbiamo tuttavia rilevato nel testo in bozza la previsione dell’obbligo di annotazione al PRA dei contratti di locazione superiori a 12 mesi.

Si tratta di obiettivo legislativo già presentato a fine 2018, con iniziativa parlamentare ritirata dopo il nostro intervento.

Nel corso di incontro informale tenuto ieri con i vertici del Dipartimento Politiche Fiscali del MEF, ANIASA ha fermamente evidenziato totale contrarietà a quanto prospettato nel testo del citato schema di provvedimento.

In particolare è stato rimarcata l’irrazionalità della previsione, giustificata dal MEF per obiettivi di certezza giuridica richiesti dalle Regioni per le attività di controllo del pagamento del bollo auto.

Nello specifico ANIASA ha evidenziato che tale previsione, che produrrebbe un assurdo aumento dei costi gestionali del settore stimabile in circa 40 milioni/anno, si sovrappone a ben altri tre analoghi adempimenti che da anni il settore sostiene con altre PA.

Infatti le informazioni contenute nella prospettata annotazione al PRA sono dal 2015 oggetto delle comunicazioni all’Archivio Nazionale dei Veicoli gestito dalla D.G. per la Motorizzazione; dal 2022 del collegamento al Sistema Cargos gestito dal Ministero dell’Interno e dal 2020 al Sistema ANTELA, curato dagli stessi uffici del PRA. Quest’ultime informazioni sono poi specificatamente previste con la nuova normativa del pagamento dei bolli in vigore dal 2020.

E’ stata anche evidenziata l’attività svolta dall’Associazione in sede politica, parlamentare e di contenzioso amministrativo a tutela della categoria, attività mirante a rendere ogni adempimento con la PA non produttivo di maggiori costi per le aziende.

A rafforzamento di quanto sopra, ANIASA ha infine sollevato forti dubbi sulla stessa utilità dell’annotazione al PRA per il controllo della regolarità dei pagamenti, proprio in relazione alle negatività già espresse sulla modifica del soggetto passivo di imposta intervenuta nel 2020.

Proprio prescrivendo il pagamento del bollo verso la regione di residenza dell’utilizzatore del veicolo, sono stati infatti generati forti disagi e maggiori costi specialmente alle imprese ed alle stesse Pubbliche Amministrazioni, tenute a rilevare ogni variazione di residenza e durata dei contratti.

Preso atto delle considerazioni del settore, gli Uffici del MEF hanno fatto riserva di aggiornamenti sulla delicata questione, oggetto della massima attenzione dell’Associazione insieme ad Utopia.

ANIASA 7 marzo 2024

Targa Telematics scala la classifica Berg Insight per la gestione delle flotte e si posiziona al primo posto a livello europeo

Targa Telematics – uno dei principali player globali nel campo delle tecnologie dedicate all’Internet of Things (IoT) e allo sviluppo di soluzioni e piattaforme digitali per la mobilità connessa - è stata citata da Berg Insight come il più grande fornitore di soluzioni per il fleet management in Europa.

Più in particolare, nel report Fleet Management in Europe, pubblicato dalla società di analisi e giunto alla diciottesima edizione, Targa Telematics è risultata essere al primo posto tra i provider di servizi digitali per la gestione delle flotte, con oltre 710.000 veicoli gestiti nel nostro continente, avanzando di una posizione rispetto all’anno precedente.

Sommando poi i dati con quelli di Viasat, società recentemente acquisita da Targa Telematics, il distacco dal secondo gradino del podio aumenta in maniera considerevole, con quasi 900.000 mezzi equipaggiati.

L’analista di Berg Insight evidenzia che il mercato europeo della gestione delle flotte è entrato in un periodo di crescita che durerà ancora per diversi anni, anche se singoli mercati potrebbero subire temporanee battute d’arresto, a seconda dell’andamento dell’economia generale. Prevede, inoltre, che il numero di sistemi di gestione delle flotte attivi crescerà del 12,4% all’anno, passando da 14,8 milioni di unità alla fine del 2022 a 26,5 milioni entro il 2027. Inoltre, il tasso di penetrazione nella popolazione totale di veicoli commerciali e autovetture non di proprietà privata è invece stimato in aumento dal 22,1% nel 2022 al 37,7% nel 2027. Benelux, Regno Unito e Irlanda sono ancora i mercati più avanzati per le soluzioni di fleet management in Europa, seguiti dai paesi nordici, Francia e Germania.

L’offerta di Fleet Management di Targa Telematics si compone di soluzioni digitali che ottimizzano la gestione delle flotte aziendali, favorendo una maggiore efficacia e sicurezza sia dei veicoli che delle persone, risparmiando risorse e riducendo le emissioni di CO2.

Con le nostre soluzioni di Fleet Management aiutiamo i clienti a perseguire gli obiettivi di ottimizzazione della flotta e di massimizzazione del valore residuo dei loro veicoli,” ha commentato Alberto Falcione – VP Sales di Targa Telematics. “Il nostro costante impegno nello sviluppo di servizi all’avanguardia, che utilizzano modelli di Machine Learning e AI perfezionati grazie all’elevato numero di veicoli connessi e gestiti con le nostre soluzioni, ha contribuito alla nostra continua crescita in questo settore, come evidenziato nel rapporto Berg Insight.”

ACI: crescita a due cifre per l’usato a febbraio +55,9% il bilancio mensile delle radiazioni auto

Prosegue la stagione positiva per il mercato dell’usato che a febbraio archivia aumenti a due cifre, anche per effetto della giornata lavorativa in più per l’anno bisestile. I passaggi di proprietà delle autovetture al netto delle minivolture (trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale) hanno registrato un incremento del 15,6% rispetto al mese di febbraio 2023 (+10,1% in termini di media giornaliera), confermando ancora una volta come il mercato dell’usato continui ad attrarre maggiori consensi rispetto al mercato del nuovo: per ogni 100 autovetture nuove a febbraio ne sono state vendute 185 di seconda mano, che salgono complessivamente a 193 nel primo bimestre dell’anno.

In crescita anche i passaggi netti di motocicli, che hanno messo a bilancio un incremento del 14,3% rispetto al mese di febbraio 2023 (+8,8% in termini di media giornaliera).

Per quanto riguarda le alimentazioni le preferenze dei consumatori, per l’ennesima volta, sono ricadute sui carburanti tradizionali (gasolio e benzina); la quota delle vetture ibride a benzina di seconda mano si attesta tuttavia al 6,3%, evidenziando un aumento del 72,4%. Sempre al palo le compravendite di auto elettriche, che seppure in crescita del 71,2%, non superano ancora lo 0,6% di quota.

Nelle minivolture si confermano al primo posto le alimentazioni diesel (49,7% di quota a febbraio, in calo rispetto all’analogo mese del 2023, quando era il 53%). L’incidenza delle alimentazioni ibride a benzina si colloca invece al 7,9%, superando ancora una volta quella delle alimentazioni a gpl che si attesta al 7,5%. Da evidenziare infine l’aumento delle minivolture di auto ibride a gasolio (+60,5%), la cui quota resta però ancora al di sotto del 2%.

Nei primi due mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023 i trasferimenti netti evidenziano aumenti del 14,1% per le autovetture, dell’11,4% per i motocicli e del 13,2% per tutti i veicoli.

I dati sono riportati nell’ultimo bollettino mensile “Auto-Trend”, l’analisi statistica realizzata dall’Automobile Club d’Italia sui dati del PRA, consultabile sul sito www.aci.it .

Forte balzo a febbraio per le radiazioni, che nel settore delle quattro ruote hanno conseguito un eclatante +55,9% rispetto al mese di febbraio del 2023 (+48,4% in termini di media giornaliera). Risultato determinato in particolare dalle rottamazioni (+22,3%), dalle esportazioni (+29,3%) e da quasi 29.000 radiazioni d’ufficio attivate dalla Regione Lombardia. Il tasso unitario di sostituzione a febbraio risulta pari a 0,90 (ogni 100 auto nuove ne sono state radiate 90) e a 0,81 nel primo bimestre dell’anno.

Incremento mensile anche per le radiazioni di motocicli che hanno chiuso il bilancio di febbraio con una variazione positiva del 41,5% rispetto all’analogo mese del 2023(+34,7% in termini di media giornaliera), su cui ha pesato anche in questo caso la radiazione d’ufficio di oltre 3.000 motocicli operata dalla Regione Lombardia.

Complessivamente nel primo bimestre 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023 le radiazioni hanno archiviato incrementi del 34,4% per le autovetture, del 23,5% per i motocicli e del 35,4% per tutti i veicoli.

Noleggio, da recor. E ora arriva il bonus

L’Economia del Corriere della Sera

Il car sharing Enjoy arriva nel Nord Est: nelle stazioni Enilive, auto a noleggio per muoversi in tutta Italia

Enjoy, il servizio di car sharing di Enilive, si estende a diverse città del Veneto e arriva anche in Trentino-Alto Adige e in Friuli-Venezia Giulia. È ora possibile noleggiare le auto in sharing negli Enjoy Point attivi in alcune stazioni di servizio Enilive a Vicenza, Verona, Jesolo (Venezia), Lazise e Peschiera del Garda (Verona), Trento, Bressanone (Bolzano) e Trieste. Sei Enjoy Point sono già attivi a Padova dallo scorso novembre.

Il car sharing è una soluzione di mobilità alternativa all’utilizzo dei mezzi privati che consente di noleggiare un veicolo per i propri spostamenti in qualsiasi momento, in base alle proprie esigenze, scegliendo tra tariffe orarie o giornaliere. Negli Enjoy Point in Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia è possibile noleggiare le auto Enjoy in modo immediato (se disponibili) oppure prenotarle fino a 24 ore prima della partenza, per muoversi nei dintorni oppure per viaggiare in tutta Italia.

La disponibilità degli Enjoy Point in otto nuove località prosegue il percorso di trasformazione e vicinanza ai clienti delle stazioni Enilive verso il modello ‘mobility hub’: oltre alla possibilità di effettuare il rifornimento di diversi vettori energetici, tra cui il biocarburante HVOlution (diesel da materie prime rinnovabili*), nelle Enilive Station è possibile fruire di servizi come la ristorazione degli Eni Café, i negozi di prossimità Emporium, i lavaggi EniWash, i Telepass Point, oltre alla possibilità di pagare i bollettini postali e ritirare pacchi in appositi locker.

Gli Enjoy Point attivi nelle regioni del Nord Est sono indicati nella mappa sull’app e sul sito Enjoy. Si trovano in punti strategici, anche utili a favorire l’interscambio con i mezzi privati e il trasporto pubblico, nelle Enilive Station di Padova (via Venezia, via Vicenza, via Gattamelata, via Annibale da Bassano, via Guizza e corso Stati Uniti), Vicenza (viale Milano, a due passi dalla stazione ferroviaria e dall’autostazione), Verona (via Goffredo Mameli 160/F e viale del Lavoro 22, in zona fiera), Jesolo (via Mameli 58, a pochi minuti dall’autostazione), Lazise (via Gardesana 129, località Praleor), Peschiera del Garda (via Venezia 76, a pochi minuti dalla stazione ferroviaria), Trento (lungadige Leopardi, a pochi minuti dalla stazione ferroviaria e dall’autostazione), Bressanone (via Peter Mayr 16, nei pressi della sede dell’Università di Padova) e Trieste (via Alfonso Valerio 1, sotto la sede principale dell’Università degli Studi di Trieste).

ANIASA 29 febbraio 2024

L’auto tra noleggio, leasing e sharing

Il Sole 24 Ore, PneusNews, LulopMagazine, Business Mobility Travel, Fleet Magazine, L’agenzia di viaggi, Flotte&Finanza, Milano Sportiva, Riparte l’Italia, DailyMedia, #FORUMAutoMotive, Carrozzeria Autorizzata, Adriaeco, Borsa Italiana

Mobilità sostenibile

Italia Oggi

Intervista ad Alberto Viano su Strade e Motori

Radio 24 - Strade e Motori

Bene gennaio per l’auto in Europa Occidentale (+11,5%)

Grazie a flotte aziendali e noleggio a lungo termine

Buon inizio del 2024 per il mercato dell’auto dell’Europa Occidentale (UE+EFTA+UK). In gennaio le immatricolazioni nell’area sono ancora lontane dai livelli ante-crisi (-17,2% su gennaio 2019), ma hanno toccato quota 1.015.381 con una crescita dell’11,5% su gennaio 2023. In quasi tutti i paesi dell’area la domanda è stata sostenuta soprattutto dagli acquisti delle flotte aziendali, delle società di noleggio a lungo termine e dagli acquisti di auto elettriche agevolati da generosi incentivi. In gennaio le immatricolazioni di auto elettriche pure (BEV) sono state 120.926 con una crescita del 29,3% su gennaio 2023 ed una quota di mercato dell’11,9% che è significativa, ma comunque inferiore a quella registrata nell’intero 2023 che è stata del 15,7%.

In tutta l’area - afferma Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor - sono però in sofferenza gli acquisti dei privati che risentono fortemente degli aumenti di prezzi degli ultimi anni. Questa situazione spiega, in parte, la forte crescita del noleggio a lungo termine, che è una formula nata per le flotte aziendali, che si sta però estendendo rapidamente anche ai privati. Il noleggio a lungo termine è infatti una soluzione alternativa all’acquisto molto allettante e comoda che, oltre a semplificare la gestione dell’auto, consente, in questa fase di mercato, di diluire nel tempo i forti aumenti dei prezzi delle auto”.

Tornando ai dati di gennaio va detto che la crescita non interessa tutti i 31 paesi dell’area, ma è comunque sostenuta nei principali cinque mercati che assorbono circa il 70% delle immatricolazioni. Il maggiore di questi mercati è quello della Germania che in gennaio ha visto le immatricolazioni crescere del 19,1%. Questo incremento è significativo anche se il confronto si fa con un gennaio 2023 che fu particolarmente “magro” per dinamiche negative innescate dal sistema degli incentivi all’elettrico. Più contenuti, ma degni di nota, sono gli incrementi, sempre in gennaio, degli altri quattro mercati che insieme alla Germania costituiscono il gruppo dei “cinque grandi” dell’area. In Francia le immatricolazioni sono cresciute del 9,2%, nel Regno Unito l’incremento è stato dell’8,2%, mentre in Spagna la crescita è stata del 7,3% e in Italia del 10,6%. Per quanto riguarda la quota delle auto elettriche notevoli differenze vi sono in gennaio tra i principali paesi. In Germania questa quota è del 10,5%, in Francia del 16,4%, nel Regno Unito del 14,7%, in Spagna del 4,9% e in Italia del 2,1% contro il 4,2% dell’intero 2023.

Il calo della quota in Italia in gennaio è legato essenzialmente alla mancanza di incentivi. Va detto comunque che per l’Italia, come per la Spagna, che hanno redditi pro capite inferiori a quelli dei maggiori paesi europei, sulle decisioni di acquisto di auto elettriche pesa notevolmente il prezzo elevato di questo tipo di vetture. Questa situazione potrebbe essere in parte superata con un sistema di incentivi generosi ed efficaci. Purtroppo però il sistema di incentivi all’auto elettrica in Italia è stato finora tutt’altro che generoso e sicuramente inefficace.

Fonte: Centro Studi Promotor

ANIASA 22 febbraio 2024

Sanzioni al C.d.S. - Principio responsabilità solidale - Riformulazione testo emendamento favorevole al settore

Prot. n. p. 1730 Roma, 21 febbraio 2024

A TUTTE LE ASSOCIATE

Oggetto: Sanzioni al C.d.S.-Principio responsabilità solidale – Riformulazione testo emendamento favorevole al settore

Con precedente del 14 c.m., informavamo dell’avvenuto accantonamento dell’emendamento contrario agli interessi delle associate.

In questi giorni ANIASA e UTOPIA hanno svolto una intensa attività sulla delicata tematica nei confronti dell’Ufficio legislativo del MIT e di altre figure istituzionali, tra questi l’on. Furgiuele e l’on. Maccanti, Segretario e Capogruppo della Lega in XI Commissione Trasporti, che hanno sin da subito compreso le nostre ragioni e l’irragionevolezza della proposta.

Nuovo testo emendamento

Al riguardo siamo particolarmente lieti informare che l’emendamento è stato ora riformulato con un testo in linea con le indicazioni del settore, miranti ad un esame della questione con le Istituzioni, nel rispetto del principio di responsabilità solidale espresso dall’art. 196 del C.d.S.

Di seguito il testo del nuovo emendamento che sarà inserito nel DDL n. 1241 sulla Legge delega per la revisione del C.d.S.:

“All’articolo 17, comma 3, dopo la lettera d) inserire la seguente: “d-bis) revisione della disciplina in materia di solidarietà delle obbligazioni di pagamento delle sanzioni amministrative pecuniarie, con particolare riguardo alle ipotesi di noleggio senza conducente dei veicoli, prevedendo procedure semplificate che tengano conto dei diversi interessi dei soggetti interessati, ferma restando, comunque, la necessità di assicurare il pagamento della sanzione, anche mediante la semplificazione del procedimento di notifica delle violazioni;”.

Tempistiche

Lavori e tempistiche dei previsti decreti legislativi di attuazione sono articolati. Il Governo, previa delibera del Consiglio dei Ministri, dovrà adottare entro 12 mesi dall’entrata in vigore della legge provvedimenti su proposta del MIT, di concerto con il Ministro dell’interno, con il Ministro della giustizia e con gli altri Ministri interessati, previo parere del Consiglio di Stato e della Conferenza unificata. Successivamente le Camere dovranno esprimere, entro 60 giorni i pareri delle Commissioni parlamentari competenti per materia e per i profili finanziari.

Si tratta indiscutibilmente di un positivo risultato, ottenuto anche grazie al parere legale del Prof. Di Gravio, condiviso con gli Uffici tecnici, che consente al settore maggior tempo per offrire alle PA ulteriori spunti di riflessione legati agli strumenti digitali che potrebbero supportare la regolamentazione di quelle “procedure semplificate” richiamate nel testo.

Viasat è partner del progetto MOVE-IN anche in Veneto

La società, acquisita lo scorso anno da Targa Telematics, è ufficialmente accreditata come partner tecnologico del Progetto MOVE-IN, che promuove un utilizzo più consapevole e sostenibile dei veicoli maggiormente inquinanti

Viasat, società di Targa Telematics – uno dei principali player globali nel campo delle tecnologie dedicate all’Internet of Things (IoT) e allo sviluppo di soluzioni e piattaforme digitali per la mobilità connessa – è tra i partner tecnologici accreditati dalla Regione Veneto per rendere operativo sul territorio dei Comuni aderenti il Progetto MOVE-IN (MOnitoraggio dei VEicoli INquinanti), che permette la circolazione nelle zone soggette ai blocchi del traffico anche ai veicoli di vecchia immatricolazione.

Il progetto, già attivo in Lombardia, Emilia-Romagna e Piemonte, intende promuovere un utilizzo più consapevole dei veicoli più inquinanti – quelli che dovrebbero essere soggetti a limitazioni alla circolazione – assegnando ai proprietari, privati e aziende, che aderiscono al progetto su base volontaria, una soglia chilometrica monitorabile nel corso dell’anno e stabilita in base alla tipologia e alla classe ambientale del veicolo. Il progetto mira anche a premiare, con l’assegnazione di ulteriori chilometri bonus, chi adotta uno stile di guida più sostenibile in area urbana e in autostrada.

Inoltre, Viasat è accreditata dalla Regione Veneto come Telematics Service Provider (TSP) per il monitoraggio dei chilometri percorsi.

“In qualità di TSP del progetto Move-In, diamo il nostro contributo per il contenimento delle emissioni di CO2, incentivando un uso più consapevole dei mezzi. Grazie alla nostra tecnologia, supportiamo la Regione Veneto, nello sviluppo di una mobilità più sostenibile, da sempre parte della nostra missione aziendale” ha commentato Nazzareno Marchese, Go to Market Manager di Viasat.

OCTO rivoluziona la sicurezza stradale rendendo ogni Smartphone un rilevatore di incidenti

Lo Smartphone, una delle tecnologie più pervasive e onnipresenti nel mercato consumer, viene utilizzato da OCTO per aumentare la sicurezza stradale.

Grazie all’App OCTO Digital Driver™, lo smartphone diventa un sensore per la rilevazione di incidenti gravi in grado di attivare automaticamente i soccorsi senza richiedere nessuna interazione con l’automobilista.

La soluzione OCTO di crash detection via smartphone innova significativamente l’esperienza dell’automobilista supportandolo in maniera proattiva nel momento dell’incidente.

Con una percentuale di utilizzo dello smartphone che supera il 90% in Europa e Nord America e la facilità di installazione delle App tramite App Store, permette a questa soluzione di abbatte le barriere all’adozione aumentando così i dispositivi di sicurezza dei veicoli o compensando la loro mancanza su auto non equipaggiate.

Oltre all’obiettivo di migliorare la sicurezza dei conducenti, la soluzione si adatta perfettamente a diversi casi d’uso in molti altri settori. Per le compagnie assicurative, la OCTO Crash Detection via Smartphone è in grado di fornire informazioni relative a un incidente, permettendo una gestione efficiente del sinistro, fin dal primo alert (FNOL - First notice of Loss). Per i gestori di flotte, i benefici includono una maggiore attenzione verso i conducenti e una riduzione dei tempi di fermo delle vetture in gestione. Per l’intero ecosistema della mobilità urbana, aiuta a perseguire il miglioramento del livello di sostenibilità delle città intelligenti.

Questa tecnologia applica un algoritmo di intelligenza artificiale basato su miliardi di dati di incidenti reali raccolti da OCTO.

Tina Martino, Responsabile Marketing di OCTO, ha commentato: “Siamo orgogliosi di presentare la nostra rivoluzionaria Crash Detection via Smartphone basata su AI, che è il risultato di oltre 20 anni di esperienza nella telematica e negli analytics applicati al rilevamento automatico degli incidenti e alla gestione dei sinistri. Riteniamo che la disponibilità della soluzione OCTO su un dispositivo personale, possa rappresentare un enorme valore per la sicurezza stradale grazie alla larga diffusione degli smartphone a livello globale”.

Le aziende possono lanciare rapidamente la propria soluzione attraverso un’applicazione white label, altamente configurabile o incorporare le funzionalità nei propri applicativi grazie al kit di sviluppo software (SDK) di OCTO. Disponibile su iOS e Android, in pochi secondi gli automobilisti possono installare l’app sui loro smartphone senza bisogno di hardware aggiuntivi.

Nonostante il calo del numero complessivo di incidenti in Europa e negli Stati Uniti, la sicurezza stradale resta comunque un tema delicato a livello globale. Per rendere le nostre città più sicure, sono quindi necessarie soluzioni efficaci per gestire al meglio gli incidenti stradali e ridurre l’impatto sulle vite umane.

Radio 24, ANIASA: “bene gli incentivi”

Radio 24

La spinta degli incentivi al settore dell’autonoleggio

Affari e Finanza de la Repubblica

Geotab presenta Ace: il primo copilota per la gestione delle flotte basato sull’AI generativa

Integrato direttamente nella piattaforma MyGeotab, Geotab Ace offre approfondimenti analitici personalizzati e affidabili, rispondendo alle domande poste dall’utente in linguaggio naturale

Nel corso dell’edizione 2024 di Geotab Connect, l’evento annuale organizzato da Geotab – leader globale nell’ambito della tecnologia per i veicoli connessi, è stato presentato Geotab Ace, il copilota per la gestione delle flotte basato sull’intelligenza artificiale. Geotab Ace, funzionalità pionieristica della piattaforma MyGeotab, consente infatti di ottimizzare la gestione delle flotte, migliorando l’esperienza dell’utente attraverso un approccio intuitivo e conversazionale.

La domanda globale di dati e analisi affidabili sui veicoli connessi è in continua crescita: Geotab Ace nasce proprio con lo scopo di democratizzare e semplificare l’accesso a informazioni di qualità, elaborando miliardi di dati ogni giorno.

Nel 2023, Geotab ha lavorato al fianco dei propri clienti per lo sviluppo di Project G, un progetto beta sull’AI generativa, raccogliendo feedback, input e altri contributi significativi. Questo approccio ha portato allo sviluppo di un vero e proprio copilota basato sull’AI: l’integrazione diretta nella piattaforma MyGeotab consente ai gestori delle flotte di ridurre sensibilmente i tempi di analisi e di accesso ai dati personalizzati, migliorando quindi la loro capacità di prendere decisioni realmente informate.

Geotab Ace non rappresenta solo un’evoluzione significativa per la gestione delle flotte, ma è anche un passo fondamentale per riuscire a sfruttare appieno il potenziale dei dati”, ha dichiarato Mike Branch, VP of Data & Analytics di Geotab.Portando la semplicità intuitiva dell’AI conversazionale direttamente nella piattaforma di Geotab, stiamo trasformando il modo in cui i gestori delle flotte interagiscono con i dati, costruendo un futuro in cui gli approfondimenti analitici, immediati e intelligenti, possano rivelarsi uno strumento per il successo”.

Geotab Ace vanta l’accesso a un’ampia gamma di dati sulle flotte: dalle analisi relative a sicurezza, manutenzione predittiva, percorsi e zone di attività, alle statistiche sui veicoli elettrici, passando per eventi eccezionali, monitoraggio GPS e molto altro ancora. Di conseguenza, è in grado di fornire risposte concrete a un’ampia gamma di domande complesse, memorizzando ogni dialogo al fine di migliorare le interazioni future. Inoltre, i contributi proposti sono personalizzati e adattati alle singole esigenze di business, sulla base del contesto offerto dalla configurazione della flotta in MyGeotab. Prima di procedere con la risposta, lo strumento fornisce una spiegazione esauriente della sua interpretazione della domanda in linguaggio naturale di facile comprensione. Sviluppato secondo i principi della privacy-by-design, conserva tutti i dati telematici dei clienti all’interno dell’ambiente Geotab, senza condividerli con alcun modello linguistico di grandi dimensioni (LLM).

Nei nostri progetti, Geotab Ace segnerà una svolta nella gestione delle flotte, consentendo agli utenti di accedere, su richiesta, alle informazioni di cui hanno bisogno”, ha aggiunto Neil Cawse, CEO di Geotab. “La nostra mission è semplificare l’analisi dei dati relativi alle flotte, abilitando un intero ecosistema di informazioni attendibili, approfondite e traducibili in azioni concrete”.

Partecipando a Project G abbiamo potuto toccare con mano il valore reale che gli strumenti di AI generativa possono portare ai nostri clienti. Non si tratta semplicemente di dati – il punto cruciale è la facilità e l’efficacia con cui è possibile sfruttarli. Siamo entusiasti di vedere Geotab fare un ulteriore passo in avanti in questa innovazione, utilizzando i feedback dei clienti per lanciare sul mercato un prodotto che integra l’AI generativa, come Geotab Ace”, ha dichiarato Justin Streich, Presidente e Owner di Fleet Profit Center Inc.

Geotab è un partner leader e affidabile per la trasformazione dei dati in informazioni utili: ogni giorno elabora oltre 75 miliardi di dati, generati da più di 4 milioni di veicoli connessi. Il suo team di professionisti in ambito data science, che quotidianamente si occupa di analisi dei dati e applicazioni di intelligenza artificiale, insieme alla sua presenza in 160 Paesi, rafforzano ulteriormente la posizione di Geotab come pioniere del settore. Le approfondite competenze e la presenza globale consentono all’azienda di sviluppare solidi modelli di intelligenza artificiale, che permettono ai clienti, in tutto il mondo, di ottenere ritorni ed efficienza senza pari.

Intervista Benincasa al Business Mobility Travel

Business Mobility Travel

Furti d’auto, business in crescita in Italia: oltre 1 veicolo rubato su 2 è un SUV. In 4 regioni il 90% degli episodi

• Il report LoJack ha registrato un nuovo consolidamento di queste attività criminali nel 2023: +5% vs 2022.

• La crisi del Mar Rosso, con il conseguente rallentamento dei flussi di pezzi di ricambio, rischia di provocare una nuova accelerata dei furti totali e parziali dei veicoli.

• Gli Sport Utility Vehicles, dopo anni di costanti aumenti, oggi rappresentano il 53% del totale rubato.

Non conosce pause il business criminale dei furti d’auto che nel 2023 ha registrato una nuova crescita: +5% vs il 2022. Nel mirino dei ladri da anni ci sono gli Sport Utility Vehicles, le cui sottrazioni lo scorso anno hanno visto un vero e proprio boom che li portati a superare la soglia psicologica del 50% di incidenza sul totale autoveicoli rubati. Il fenomeno incide a macchia di leopardo sul territorio nazionale, concentrando in Campania, Lazio, Puglia e Lombardia il 90% degli episodi criminali.

Sono questi i principali dati e trend che emergono dall’analisi “Stolen Vehicle Recovery 2024”, curata dall’Osservatorio di LoJack, la società americana parte del colosso CalAmp leader nei servizi telematici e nel recupero di veicoli rubati; un instant report elaborato prendendo in considerazione gli oltre 550 mila dispositivi installati a bordo di veicoli in circolazione sulle nostre strade.

Nel 2023 il business criminale dei furti di auto ha registrato un nuovo aumento: +5%, rispetto all’anno precedente, trainato dal boom delle sottrazioni di SUV che rappresentano oltre la metà del totale rubato (53%); detenevano una quota del 33% di incidenza solo quattro anni fa. Una volta rubati, questi mezzi seguono diversi mercati di sbocco: su tutti, la rivendita sul territorio nazionale o il trasporto in altri Paesi dell’est Europa per un nuovo proprietario.

Complessivamente, 9 episodi su 10 avvengono in quattro regioni a bollino rosso, in cui questa piaga assume dimensioni uniche a livello europeo: Campania (quasi 1 furto su 3 avviene qui), Lazio (24%), Puglia (20%), Lombardia (14%). Una polarizzazione del fenomeno che negli anni è diventata sempre più evidente e che in questi territori lascia poco tranquilli soprattutto i proprietari delle vetture più attenzionate dai ladri, con un conseguente boom dei costi assicurativi.

Ma quali sono i modelli più rubati? Tra le vetture, la top five dei modelli più attenzionati vede classificarsi, nell’ordine, la FIAT Panda, la FIAT 500, la Citroen C3, la Lancia Ypsilon e la Smart FORTWO. Per i SUV il primato è detenuto dal Toyota RAV4, seguito dal Toyota C-HR, dalla FIAT 500X, dalla Jeep Renegade e dalla Peugeot 3008.

In questo ambito si consolida il trend dei crimini messi a segno anche grazie al supporto di strumenti hi-tech, in primis attraverso la clonazione della chiave, che consente di portare via il veicolo in pochi secondi senza lasciare alcun segno di effrazione.

Nel 2024 una nuova recrudescenza del fenomeno potrebbe registrarsi come effetto del più generale problema dei ritardi nelle consegne della componentistica per le auto e dei pezzi di ricambio, dovuti alle difficoltà di trasporto nell’area del Mar Rosso. La carenza di componenti e ricambi sul mercato potrebbe favorire un ulteriore aumento dei furti di autovetture nelle città italiane, che potrebbero riguardare anche solo singoli pezzi delle macchine. Un fenomeno già in parte osservato nel 2022, a seguito dello scoppio della guerra in Ucraina e della conseguente crisi nell’industria automobilistica.

Il fenomeno dei furti di veicoli nel nostro Paese non conosce crisi. Dal nostro report di inizio anno emerge come il trend sia nuovamente in forte crescita e nei prossimi mesi la necessità di componenti mancanti nell’industria di produzione e di pezzi di ricambio potrebbero generare un nuovo importante incremento di furti parziali e totali. Nella lotta continua tra guardia e ladri, dal 2006 LoJack è al fianco di automobilisti, aziende e concessionari nel rilevamento e recupero delle auto rubate. Lo scorso anno grazie alla nostra tecnologia (in grado di rilevare i veicoli in luoghi in cui gli altri sistemi sono meno efficaci come container, sotterranei e garage), alle ricerche sul campo condotte dal nostro Team Sicurezza e alla nostra centrale sempre operativa abbiamo riportato a casa 2.476 veicoli, per un valore complessivo di oltre 82 mln di euro. In media, soprattutto nei casi in cui il proprietario si accorge tempestivamente del furto, riusciamo a rilevare, localizzare e supportare le Forze dell’Ordine nel recupero della vettura sottratta, mediamente, entro le 9 ore dalla sottrazione.”, ha commentato Sandro Biagianti – Direttore Sicurezza LoJack

Dal suo arrivo in Italia LoJack ha supportato le Forze dell’Ordine nel rilevamento e recupero di oltre 18.700 veicoli, per un valore complessivo di 558 milioni di euro.

A Verona il furto diventa un thriller

La città di Verona è stata nei giorni scorsi teatro di un maxi-recupero che ha portato alla luce un tesoro nascosto di 16 veicoli rubati dal valore complessivo di 800 mila euro. Protagonista della storia è stata una Range Rover Sport, equipaggiata con dispositivo LoJack, rubata due volte in due giorni ed entrambe le volte ritrovata a poche ore di distanza dal furto. In occasione del secondo recupero il SUV è stato appunto ritrovato insieme ad altri 13 SUV di brand premium e 2 moto, occultati in una vera e propria autorimessa sotterranea, tutti con targhe contraffatte e numeri di telaio cancellati tramite laser. Nonostante la presenza di jammer ritrovati sul posto, il sistema LoJack e l’intervento tempestivo delle Forze dell’Ordine hanno reso possibile il recupero, portando all’arresto del proprietario del box, che nelle settimane precedenti aveva messo a segno con i suoi complici una serie di furti. Grazie alla collaborazione tra il Team Sicurezza LoJack e le Forze dell’Ordine i veicoli sono stati ritrovati e restituiti ai legittimi proprietari integri e senza parti mancanti.

ANIASA 15 febbraio 2024

Sanzioni al C.d.S. - Principio responsabilità solidale - Accantonamento emendamento avverso settore

Prot. n. p. 1727 Roma, 14 febbraio 2024

A TUTTE LE ASSOCIATE

Oggetto: Sanzioni al C.d.S. - Principio responsabilità solidale – Accantonamento emendamento avverso settore

Informiamo che durante i lavori della IX Commissione Trasporti della Camera inerenti il DDL sulla revisione del Codice della Strada è stato accantonato il noto emendamento mirante a far sostenere direttamente al settore i costi delle multe commesse dal cliente, con successiva rivalsa nei confronti dello stesso.

Tale rilevante decisione è da porsi in relazione all’intensa attività istituzionale svolta da ANIASA e da UTOPIA nonchè dal parere pro-veritate commissionato dall’Associazione allo Studio legale del Prof. Avv. Giorgio Di Gravio (in allegato).

Il parere ha infatti evidenziato vari profili di criticità dell’emendamento proposto.

In primis sono stati evidenziati gli aspetti anticostituzionali del testo presentato (art. 24 Cost.), che comportava l’esclusione al diritto ad impugnare il verbale da parte del soggetto interessato.

Inoltre sono stati sottolineati i gravi rischi sia di deresponsabilizzazione del locatario, con conseguenti negativi riflessi sulla sicurezza stradale, sia di notevoli danni e ricadute per l’attività imprenditoriale del settore.

In considerazione di possibile presentazione da parte dalle forze di Governo di nuovo emendamento con testo riformulato, aspetto che stiamo monitorando attraverso UTOPIA, sono in programma ulteriori incontri con componenti della Commissione Trasporti.

Obiettivo dell’Associazione è la condivisione con le Istituzioni di soluzione idonee alla salvaguardia del settore nel rispetto del principio di responsabilità solidale espresso dall’art. 196 del C.d.S.

Attivita’ aeroportuale durante la pausa natalizia 2023/24: superati i livelli pre-covid a livello globale, ma l’italia rimane indietro

A livello globale, il Natale appena trascorso ha visto un incremento del +23,12% rispetto allo stesso periodo pre-Covid (2019/20); Italia a -5,62%.

Durante l’ultima pausa natalizia, gli aeroporti del mondo hanno ripreso a operare con un’attività maggiore rispetto anche agli stessi livelli pre-pandemici. Tuttavia, l’Italia è rimasta indietro, faticando a raggiungere i picchi del Natale 2019/20.

Questo è quanto emerge dall’analisi sui dati riguardanti la media giornaliera delle ore di attività dei mezzi di servizio aeroportuali (GSE, Ground Support Equipment) compiuta dall’Osservatorio di Targa Telematics, uno dei principali player globali nel campo delle tecnologie dedicate all’Internet of Things e allo sviluppo di soluzioni e piattaforme digitali per la mobilità connessa.

L’azienda IT conta oltre 3,2 milioni di asset connessi, inclusi i veicoli di servizio (come scalette, autobus per passeggeri, carrelli porta bagagli, mezzi di carico/scarico e mezzi di traino, ecc.) che operano all’interno delle aree degli aeroporti.

Nello specifico, se si prende in esame il classico intervallo che caratterizza la pausa natalizia –dal 22 dicembre al 6 gennaio – a livello globale nel 2023/24 si è visto un incremento del +23,12% rispetto allo stesso periodo del 2019/20 (ultimo prima della pandemia).

Anche l’Europa in generale fa registrare delle buone performance, con un +5,88%, mentre leggermente indietro si posiziona il Regno Unito, che comunque è cresciuto (+3,11%).

Rimane indietro l’Italia, che fa segnalare mediamente un’attività giornaliera dei mezzi di servizio aeroportuali in decrescita del -5,62% rispetto al Natale 2019/20, incapace di agganciare ancora i livelli pre-Covid.

Intervista a Giuseppe Benincasa al Giornale Radio

Giornale Radio

2023: 70,9 miliardi spesi dagli italiani per benzina e gasolio auto

Con un contributo all’Erario di 38,1 miliardi di euro

Nel 2023 per l’acquisto di benzina e gasolio auto sono stati spesi in Italia 70,9 miliardi di euro con un lieve calo (-0,3%) rispetto al massimo storico del 2022 (71,1 miliardi). Questi dati emergono dalla banca dati del Centro Studi Promotor realizzata su informazioni diffuse dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Della spesa totale di 70,9 miliardi euro del 2023, 38,1 miliardi (componente fiscale) sono affluiti nelle case dello Stato per le accise e per l’Iva sulle accise e sul costo industriale. Alla produzione e alla distribuzione (componente industriale) sono invece affluiti 32,8 miliardi. Rispetto al 2022 vi è stato un incremento del 22,7% per la componente fiscale e un calo del 18,1% per la componente industriale. L’incremento della componente fiscale è dovuto in parte al venire meno delle agevolazioni concesse nel 2022.

Esaminando l’andamento dei consumi per i due carburanti (benzina e gasolio) dal 2000 al 2023 emerge che mentre nel 2000 i consumi dei due carburanti erano sostanzialmente uguali (22,4 miliardi di litri per la benzina e 22,1 miliardi di litri per il gasolio auto), nel 2023 i consumi di benzina sono scesi a 11,1 miliardi di litri, mentre i consumi di gasolio sono saliti a 28 miliardi di litri. Diversa è anche la dinamica dei prezzi dei due carburanti. Per la benzina il prezzo medio alla pompa è passato da 1,08 euro del 2000 a 1,86 euro del 2023 con una crescita del 72,2%, mentre per il gasolio auto il prezzo medio alla pompa è passato da 0,89 euro al litro del 2000 a 1,79 euro al litro del 2023 con una crescita del 100,9%.

Interessante è anche il confronto tra i consumi del 2023 e quelli del 2019, cioè dell’anno precedente la pandemia. Nel 2023 i consumi di benzina hanno fatto registrare una crescita dell’11,5% rispetto al 2019, mentre i consumi di gasolio auto hanno fatto registrare un leggero calo (-2,1%).

Fonte: Centro Studi Promotor

Il valore delle auto aziendali

Fleet Magazine

Incentivi auto: “bene, ma ora bisogna fare presto”

ANSA, il Giornale di Brescia, Quotidiano Nazionale, Affari Italiani, Fidest, Insider Trend, Time Magazine, Inforicambi, Adriaeco

ANIASA sugli incentivi: fare presto

ANSA, ADN Kronos, LaPresse, Radiocor de Il Sole 24 Ore, Motor1, Quattroruote, Il Messaggero, Il Mattino, Leggo, Parts, Fleet Magazine, Top Dealers Italia, Ultime News 24, Leasenews, Corriere Adriatico, Periodico Daily, Notizie Auto, Asefi Brokers, Il Bollettino, Vicenza Più, AgenParl, FerPress, Auto Aziendali Magazine, Italia-informa, Quotidiano di Puglia, Vetrina TV, Click Mobility, Fleetime

Incentivi auto, ANIASA: bene l’inclusione del noleggio, ma ora occorre fare presto per non bloccare il mercato

L’appello di Viano al Governo: “Siamo a disposizione del Ministero per fornire supporto alla definizione operativa della sperimentazione del leasing sociale”.

Roma, 8 febbraio 2024– “L’inclusione del noleggio e delle aziende tra i beneficiari, al 100%, degli incentivi auto previsti dal Governo per il 2024 potrà velocizzare il non semplice processo di transizione ecologica del nostro parco circolante. Auspichiamo che la nuova regolamentazione entri in vigore già nelle prossime settimane e che gli incentivi diventino immediatamente operativi. L’effetto annuncio sta di fatto bloccando i nuovi acquisti da parte di aziende e privati (che attendono le nuove agevolazioni) e rallentando l’immissione nel parco circolante di veicoli nuovi e meno inquinanti.”

È questo in sintesi l’appello di Alberto Viano, Presidente ANIASA, l’Associazione che rappresenta in Confindustria il settore dei servizi di mobilità, contenuto nella lettera inviata al Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.

Il Presidente Viano, che nei giorni scorsi è intervenuto al Tavolo Automotive, ha espresso apprezzamento per la revisione della norma sugli incentivi in vigore nel 2023, che riconosceva al noleggio solo in parte le agevolazioni su veicoli ecologici. Il settore del noleggio oggi immatricola il 53% delle vetture ibride plug-in sul mercato e il 30% delle elettriche. Senza contare che le flotte aziendali a noleggio svolgono un ruolo fondamentale nel supportare il rinnovo del parco circolante e nell’immettere in circolazione vetture usate di ultima generazione, economicamente accessibili.

Siamo lieti che l’Esecutivo abbia compreso il ruolo che il nostro settore può avere per rendere più sicura e sostenibile la mobilità del nostro Paese. Bene anche quanto annunciato per incentivare il mercato dei veicoli commerciali a trazione elettrica. Ma per evitare che l’effetto annuncio blocchi il mercato delle immatricolazioni delle flotte aziendali, e non solo, è ora necessario fare presto e accelerare l’iter che porterà all’effettiva disponibilità dei benefici. Un ulteriore periodo di attesa rischia di azzerare le nuove immatricolazioni di veicoli a basse e zero emissioni anche nel mese di febbraio. Abbiamo seguito con grande interesse l’annuncio della sperimentazione nel nostro Paese del noleggio al lungo termine sociale, una misura fortemente innovativa. Siamo a disposizione degli uffici del Ministero per fornire il nostro insostituibile contributo tecnico e di esperienza, come rappresentati degli operatori di mobilità pay-per-use, necessario per definire una misura efficace e per fare in modo che una sperimentazione possa trasformarsi in una best practice a livello europeo”, ha concluso il Presidente ANIASA – Alberto Viano.


Marco Catino – Media Relation ANIASA – 329-3052068; m.catino@aniasa.it

ANIASA 8 febbraio 2024

ACI: in crescita a gennaio usato e radiazioni, ma il parco circolante continua ad aumentare

Avvio positivo per il mercato dell’usato, che ha chiuso il primo mese del 2024 archiviando, al netto delle minivolture, incrementi del 12,5% per i passaggi di proprietà delle quattro ruote e del 7,9% per quelli dei motocicli rispetto al mese di gennaio dell’anno precedente. Risultati che tuttavia si ridimensionano, rispettivamente, a +7,4% e +3% in termini di media giornaliera, a causa della presenza a gennaio 2024 di una giornata lavorativa in più.

Per ogni 100 autovetture nuove nel mese di gennaio ne sono state vendute 202 di seconda mano, il doppio rispetto al numero delle autovetture nuove iscritte. Particolarmente significativo anche il bilancio mensile delle minivolture (trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale) che a gennaio hanno registrato un aumento del 19,8% rispetto all’analogo mese del 2023 (14,4% la media giornaliera).

Per quanto riguarda la scelta delle alimentazioni, sul mercato dell’usato prevalgono ancora le tradizionali autovetture diesel e a benzina, ma la quota delle ibride a benzina a gennaio sale al 5,9%, evidenziando una crescita del 28,2%. Sempre al palo le auto elettriche di seconda mano, che raggiungono nel primo mese dell’anno una quota di mercato dello 0,6%.

Nel comparto delle minivolture prosegue invece il calo delle auto diesel, che pur confermandosi ai vertici della classifica chiudono il mese di gennaio con una quota del 49,8% rispetto al 52,6% registrato nello stesso mese del 2023. Diversamente, l’incidenza delle ibride a benzina sale al 7,8%, superando ancora una volta quella delle auto a gpl (7,6%). Da evidenziare, infine, l’aumento delle minivolture di auto ibride a gasolio, che hanno più che raddoppiato il volume nel confronto gennaio 2023 e 2024.

I dati sono riportati nell’ultimo bollettino mensile “Auto-Trend”, l’analisi statistica realizzata dall’Automobile Club d’Italia sui dati del PRA, consultabile sul sito www.aci.it .

Bilancio positivo a gennaio per le radiazioni di autovetture, ma ancora troppo poco incisivo per contrastare la costante crescita del parco circolante italiano. Con un tasso di sostituzione pari a 0,71 (ogni 100 auto nuove ne sono state radiate 71) le radiazioni delle quattro ruote hanno messo a segno un incremento del 12,5% rispetto a gennaio 2023 (7,4% la media giornaliera). In crescita anche le radiazioni di motocicli che hanno chiuso il primo mese dell’anno con una variazione positiva del 3,4% rispetto a gennaio 2023, scendendo tuttavia in terreno negativo (-1,3%) in termini di media giornaliera.

Fonte: ACI

Incentivi autoveicoli - Presentazione Ministro Urso al Tavolo automotive 1 febbraio 2024

Diamo seguito alla precedente in tema, inviando ad opportuna informazione la presentazione del Ministro Urso sulla nuova regolamentazione degli incentivi in occasione del Tavolo Automotive.

Riguardo l’entrata in vigore dell’Ecobonus, sarà necessario attendere la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e l’aggiornamento della piattaforma curata da Invitalia.

Incentivi autoveicoli - Piano Ecobonus 2024- ANIASA al Tavolo automotive

Si è tenuto ieri presso la sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, l’atteso incontro del Tavolo Automotive per la presentazione dei contenuti del DPCM di rimodulazione degli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni (Ecobonus).

All’incontro, presieduto dal ministro Urso e presenti il viceministro Valentini ed il sottosegretario Bergamotto, ha partecipato per ANIASA il Presidente Alberto Viano.

Il ministro ha illustrato le principali novità dell’Ecobonus 2024 che contempla risorse per 950 milioni di euro così ripartite:

• Autovetture emissioni Co2/km stanziamento ml €

0-20g 240

21-60 150

61-135 403

• Ciclomotori 35

• VCL 53

• Usato 20

• Noleggio Lungo Termine 50

Con ampia riserva di esaminare il testo dell’imminente DPCM che regolamenterà la materia, non ancora disponibile, siamo dell’avviso di indicare per il settore del noleggio:

1) il riequilibrio della misura degli incentivi dal 50 al 100%

2) l’introduzione in via sperimentale del cd. “social leasing” (noleggio a lungo termine)

3) la previsione di incentivi per l’usato

4) incentivi per le Pmi che noleggino veicoli commerciali BEV e FCEV.

Il Presidente Viano ha espresso al Ministro Urso l’apprezzamento del settore per il progressivo riconoscimento del Governo delle valenze del noleggio, pienamente rispondenti ai perseguiti obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale e tecnologica.

In particolare il Presidente Viano, auspicando la più rapida attivazione degli incentivi al fine di evitare anche per il mese di febbraio una situazione di incertezza e di stop del mercato, ha ribadito la disponibilità dell’Associazione a contribuire ai lavori riguardanti l’attuazione del NLT sociale entità, criteri e modalità).

L’innovativa previsione dovrà infatti essere regolamentata con specifico provvedimento del Mimit da emanarsi entro 120 giorni dalla pubblicazione del DPCM sugli incentivi.

Immatricolazioni: gennaio +10,61% in attesa dei nuovi incentivi 2024

Dopo il +19% nel 2023 l’auto rallenta, ma spera in un’accelerazione in primavera

Apertura positiva per il mercato italiano dell’auto. In gennaio sono state infatti immatricolate 141.946 autovetture con un incremento sul gennaio 2023 del 10,61%. Questo dato va però confrontato con la crescita del 19% dell’intero 2023 ed è dovuto al portafoglio ordini acquisito nello scorso anno. In gennaio infatti la raccolta ordini langue e scarso successo sta riscuotendo la piattaforma del Governo per prenotare gli incentivi secondo la formula in vigore nel 2023 (con alcune modifiche). A oggi infatti per le persone fisiche lo stanziamento disponibile per l’acquisto di un’auto con emissioni da 0 a 20 gr/km di CO2 è stato utilizzato soltanto per il 3%, mentre quella per le vetture con emissioni di CO2 da 21 a 60 gr/km è stato utilizzato per l’1,2%, mentre la piattaforma per le auto con emissioni da 61 a 135 gr/km di CO2 è stata invece utilizzata per l’87%.

Questi dati mettono in luce che l’interesse del pubblico è forte soprattutto per le auto tradizionali, mentre per le auto elettriche occorrerebbero incentivi molto più robusti di quelli previsti nella piattaforma citata. Incentivi più robusti arriveranno però con il nuovo piano dell’auto presentato oggi a Roma dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso che prevede uno stanziamento di 950 milioni. Questo piano dovrebbe diventare operativo nei prossimi mesi con soluzioni molto più efficaci di quelle del passato, favorendo le famiglie con redditi più bassi e l’acquisto di vetture elettriche, anche se il 40% delle risorse dovrebbero essere riservate ad auto con emissioni di CO2 contenute tra 61 e 135 gr/km e con qualsiasi tipo di alimentazione. Come abbiamo detto, in attesa dell’entrata in vigore del piano 2024, oggi il pubblico può usufruire solo degli incentivi entrati in vigore il 23 gennaio che, sulla base delle prenotazioni sin qui effettuate, non stanno avendo successo per le soluzioni più ecologiche.

Data questa situazione le immatricolazioni si dovrebbero mantenere su bassi livelli fino all’entrata in vigore del nuovo pacchetto di incentivi. Secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, è quindi necessario che il nuovo piano del Governo sia varato nel più breve tempo possibile anche per sostenere gli automobilisti italiani nella sostituzione delle loro auto in una fase di mercato che ha visto i prezzi delle auto subire aumenti molto rilevanti. Dal 2019 al 2022 infatti vi sono stati aumenti del 34,3%, nel 2023 vi sono stati altri aumenti e dall’inchiesta congiunturale del Centro Studi Promotor di gennaio emerge che il 52% dei concessionari giudica alto il livello dei prezzi delle auto e il 26% ritiene che potrebbero esserci nuovi aumenti.

Fonte: Centro Studi Promotor

I servizi cloud di mobilita’ di targa telematics certificati dalla agenzia per la cybersicurezza nazionale

La piattaforma di mobilità è la prima di questo settore ad essere certificata dalla ACN per trattare i dati ordinari della Pubblica Amministrazione

L’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) ha certificato la piattaforma di Targa Telematics – uno dei principali player globali nel campo delle tecnologie dedicate all’Internet of Things (IoT) e allo sviluppo di soluzioni e piattaforme digitali per la mobilità connessa – in linea con i più stringenti requisiti di sicurezza per essere adottabile dalla Pubblica Amministrazione italiana, per lo sviluppo di soluzioni di mobilità, ritenendola quindi un servizio altamente qualificato e sicuro.

In particolare, la piattaforma di mobilità sviluppata da Targa Telematics è stata registrata in modo ufficiale quale Software Cloud (SaaS, Software as a Service) garantito per il trattamento dei dati avendo soddisfatto le stringenti regole previste dall’Agenzia, creata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con l’obiettivo di fornire ai vari enti piattaforme e servizi di riferimento in linea con i più alti standard di cyber sicurezza. Infatti, uno degli obiettivi del Dipartimento per la trasformazione Digitale del Governo italiano è quello di portare, entro il 2026, il 75% delle PA italiane a utilizzare servizi in cloud e almeno l’80% di tutti i servizi pubblici ad essere erogati online. In questo quadro, rientrano anche molti degli investimenti previsti dal PNRR.

Siamo molto soddisfatti che la nostra piattaforma di mobilità sia stata la prima ad ottenere la certificazione da parte della Agenzia per Cybersicurezza Nazionale, posizionandoci come punto di riferimento sulle politiche di cyber sicurezza adottate nel nostro Paese e globalmente” ha dichiarato Carlo Stefanelli, Chief Technology Officer di Targa Telematics. Questo risultato è frutto di ingenti investimenti e di un know-how specifico sviluppato costantemente in molti anni di sforzi, avendo riconosciuto questa delicata tematica quale una delle maggiori criticità della nostra attività e dello sviluppo dell’intero settore dell’IoT.

La piattaforma di Targa Telematics specifica per il settore automotive è già adottata da car makers e da operatori di mobilità per gestire le proprie flotte di veicoli e per sviluppare applicazioni di mobilità condivisa. Collegando tra loro device IoT, la piattaforma raccoglie e analizza i dati attraverso l’uso di Big Data Analytics, Machine Learning e Artificial Intelligence, nel pieno rispetto delle norme privacy, ulteriore aspetto critico su cui Targa pone grande attenzione.

La qualifica ottenuta da ACN si inserisce nel percorso di certificazione che Targa Telematics persegue da tempo, avendo ottenuto le certificazioni ISO 9001 e 27001 con le estensioni ISO 27017, specifica per i servizi Cloud, e ISO 27018, per il trattamento dei dati personali.

ANIASA 1 febbraio 2024

ANIASA 25 gennaio 2024

Incentivi auto - Riapertura piattaforma Invitalia dal 23 gennaio 2024

Prot. n. p. 1715 Roma, 20 gennaio 2024

A TUTTE LE ASSOCIATE

Informiamo che il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha comunicato la riapertura della piattaforma Invitalia per le prenotazioni degli incentivi auto previsti per l’anno 2024 a normativa vigente e nelle more della annunciata rimodulazione degli incentivi e delle risorse.

Come già indicato, l’appuntamento del “Tavolo Automotive” in programma il 1° febbraio p.v., è stato infatti pianificato dal MIMIT al fine di una revisione del sistema degli incentivi.

In attesa di tale revisione, sarà comunque possibile da martedì 23 gennaio ore 10.00 prenotare i contributi seguendo le indicazioni riportate nella circolare del Ministero del 28 dicembre 2023, di cui si può prender visione al seguente link.

Il contributo seguirà la stessa formulazione del 2023 con uno stanziamento di fondi pari a circa 610 milioni di euro, ripartiti in ottemperanza alla richiamata circolare del MIMIT:

a) 205 milioni di euro per l’acquisto dei veicoli di categoria M1 nuovi di fabbrica omologati in una classe non inferiore ad Euro 6, con emissioni comprese nella fascia 0-20 g/Km CO2 e prezzo di listino pari o inferiore a 35.000 euro IVA esclusa;

b) 245 milioni di euro per l’acquisto dei veicoli di categoria M1 nuovi di fabbrica omologati in una classe non inferiore ad Euro 6, con emissioni comprese nella fascia 21-60 g/Km CO2 e prezzo di listino pari o inferiore a 45.000 euro IVA esclusa;

c) 120 milioni di euro per l’acquisto dei veicoli di categoria M1 nuovi di fabbrica omologati in una classe non inferiore ad Euro 6, con emissioni comprese nella fascia 61- 135 g/Km CO2 e prezzo di listino pari o inferiore a 35.000 euro IVA esclusa;

d) 5 milioni di euro per l’acquisto dei veicoli di categoria da L1e a L7e nuovi di fabbrica non elettrici;15 milioni di euro per l’acquisto dei veicoli di categoria da L1e a L7e nuovi di fabbrica elettrici;

e) 20 milioni di euro per l’acquisto dei veicoli commerciali di categoria N1 e N2 nuovi di fabbrica ad alimentazione esclusivamente elettrica.

In attesa degli sviluppi sul tema incentivi, orientati ad una modifica dell’attuale sistema, è possibile consultare la circolare del Ministero e la modulistica per chiedere il contributo 2024 in base alla normativa oggi vigente (allegato).

Targa Telematics potenzia le soluzioni di smart mobility e gestione flotte con Here Technologies

Targa Telematics – uno dei principali player globali nel campo dell’IoT e dello sviluppo di soluzioni e piattaforme digitali per la mobilità connessa – ha annunciato oggi il nuovo accordo di collaborazione con HERE Technologies, piattaforma tecnologica leader nella data location. Sfruttando le API della piattaforma HERE, Targa Telematics potenzierà ulteriormente la sua offerta di gestione flotte, fornendo ai suoi clienti una visione senza confronti sull’operatività dei loro veicoli.

Le API della piattaforma HERE, tra cui HERE Routing API e HERE Map Attributes, saranno integrate nelle soluzioni di smart mobility e di gestione flotte di Targa Telematics, consentendo ai clienti di raccogliere informazioni complete sui percorsi dei conducenti. Un’integrazione che consentirà a Targa Telematics di proporre vari vantaggi essenziali, tra cui la capacità di ridurre i costi di gestione dei veicoli, il supporto di servizi come il car sharing e il car pooling, la riduzione dei costi assicurativi grazie a una migliore analisi del comportamento di guida, una maggiore sicurezza dei conducenti grazie al monitoraggio proattivo e la coerenza dei dati globali per i clienti. Questi dati sono preziosi sia per il monitoraggio in tempo reale, sia per l’analisi post-viaggio, e consentono a Targa Telematics di offrire un’ampia gamma di vantaggi ai propri clienti. Di conseguenza, i clienti finali beneficiano di dati freschi disponibili con uguale coerenza a livello globale, nonché delle ultime innovazioni in materia di elettrificazione dei veicoli e di riduzione dell’impronta CO2.

Giorgia Paladin, Head of Procurement at Targa Telematics, ha dichiarato: “Da sempre all’avanguardia nella promozione di soluzioni di mobilità sostenibile e sicura, Targa Telematics continua a impegnarsi per progredire in questa direzione. L’integrazione con le API di HERE Platform rafforza il nostro impegno in questo senso. Grazie a questa collaborazione, i nostri clienti continueranno a usufruire di soluzioni all’avanguardia, con una copertura eccezionale in tutta Europa.”

Per Gino Ferru, SVP e General Manager EMEA di HERE Technologies: “La conoscenza, la visibilità e l’efficienza in tempo reale sono fondamentali per ottimizzare la gestione della flotta. Siamo entusiasti di collaborare con un leader di statura mondiale come Targa Telematics, aiutandolo a risparmiare tempo, ridurre i costi e migliorare la sicurezza dei conducenti con le API della nostra piattaforma HERE, costruendo insieme un futuro più sostenibile.”

Targa Telematics e HERE Technologies si dedicano allo sviluppo di soluzioni innovative che consentono ai gestori di flotte di prendere decisioni informate, ridurre i costi operativi e promuovere un futuro più sicuro e sostenibile per la mobilità. Grazie a questa nuova collaborazione, Targa Telematics continua a sviluppare soluzioni in grado di soddisfare le esigenze sempre più evolute dei suoi clienti e a far crescere ulteriormente le sue soluzioni di gestione delle flotte.

Geotab presenta la Sustainability Alliance,  nata per supportare l’elettrificazione e la decarbonizzazione

Formata da oltre 28 partner, l’organizzazione offre soluzioni e approfondimenti analitici basati sui dati, con l’obiettivo di aiutare le flotte ad affrontare le sfide della sostenibilità

Geotab – leader globale nell’ambito della tecnologia per i veicoli connessi, annuncia la nascita della Geotab Sustainability Alliance, un gruppo di fornitori di tecnologie e servizi che lavoreranno alla creazione di soluzioni all’avanguardia specificatamente studiate per aiutare le flotte a operare in maniera più efficiente, riducendo il proprio impatto ambientale. La Geotab Sustainability Alliance, di cui fanno parte ad oggi 28 partner e per la quale è prevista una prospettiva di crescita costante, dispone della competenza ed esperienza necessarie per supportare le flotte a raggiungere un’ampia gamma di obiettivi, tra cui il miglioramento della sostenibilità, la riduzione dei rischi e il rispetto dei requisiti normativi.

La decarbonizzazione dei trasporti è una sfida complessa che richiede una stretta cooperazione tra le varie parti coinvolte. Secondo l’Intergovernmental Panel on Climate Change, il principale organismo internazionale per la valutazione dei cambiamenti climatici, il settore è infatti responsabile del 23% delle emissioni di gas serra a livello globale, e l’Italia non si discosta da questi numeri: stando ai dati ISPRA, sono attribuibili ai trasporti circa un quarto delle emissioni generate a livello nazionale. La coalizione di Geotab contribuirà a favorire l’adozione dei veicoli elettrici e ad abilitare la trasformazione sostenibile, fornendo alle aziende soluzioni innovative e approfondimenti analitici basati sui dati, che consentiranno di prendere decisioni informate, misurare i progressi e raggiungere gli obiettivi prefissati.

I dati sono fondamentali per misurare e gestire l’impatto ambientale: possono davvero fare la differenza sul fronte della sostenibilità. La Geotab Sustainability Alliance sta accelerando il cambiamento, aiutando le organizzazioni non solo a raggiungere gli obiettivi, ma anche a migliorare i profitti”, dichiara Neil Cawse, Founder e CEO di Geotab.

Le aziende partner abilitano diversi aspetti della transizione verso un futuro più sostenibile

Tra i membri della Geotab Sustainability Alliance troviamo:

• produttori di veicoli elettrici, per offrire le soluzioni Geotab e connettere i veicoli in fabbrica, cloud-to-cloud o attraverso il nostro dispositivo GO9, al fine di semplificare la gestione delle flotte elettriche.

• fornitori di soluzioni di gestione della ricarica e delle colonnine, per ottimizzare le prestazioni e garantire che i veicoli elettrici siano pronti quando necessario, favorendo al contempo la riduzione dei costi e delle emissioni.

• aziende specializzate nella gestione del carburante, per tracciarne e ridurne il consumo con l’obiettivo di un migliore impatto ambientale.

• partner che abilitano l’ottimizzazione dei percorsi, per supportare le flotte determinando le più efficienti modalità di utilizzo dei veicoli elettrici e ridurre i chilometri percorsi, i costi e le emissioni.

• società di consulenza esperte in sostenibilità e gestione delle flotte di veicoli elettrici, per contribuire alla pianificazione strategica migliorando, grazie agli approfondimenti analitici, i servizi professionali e le soluzioni software orientate alla gestione dei veicoli elettrici e all’incremento della sostenibilità.

• soluzioni emergenti: aziende che sviluppano software ESG innovativi, oltre che fornitori di servizi di ricarica e tecnologie per l’ottimizzazione dello stato delle batterie.

Le soluzioni dei partner della Geotab Sustainability Alliance si integrano perfettamente con la telematica, al fine di accelerare i vantaggi in termini di efficienza e decarbonizzazione delle flotte.

In aggiunta, l’offerta di prodotti e servizi già integrati all’interno del Marketplace di Geotab semplifica la gestione dei veicoli elettrici per gli operatori delle flotte arricchendo MyGeotab, la piattaforma gestionale utilizzata per analizzare dati approfonditi. Infine, la leadership di Geotab, in grado di supportare dati raccolti da oltre 300 diversi modelli di veicoli elettrici, rafforza ulteriormente il valore delle soluzioni integrate proposte.

Lavorare insieme per un futuro più pulito

Mentre un numero sempre maggiore di aziende investe nella sostenibilità delle flotte per ridurre i costi e le emissioni, cresce la necessità di poter contare su dati di qualità che aiutino a ottimizzare l’efficienza in termini di utilizzo del carburante, organizzazione dei percorsi e ricarica dei veicoli elettrici. La Geotab Sustainability Alliance, con un ruolo all’avanguardia nella decarbonizzazione e nella gestione dei veicoli elettrici, dispone della giusta combinazione di soluzioni e competenze utili ad aiutare le flotte ad affrontare ogni sfida e ad adattarsi a un settore in rapida evoluzione. Siamo entusiasti di creare un ecosistema di partner che contribuiscono a inaugurare una nuova era della mobilità sostenibile”, ha dichiarato Franco Viganò, Director, Strategic Channel & Italy Country Manager di Geotab.

Sanzioni al C.d.S. - Principio responsabilità solidale - Incontro IX Commissione Trasporti della Camera

Prot. n. p. 1714 Roma, 20 gennaio 2024

A TUTTE LE ASSOCIATE

Oggetto: Sanzioni al C.d.S. - Principio responsabilità solidale – Incontro IX Commissione Trasporti della Camera

La problematica dell’emendamento presentato in sede di DDL 1241 AC (legge delega sulla revisione del Codice della Strada) è oggetto della massima attenzione associativa.

Ricordiamo che l’iniziativa legislativa è promossa dal Ministro Salvini in ordine a limitate situazioni di criticità riscontrate da alcuni Comuni in merito a locatari esteri.

Nella giornata di ieri in collegamento con UTOPIA abbiamo incontrato l’On. Domenico Furgiuele Segretario della XI Commissione Trasporti della Camera e l’On. Elena Maccanti Capogruppo Lega, confermando le perplessità del settore, già evidenziate al Capo Ufficio Legislativo del MIT.

ANIASA ha espresso un parere assolutamente negativo sul testo dell’emendamento, evidenziando, tra l’altro, l’insostenibile funzione di soggetto pagatore di obbligazioni altrui prospettata per il settore nonchè la preclusione al diritto di ricorso da parte del soggetto locatario.

In particolare ANIASA ha sottolineato il rischio di generare:

• esternalità negative sotto il profilo dell’attività imprenditoriale del locatore, traducendosi in termini antieconomici;

• una crescente deresponsabilizzazione degli effettivi contravventori, generalmente i soggetti locatari, certi che non potranno non essere richiesti del pagamento della sanzione, con pericoli per la sicurezza stradale;

• un assurdo contenzioso con le PA sanzionanti, laddove per motivi di più facile identificabilità e reperibilità -o eventuale carenza organizzativa- chiedessero direttamente alle aziende di noleggio il pagamento delle sanzioni, attivando azioni esecutive, anche per verbali mai precedentemente contestati.

L’on. Furgiuele e l’On. Maccanti, preso atto della posizione del settore, hanno indicato la necessità politica di una normativa che regolamenti la tematica in un’ottica di semplificazione e razionalizzazione degli adempimenti.

ANIASA ha confermato quindi la disponibilità ad interventi legislativi da concertare in Tavolo tecnico con i vari Organi statali competenti in materia (Ministero dell’Interno, ANCI), che non presentino aspetti di antieconomicità per le aziende del settore.

Incentivi auto – Partecipazione ANIASA al Tavolo automotive- Interrogazione e risposta in Question Time- Rilevanza settore del noleggio

Prot. n. p. 1698 Roma, 18 gennaio 2024

A TUTTE LE ASSOCIATE

Oggetto: Incentivi auto – Partecipazione ANIASA al Tavolo automotive- Interrogazione e risposta in Question Time- Rilevanza settore del noleggio

Diamo seguito alla precedente in argomento, informando che il Ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, ha convocato per il 1°febbraio p.v. l’atteso Tavolo automotive.

Tema principale dell’importante riunione della filiera, a cui parteciperà ANIASA con il Presidente Alberto Viano, sarà la presentazione dei contenuti del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di rimodulazione degli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti.

Con riserva di comunicazioni sul testo ufficiale del provvedimento non appena disponibile, informiamo che nella giornata di ieri il MIMIT ha risposto in sede di Question time presso la X Commissione Trasporti ad interrogazione n.5-01840 presentata da On. Giorgia Andreuzza (Lega).

Nell’interrogazione (di seguito il testo e la risposta) è preliminarmente ricordato che con l’ordine del giorno 9/01406/00 approvato il 25/10/2023 il Governo si impegnava a:

► “riequilibrare il sistema degli incentivi, così da evitare distorsioni di mercato tra acquisti in locazione finanziaria e noleggio a lungo termine”;

► “valutare l’opportunità di rimodulare e incrementare la quota incentivi dedicata ai veicoli acquistati in attività di noleggio”, comparto con trend molto positivo per le auto elettriche.

L’interrogazione -riportando, inoltre, la valenza del mercato dell’usato, settore la cui incentivazione favorirebbe lo svecchiamento del parco a pieno sostegno delle fasce più deboli- chiede quali incentivi il Governo intenda strutturare, anche in relazione alle imprese che esercitano attività di noleggio a lungo termine, specificando la fonte di finanziamento. (5-01840).

Nella risposta il MIMIT evidenzia, tra l’altro:

► che la dotazione del Fondo Automotive sarà di circa 1 miliardo di euro e che gli incentivi avranno validità per il 2024, con successiva rimodulazione in relazione all’andamento del mercato.

► l’avvio in forma sperimentale della formula del noleggio a lungo termine sociale, con contributi potenziati per le persone fisiche con un ISEE inferiore a 30 mila euro.

► la previsione di un contributo per le persone fisiche che acquisteranno auto usate Euro 6 (emissioni fino a 160 g/km CO2), con contestuale rottamazione veicolo di classe fino a Euro 4.

Perché cresce il noleggio

La Stampa

Targa Telematics cresce nella digitalizzazione del comparto assicurativo: acquisito il ramo d’azienda Drive It di Earnix

L’operazione permette a Targa Telematics di integrare Drive-it – spin off di Earnix – ramo di azienda attivo nell’analisi comportamentale dei guidatori grazie al machine learning e all’Intelligenza Artificiale.

Nasce quindi Targa Drive, la soluzione del gruppo Targa Telematics dedicata alla trasformazione digitale del comparto assicurativo.

Targa Telematics – uno dei principali player globali nel campo delle tecnologie dedicate all’Internet of Things (IoT) e allo sviluppo di soluzioni e piattaforme digitali per la mobilità connessa – annuncia l’acquisizione del business telematico di Earnix, leader mondiale nello sviluppo di soluzioni SaaS intelligenti per società di assicurazione e banche.

Nello specifico, Targa Telematics assume il controllo di Drive-it, lo spin-off basato in Israele, con sede ad Haifa, che vanta una soluzione in grado di sviluppare analisi comportamentali dei guidatori, facendo leva su tecnologie di machine learning e Intelligenza Artificiale.

Dall’operazione di integrazione di questa avanzatissima soluzione nel suo portfolio e del polo tecnologico di sviluppo israeliano, nasce Targa Drive, la soluzione di Targa Telematics dedicata alla trasformazione digitale del comparto assicurativo.

Targa Drive è una soluzione telematica UBI basata interamente su smartphone, che combina un’app in grado di raccogliere un ampio set di dati relativi a specifiche situazioni di guida, come frenate, accelerazioni, distrazioni alla guida, velocità o cornering. La soluzione, inoltre, permette di distinguere il viaggio in macchina da altri mezzi di trasporto, così come il guidatore dal passeggero.

L’applicazione consente di generare anche score predittivi e personalizzati utili alle assicurazioni per definire il livello di rischio dei propri assicurati e va a completare la gamma di prodotti per il mondo assicurativo di Targa Telematics e Viasat, analizzando nuove fonti di dati comportamentali, fra cui la distrazione alla guida delle persone, una delle cause di incidenti più frequenti sulle strade.

Continuiamo a investire sull’integrazione di società innovative che ci permettano di alzare costantemente il livello di efficacia delle nostre soluzioni per disegnare la mobilità del futuro”, ha commentato Nicola De Mattia, Ceo di Targa Telematics. “Grazie alle sinergie derivanti dall’integrazione tra il know-how e le tecnologie di ultima generazione di Drive-it, Targa Telematics rafforzerà ulteriormente la propria leadership nel mercato assicurativo, offrendo ai propri clienti una gamma di servizi sempre più ampia e supportandoli nella personalizzazione e nel rendere profittevoli i loro prodotti”.

E’ finita la pacchia per l’auto in Europa Occidentale

Auto: dopo 16 mesi di crescita, dicembre -3,8% e prospettive infauste

E’ finita la pacchia per il mercato dell’auto dell’Europa Occidentale (UE+EFTA+UK). In dicembre, dopo sedici mesi di crescite consecutive, il mercato dell’area accusa un calo del 3,8%. Il consuntivo dell’annata è comunque ancora positivo. Il bilancio complessivo delle immatricolazioni nel 2023 chiude infatti a quota 12.847.481 con un incremento del 13,7% sul 2022, ma con un calo di ben il 18,7% sul 2019, che è l’anno che ha preceduto la pandemia e che resta il primo obiettivo da raggiungere per il ritorno alla normalità.

“Il risultato del 2023 - afferma Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor - è dovuto essenzialmente alla domanda delle aziende che hanno sostenuto il mercato nell’intera area avendo la capacità di assorbire i forti rincari dei prezzi delle auto degli ultimi anni. La buona propensione all’acquisto di auto dalle aziende ha infatti compensato la forte debolezza della domanda dei privati scoraggiata soprattutto da aumenti dei prezzi che, tanto per citare un caso, quello dell’Italia, sono cresciuti del 34,3% tra il 2019 e il 2022, ed hanno avuto ulteriori aumenti nel 2023.”

In alcuni mercati particolarmente importanti dell’area la domanda delle flotte mostra però segni di cedimento e a questo si deve attribuire il dato negativo di dicembre che, tra l’altro, getta un’ombra sinistra sul 2024. E ciò anche perché, mentre si esauriva il portafoglio ordini accumulato ai tempi delle carenze di produzione legate alle difficoltà di fornitura di componenti importanti, come microchip, cavi ed altro, non si ricostituiva un portafoglio ordini abbastanza importante per sostenere il mercato nel 2024.

Tornando al 2023, oltre alla domanda delle imprese, il mercato in Europa Occidentale ha beneficiato anche del supporto della crescita delle auto elettriche spinte da incentivi molto significativi nei principali mercati. Grazie alla droga degli incentivi le immatricolazioni di auto elettriche pure nell’area sono passate dal 13,9% del 2022 al 15,7% del 2023. La fine degli incentivi ha avuto però effetti particolarmente drammatici in alcuni paesi ed in particolare in Germania dove, ad esempio, in dicembre la quota delle elettriche è scesa dal 33,2% del 2022 al 22,6%.

Sempre in tema di elettrico va anche detto che in vetta alla classifica per la quota di auto elettriche vi è la Norvegia con ben l’82,4% delle auto immatricolate nel 2023 costituito da auto elettriche. Questa eccezionale benemerenza sul piano dell’ambiente è stata sostenuta e finanziata con incentivi poderosi possibili anche perché la Norvegia è uno dei maggiori esportatori di petrolio, prodotto notoriamente non in vetta alle classifiche della compatibilità ambientale. All’estremo opposto della graduatoria per la quota delle elettriche vi sono diversi paesi in cui la quota non va oltre il 5%. E per l‘esattezza Bulgaria, Grecia, Italia, Polonia, Repubblica Ceca, Croazia e Slovacchia. Come balza all’occhio, si tratta di paesi il cui reddito pro capite è decisamente più basso di quello medio europeo e, di conseguenza, in questi paesi l’accesso all’auto elettrica ai prezzi attuali resta molto difficile anche con incentivi generosi.

Fonte: Centro Studi Promotor

ANIASA 18 gennaio 2024

Locazione veicoli destinati al trasporto merci - Termine di registrazione prorogato al 15/72024 - Circolare del Ministero dei Trasporti

A TUTTE LE ASSOCIATE

Con riferimento alla nostra in argomento dell’8 c.m., informiamo che il Ministero dei Trasporti è intervenuto con la allegata Circolare dell’11 c.m..

Nello specifico il Ministero ha indicato che è ora disponibile, sull’applicativo REN-Noleggi, anche la funzione di registrazione dei rimorchi e semirimorchi.

Inoltre il Ministero ha prorogato al 15 luglio 2024, il termine entro il quale le imprese che dispongono di veicoli locati in forza di contratti stipulati prima del 15 gennaio 2024 dovranno procedere alla registrazione sull’applicativo REN-Noleggi.

5 trend della mobilità nel 2024 secondo Geotab: la strada verso sicurezza, efficienza e sostenibilità 

Un sistema di trasporto resiliente passa dall’attenzione alla sostenibilità al contenimento dei costi, grazie alle nuove possibilità offerte dall’AI generativa e dall’evoluzione della telematica, sempre più spesso integrata nativamente dai produttori di veicoli

La mobilità nel 2024? Dovrà essere efficiente, sicura e sostenibile, dal punto di vista ambientale ed economico. È quanto emerge dal quadro tracciato da Geotab – leader globale nell’ambito della tecnologia per i veicoli connessi, in cui si evidenzia come le aziende siano oggi chiamate a operare in un contesto sempre più sfidante, dove diventa essenziale ridurre i costi, migliorare le prestazioni e imparare ad adattarsi alle mutevoli esigenze del mercato.

In questo scenario, Geotab ha identificato le 5 tendenze che caratterizzeranno il settore della telematica per il 2024.

Sostenibilità, intelligenza e resilienza saranno le tre parole che guideranno, nei prossimi 12 mesi, le decisioni di chi opera nel mondo del trasporto”, commenta Franco Viganò, Director, Strategic Channel & Italy Country Manager di Geotab. “Ridurre l’impatto ambientale delle flotte e contenerne i costi, garantendo al tempo stesso un servizio efficiente, sicuro e affidabile: le sfide da affrontare nel prossimo anno sono ambiziose e richiederanno l’impegno congiunto di aziende, produttori di veicoli e fornitori di tecnologia che, insieme, potranno trasformarle in opportunità”.

I trend della mobilità per il 2024

1. La strada è sempre più green: dal Bilancio di Sostenibilità alle nuove prospettive dell’elettrificazione

Nel 2024, anche per effetto della pressione normativa, le aziende di ogni settore saranno chiamate a continuare a impegnarsi nella riduzione del proprio impatto ambientale. A partire dal 1° gennaio è stato infatti introdotto, per le società che rientrano in alcuni parametri e poi gradualmente per tutte negli anni successivi, l’obbligo di presentare il Bilancio di sostenibilità. Questo report dovrà riportare, tra le altre informazioni, anche la misurazione dei gas inquinanti prodotti e le strategie che verranno implementate per ridurne l’emissione. A questo scopo, l’ausilio della telematica può rivelarsi fondamentale, consentendo per esempio di analizzare i dati reali relativi al consumo di carburante da parte delle flotte e individuare gli eventuali scostamenti.

Guardando in particolare al settore dei trasporti, la Commissione Europea, all’interno della Strategia di mobilità sostenibile intelligente, ha tracciato un piano ambizioso che mira a ridurre del 90%, entro il 2050, le emissioni di gas serra ad esso connesse. Il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione è legato a doppio filo alla transizione verso l’elettrico. Il mercato ancora stenta a decollare in Italia, considerando che nei primi 10 mesi del 2023 le auto elettriche hanno rappresentato solo il 3,9% del totale delle immatricolazioni, ma sta crescendo il ritmo degli interventi sul fronte delle infrastrutture di ricarica: le installazioni di colonnine hanno infatti segnato un balzo annuo del 44,1%, superando quota 47.000 stazioni entro la fine del 2023 (dati Motus-E). Con una rete nazionale pronta a diventare un riferimento a livello europeo, è verosimile supporre che, nel 2024, l’Italia farà passi avanti sull’adozione e l’utilizzo dei mezzi a propulsione elettrica.

3. Mobilità (davvero) intelligente, grazie all’AI generativa che abilita decisioni immediate e informate

“Intelligenza” sarà una parola chiave anche per il settore dei trasporti nel 2024: l’innovazione digitale aprirà infatti nuovi scenari per l’ottimizzazione della mobilità, in termini di efficienza delle operazioni e di sicurezza delle persone e dei veicoli.

L’evoluzione dell’AI generativa, in particolare, ha il potenziale di consentire ai gestori delle flotte di sfruttare gli approfondimenti analitici generati dall’elaborazione dei dati per intraprendere azioni ancora più informate e, soprattutto, immediate. La rapidità di risposta si confermerà indispensabile in uno scenario sempre più mutevole, in cui ad emergere saranno le aziende in grado di sapersi adattare con la massima prontezza ai repentini cambiamenti di scenario. Per questo, nei mesi a venire, si prevedono, da parte delle organizzazioni, investimenti significativi in piattaforme per la governance dei dati e la gestione dei metadati, al fine di migliorare l’efficacia dell’IA generativa.

4. I produttori di veicoli giocheranno un ruolo sempre più attivo nella telematica, integrandola nativamente

Si stima che nel 2024 la maggior parte dei veicoli fabbricati sarà dotata di telematica integrata (fonte: Global Automotive OEM Telematics Market” di Berg Insights), di conseguenza, si potrebbe registrare una flessione nell’installazione dei dispositivi telematici aftermarket.

I vantaggi della telematica OEM sono molteplici, sia per i produttori di veicoli (che possono avere accesso a dati di valore sulle performance dei mezzi), sia per gli utenti (che non devono acquistare nessuna periferica esterna, dato che la stessa sarà semplicemente parte integrante del veicolo).

Ci sono però anche dei limiti: per esempio i costi potrebbero aumentare e, inoltre, le flotte tendenzialmente non sono monomarca e/o possono comprendere veicoli ancora privi di dispositivi telematici integrati. Nei prossimi mesi emergerà quindi sempre di più la necessità di adottare una piattaforma di telematica in grado di connettere in modo univoco i dati provenienti da fonti diverse.

5. Attenzione ai costi, soprattutto nell’autotrasporto: l’importanza di analizzare i comportamenti e formare i conducenti

Nel 2023, l’inflazione è finalmente tornata a scendere sotto il 2%, ma il canale del credito resta bloccato dai tassi troppo elevati, che frenano consumi e investimenti, soprattutto per le imprese (fonte: Congiuntura Flash, Centro studi Confindustria). In questo scenario, diviene ancor più urgente ottimizzare ogni aspetto dell’operatività aziendale, inclusa la gestione della flotta, in ottica di riduzione dei costi.

Ad essere particolarmente sensibili al tema sono le aziende che operano nell’autotrasporto, per le quali le spese per il carburante rappresentano una delle principali voci a bilancio: secondo stime di Conftrasporto, in condizioni di normalità, il 30% dei costi sostenuti da questa tipologia di imprese viene destinato proprio all’alimentazione dei mezzi. La telematica, in abbinamento a corsi di formazione rivolti ai conducenti e a programmi di incentivazione delle buone abitudini di guida, può contribuire significativamente al contenimento di queste spese. Secondo le stime di Geotab, seguendo questa strategia, le aziende di autotrasporto potranno risparmiare fino al 10% sui costi operativi.

6. Obiettivo resilienza, tra integrazione dei sistemi, adeguamento agli standard e sicurezza informatica

Per far fronte ai cambiamenti di mercato, alle sfide quotidiane e alle crisi impreviste a cui gli ultimi anni ci hanno abituato, è essenziale lavorare alla creazione di un sistema di trasporto resiliente: questo implica, tra gli altri aspetti, il miglioramento delle infrastrutture, l’adeguamento agli effetti del cambiamento climatico e il rafforzamento del mercato unico dei trasporti.

In questo scenario, l’integrazione tra sistemi informativi, intesa come la possibilità, attraverso i più avanzati strumenti tecnologici, di mettere i dati della telematica in diretta correlazione con altri sistemi informativi aziendali, rappresenta un asso nella manica per una maggiore coerenza nell’organizzazione e affidabilità dei servizi offerti. Per scongiurare ulteriormente il rischio di interruzioni, oltre che per conformarsi agli standard, è necessario inoltre porre la massima attenzione sulla sicurezza informatica, della cui importanza i gestori delle flotte sono sempre più consapevoli: oggi, i veicoli non devono più essere pensati come semplici mezzi di trasporto, ma come dispositivi mobili connessi parte di una rete globale, che custodiscono una mole di dati dal valore inestimabile e che, di conseguenza, possono essere oggetto di attacchi informatici.

Mobilità a noleggio, il trend è positivo

Incentivi auto 2024 – Prime indicazioni

Prot. n. p. 1705 Roma, 10 gennaio 2024

A TUTTE LE ASSOCIATE

Il tema incentivi automotive è stato di recente oggetto di interventi sulla stampa a seguito delle dichiarazioni del Ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, che ha preannunciato prossima ristrutturazione dei relativi meccanismi.

In base a documentazione illustrativa pervenuta dal Mimit ed in attesa del testo ufficiale del DPCM in materia, allo stato possiamo individuare i seguenti punti di rilievo per l’acquisto di vetture (M1):

• aumento dell’ammontare degli incentivi, soprattutto per l’elettrico (11.000-13.750 €) ed in caso di rottamazione;

• differenziazione dei contributi a seconda della classe euro e di emissioni di Co2

• maggiorazione del contributo per le famiglie con ISEE inferiore a 30.000 €.

• introduzione degli incentivi alle persone giuridiche, ad eccezione dei concessionari auto (prima il contributo era previsto solo per le imprese di car sharing ed era al 50% per le imprese di autonoleggio).

• raddoppio del contributo previsto per i taxi e NCC dal Decreto Asset.

Riguardo il settore del noleggio, dalla predetta documentazione risulta:

1) Riequilibrio della misura degli incentivi dal 50 al 100%

A seguito delle istanze ANIASA, il Governo ha ritenuto opportuno aumentare al 100% la percentuale della misura (dal 2022 stabilita al 50%), equiparando pertanto il noleggio alle formule dell’acquisto e del leasing finanziario.

2) Introduzione in via sperimentale del cd. “social leasing”

Si tratta di innovativa previsione in ambito EU, la cui attuazione (entità, criteri e modalità) dovrà essere regolamentata con specifico provvedimento del Mimit da emanarsi entro 120 giorni dalla pubblicazione del DPCM sugli incentivi.

Il contributo è stabilito solo per le persone fisiche (probabilmente con ISEE definito), che stipulino un contratto di noleggio a lungo termine di durata non inferiore a 3 anni di uno dei veicoli agevolabili con l’ecobonus. La gestione dell’iniziativa sarà attribuita ad un soggetto gestore, ente pubblico non economico.

3) Previsione di incentivi per i veicoli commerciali destinati a Pmi

La misura è rivolta a PMI esercenti attività di trasporto di cose in conto proprio o in conto terzi.

Nel caso di noleggio il bonus è usufruibile solo per veicoli ad alimentazione elettrica o ad idrogeno (BEV e FCEV) ed è previsto uno sconto obbligatorio da ripartirsi sui canoni mensili di noleggio per la piccola e media impresa che noleggia il veicolo incentivato.

Si evidenzia che il testo ufficiale del nuovo DPCM è ancora in fase di elaborazione e sarà presentato in occasione del Tavolo Automotive convocato dal Ministro Urso per il 1°febbraio p.v.

Riguardo il funzionamento della piattaforma del Mimit-Ecobonus al momento bloccata, siamo in attesa di chiarimenti per la relativa operatività. Uno dei principali aspetti ancora da chiarire riguarda la destinazione delle notevoli risorse stanziate e non utilizzate per gli anni 2022-23, circa 600 milioni, che dovrebbero confluire nelle risorse per il 2024.

Record mercato auto: spesi 45 miliardi di euro dagli italiani nel 2023 per comprare nuove auto: +20%.

Prezzo medio sopra i 28.000 euro.

Nel 2023 la spesa degli italiani, famiglie e imprese, per immatricolare nuove auto sfonda il tetto dei 45 miliardi di euro, secondo le prime stime del Centro Studi Fleet&Mobility elaborate sulla base dei dati ufficiali delle immatricolazioni fornite da DataForce e realizzate grazie al supporto di Mapfre Warranty e di Texa-TMD.

Si tratta di un incremento del 20% rispetto al valore del 2022, a fronte di un aumento dei volumi del 19%, da 1.336.000 a 1.590.610 unità acquistate.

È un risultato straordinario che supera il record del 2007, anno in cui gli italiani avevano speso 44,9 miliardi di euro acquistando ben 2,5 milioni di vetture. Nel 2023, quindi, con quasi 1 milione di auto in meno, il mercato ha raggiunto con 45 miliardi di euro, quasi lo stesso risultato del 2007. La differenza sta nell’incremento del prezzo medio unitario che è passato da 18.000 euro nel 2007 a oltre 28.000 nel 2023.

Inoltre, nel 2023 sono stati messi in campo dal Governo 575 milioni di euro per l’acquisto di autovetture nuove, di cui ne sono stati utilizzati dai privati e dai noleggiatori solo 278, meno della metà. Il che sancisce la scarsa utilità della misura.

Se, da una parte, le Case produttrici brinderanno a fine anno per gli ottimi utili che continuano ad incamerare, dall’altra parte il cittadino meno abbiente risulta penalizzato da prezzi sempre più alti e da carenza di prodotto nei segmenti city car e utilitarie. Buona parte di tali clienti sono, in effetti, invogliati a rivolgere i propri acquisti sul mercato dell’usato oppure ad allungare il periodo di sostituzione della propria auto.

I dati dicono che il mercato auto è in salute come mai prima – commenta Pier Luigi del Viscovo, del Centro Studi Fleet&Mobility nel senso che gli italiani non avevano mai dato tanti soldi per avere in cambio delle macchine. Ma è un mercato molto diverso da quelli degli ultimi anni. Se prima era un mercato “popolare” che cercava di dare a chiunque un’auto nuova, anche sottocosto pur di far girare le fabbriche, adesso l’industria guarda ai margini e acquistare un’auto nuova non è per tutti. Chi lo fa la tiene più a lungo ma sono sempre di più quelli che guardano all’usato. Alla luce di questo nuovo posizionamento del prodotto voluto dalle Case, guardare ai volumi e vagheggiare che possano tornare ai livelli pre-Covid non ha alcun senso: quando i prezzi salgono i volumi calano, è una legge nota in economia.”

Fonte: Centro Studi Fleet&Mobility

ANIASA 11 gennaio 2024

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